Milano Assicurazioni riduce la perdita nel 2011

 Milano Assicurazioni (codice di borsa: MI) è in forte rialzo questa mattina, dopo l’annuncio dei dati di bilancio per l’esercizio 2011 che ha evidenziato una minore perdita rispetto a dodici mesi prima. Infatti, la perdita netta è stata pari a 487,5 milioni di euro, meno dei 668,7 milioni di euro di perdita registrata nel 2010. Scende, però, la raccolta premi, che su base annua ha registrato una flessione del 7% a 3,38 miliardi di euro da 3,63 miliardi. Tuttavia, la riduzione della perdita ha fatto propendere gli analisti di Intermonte a migliorare il rating della compagnia assicurativa della galassia Ligresti.

Dividendo TerniEnergia in linea con le attese

 Il 2011 di TerniEnergia può essere definito senza dubbio in maniera piuttosto positiva e lusinghiera: tutto questo ottimismo deriva ovviamente dagli ultimi dati e risultati finanziari che sono stati resi noti in questo senso, tanto che il presidente e amministratore delegato della stessa spa, Stefano Neri, ha confermato come tutti gli obiettivi iniziali siano stati prontamente raggiunti, anche se l’incertezza normativa l’ha fatta da padrona. La società in questione si è però dimostrata molto robusta e solida dal punto di vista economico, con un dividendo che nel corso di quest’anno sarà pari a diciannove centesimi di euro, il che equivale a dire che questo valore sarà molto vicino al 60% dell’utile complessivo (il 58,4% per la precisione).

Utile Fideuram in calo nell’esercizio 2011

 Tra le tante banche che ci stanno facendo conoscere i loro dati relativi al 2011, Fideuram merita sicuramente un discorso a parte: l’istituto di credito romano, parte integrante del gruppo Intesa Sanpaolo, è stato infatti capace di conseguire un utile netto consolidato di poco superiore ai 175 milioni di euro, un risultato che è in deciso calo rispetto a quello conseguito nello stesso periodo di un anno prima (-17,2% per la precisione). Per quale motivo si è verificato un ribasso simile? Le principali motivazioni devono essere ricercate nelle svalutazioni che si sono succedute a livello dei titoli governativi della Grecia, una influenza nettamente negativa per quel che concerne il risultato annuale del gruppo stesso, tanto che sono stati calcolati 89,5 milioni di euro in merito all’incidenza in questione.

Target price Impregilo marzo 2012

 Impregilo (codice di borsa: IPG), tra i principali player mondiali nel settore delle costruzioni, da inizio anno ha guadagnato il 24,7% (ai valori di chiusura di ieri) raggiungendo due giorni fa il massimo più alto da fine settembre 2009 a 3.02€. Ad attirare l’attenzione sul titolo in borsa non sono soltanto i buoni fondamentali societari ma anche la partita tra Gavio e Salini per il controllo del general contractor. In attesa di conoscere i nuovi piani strategici dei due soci di riferimento di Impregilo, secondo “La Repubblica” l’hedge fund statunitense Amber avrebbe accumulato fino al 2% del capitale.

Dividendo Isagro da dieci centesimi

 Isagro, spa milanese del comparto chimico, nonché parte integrante del segmento Star (titoli con alti requisiti) di Piazza Affari, ha appena approvato il proprio bilancio di esercizio e quello consolidato che fanno riferimento allo scorso anno: i risultati che sono stati raggiunti nel corso del 2011 hanno spinto la stessa compagnia lombarda a deliberare la distribuzione di un dividendo non proprio altissimo, dieci centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario. Per la precisione, sarà determinante la prossima assemblea degli azionisti, vale a dire quella che è stata convocata per il 26 aprile. Quali dati meritano un cenno in questo senso?

Bilancio e dividendo Generali esercizio 2011

 Banca Generali, l’istituto di credito triestino che riprende lo stesso nome della celebre compagnia assicurativa, non è riuscita ad assestare il proprio utile nel corso del 2011: in effetti, la banca in questione ha visto calare questo suo riferimento, nonostante il dividendo sia rimasto sostanzialmente stabile, una notizia che potrebbe placare gli animi di molti investitori e azionisti. Nel dettaglio, l’esercizio che si è chiuso lo scorso 31 dicembre è stato caratterizzato da un risultato netto pari a 73,4 milioni di euro, in deciso calo (-11%) rispetto allo stesso periodo di un anno prima. C’è però da sottolineare come questo declino sia molto minore (-3,6%) se non si tiene in considerazione la posta fiscale straordinaria relativa al 2010.

Previsioni bilancio Unicredit 2011

 Unicredit (codice di borsa: UCG) dovrebbe chiudere il 2011 con una perdita netta vicina ai 9,3 miliardi di euro, in deciso peggioramento rispetto alla stima precedente che prevedeva un utile netto di quasi 2 miliardi di euro. La perdita per azione dovrebbe, quindi, attestarsi a 1,6 euro. A fine 2010 la banca di Piazza Cordusio aveva chiuso il bilancio con un utile di 1,3 miliardi di euro. Il margine di intermediazione nel 2011 dovrebbe scendere a 25,2 miliardi di euro circa da 26,35 miliardi. Considerando soltanto il quarto trimestre dello scorso anno, la banca dovrebbe aver ottenuto un utile di circa 30 milioni di euro.

Per Fiera Milano utile positivo e dividendo

 Fiera Milano, la spa costituita appositamente per il prossimo expo del 2015 che andrà a riguardare il capoluogo lombardo, può vantare un 2011 dagli utili molto interessanti: la società ha fatto conoscere proprio nel corso della giornata di ieri i risultati finanziari che sono emersi lo scorso anno, con delle notizie che possono essere definite più che positive. In effetti, il già citato utile netto si è attestato al di sopra dei cinque milioni di euro, un valore doppio rispetto a quello conseguito nel 2010, mentre i ricavi consolidati sono stati protagonisti di un incredibile +11,9%, con una quota complessiva di 278 milioni di euro.

Tagli stime dividendo Mediaset

 Il titolo Mediaset in Borsa non stà certo passando giorni felici; anche se l’indice sta cedendo terreno e dimostra una debolezza di breve periodo che sta costando molto in termini di capitalizzazione del listino intero, poche blue-chips sono a rischio come Mediaset. Dopo il crollo di Enel per via del cambio sulla politica del dividendo, il fatto che Mediaset sia passata da 2.35 euro a 2.11 euro in circa una settimana è un altro chiaro segnale d’allarme che gli equilibri del mondo finanziario sono in evoluzione.

Il titolo è tra quelli apprezzati sia per l’andamento (certamente più “vivace” di altre blue-chips del FTSE-Mib) sia per il dividendo, ma il taglio sulle stime del quarto trimestre del 2011 costringe a rivedere anche il dividendo che, secondo Nomura, sarà di 0.10 euro ovvero il 50% delle previsioni precedenti.

Previsioni Terna 2012

 Terna (codice di borsa: TRN) dovrebbe mostrare un giro d’affari superiore a 1,7 miliardi di euro e un margine operativo lordo pari a 1,3 miliardi di euro nel 2012. E’ quanto scrive stamattina l’inserto Affari & Finanza di “La Repubblica”, che stima un utile netto intorno ai 390 milioni di euro. La società guidata da Flavio Cattaneo ha recentemente ottenuto la conferma del rating di lungo termine “A-“ da parte di Standard & Poor’s, che lo aveva tagliato da “A” a metà gennaio dopo il downgrade sul debito italiano. Considerando i valori di chiusura di venerdì, da inizio anno Terna ha guadagnato quasi l’8%.

Credem potrebbe aumentare il proprio dividendo

 La Banca Centrale Europea ha fornito ampia liquidità ai nostri istituti di credito, ma i profitti non dovrebbero risentire in maniera positiva: l’analisi più accurata sulla situazione delle banche nostrane e sulle prospettive future è giunta direttamente dagli analisti di Banca Akros, i quali hanno riconosciuto in particolare come la posizione di finanziamento del settore sia migliorata in maniera decisa. Neanche i prestiti sono destinati ad aumentare ed è soprattutto la recessione economica a incidere negativamente in tal senso. Le principali aspettative, invece, sono rivolte all’utilizzo della liquidità per la compensazione delle scadenze più imminenti. A seconda delle dimensioni, inoltre, vi potranno essere benefici o meno.

Nuovo Consiglio di Amministrazione per FIAT

 All’assemblea degli azionisti prevista per il 4 Aprile prossimo verranno presentati i candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Fiat. Tra i candidati spiccano due nomi femminili importanti e per la prima volta il CDA si tinge di rosa; il primo è Patience Wheatcroft, inglese e componente della Camera dei Lord e rappresenterà Exor S.p.A., la quale detiene il 30.47% delle azioni Fiat ordinarie. Il secondo nome è Victoria Bigio ed è Managing Partner della società International Accounting Solutions ed è il nome presentato da un gruppo di investitori internazionali che detiene l’1.86% delle azioni Fiat Ordinarie.

Parmalat propone un dividendo da dieci centesimi

 I segni positivi hanno dominato gli ultimi risultati finanziari che sono stati approvati dal consiglio di amministrazione di Parmalat: il celebre colosso alimentare ha infatti esaminato lo stato economico alla data dello scorso 30 dicembre e ne è conseguito uno scenario interessante, tanto che si parla già di una distribuzione del dividendo pari a dieci centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario. In particolare, bisogna rimarcare come il fatturato netto sia risultato in una buona crescita, con 4,4 punti percentuali di rialzo, senza dimenticare il lieve miglioramento del margine operativo lordo, grazie soprattutto ai cambi costanti. In aggiunta, si possono citare gli incrementi della redditività e le buone prospettive dettate dalla guidance relativa all’anno attualmente in corso.

Ferragamo e Luxottica promosse da HSBC

 HSBC ha appena pubblicato una discreta sfilza di revisioni sui propri giudizi su alcune delle principali società di Borsa Italiana. Giudizi che in parte, fortunatamente, sembrano essere migliorativi rispetto all’estrema cautela (o, addirittura, l’evidente negatività) che aveva  contraddistinto la precedente ondata di consigli e di raccomandazioni su alcuni dei protagonisti di Piazza Affari.

Cominciamo con Luxottica: HSBC ha scelto di migliorare il giudizio sulla compagnia italiana portando il proprio consiglio da “underweight” (ovvero, “sottopesare”) all’attuale raccomandazione di neutralità. Molto significativo è stato l’incremento del target price, con prezzo obiettivo slittato rapidamente dalla precedente quota di 19,5 euro all’attuale quota di 28,5 euro.