Il mese di marzo può essere davvero cruciale per il futuro di Banca Mps. Dal fronte societario è arrivato l’ok del Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Fondazione Mps per la vendita di una partecipazione azionaria che sia contenuta entro il 15,5% dell’attuale capitale sociale della banca senese. Inoltre, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, Alessandro Profumo sarebbe ad un passo dalla presidenza della banca di Piazza Salimbeni. A fine mese arriveranno anche i dati di bilancio per il 2011 e gli analisti continuano a fornire previsioni sull’utile per azione della banca.
Analisi Fondamentale
Target price Saipem marzo 2012
Saipem (codice di borsa: SPM), leader nel settore petrolifero nella realizzazione di infrastrutture per la ricerca di giacimenti di idrocarburi e costruzione di oleodotti, è attualmente la società italiana quotata in borsa che attira il maggiore interesse tra gli investitori di tutto il mondo. Soltanto lunedì 2 marzo aveva aggiornato i massimi storici a 38.86€, portando la performance da inizio anno sopra il 18%. Dai minimi di ottobre 2011 toccati in area 23.3€, Saipem è arrivato a guadagnare in borsa quasi il 67%. Le motivazioni di questi rialzi risiedono nella capacità del gruppo di macinare continuamente profitti e nel sorprendere sistematicamente gli analisti sui numeri di bilancio.
Spread Btp – Bund sotto 300 punti
Notizie positive sul fronte dello spread Btp-Bund, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e gli equivalenti tedeschi. Stando a quanto emerge dagli attuali dati sul fronte finanziario, infatti, per la prima volta dal primo settembre dello scorso anno il gap che separa la redditività dei titoli di Berlino da quelli di Roma è calato al di sotto della soglia dei 300 punti base, collocandosi intorno alla quota dei 295 punti.
La motivazione di questo nuovo passo indietro da parte dello spread è riconducibile al maggior ottimismo che sui mercati internazionali sta montando in virtù del buon esito del piano di ristrutturazione del debito greco, approvato dalla maggior parte degli istituti di credito e, pertanto, in dirittura d’arrivo per poter giungere a una positiva ratifica che dovrebbe permettere ad Atene di conseguire una risoluzione dei problemi dei conti pubblici.
FTSE-Mib positivo, nel pomeriggio decisione BCE sui tassi
L’andamento positivo delle Piazze Asiatiche si riflette in Europa, dove i mercati azionari recuperano velocemente terreno seguendo il +2% del Nikkei messo a segno questa notte. La tensione per la Grecia sembra essersi ridotta e le previsioni positive sull’esito dello swap fanno volare i listini, con Piazza Affari che recupera stabilmente 16500 andando a sfiorare 16700 durante la prima metà della giornata di contrattazioni.
Secondo i numeri attuali le adesioni per lo swap sarebbero già superiori al 60% (l’obiettivo minimo è il 75%) mentre per il dato definitivo dovremmo aspettare le 21 di questa sera, quando tutte le Piazze saranno già chiuse.
Utile e dividendo 2011 Enel in calo
Enel ha diffuso i dati di bilancio 2011 con risultati in chiaroscuro. Il colosso italiano dell’energia elettrica ha registrato un aumento dei ricavi dell’8,4% a 79,5 miliardi di euro da 73,4 miliardi. Sale leggermente anche il margine operativo lordo a 17,7 miliardi di euro da 17,5 miliardi circa. In calo l’utile netto del 5,5% a 4,15 miliardi di euro da 4,39 miliardi, anche se c’è da considerare il maggior carico fiscale dovuto alla modifica della normativa relativa alla “Robin Hood Tax”. L’utile per azione si è attestato a 0.44€, mentre l’indebitamento netto è sceso a 44,63 miliardi di euro da 44,9 miliardi.
Bilancio Amplifon 2011 da record
Amplifon (codice di borsa: AMP) ha chiuso il 2011 con un bilancio entusiasmante e che il management del gruppo ha definito senza mezzi termini “un anno da ricordare nella storia di crescita del gruppo”. Il giro d’affari complessivo si è attestato a 827,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 708,1 milioni dell’anno precedente (+16,9%). Il margine operativo lordo è cresciuto del 49,2% a 144,5 milioni di euro, mentre il risultato operativo ha mostrato un incremento del 53,9% sopra i 100 milioni di euro. L’utile netto del gruppo è balzato del 40% circa a 42,7 milioni di euro dai 30,5 milioni registrati a fine 2010.
Bilancio Erg 2011
Erg ha pubblicato i risultati di bilancio per l’esercizio 2011. Risultati che – purtroppo – non sembrano essere piuttosto incoraggianti, né per la parte alta del conto economico, né per la parte relativa alla redditività della gestione caratteristica e dell’intera gestione societaria.
Rispetto allo scorso anno, infatti, i ricavi d’esercizio sono calati dai 7,9 miliardi di euro del 2010 agli attuali 6,8 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo adjusted si è contratto da quota 305 milioni di euro del 2010 alla quota di 284 milioni di euro del 2011. Sul fronte della parte più bassa del conto economico, il gruppo rende noto di aver riportato una perdita netta pari a 49 milioni di euro, in significativo allargamento rispetto ai 20 milioni di euro dello scorso anno.
Rating Edison tagliato da Standard & Poor’s
L’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s ha tagliato il giudizio sul merito di credito di Edison al livello “junk”, cioè spazzatura, classificando la società tra gli emittenti speculativi “non investment”. Edison è leader in Italia nei settori dell’approvvigionamento, produzione e vendita di energia elettrica, gas e olio grezzo. S&P ha effettuato il downgrade del debito di lungo termine a “BB+” da “BBB-“ con credit watch “negative”. Tagliato anche il giudizio sul rating di breve periodo a “B” da “A-3” e il profilo di credito stand alone di un notch a “BB” da “BB+”.
PIL Eurozona in calo, Borse accelerano al ribasso
Dopo un’avvio di seduta non entusiasmante (per non dire negativo) le Borse Europee accelerano al ribasso trainate dal settore Auto (a sua volta condizionato dal Salone di Ginevra) mentre alle 11:00 il colpo di grazia arriva dal PIL dell’Eurozona.
Nel settore auto il peggior titolo Europeo è ancora Peugeot che estende le perdite oltre il 6% ed annuncia un aumento di capitale da 1 miliardo a 8.27 euro, mentre Fiat a Piazza Affari scende velocemente sotto a quota 4.57 euro per arrivare a sfiorare 4.45 proprio in questi minuti, aggravando il doppio massimo discendente sul grafico orario dei giorni precedenti.
A virare in negativo una giornata che poteva ancora trovare un’equilibrio è stato il PIL dell’Eurozona che si conferma in calo nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. La flessione è dello 0.3% considerando anche i 27 Paesi mentre in Italia è stata dello 0.7%.
Ansaldo Sts riduce il dividendo a venti centesimi
Anche per Ansaldo Sts, celebre spa attiva nel settore dei trasporti ferroviari e metropolitani, è giunta l’ora dell’approvazione del bilancio relativo allo scorso anno: il consiglio di amministrazione del gruppo di Genova si è riunito proprio nel corso della giornata di ieri, con la prospettiva di sottoporre i risultati finanziari del 2011 all’assemblea dei soci. In aggiunta, è stato fornito il parere positivo in riferimento al bilancio consolidato della compagnia ligure. Quali dati possono essere sottolineati con maggiore enfasi? Anzitutto, bisogna sottolineare come l’utile netto consolidato sia sceso da 95 a 73,1 milioni di euro in un anno.
Per Iren probabile taglio della cedola
Iren, spa emiliana attiva nel campo dei multiservizi e quotata a Piazza Affari, dovrà fare i conti con un bilancio piuttosto negativo per quel che concerne il proprio bilancio: tutto deriva, infatti, dalla riorganizzazione che Edison sta approntando, visto che le due partecipazioni in quest’ultima e in Edipower dovrebbero essere determinanti per delle svalutazioni maggiori del previsto. In pratica, Iren sarà ora costretta a registrare una perdita di valore che Bnp Paribas ha calcolato in circa 267 milioni di euro. In aggiunta, questa situazione si rifletterà in maniera inevitabile anche per quel che riguarda il capitale e il dividendo, con quello relativo al bilancio del 2011 che è destinato a ridursi.
Wall Street negativa dopo indicatore ordini industriali
Avvio sottotono per la nuova ottava a Wall Street; il Dow Jones scende sotto quota 12900 nella prima ora seguendo i futures che durante le ore precedenti all’apertura annunciavano un Lunedì difficile per gli investitori. La frenata di venerdì è costata oltre 80 punti di Dow Jones ma tutto torna in un quadro generale in salita che ha bisogno di tempi tecnici per trovare conferme sulla forza di lungo periodo e per il momento nelle sale trading non c’è paura. Un ridimensionamento dello 0.55% sull’indice più importante del mondo non è un dato problematico, anche se è strano veder scendere il Dow Jones sotto le quote strategiche di brevissimo periodo in una giornata tutto sommato positiva; l’ISM servizi sale a 57.3 punti a Febbraio, in salita di 0.5 punti rispetto al mese precedente confermando il settore dei “Servizi” come strategico in un periodo positivo ma difficile come quello che stiamo attraversando.
Brembo proporrà un dividendo da 0,30 euro
È tempo di risultati finanziari e di bilanci anche per Brembo, la nota spa bergamasca che è attiva nella produzione di sistemi frenanti: in effetti, l’assemblea degli azionisti è stata convocata direttamente dal consiglio di amministrazione per la data del prossimo 20 aprile, un’occasione importante per discutere ed esaminare quanto successo nel corso del 2011. La convocazione cade proprio in concomitanza con l’approvazione delle stime economiche dello scorso anno. Che cosa si può dire in questo senso? Il volume d’affari complessivo è risultato in aumento di ben 16,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima, con un totale di 1,25 miliardi di euro a cui hanno contribuito in modo uniforme tutte le divisioni del gruppo lombardo e tutte le aree geografiche.
Sky e Fastweb faranno concorrenza a Telecom Italia?
La questione è complessa ed ancora si tratta di un “nulla di fatto”, ma se le voci troveranno conferma allora nei prossimi mesi assisteremo alla nascita di un nuovo gruppo importante a Piazza Affari. Ma andiamo con ordine; in breve le notizie che riguardano Vodafone, Fastweb, Sky Italia e Telecom Italia hanno come “collante” Swisscom, che è la controllante di Fastweb e starebbe trattando una cessione di quest’ultima con Vodafone, sempre più interessata alle tecnologie “wireline” per il futuro. La prima offerta di Vodafone a Swisscom per una quota strategica di Fastweb sarebbe stata di 2.5 miliardi mentre la domanda era di 2.9 miliardi di euro. Il colosso svizzero avrebbe poi messo tra le ipotesi l’eventuale entrata in Sky Italia per Fastweb, così da creare un nuovo gruppo in grado di far “tremare” i vertici di Telecom.