I mercati si aspettavano un performance più sottotono per Ubs, dopo che alla fine dell’estate un dipendente della banca era stato arrestato a Londra in relazione alla frode ai danni dell’istituto. Secondo l’accuso il trader di UBS sarebbe reo di aver commesso una maxi frode costata alla banca 2,3 miliardi di dollari. Sospettato di aver utilizzato in modo illecito informazioni interne riservate è comparso in un tribunale di Londra in questi giorni per un’udienza lampo, in attesa della prossima udienza stata fissata al 22 novembre. Nonostante ciò la prima banca svizzera Ubs ha chiuso il trimestre con un utile netto ben al di sopra delle previsioni degli analisti, risultato realizzato grazie a partite straordinarie.
Analisi Fondamentale
Luxottica, il cda comunica una trimestrale positiva
C’era grande attesa ieri per conoscere i risultati che il cda di Luxottica avrebbe comunicato in merito al terzo trimestre del 2011: le aspettative erano ottimistiche e sono state pienamente esaudite, tanto che anche nel periodo compreso tra i mesi di luglio e settembre la compagnia di Agordo ha messo in luce un fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro, una buona stima, soprattutto se si pensa che è stata ottenuta in concomitanza con il deprezzamento del dollaro. Il gruppo in questione, celebre per la produzione e commercializzazione di occhiali, ha fatto registrare altre informazioni molto interessanti.
Caterpillar, trimestrale in crescita e balzo a Wall Street
Caterpillar rende pubblici i risultati del terzo trimestre e un risultato che va al di là delle attese: un Eps di 1,71 dollari per azione in aumento del 40% dagli 1,22 dollari del terzo trimestre dello scorso anno. Il terzo trimestre si chiude con utili pari a 1,141 miliardi di dollari in aumento del 44% dai 792 milioni del terzo trimestre 2010. Le vendite e i ricavi hanno raggiunto i 15,716 miliardi di dollari rispetto agli 11,134 miliardi del terzo trimestre dello stesso periodo dello scorso anno, realizzando un aumento del 41%. Il consiglio di amministrazione di Caterpillar ha confermato oggi la volontà di mantenere il dividendo trimestrale in contanti a quota 46 centesimi di dollaro per ogni azione ordinaria e per l’occasione, Doug Oberhelman, amministratore delegato e presidente del gruppo, ha ricordato che il gruppo ha pagato per 312 trimestri consecutivi (dal 1933 quindi) la cedola ai propri soci. Questa cedola sarà pagata il prossimo 19 novembre 2011.
Prezzo Oro: Gold Spot ancora intorno a 1600
L’andamento dell’Oro dopo il top assoluto del 6 Settembre (a quota 1921.14) lascia aperte tutte le possibilità sia per l’immediato futuro che per il lungo periodo; la discesa veloce avuta durante la fine di Settembre scongiura per il momento l’avvio di una nuova fase ascendente di lungo periodo anche se un doppio massimo vicino a 1900 non è assolutamente da escludere se il mercato tornerà stabilmente sopra a quota 1700 punti contestualmente al proseguo dell’indecisione sull’azionario.
In realtà l’aspettativa migliore che si può immaginare per l’Oro che inizi una fase discendente dai livelli attuali che duri nel medio periodo; in questo caso il range di punti che sarebbe interessato è decisamente ampio e la possibilità di vendere allo scoperto (attraverso diversi prodotti finanziari diversi) rende questa ipotesi la più interessante; se da un lato infatti un doppio massimo farebbe recuperare meno di 300 punti dai livelli attuali, l’inizio di un crollo verticale nè farebbe perdere oltre 500 ridimensionando radicalmente il valore dell’Oro e permettendo un ritorno all’azionaio ed ai titoli di Stato.
Microsoft trimestrale, fatturato in crescita del 7%
Microsoft ha rivelato i risultati finanziari per il trimestre concluso lo scorso 30 settembre: continua la crescita che nel periodo precedente aveva fatto segnare a Redmond fatturato record. Stavolta la società ha registrato un fatturato di 17,37 miliardi di dollari, in crescita del 7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente e un utile operativo di 7,2 miliardi, in caso in crescita dell’1%. Gli azionisti hanno un valore decisamente positivo rispetto al contesto internazionale: gli utili per azione si attestano a 68 centesimi, in crescita del 10 per cento anno su anno. Vanno bene le vendite derivanti dalle divisioni Office e Server, non si può dire la stessa cosa per Windows, le cui vendite sono in leggero calo. Diminuiscono infatti da parte degli utenti, gli acquisti di pc della casa di Redmond e di conseguenza, anche le vendite del sistema operativo.
Yahoo utile trimestrale -26%, va meglio delle stime
Yahoo! ha pubblicato in questi giorni i risultati del terzo trimestre chiuso lo scorso 30 settembre 2011. Yahoo! ha visto gli utili netti diminuire del 26%, ma ha comunque centrato gli obiettivi: addirittura gli analisti si aspettavano una diminuzione peggiore considerate le vicissitudini della societa’. Le attese si sono dimostrate pessimistiche e il mercato si é mostrato sorpreso delle performance della società, il titolo ha così guadagnato il 2,2% a 15,81 dollari per azione.
Mercati Europei: Idem bloccato ed Euribor sotto i riflettori
Altra giornata di alta tensione sui mercati finanziari che, tra una notizia e l’altra, riescono comunque a mantenersi in quota; il disagio maggiore oggi è causato da un blocco dell’operatività sul mercato Idem comunicato da Borsa Italiana intorno alle 10:00 di questa mattina, che ha costretto “alla finestra” i trader intraday mentre il mercato saliva verso 16300 punti (non ancora raggiunti). Questo avviene mentre mentre Standard & Poor’s lancia l’ennesima sentenza; downgrade per 14 istituti di credito italiani confermato, tra cui figurano anche nomi piuttosto importanti anche se il mercato sembra decisamente aver già scontato la notizia (oppure semplicemente l’influenza delle agenzie di rating si sta ridimensionando?).
Piazza Affari: alta tensione sull’azionario, in attesa di Wall Street
L’apertura in leggero gap-down sotto il break-away point del doppio massimo disegnato tra il 13 ed il 17 Ottobre non ha dato il via al sell-off che ci si sarebbe potuti attendere in situazioni normali; la tensione sul mercato è altissima ed i titoli sono stretti nella morsa con volumi in calo in attesa dell’apertura di Wall Street.
La fiducia degli investitori nel Vecchio Continente è ai minini storici e le preoccupazioni sul settore bancario aumentano giorno dopo giorno da quando la BCE ha dimostrato di non saper gestire la situazione come invece ci si aspettava.
Piazza Affari: open verde, ma non grazie a Merkel e Sarkozy
Sprint di inizio settimana a Piazza Affari; l’indice delle Blue-Chips apre le contrattazioni a 15675 ed arriva in poche ore a sfiorare 15800 punti prima dell’apertura di Wall Street dando il via ad un’ottava sicuramente movimentata ed importante. Sul listino italiano brilla Tenaris con quasi il 3% di guadagno seguita dai 2 bancari più importanti d’Italia, Intesa SanPaolo e Unicredit che guadagnano circa il 2.80%. A seguire Saipem, Prysmian, Generali, Mediolanum, Unipol e Buzzi con rialzi superiori al 2% che consolidano la posizione di forza dell’indice che nel complesso registra un rialzo dell’1.61%.
Moody’s taglia le banche Inglesi, ma è la disoccupazione che preoccupa l’Europa
Si tratta forse del primo taglio fuori dall’area Euro (ma dentro l’Europa) di una certa rilevanza effettuato negli ultimi mesi dalle agenzie di rating; Moody’s oggi è intervenuta direttamente su 12 istituti di credito Inglesi cogliendo di sorpresa il Mercato che reagisce immediatamente con perdite superiori al 3% in alcuni casi. Nello specifico è stata ridotta la valutazione di Lloyds TSB Bank da Aa3 ad A1 come quella di Santander UK, quella di RBS e Nationwide Building Society di 2 “step” da Aa3 ad A2; questi rimangono quindi ampiamente nella zona di Investment Grade mentre altre 7 istituti hanno subito tagli anche più consistenti.
Piazza Affari: vento a favore a dispetto di Moody’s, grazie anche alla Bce
Nonostante i downgrade di Moody’s e la generale sfiducia nel Bel Paese ma anche nell’area Euro il mercato tenta ancora di rispondere positivamente; Piazza Affari resta leggermente indietro in termini percentuali rispetto al bottom della giornata di ieri, grazie anche al close anticipato del mercato Italiano rispetto a quello Europeo.
A fermare la crescita e la salita ci sono anche i timori sulla crescita nel lungo periodo, su cui ancora una volta interviene l’FMI pretendendo risposte concrete da parte dell’Italia (che è anche quello che vogliono gli italiani stessi). La negatività di fondo resta ma il sostegno della Bce permette di mantenere la positività che resterà sui grafici almeno fino all’uscita dei dati USA che questa volta riusciranno facilmente a spostare gli equilibri precari del book di negoziazione.
Agenzie di Rating: scure su enti locali
Anche se dopo il taglio di rating per l’Italia ed il tardivo taglio sul debito USA le agenzie di rating hanno perso molta credibilità la loro influenza è ancora forte e molte decisioni operative degli investitori retail dipendono ancora dai giudizi delle agenzie.
Se lo spread BTP-Bund sale veloce quando il mercato è in crisi e scende lentamente anche quando gli indici recuperano e la situazione tenta di stabilizzarsi è anche colpa del rating USA che ha allontanato gli investitori mettendo tutti sull’attenti. L’effetto del periodo complessivamente negativo si estende anche ai CTZ che nell’asta di oggi sfiorano un rendimento del 4.511% andando vicino ai massimi del 2008 (come è successo ai Bot) confermando il rischio massimo di questo periodo altamente volatile.
L’operazione Twist della FED e la risposta (piatta) del mercato
L’operazione “Twist” presentata da Bernanke la scorsa settimana sembra non aver prodotto alcun risultato, tanto in positivo quanto in negativo. La discussione dell’operazione, che ricordiamo intendeva spostare la scadenza temporale dei titoli presenti in portafoglio vendendo quelli a breve termine ed acquistando quelli a lungo, continua anche oggi e più passa il tempo, più ci si accorge che il provvedimento non è assolutamente congruo alla situazione in cui ci troviamo.
Ferrovie dello Stato primo semestre: risultati in crescita
Una performance decisamente positiva quella di Ferrovie dello Stato. In un momento in cui molte aziende italiane vivono un periodo di austerità, la compagnia realizza un utile semestrale netto in crescita del 164,7%. L’utile netto è stato di 90 milioni di euro, in crescita rispetto all’utile di 34 milioni di euro dello scorso anno. Per quanto riguarda gli indici invece, l’Ebitda (Mol) è pari a 841 milioni di euro (registra quindi un aumento del 7,7% rispetto ai 781 milioni dello stesso periodo dello scorso anno) e il risultato operativo raggiunge i 278 milioni (+21,4%).