Piazza Affari dopo il down-grade di Standard & Poor’s

 Era solo questione di tempo; S&P già minacciava silenziosamente un downgrade all’Italia e probabilmente voleva aspettare la fiducia alla manovra per confermare le aspettative di crescita nulle, fatto sta che da oggi invece di una A+ il nome del Paese sarà accompagnato da una bella “A”.

Crescita nulla abbiamo detto, ed è proprio in base a questo che arriva il voto di S&P; secondo l’agenzia di rating infatti il Governo italiano non ha saputo prendere le misure per evitare la crisi ed incentivare la crescita e si prevede per il Paese un momento di stallo (se non recessione) causato proprio dall’impotenza della classe Governativa di fronte ai problemi.

Piazza Affari: Barroso sostiene il mercato

 Il Presidente della commissione UE sostiene l’andamento dei mercati; la comunicazione di opzioni per l’introduzione degli Eurobond fa’ dimenticare per un attimo le tensioni accumulate grazie alle agenzie di rating e fa’ respirare Piazza Affari che gira in positivo di appena lo 0.61%.

Arrivata a quota 13853 di FTSE-Mib, Milano è in positivo anche se il bancario è prossimo alla parità mentre Unicredit perde l’1.22% e Intesa San Paolo invece guadagna l’1.90%.

Piazza Affari chiude a -4.83%: ma è veramente colpa della manovra?

 Che la manovra di Agosto sia un gran caos, non è una novità e come lo sapevamo la scorsa settimana, lo sappiamo anche adesso. Così come sapevamo già che i provvedimenti colpiranno i lavoratori ed i pensionati, è stato scritto chiaramente. Sappiamo inoltre fin da subito tutto riguardo la tassazione sulle rendite finanziarie (e sappiamo anche che invece di aumentare la tassazione, si sarebbe potuto ragionare sull’evasione fiscale legata alle grandi operazioni finanziarie, lasciando in pace i poveri risparmiatori onesti, ma è un altro discorso questo). Sappiamo inoltre, molto bene, che non c’è alcun provvedimento per la crescita nella manovra. E questo ovviamente è l’aspetto peggiore.

Wall Street: torna lo spettro dei mutui, Dow Jones -2.20%

 Economia ferma oltre oceano secondo i dati negativi sull’occupazione, negativi oltre ogni aspettativa; il Dow Jones conclude la seduta con una perdita del 2.20%, l’SP500 cede il 2.53% mentre il Nasdaq il 2.58%. Anche se nelle settimane precedenti ci si è accaniti contro l’area Euro, nessuno ha dimenticato dove è iniziata la crisi ed è proprio quello il settore che rischia di far sprofondare in recessione il Paese; le autorità di controllo vogliono infatti eseguire degli accertamenti sui mutui bancari alla ricerca di irregolarità, memori del passato recente e dello scoppio della crisi. Secondo il New York Times, Fannie Mae e Freddie Mac minacciano azioni legali contro dodici istituti di credito, con l’accusa di aver nascosto informazioni sugli assets tossici.

Piazza Affari: nessuna sorpresa in open ma pomeriggio incerto

 Acque calme sui Mercati in queste prime ore dell’ultimo giorno dell’ottava di fine Agosto 2011; come ogni settimana iniziata in rialzo, verso la fine dei 5 giorni “lavorativi” i Mercati cedono il passo alle prese di profitto e sembra che anche questa volta la prassi sia quella di un classico close “rosso” dopo un’open “verde”.

La positività dei primi giorni è proseguita a Piazza Affari fino a ieri nel primo pomeriggio, quando sotto la pressione di news poco favorevoli il Mercato ha perso tutto il gain di giornata tornando al close di Mercoledì. Il supporto a 14850 ha retto le quotazioni perfettamente in close di giornata ed ha rilanciato il rialzo nelle prime ore di questa mattina anche se il Mercato risente del livello psicologico dei 15000 punti di Mib.

Attualmente tra i migliori di Piazza Affari spiccano Risanamento, con un guadagno del 4%, e Gabetti che supera il 4.50%. Ma l’interesse sta girando in questo momento verso il Sole 24 Ore che dopo il tonfo di qualche giorno fa’ recupera terreno anche lui con un 4% tondo di guadagno al momento.

Mercati: recessione inevitabile in America?

 A turno gli esperti portano avanti il teatrino delle dichiarazioni senza freni e senza riserve. Il momento dopotutto è il migliore per tentare il colpaccio mettendosi in mostra con previsioni di una certezza sconcertante. La recessione sembra adesso inevitabile secondo Roubini, mentre Buffet incita i suoi fan a continuare a comprare per il medio-lungo periodo.

BMW non conosce crisi di mercato

 In casa BMW si continuano a macinare utili a fronte di un fatturato in robusta ascesa. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia del secondo trimestre fiscale del produttore automobilistico tedesco, da sempre apprezzato per la solidità e l’affidabilità dei veicoli immessi sul mercato. Nel dettaglio, BMW ha archiviato il Q2 2011 con un utile pari a ben 1,8 miliardi di euro, ovverosia più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Enel: Standard & Poor’s conferma rating, outlook negativo

 Dopo la revisione dell’outlook, da “stabile” a “negativo”, sull’Italia, l’Agenzia di rating Standard & Poor’s ha allo stesso modo modificato il proprio orientamento su alcuni dei colossi quotati in Borsa a Piazza Affari. Tra questi c’è anche Enel, sulla quale Standard & Poor’s ha da un lato confermato i rating, ma dall’altro ha variato l’outlook da “stabile” a “negativo”.

Rating Unicredit sotto la lente di Moodys

 L’Agenzia di rating Moody’s non fa sconti nel nostro Paese neanche al colosso bancario europeo Unicredit, sotto osservazione da ieri riguardo al proprio rating individuale, ed a quello sul debito senior e sui depositi a lungo termine, mentre è stato confermato il giudizio sul debito a breve termine. Di conseguenza, con questa mossa, l’Agenzia Moody’s potrebbe rivedere al ribasso nei prossimi mesi i rating qualora Unicredit non dovesse conseguire miglioramenti tali da indurre la società di valutazione a tornare sui propri passi.

Banca Carige presenta il Piano Strategico

 Considerando da un lato i vincoli normativi, sempre più stringenti, e dall’altro le incertezze legate al quadro macroeconomico, Banca Carige ha alzato il velo sul Piano Strategico 2011-2014 che, in accordo con quanto messo in risalto proprio dal Gruppo bancario, risulta essere improntato alla prudenza. Nel dettaglio, il Piano, tra l’altro, prevede il mantenimento della massima attenzione al profilo della liquidità tenendo conto di Basilea 3, ma anche livelli molto contenuti per quel che riguarda il costo legato al rischio sul credito.

Parmalat conferma la guidance 2011

 Fatturato sul livello dei 4,4 miliardi di euro a fronte di un ebitda annuale a 385 milioni di euro. E’ questa la guidance 2011 che Parmalat ha confermato in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati del primo trimestre 2011 da parte del Consiglio di Amministrazione. Nel dettaglio, il periodo gennaio-marzo 2011 s’è chiuso per il gruppo alimentare con un fatturato netto in aumento dell’8,9%, anno su anno, grazie soprattutto alle ottime performance di crescita registrate in alcuni Paesi esteri, tra cui il Canada, il Venezuela ed il Sud Africa.

Banca MPS: dati Q1 2011, i migliori dalla metà 2008

 Il Monte dei Paschi di Siena ha archiviato il primo trimestre 2011 con dei dati che sono risultati essere i migliori dalla metà dell’anno 2008. A metterlo in risalto è stato proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari che, in particolare, ha chiuso il periodo gennaio-marzo 2011 con un risultato operativo netto balzato del 45,8%, a 348,7 milioni di euro, rispetto allo stesso trimestre del 2010.