Assicurazioni: nel 2008 scende del 7% la raccolta premi. Per l’Ania niente allarmismi, il sistema è solido

 Il mercato italiano delle assicurazioni ha subito una brusca frenata nel corso del 2008. Lo comunica l’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che ha registrato un calo nella raccolta premi pari a circa il 7%. In base alle stime dell’Ania le compagnie hanno raccolto un totale di 92 miliardi di euro contro i 99 miliardi registrati nel 2007. Perdite anche per il comparto Rc Auto, dove la raccolta si è fermata nel 2008 a 17,7 miliardi di euro, con un calo del 3,1%. Come spiega l’Ania, quella dell’Rc Auto è la contrazione più forte dal 1969, quando cioè venne istituito l’obbligo dell’assicurazione per le automobili.

In ribasso le borse europee, crolla il Mibtel

Chiusura in deciso ribasso per le principali piazze finanziarie europee dopo una giornata caratterizzata da una pioggia di vendite. I listini Ue, gia’ in calo in avvio, hanno recuperato parte delle perdite dopo la decisione della BoE di tagliare i tassi di interesse di 150 bps per poi imboccare di nuovo la via del ribasso in seguito alla decisione della Bce di abbassare i tassi di riferimento di 50 bps giudicati dagli esperti troppo pochi. A Wall Street il Dow Jones procede in territorio negativo del 3,02%. A Piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtelhanno chiuso in calo rispettivamente del 5,06% a 21607 punti e del 4,68% a 16715 punti.

Prima perdita dal 2002 per Swiss Re a causa di errate scommesse sugli swap

 Swiss Reinsurance Co., una delle maggiori compagnie assicurative del mondo, ha fatto rilevare la sua prima perdita negli ultimi sei anni ed ha dovuto conseguentemente sospendere un programma di riacquisto di azioni, a seguito di scommesse sbagliate sugli swap creditizi. La società svizzera ha riportato un calo di circa il 5% alla borsa di Zurigo: la perdita totale del terzo trimestre del 2008 ammonta a 304 milioni di franchi svizzeri (259 milioni di dollari), dato non incoraggiante se confrontato col reddito netto ottenuto lo scorso anno (1,47 miliardi di franchi).

 

La stima media di otto analisti economici è stata di circa 150 milioni di franchi di profitto. Il comparto assicurativo è stato indebolito dalle persistenti perdite nei contratti venduti al fine di proteggere i clienti contro i declini dei titoli a reddito fisso: Swiss Re ha effettuato registrazioni per 289 milioni di franchi per quanto riguarda gli swap. Una situazione simile è stata vissuta dalla società statunitense American International Group Inc., che ha recentemente avuto bisogno di un prestito governativo di 85 miliardi di dollari al fine di porre un freno alla perdite sugli stessi prodotti.

 

Pioggia di tagli ai target delle banche da Citigroup

Dopo alcuni giorni in cui sembrava tornare un pò di sereno sui titoli bancari, travolti da un uragano di vendite in questi mesi sui mercati finanziari di tutto il mondo, ecco arrivare subito la doccia fredda di nuovi timori sulla solidità di alcuni importanti istituti bancari, e il valzer delle vendite, cominciato prepotentemente a Wall Street giovedi, ha di nuovo colpito indistintamente tutti i titoli del comparto. Il profit warning lanciato poi dai due colossi dell’assicurazione tedesca Hannover Re e Munich Re non ha fatto altro che coinvolgere nelle vendite anche i titoli assicurativi.

Per quanto riguarda il nostro paese, i pareri delle banche d’affari internazionali sono piuttosto contradditori perchè se per esempio Ubs ha affermato di preferire i titoli delle banche italiane a quelli europei con il giudizio overwight, Citigroup invece ha ridotto i target price di diversi istituti di riflesso ad un taglio delle stime di utili sul biennio 2008/2009 rispettivamente del 5% e del 7%.

Piano triennale sull’economia: il Governo colpisce utili di assicurazioni, banche e petrolieri

Il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia che il Consiglio dei ministri approverà mercoledì 18 giugno il piano triennale sull’economia che contiene anche la Robin Hood

Renato Brunetta punta alla privatizzazione di enti previdenziali e assicurativi

Il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta designa un nuovo piano industriale e ai sindacati parla chiaro: trasformare in S.p.a. alcuni rami della Pubblica Amministrazione. Entro 3-5 anni potranno essere recuperate risorse per 40 miliardi anche attraverso la dismissione di quote residue di patrimoni immobiliari, di strutture statali e delle attività non-core di fatto costituite in rami d’azienda improduttivi. Saranno trasformate in Spa (controllate però sempre dallo Stato) o in Agenzia degli enti economici, innanzitutto gli organi previdenziali e assicurativi. Questo è, secondo il ministro anche un modo per ovviare all’inefficienza del sistema, perché si sa, anche in passato la privatizzazione ha avuto lo scopo di rendere più organizzati e competitivi alcuni settori.

Ricordiamo ENI, di cui Goldman Sachs acquisì l’intero patrimonio immobiliare; Enel per la cui privatizzazione lo Stato ha incassato 56 miliardi di euro; ancora nel 1993 avvenne la privatizzazione del gruppo Sme, azienda pubblica controllata dall’IRI con una quota del 64%, quell’anno con la prima tranche della privatizzazione, relativa al settore surgelati e a quello dolciario del gruppo Sme, il gruppo svizzero Nestlé acquisì i marchi: Motta, Alemagna, La Cremeria.

L’incubo dell’affitto è finito! Mutuo Revolution di BNL: fino a 40 anni 100% valore della casa

Fino a poco tempo fa non era possibile acquistare la prima casa sottoscrivendo un mutuo al 100% del valore dell’immobile, così tanti giovani sposini, già dissanguati dalle spese del matrimonio, non riuscivano ad acquistare un tetto dove mettere sù famiglia. Forse non tutti sanno che da circa un anno è possibile: mutuo BNL Revolution è offerto senza alcuna spesa di istruttoria, al fine di venire incontro alla crescente domanda di mutui a più lunga durata e sul 100% del valore dell’immobile. Investendo soltanto una piccola somma o senza alcun capitale iniziale, ma disponendo comunque di redditi adeguati è possibile acquistare la prima casa. Mutuo BNL Revolution è infatti attualmente l’unica soluzione presente sul mercato che permette di finanziare fino al 100% l’acquisto della prima casa.

La Formula 100% risponde a un crescente bisogno di poter disporre di un elevato valore di finanziamento rispetto al valore commerciale dell’immobile acquistato. Si tratta di una delle offerte più competitive sul mercato, perché consente di finanziare appunto per intero (fino al 100%) il valore di acquisto della “prima casa” per un importo massimo di 300.000 euro, senza ulteriori oneri e incombenze, come, ad esempio, la sottoscrizione o l’acquisto di prodotti e servizi bancari aggiuntivi. Inoltre l’allungamento della durata consente di ridurre l’importo mensile della rata di circa il 9% rispetto ad un finanziamento a 30 anni, di pari importo.

Banca Generali approva trimestrali e acquisisce Banca del Gottardo Italia

Banca Generali ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con un risultato netto negativo per 0,7 milioni di euro. Il risultato operativo si attesta nel trimestre a 8,5 milioni di euro, con una contrazione del 60,6%, mentre il totale dell’attivo del gruppo Banca Generali al 31 marzo 2008 è pari a 4.104,5 milioni, a fronte dei 4.210 milioni segnati al 31 dicembre 2007 (-2,5%). Il margine di interesse ha raggiunto i 14 milioni (+42,9%), confermando il trend positivo registrato durante lo scorso anno, legato al successo della strategia di bancarizzazione della clientela, mentre il margine di intermediazione è pari a 39,2 milioni, con una flessione del 24%. Il risultato netto di periodo (-0,7 milioni di euro) è dovuto al condizionamento delle minusvalenze non realizzate sulla valutazione a fair value del portafoglio titoli di trading (-13,6 milioni).