Eurozona: giù vendite al dettaglio e prezzi alla produzione

 Nella zona euro le vendite al dettaglio, relative allo scorso mese di febbraio 2009, sono scese oltre le aspettative con un -4% su base annua ed un -0,6% su base mensile. Il dato conferma la stagnazione dei consumi nel Vecchio Continente e un andamento dell’indice del costo della vita ampiamente sotto controllo.

Semaforo rosso nell’Eurozona anche per i prezzi alla produzione industriale, che ha febbraio hanno fatto registrare una contrazione che, secondo le rilevazioni di Eurostat, è stata dello 0,5%. In Italia, invece, il calo congiunturale è stato leggermente più ampio, e pari a -0,6%, mentre su base annua il dato nel nostro Paese segna un secco -2,8%.

L’euro subirà forti ripercussioni dal prossimo taglio della BCE

 La Banca Centrale Europea è ormai in una situazione di forte pressione e seguirà l’esempio di altri istituti centrali come la Bank of England e la Federal Reserve per quanto riguarda la predisposizione di misure aggiuntive volte a combattere il profondo rallentamento dell’economia internazionale. Come annunciato ieri, presso l’Euro Tower di Francoforte si è dunque deciso, dopo aver già abbassato i tassi di mercato fino al 2% durante lo scorso mese di ottobre, di tagliare ulteriormente i tassi di 50 punti base nel corso del prossimo meeting in programma per il 5 marzo. Miguel Angel Fernandez Ordonez, membro del Consiglio dei Governatori della BCE, ha annunciato proprio questa settimana che i policy makers sono stati “obbligati” ad esaminare con attenzione l’uso potenziale di strumenti non convenzionali; inoltre, è in una buona fase la revisione dei passi da effettuare.

La BCE prospetta una recessione grave: Google risente in particolare della crisi

 Non è certo incoraggiante il bollettino stilato dalla Banca Centrale Europea per quanto riguarda questo primo mese del 2009: l’istituto creditizio dell’UE ha infatti sottolineato come la fase di recessione che sta attraversando l’economia globale sia “grave e sincronizzata”. In questo rapporto si legge poi:

L’acuirsi e il diffondersi delle turbolenze dei mercati finanziari freneranno la domanda su scala mondiale e nell’area euro per un periodo di tempo imprecisato.

Lo scenario prospettato dall’Eurotower non induce quindi all’ottimismo; in particolare ci si aspetta che le economia continui a peggiorare nei prossimi mesi. La BCE ha inoltre precisato che i provvedimenti che sono stati adottati per fronteggiare questa situazione comportano dei costi molto alti, che andranno poi a pesare sulle generazioni del futuro in maniera consistente. Da Francoforte viene lanciato il consiglio di utilizzare con la massima cautela le politiche di bilancio.

 

Bot ai minimi storici: rendono l’1%

 Bot ai minimi di sempre: la resa è dell’1%. Le previsioni di un prossimo taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea ne spingono al minimo storico il rendimento.

La cronaca. Nell’asta di ieri, i Buoni del Tesoro a dodici mesi sono stati aggiudicati a un tasso lordo dell’1,84%, rispetto al 2,46% del collocamento di dicembre. Il rendimento dei titoli trimestrali è stato ancora più basso, arrivando all’1,695% al lordo di tasse e commissioni. Il Bot a tre mesi messo all’asta ieri rende quindi l’1.05%. L’annuale tocca a malapena quota 1,3%.

Con l’inflazione a quota 2,2%, il rendimento dei Bot passa dunque a valori ormai negativi. Però si cerca ancora – così si evincerebbe dai dati – la sicurezza del risparmio, anche a discapito del rendimento. La domanda di titoli pubblici è stata, infatti, molto alta, Secondo le banche si tratta di investitori che hanno rimpiazzato automaticamente Buoni del Tesoro in scadenza.

Prospettive economiche incerte per l’Europa secondo la BCE: la ripresa comincerà solo nel 2010

 Lucas Papademos, vicepresidente della Banca Centrale Europea, ha annunciato che la ripresa economica europea inizierà solamente a partire dal prossimo anno e che i policy makers devono porsi l’obiettivo di tagliare i tassi di interesse nel caso dovesse proseguire ulteriormente il rallentamento da parte dell’inflazione. Lo stesso Papademos si è così espresso durante un’intervista al magazine tedesco WirtschaftsWoche:

La prospettiva economica è insolitamente incerta. Vi sono concrete possibilità che la ripresa cominci nel primo semestre del 2010.

Dopo aver ridotto il loro tasso di interesse chiave di 175 punti base a partire dallo scorso mese di ottobre e averlo fatto attestare al 2,5%, i policy makers della BCE dovranno ora affrontare la forte pressione dei primi giorni del 2009, in quanto saranno chiamati ad affrontare la prima recessione europea da 15 anni a questa parte.