L’andamento delle azioni della Mela più famosa del mondo ha dell’incredibile; il rialzo avuto negli ultimi anni fuoriesce da qualsiasi previsione e le vendite di iPhone ed iPad hanno consolidato negli ultimi anni lo stra-potere di Apple dal punto di vista finanziario, dove ora diventa anche l’azienda più capitalizzata di sempre.
Blue-chips
Telecom rischia maxi multa
Brutte notizie (forse) in arrivo per Telecom Italia, che rischia seriamente di perdere il primo turno della partita sul maxi contenzioso fiscale avviato più di un anno fa dall’amministrazione tributaria brasiliana, che domanda a Tim Celular (la società locale controllata dal gruppo italiano) il pagamento di circa 550 milioni di euro tra imposte non pagate, sanzioni e interessi. Una maxi multa che rischia di complicare i piani e la presenza della società telefonica italiana nel mercato brasiliano e sudamericano. Ma vediamo perchè l’amministrazione fiscale brasiliana ha bussato alla porta di Tim Celular.
Piazza Affari prosegue il recupero
Lo scossone del 31 luglio scorso ha destabilizzato leggermente la salita messa a segno dal bottom del precedente 25 luglio, ma sembra non aver cambiato la tendenza in corso che oggi prova a riaffermarsi. Piazza Affari avanza di oltre 1 punto percentuale ed il FTSE-Mib raggiunge quota 14100 punti per un attimo, trainato dal settore bancario e da poche altre blue-chips nettamente in positivo.
Avvio positivo a Piazza Affari
La Borsa di Tokyo termina in territorio positivo le contrattazioni della prima giornata della nuova ottava e Piazza Affari beneficia della positività di rifletto, aprendo le contrattazioni in netto rialzo rispetto al close della scorsa settimana.
Emissione BTP del 30 luglio 2012
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la prossima asta di medio lungo termine, prevista per il giorno 30 luglio prossimo con regolamento al 1° agosto 2012. I titoli di Stato in asta saranno BTP a 5 e 10 anni e molto probabilmente riusciranno a congelare il mercato azionario fino all’emissione vera e propria, per poi “scuotere” Piazza Affari verso un movimento direzionale.
Debito pubblico Italia da record, borse in picchiata
Tra gli indicatori “di pericolo” che aiutano gli investitori a valutare il rischio reale legato ai titoli di Stato dei Paesi Europei, uno dei più importanti è sicuramente il livello del debito pubblico. In Eurozona il debito pubblico è salito ancora e nel primo trimestre dell’anno in corso ha sfiorato l’88,2% contro l’87,3% di fine 2011. Tra le situazioni specifiche più pericolose troviamo proprio l’Italia; l’ultima rilevazione registra un debito pubblico in aumento al 123,3% del PIL, il valore più alto da quando vengono fatte le rilevazioni.
Spread a 164 punti secondo CSC
Il Centro studi di Confindustria nella giornata di oggi ha dichiarato che lo spread effettivo tra i titoli di Stato Italiani e quelli della Germania è di 164 punti, calcolando lo scorporo di 300 punti base dovuti agli effetti contagio e alle indecisioni dell’Unione Europea sulle misure contro la crisi.
Universo Ligresti ancora nel mirino a Piazza Affari
La bufera sull’universo Ligresti continua anche nella giornata di oggi; per la seconda giornata di fila Fondiaria-Sai non riesce ad aprire le contrattazioni e dopo il rialzo a tre cifre della giornata di ieri oggi il book di negoziazione segna dopo poche ore una performance teorica prossima al 70% con le contrattazioni ancora congelate. Discorso inverso invece per Unipol, che insieme a Premafin sono in asta di volatilità rispettivamente con -12,85% e +14.03% di performance.
Aumento di capitale Unipol/Fondiaria-Sai
Durante l’apertura della penultima ottava del mese di Luglio 2012 i mercati si trovano in forte contrasto, anche se il risultato è comunque nettamente negativo. L’indice di riferimento di Piazza Affari cede quasi lo 0,40% andando a sfiorare quota 13660 durante le prime ore di contrattazione e preparandosi ad un crollo nel pomeriggio sul ritracciamento previsto a Wall Street.
Settore Bancario sostiene Piazza Affari
L’avvio negativo delle Piazze Europee fa’ seguito agli sviluppo delle ultime due settimane dove, in particolare a Piazza Affari, si sono create le condizioni per un ritracciamento verso 13300 punti. La doppia finestra di prezzo lasciata aperta tra 13700 punti e 13300 punti è diventata durante le contrattazioni della scorsa ottava il punto di arrivo del laterale sviluppato tra il 2 ed il 4 Luglio.
Produzione industriale Italia in discesa, crolla Piazza Affari
Avvio di seduta traumatico a Piazza Affari; il FTSE-Mib sconta il ribasso sui futures Europei delle ore precedenti aprendo in netto ribasso ed avvicinandosi al close settimanale con le prese di profitto che gravano sul quadro generale. La produzione industriale di Aprile scorso registra un calo dell’1,9% rispetto al mese precedente e del 9,2% rispetto allo stesso mese dell’anno 2011. Secondo l’ISTAT, che ha rilevato i dati, si tratta dell’arretramento più grave da novembre 2009 ed a ben vedere non poteva essere altrimenti.
Nei mesi precedenti l’Italia è stata paragonata prima alla Grecia e poi alla Spagna; la crisi ha colpito il Paese e lo spread pesa sui conti interni da ormai quasi un anno (l’avvio della fase di pericolo dello spread con il Bund risale infatti allo scorso Agosto). Fallimenti di imprese, disoccupazione, crescita zero; questi i motivi che spingono al ribasso la produzione industriale e gettano nel panico gli imprenditori, costretti a rivedere le proprie posizioni.
Decreto separazione Snam – Eni
Si fa molto più vicina la separazione di Eni da Snam. Il Tesoro – azionista di controllo di entrambe le parti – ha infatti scelto di prevedere la cessione, sul breve termine, di Snam Rete Gas alla Cassa Depositi e Prestiti. A dirlo è il presidente del consiglio dei ministri, che ha firmato un decreto che prevede i criteri, le condizioni e le modalità con le quali la società che gestisce i “tubi” verrà separata da Eni.
Un testo molto snello, composto da tre articoli, nei quali il governo ha spiegato in che modo intende centrare i propri obiettivi , ovvero completare il processo di liberalizzazione del settore del gas in Italia, fare di Snam l’azienda che lavorerà congiuntamente con altri partners per la generazione di un hub del metano per l’intera area del Mar Mediterraneo, divenendo un punto di riferimento per l’intero Continente europeo.
Apple evade il fisco?
La notizia arriva direttamente dal New York Times, che accende i riflettori sulla più importante azienda a livello mondiale, oltre che l’unica ad aver battuto ogni primato sulla crescita e sulla diffusione. Molto probabilmente da oggi il classico modo di dire “azienda di Cupertino”, con chiaro riferimento alla Mela più famosa del Mondo, non avrà più molto senso per chi ha a cuore le finanze dello stato e la moralità dietro le posizioni fiscali dei grandi attori del mercato.
Sembra infatti che anche se la sede storica sia proprio a Cupertino, come tutti gli appassionati dei prodotti Apple sanno, le sedi legali sono in tutt’altro luogo e non vi sono state messe per puro caso. La pratica di sfruttare regimi fiscali “meno presenti” non sfocia per forza nell’illegalità ed il sistema finanziario ed economico mondiale permette anche soluzioni perfettamente legali per raggirare il fisco e risparmiare diversi milioni di dollari di tasse.
Fonsai sospesa per eccesso di ribasso
Dopo poche battute Fondiaria-Sai arriva a perdere oltre il 7% rispetto al valore di chiusura della seduta precedente e le contrattazioni vengono interrotte momentaneamente. Al momento gli scambi sono ripresi vicino a 3.904 euro per azione con un ribasso teorico superiore del 5%. Meglio Unipol (-0.20%) e Premafin (+1.74%) mentre Milano Assicurazioni cede poco più del 2%. Gli scambi si infiammano intorno ai Ligresti mentre sembra che si sia finalmente trovata una soluzione tra Unipol e FonSai; questa sarebbe semplicemente il rinvio dell’acquisizione di Milano Assicurazioni. Equita Sim ritiene positiva la notizia, anche se per il momento non vi è nulla di ufficiale.
Il caso Ligresti sembra passato in secondo piano; la procura di Milano fino a poco tempo fa’ riteneva il caso Ligresti più complesso e grave del caso San Raffaele. Al momento però gli analisti ritengono che l’unico rischio per le società è un allungamento dei tempi di fusione, puntando già sull’ottenimento di un risultato positivo dalle indagini.