Fiat ha esercitato la seconda opzione d’acquisto sulla quota della controllata americana Chrysler in mano al fondo Veba, un socio di minoranza. L’opzione si riferisce al 3,32% del capitale di Chrylser. In base ai calcoli del Lingotto, l’esborso per questa quota si aggira intorno ai 198 milioni di dollari (pari al cambio attuale a 150 milioni di euro circa). La casa automobilistica torinese controlla il 58,5% di Chrysler e ha il diritto di comprarsi dal fondo Veba il 3,32% di Chrysler ogni sei mesi, fino a un massimo del 16,6%.
Borsa Italia
Impregilo +2,5% in borsa grazie alla commessa a Panama
Continua la corsa al rialzo del titolo Impregilo alla borsa di Milano, in una giornata caratterizzata dalle prese di beneficio sul listino azionario milanese dopo l’exploit avvenuto nella prima seduta del 2013. Le azioni del general contractor evidenziano un rialzo del 2,49% a 3,7 euro. Il progresso di oggi va sommato al rialzo del 2,15% di ieri. I prezzi sono saliti fino a 3,75 euro, sui massimi più alti da inizio giugno 2008. A mettere il turbo al titolo in borsa è stata l’aggiudicazione di una commessa a Panama.
Quali azioni settore auto comprare
Il 2013 è appena iniziato, ed è già tempo di pianificare qualche bell’investimento in un settore caratterizzato da altalene molto interessanti: l’automotive. Cercare di estrapolare alcuni titoli di particolare significatività è compito piuttosto arduo (e soprattutto rischioso, nel breve termine), ma vogliamo comunque cercare di comprendere quali siano le azioni auto che potrebbe essere meglio mettere nel proprio portafoglio in questa prima fase del 2013.
Società con maggiore capitalizzazione 2012
Anche se i conti pubblici faticano a regger l’impatto della crisi internazionale, le grandi corporate di mezzo mondo sembrano aver chiuso il 2012 con risultati in buona parte soddisfacenti. La considerazione vale soprattutto negli Stati Uniti, che riescono a riconquistare i gradini più in vista delle prime 100 società al mondo per maggiore capitalizzazione di Borsa, erodendo delle importanti quote precedentemente in mano alle società asiatiche e, in particolare, quelle cinesi.
Mediaset raccolta pubblicitaria ancora deludente
Continua a deludere la raccolta pubblicitaria di Mediaset, che risente dell’andamento complessivo del comparto. L’azienda ha vissuto un’ultima settimana di dicembre particolarmente instabile, prestando il fianco agli effetti dei risultati preliminari relativi agli introiti promozionali. Complessivamente, il 2012 si chiude in maniera sicuramente negativa per la capitalizzazione di mercato dell’azienda, generando aspettative per un 2013 non certo brillante.
Liquidazione Carlo Tassara
Tutto pronto, o quasi, per l’avvio della liquidazione della Carlo Tassara, che dovrebbe prendere il via la prossima settimana affidando a un advisor esterno il mandato per la cessione del 34 per cento della Alior Bank, il pacchetto del 12,8 per cento della Eramet e della Comilog. Attraverso tali vendite si spera di poter avviare con successo la stagione delle dismissioni, che potrà poi condurre alla cessione delle quote italiane.
Gestori di fondi puntano sulle borse per il 2013
Dopo un 2012 altalenante, che comunque si è chiuso con rialzi importanti per molti listini azionari (come il Nikkei di Tokyo e il Dax di Francoforte), per il prossimo anno la maggior parte dei gestori di fondi di investimento è convinta che sarà l’equity l’asset class in grado di offrire i maggiori rendimenti, molto più dei bond che nel 2012 hanno attirato maggiormente l’attenzione degli investitori. Nel portfolio deve crescere il peso delle azioni: è questo il tormentone di fine anno.
Piazza Affari guadagna quasi l’8% nel 2012
Il 2012 è stato complessivamente un anno positivo per Piazza Affari. L’indice azionario principale FTSE MIB ha chiuso a 16.357 punti con un rialzo del 7,84%. Ha fatto leggermente meglio l’indice Ftse Italia All Share, che ha guadagnato l’8,36%, mentre il Ftse Italia Small Cap ha perso il 7,13%. Insomma, le blue chip sono riuscite a chiudere bene l’anno, che però non è stato affatto semplice per la borsa italiana. Basti pensare che in estate l’indice FTSE MIB era sceso sui minimi storici di 12.295 punti, sotto i precedenti minimi di sempre toccati nel 2009.
Tagli banche italiane
I prossimi cinque anni saranno un periodo di dimagrimento per le banche italiane. A conferma di ciò basta osservare i numerosi piani di ristrutturazione avviati (o da avviare) da parte delle aziende di credito tricolori: già 13 programmi, che puntano a più di 15 mila esodati, quasi 20 mila persone da riprofessionalizzare e tanto, tanto altro, per portare il costo del lavoro nelle banche italiane a un livello competitivo, in un clima di forte difficoltà della domanda locale.
Azioni italiane con i migliori dividendi 2012
Piazza Affari, oltre ad essere la piazza finanziaria probabilmente più sottovalutata d’Europa, è la borsa che offre ancora uno dei più genersoi dividend yield nel vecchio continente. In media nel 2012 il rendimento in termini di dividendi è stato pari al 4,2%, poco meno della cedola offerta attualmente dal Btp a dieci anni dopo la discesa dello spread sotto i 300 punti. In Europa il dividend yield medio si aggira intorno al 3,5%. Sul paniere principale FTSE MIB alcune blue chip continuano a offrire allettanti dividendi.
Azioni di borsa da comprare a prezzi stracciati nel 2013
Molti analisti finanziari e gestori di fondi sono concordi nel fatto che la borsa italiana sia al momento tra le più sottovalutate tra i paesi Ocse. La crisi dell’euro, e quella dello spread Btp-Bund, ha fatto crollare molte large cap italiane su livelli minimi, spesso su bottom che non si erano mai visti fino a quel momento. Tra agosto e settembre è avvenuto, però, una fase di accumulazione che ha generato un forte rimbalzo per molti titoli fino a quel momento bistrattati dagli investitori.
General Electric compra Avio
Avio, la divisione nazionale dell’aeronautica, passa di mano. Ad acquisire la struttura è infatti stata General Electric, che rileva il produttore di componenti e motori per aeromobili (fondato oltre 100 anni fa a Torino, e con 5.300 dipendenti), assorbendo tutti i i debiti, attualmente pari a 3,3 miliardi di euro. Lo scopo di GE, stando al contenuto dell’accordo, è quello di accelerare lo sviluppo della struttura, in un’operazione che non riguarderà la sezione Spazio.
Enel nuovo codice di vendita
Qualche giorno fa Enel ha presentato il c.d. Sales Code, il nuovo codice di vendita formalmente rappresentato da un protocollo volontario di autoregolazione, con il quale Enel energia vuole descrivere le azioni già in atto per assicurare le vendite in qualità a vantaggio dei consumatori, garantendo agli stessi la scelta più consapevole del proprio fornitore dei servizi di energia elettrica e gas. Vediamo allora di che si tratta, e perché questo nuovo codice può rappresentare un valore aggiunto della compagnia sul mercato energetico.
Tod’s prese di profitto dopo record storico a 98,5 euro
Il titolo Tod’s, azienda leader italiana nel settore luxory, continua a stupire in borsa. Ieri le azioni della società guidata da Della Valle hanno raggiunto il nuovo massimo storico a 98,5 euro. Negli ultimi quattro anni la quotazione di Tod’s a Piazza Affari è quasi quadruplicata. Stamattina, però, sono scattate le prese di beneficio e il titolo mostra al momento una perdita dell’1,96% a 95,2 euro. Negli ultimi cinque mesi il titolo ha guadagnato poco più del 43% alla borsa di Milano.