Buone notizie per Generali Assicurazioni dai risultati economici relativi al periodo gennaio-ssettembre 2012. Il Leone di Trieste ha realizzato nei primi nove mesi dell’anno un utile netto di 1,13 miliardi di euro, in crescita del 37% circa rispetto allo stesso periodo del 2011 quando i profitti ammontavano a 825 milioni di euro. Il boom dell’utile netto è la conseguenza di minori svalutazioni apportate in portafoglio rispetto ai trimestri precedenti, durante i quali la compagnia assicurativa triestina aveva sofferto molto la crisi del debito europeo e la svalutazione dei bond sovrani.
Borsa Italia
Pirelli -5% sospeso al ribasso su taglio stime Kepler
Giornata in lettera per il titolo Pirelli & C, quotato a Piazza Affari con il simbolo “PC”, che alla borsa di Milano mostra una flessione del 4,98% a 8,305 euro. Il titolo è al momento sospeso per eccesso di ribasso e si trova in asta di volatilità in attesa di fare prezzo per tornare alle contrattazioni in fase continua. In realtà, anche ieri il leader mondiale del settore dei pneumatici aveva chiuso in deciso ribasso, mostrando un passivo dell’1,8%. Oggi il titolo Pirelli è sceso sui minimi delle ultime due settimane.
Lottomatica +2,8% dopo conti terzo trimestre 2012
Stamattina il titolo Lottomatica è di gran lunga il migliore a Piazza Affari sull’indice azionario FSTE MIB, sovraperformando nettamente il mercato di riferimento. A mettere il turbo al gruppo attivo nel settore del lotto e dei giochi è stata la terza trimestrale dell’anno, che ha evidenziato margini di redditività in netta crescita. Il management ha confermato l’attesa di un ebitda 2012 superiore al miliardo di euro, nonostante il giro d’affari in calo in Italia. Nel terzo trimestre l’utile netto è sceso del 16,4% a 48,9 milioni di euro.
Moleskine piace ai fondi di private equity americani
In attesa di dare una svolta al progetto di quotazione, sul quale da tempo sono all’opera alcune banche d’affari, Moleskine inizia ad attirare l’attenzione di importanti investitori istituzionali sul panorama internazionale. La storica società produttrice di taccuini, agende e quaderni, e più recentemente anche di borse, sembra sia entrata nel mirino di un paio di fondi americani di private equity. La società milanese, famosa per i quadrni utilizzati in passato da Bruce Chatwin ed Ernst Hemingway, piace molto ai fondi americani Blackstone e a Lion Capital.
Titolo Fiat da vendere secondo Deutsche Bank
Continua il momento negativo per il titolo Fiat che, oltre a subire una pesante bocciatura da Deutsche Bank, deve fare i conti con un ribasso vicino al 2%. La quotazione del titolo è attualmente 3,686 euro, ma è stato toccato un minimo intraday a 3,662 euro. Ieri, invece, le azioni della casa automobilistica torinese avevano chiuso con un rialzo del 3% circa. Dopo la presentazione dei conti del terzo trimestre, il titolo è stato bocciato da numerosi broker e banche d’affari.
Snam colloca bond per 1,5 miliardi con spread inferiore al Btp
Snam Rete Gas è tornata sul mercato dei capitali collocando con successo un bond a tasso fisso in due tranche, una con scadenza triennale e l’altra con scadenza a sette anni. Il controvalore complessivo dell’emissione obbligazionaria è pari a 1,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda il bond scadenza novembre 2015, la ccedola lorda annua è stata fissata al 2% con un prezzo di re-offer di 99,847. Lo spread è di 150 punti base sul tasso midswap di riferimento, per cui alla fine è stata più basso dei 165 punti abse inizialmente preventivati.
Tenaris è da vendere secondo Goldman Sachs
Giornata in lettera quest’oggi per Tenaris, che a Piazza Affari segna un ribasso dell’1,67% a 14,71 euro a seguito della bocciatura ricevuta da Goldman Sachs. Il titolo è sceso nell’intraday fino a 14,56 euro. Il titolo petrolifero – quotato alla borsa di Milano con il simbolo “TEN” – è attualmente il peggiore del listino azionario FTSE MIB, facendo anche peggio del mercato di riferimento. Goldman Sachs ha deciso di abbassare il rating sul titolo a “sell”, ovvero vendere le azioni, sulla base del target price di 15 euro.
Fiat +2,8% nonostante pesante downgrade da Goldman Sachs
Le azioni Fiat provano a rialzare la testa, dopo che ieri la quotazione dei titoli del Lingotto era scesa sui minimi a 5 mesi a 3,616 euro. Stamattina il sentiment è nettamente positivo e gli investitori provano a comprare le azioni della casa autombilistica torinese per sfruttare l’effetto-contrarian dopo la bocciatura arrivata ieri da Goldman Sachs, a seguito della pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni di auto a ottobre. Il titolo Fiat sale del 2,79% a 3,754 euro, quotando poco sotto il massimo intraday che al momento è 3,758 euro.
Titolo Autogrill sui massimi a 12 mesi su riassetto business USA
Apertura positiva questa mattina per il titolo Autogrill, quotato a Piazza Affari con il simbolo “AGL”. Le azioni della società che gestisce servizi per la ristorazione in autostrade e aeroporti mostrano un rialzo dello 0,99% a 8,2 euro. Il titolo ha toccato un massimo intraday a 8,25 euro, ovvero il livello più alto degli ultimi 12 mesi. A spingere ancora al rialzo le quotazioni del titolo alla borsa di Milano è la notizia del riassetto del business negli Stati Uniti.
Mondadori esce dal mercato editoriale spagnolo
Spagna e Italia sono due dei più traballanti mercati europei sul fronte editoriale. La raccolta pubblicitaria è in deciso declino e i più grandi player del mercato sono in profonda crisi. Così Mondadori, che rientra nella grande famiglia Fininvest, ha deciso di uscire dal mercato spagnolo. La società lombarda ha deciso di siglare un contratto preliminare per vendere il 50% della joint venture Random House Mondadori a Media Finance Holding del gruppo Bertelsmann. Il perfezionamento dell’accordo è però subordinato all’approvazione delle autorità locali, ma non dovrebbero esserci intoppi.
Accordo Mediaset-Vivendi per Premium?
Avvio di seduta in denaro per il titolo Mediaset, sempre più sotto i riflettori per i continui rumors relativi a una possibile cessione, o partnership strategica, delle attività di business relative alla pay-tv. Nel week-end è circolata una nuova indiscrezione su Mediaset Premium, questa volta su un possibile accordo con la tv francese Canal+, controllata dal gruppo Vivendi. Così, oltre al colosso arabo Al Jazeera e a Rti, ci sarebbe un nuovo potenziale acquirente per Mediaset Premium. Stamattina le azioni Mediaset guadagnano lo 0,51% a 1,377 euro.
Quali azioni italiane inserire in portfolio per il 2013
Secondo gli esperti di Exane Bnp Paribas il 2013 dovrebbe essere l’anno del rilancio per le borse europee, Italia in primis, mentre l’economia potrebbe ancora mostrare segnali di rallentamento. Gli analisti della banca d’affari francese sottolineano come nel 2012 il mercato azionario europeo abbia fatto meglio degli indici mondiali per la prima volta dal 2006. Non ci sono, quindi, segnali che possano far pensare a un’inversione della tendenza. Insomma, nonostante la scarsa crescita economica, i listini azionari del vecchio continente dovrebbero salire senza problemi.
Voci di fusione Unicredit – Intesa Sanpaolo
Le voci di una potenziale fusione tra i due big nazionali del settore bancario, Intesa Sanpaolo e Unicredit, sono completamente infondate poiché un matrimonio tra i due operatori sarebbe “totalmente irrealizzabile, fuori da ogni senso reale, industriale e finanziario”. Ad affermarlo è il manager Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, che oltre a rifiutare nettamente la paternità del potenziale progetto di fusione, attraverso un portavoce definisce tale operazione “frutto di fantasie senza limiti”.
Maggiori banche europee per capitalizzazione di borsa 2012
Il 2012 è stato finora un anno burrascoso per le banche europee, colpite pesantemente dalla crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici continentali e dalla recessione economica. In borsa, il settore bancario resta tra i più volatili in assoluto, anche se da fine luglio scorso è iniziato un rally molto interessante dopo un primo semestre con più ombre che luci. La capitalizzazione di borsa di molti istituti di credito è stata intaccata ma la big europea resta sempre la britannica HSBC, che a fine ottobre scorso mostrava un valore di 140,6 miliardi di dollari.