Eni principale società italiana nel 2011

 Secondo l’ultimo rapporto elaborato dall’ufficio studi di Mediobanca, la società italiana con il maggior giro d’affari nel 2011 è stata Eni, che ha beneficiato così dell’ascesa delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali. Il gruppo guidato da Paolo Scaroni ha registrato un fatturato pari a 109 miliardi di euro, con un aumento del 12% circa rispetto all’anno precedente. Al secondo posto si posiziona la roccaforte della famiglia Agnelli, ovvero la Exor, che ha beneficiato dei risultati della controllata americana Chrysler. Il giro d’affari della Exor è salito del 43% a 84,4 miliardi di euro.

Trimestrale Alitalia

 Il gruppo Alitalia ha pubblicato i risultati relativi al terzo trimestre dell’anno, periodo in cui l’andamento economico, l’Ebit e il risultato netto hanno registrato una nuova flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Meglio, tuttavia, i ricavi: il fatturato ha infatti fatto registrare una controtendenza rispetto al primo semestre del 2012, passando da quota 1,08 miliardi di euro del terzo trimestre 2012 a quota 1,126 miliardi di euro del 2012, con un incremento del 4 per cento. Vediamo allora quali sono le principali valutazioni che è possibile attribuire ai conti Alitalia.

Rating e target price Saipem abbassati da Société Générale

 Valanga di giudizi negativi sul titolo Saipem, all’indomani della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre. Stamattina le azioni del colosso petrolifero milanese sono in rialzo dello 0,51% a 35,75 euro, mentre ieri è avvenuto un progresso dell’1,74%. Dopo la presentazioni dei conti trimestrali non sono, però, arrivate indicazioni positive sul titolo da parte di banche d’affari e broker internazionali. Il giudizio più significativo è quello di Société Générale, che ha deciso di tagliare sia il rating che il prezzo obiettivo.

Titolo Mediobanca può salire fino a 5 euro entro fine 2012

 Il titolo Mediobanca, quotato a Piazza Affari con il simbolo “MB”, è in rialzo questa mattina alla borsa di Milano mostrando un progresso dello 0,93% a 4,578 euro. Le azioni della banca di Piazzetta Cuccia sono inserite all’interno di un fortissimo trend rialzista, iniziato lo scorso 25 luglio dai minimi storici di 2,34 euro. Da allora è scattato un rally entusiasmante, che ha spinto il titolo fino a poco sotto 4,7 euro. Lo scorso 18 ottobre i prezzi sono saliti fino a 4,674 euro, ovvero il massimo più alto degli ultimi 7 mesi.

Dati trimestrali Amplifon

Con gli ultimi dati del terzo trimestre 2012, Amplifon ha reso noto di aver conseguito un utile netto consolidato pari a 16,7 milioni di euro, in diminuzione del 17,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. In copmenso si è registrato un lieve incremento dei ricavi, tuttavia esattamente in linea con le attese dei principali analisti di mercato (+ 1,3 per cento a 596,4 milioni di euro) con gli analisti di Banca Akros che consigliano l’accumulate sul titolo, con target price confermato a quota 4,20 euro.

Titolo Eni promosso da Barclays a overweight

 Giornata positiva in borsa per le azioni Eni, che a Piazza Affari evidenziano un rialzo dell’1,39% a 17,5 euro facendo meglio dell’indice Stoxx petrolifero europeo e dell’indice azionario italiano FTSE MIB. Ieri, però, le azioni del Cane a Sei Zampe avevano lasciato sul terreno una perdita dell’1,76% avvicinandosi nuovamente alla soglia psicologica di 17 euro. A dare slancio al titolo in borsa è la promozione ricevuta da Barclays, che ha deciso di alzare il rating su Eni a “overweight” (sovrappesare il titolo in portfolio) da equalweight (pesare correttamente).

Rating titolo Generali confermato a “underperform” da Cheuvreux

 Nonostante le attese di risultati positivi nel terzo trimestre 22012, soprattutto nel ramo “vita”, il broker francese Cheuvreux non cambia idea sulle azioni Generali Assicurazioni (quotate a Piazza Affari con il simbolo “G”). Il broker continua a ribadire la sua raccomandazione sul titolo assicurativo a “underperform”, ovvero farà peggio del mercato di riferimento. Cheuvreux ritiene anche che ai valori correnti di borsa, le azioni della compagnia assicurativa triestina siano sopravvalutate. Alla luce di queste considerazioni, il broker indica come prezzo obiettivo 10,4 euro.

Risultati STMicroelectronics terzo trimestre 2012

 Il colosso italo-francese dei semiconduttori STMicroelectronics, quotato a Piazza Affari con il simbolo “STM”, ha diffuso i risultati relativi al terzo trimestre del 2012 con un giro d’affari in netto calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Infatti, il fatturato è sceso del 12,4% a 2,17 miliardi di dollari da 2,44 miliardi di dollari. Rispetto al trimestre precedente (aprile-giugno), la diminuzione del giro d’affari è invece più contenuta (-0,9%). La marginalità è scesa al 34,8% dal 35,8% evidenziato nello stesso periodo del 2011, ma è salita leggermente dal 34,2% del secondo trimestre dell’anno in corso.

Quotazione titolo Unicredit 23 ottobre 2012

 Seduta negativa fino a questo momento per le azioni Unicredit, che a Piazza Affari evidenziano una flessione dell’1,37% a 3,606 euro. La quotazione del titolo della banca milanese è scesa nell’intraday fino a 3,584 euro, a seguito dell’improvvisa accelerazone ribassista dei futures americani verso ora di pranzo. Da inizio mese il titolo sta mostrando un andamento di borsa positivo. Infatti, dal 1° ottobre ad oggi il titolo guadagna il 12%. La scorsa ottava i prezzi avevano toccato un top settimanale a 3,736 euro.

Mediobanca alza target price di 6 banche italiane

 La merchant bank più importante in Italia, ovvero Mediobanca, ha effettuato stamattina la revisione del target price di alcune banche italiane. Gli analisti della banca di Piazzetta Cuccia non hanno effettuato alcun downgrade, ma solo incrementato il target price di 6 istituti di credito. Mediobanca ha confermato il rating su Unicredit ad “outperform”, ovvero farà meglio del mercato, mantenendo invariato il target price a 5,6 euro per azione. Stamattina le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un calo dell’12% a 3,612 euro.

Obiettivi produzione Eni

 Eni prevede di incrementare ulteriormente la propria quota di produzione degli idrocarburi nel corso dei prossimi anni. Ad affermarlo è stato il presidente del gruppo, Giuseppe Recchi, secondo cui nel quadriennio 2012 – 2015 è previsto che gli investimenti ammonteranno a circa 60 miliardi di euro, pari a 15 miliardi di euro all’anno, utili per spingere la produzione di idrocarburi in incremento del 3 per cento per ogni esercizio. Ma vediamo quali sono, secondo il top manager di Eni, i presupposti per lo sviluppo delle attività del gruppo in esame.

Migliori azioni italiane ad alto rendimento 2012

 Il trend discendente sulla curva dei tassi italiani sta spingendo gli investitori istituzionali a ricercare attività finanziare più rischiose per ottenere rendimenti in grado di battere l’inflazione. Una conferma arriva dallo straordinario successo del Btp Italia, che ad ottobre ha raccolto più di 18 miliardi di euro grazie al rendimento minimo “reale” del 2,55%, che con un costo della vita superiore al 3% offre uno yield davvero niente male. Così i gestori vanno a caccia di azioni ad alto rendimento. A Piazza Affari le occasioni non mancano.

Prysmian -2% su taglio stime concorrente Nexans

 Giornata negativa per il titolo Prysmian, che a Piazza Affari mostra un passivo superiore ai due punti percentuali a causa della riduzione della guidance 2012 della concorrente francese Nexans. Quest’ultima – che perde più o meno il 7% alla borsa di Parigi – evidenzia un buon andamento delle vendite ma ha deluso gli investitori abbassando i target per l’anno in corso, a causa del peggioramento del quadro macroeconomico in Europa e alla debolezzza dei business ciclici sui quali invece Prysmian è meno esposta.

Quotazione Intesa SanPaolo 22 ottobre 2012

 Partenza positiva a Piazza Affari per il titolo Intesa SanPaolo, che beneficia della buona intonazione dell’intero comparto su scala europea. Le azioni del gruppo bancario torinese mostrano un rialzo dell’1,68% a 1,329 euro, non lontane dal massimo di giornata attualmente posto a 1,335 euro. Il rimbalzo odierno fa da contraltare al tonfo di venerdì, seduta di borsa che ha visto le azioni della banca di Ca’ de Sass precipitare di oltre tre punti percentuali. Proprio venerdì Intesa SanPaolo ha chiuso un importante accordo con i sindacati.