Spin-off attività italiane Unicredit

 La riorganizzazione del gruppo Unicredit alla fine deve passare inevitabilmente attraverso lo scorporo delle attività italiane. Tuttavia, al momento ancora non sembrano esserci le condizioni per procedere con lo spin-off di Unicredit Italia dal resto delle attività del gruppo, in quanto ora i costi sarebbero eccessivamente elevati e i tempi per l’organizzazione dell’operazione ancora non maturi. Giuseppe Vita, presidente di Unicredit, ha dichiarato che lo scorporo delle attività italiane resta un suo desiderio in quanto oggi la banca di Piazza Cordusio è un “ibrido”, cioè una “holding che deve badare a tutte le partecipate europee”.

Tenaris promossa da Ubs

 In una giornata (quella di ieri) particolarmente deludente per le azioni di Piazza Affari collegate al settore energetico e, in maniera ancor più specifica, a quello del petrolio, Tenaris riesce a contenere le perdite grazie alle buone notizie giunge sul fronte dei rating. Ubs, nella stessa mattinata, aveva infatti confermato il rating buy, innalzando il target price da 43 dollari a 48 dollari, con un ulteriore apprezzamento della stima del multiplo prezzo / book value a due volte rispetto alle 1,5 volte della stima precedente, giudicata evidentemente troppo conservativa.

SocGen consiglia di acquistare azioni Eni

 La banca francese Société Générale continua ad essere molto ottimista sul futuro di Eni. Gli esperti della banca transalpina consigliano ancora di acquistare le azioni, ribadendo la loro raccomandazione “buy” sul titolo del Cane a Sei Zampe. Il target price viene indicato a 20 euro per azione. A Piazza Affari oggi le azioni del colosso energetico italiano, guidato dall’amministratore delegato Paolo Scaroni, stanno mostrando una flessione dello 0,98% a 17,24 euro, posizionandosi poco sopra il minimo di giornata posto a 17,19 euro.

Fiat crolla in borsa su rumors inchiesta Consob

 Il titolo Fiat è quest’oggi il peggiore sul listino azionario milanese FTSE MIB, che comunque presenta un calo vicino all’1,7%. Le azioni della casa automobilistica torinese sono finite sotto il tiro delle vendite a causa dei rumors relativi ad un’indagine della Consob sulla liquidità del gruppo. L’indiscrezione è stata riportata dal quotidiano Il Messaggero. A Piazza Affari il titolo Fiat perde il 3,17% a 4,334 euro, quotando poco sopra i minimi intraday attualmente posti a 4,332 euro.

Ubi Banca in calo su possibile uscita da Intesa SanPaolo

 Il titolo Ubi Banca è tra i peggiori del listino aizonario milanese in questo inizio ottava sui mercati finanziari. Le azioni dell’istituto bancario sono in calo dell’1,85% a 3,072 euro, con minimo intraday toccato finora a 3,062 euro. Nel week-end alcuni quotidiani economico-finanziari hanno riportato la notizia relativa alla possibile uscita di Ubi Banca dal capitale di Intesa SanPaolo. Ubi detiene attualmente una quota dell’1,2% circa nel capitale di Ca’ de Sass. La dismissione dovrebbe, però, avvenire in modo graduale.

Stima Cdp sulla rete Telecom

 Deutsche Bank invierà una prima valutazione della rete d’accesso Telecom alla Cassa Depositi e Prestiti entro la fine del mese. La valutazione potrebbe costituire un nuovo tassello nel processo che potrebbe condurre la rete ad essere trasferita in una nuova società dedicata esclusivamente allo sviluppo della banda ultra larga. Di conseguenza, sono già stati avviati i contatti tra l’advisor finanziario e la Cassa, che per il momento sembra essere il candidato n. 1 a rilevare una quota della potenziale newco.

Marcolin nel mirino di Pai Partners

 Il fondo di private equity Pai Partners, guidato in Italia dal managing partner Raffaele Vitale, sembra aver messo gli occhi sul gruppo veneto di occhialeria Marcolin, che a Piazza Affari è quotato con il simbolo “MCL”. Marcolin è controllato, sia direttamente che indirettamente, dai Coffen Marcolin (Giovanni al 30,25%, Cirillo al 6,5%, Maurizio al 6%), da Monica Coffen (5,3%) e da Maria Giovanna Zandegiacomo (9,99%). Nel capitale ci sono poi le quote importanti dei fratelli Diego e Andrea Della Valle, entrambi al 20,17%. Antonio Ebete possiede il 9,858%, mentre Isabella Seragnoli ed Enzo Rosso hanno entrambi il 2%.

Fusione Fiat Industrial – Cnh più lontana?

 Secondo quanto affermano alcune voci diffuse negli ultimi giorni, la fusione tra la Fiat Industrial e la controllata Cnh potrebbe non esser così vicino come appare. Della notizia si son certamente resi conto gli azionisti della società torinese, che hanno assistito, venerdì scorso, a una rapida diminuzione del valore di Borsa dei propri titoli. A penalizzare la capitalizzazione di mercato, le voci secondo cui la fusione – che sarebbe stata programmata entro la fine del 2012 – potrebbe essere ritardata (almeno) al 2013, visto e considerato che gli amministratori indipendente della società americana avrebbero sollevato alcune questioni riguardo alla valutazione.

Intesa Sanpaolo licenzia: Fornero convoca i vertici

 Intesa Sanpaolo licenzia gli apprendisti. La banca ha inviato la lettera di licenziamento a numerosi giovani che erano entrati nell’istituto di credito alla ricerca di una buona carriera professionale e che invece si sono sentiti dire dai vertici aziendali che, con la scadenza del mese di ottobre, il loro rapporto non verrà rinnovato. Un comportamento che ha suscitato l’attenzione del governo e, in particolar modo, del ministro del Lavoro Elsa Fornero, che ha convocato Francesco Micheli a Roma per saperne di più sui progetti dell’azienda.

Fusione Eads – Bae sempre più difficile

 La fusione Eads – Bae risulta essere sempre più in salita e, probabilmente, non si farà. A sostenerlo è il sito internet del settimanale tedesco Der Spiegel, secondo cui i colloqui fra la francotedesca Eads e la britannica Bae Systems, per una fusione che avrebbe dovuto generare un colosso del settore aerospaziale sarebbero praticamente saltati. Cerchiamo di capire quale sarebbe stata la genesi dell’operazione e perchè, stando alle fonti tedesche, le trattative sarebbero (forse) definitivamente saltate.

Opel non è in vendita

 Opel non è in vendita. General Motor, la società che controlla la compagnia tedesca, ha di fatti annunciato che la società non è sul tavolo delle cessioni, e che l’alleanza con i transalpini del brand Psa procede come previsto. A conferma di tale indiscrezione, sostengono le più importanti fonti di stampa, vi sarebbe anche una nota da parte del vice presidente di General Motor, Steve Girsky, secondo cui Opel sarebbe “completamente integrata nel gruppo a livello globale”.

Tasso disoccupazione USA in calo

 Close settimanale fuori dalle previsioni per i mercati, che stupiscono gli investitori con un “colpo di reni” supportato dai dati USA. La giornata è iniziata con il piede sbagliato, visto che durante la prima ora di contrattazioni il FTSE-Mib sembrava voler tornare al test dei 15500 punti, ma la tendenza è radicalmente cambiata dalla terza ora di contrattazione in poi.

Parmalat vola in borsa su ipotesi delisting

 Partenza sprint alla borsa di Milano per il titolo Parmalat (codice di borsa “PLT”), che guadagna il 3,5% a 1,745 euro in avvio di contrattazioni a Piazza Affari. A dare slancio alle azioni dell’azienda di Collecchio sono le indiscrezioni relative alla possibilità di un delisting dal listino azionario milanese FTSE MIB. Il colosso alimentare francese Lactalis, che controlla la società italiana, potrebbe annunciare a breve l’operazione per allontare le forti pressioni che ormai arrivano da più parti, tra le lamentele degli investitori istituzionali, l’occhio vigile del governo e della Consob.