Compagnie assicurative azzerano perdite sui titoli di stato

 Secondo quanto comunicato dall’Ania, ovvero l’associazione di rappresentanza degli assicuratori, le compagnie assicurative italiane sono riuscite ad azzerare le perdite sui titoli di stato a partire dallo scorso 18 settembre. In precedenza, grazie alla rassicurazioni di Draghi sul finire di luglio e all’annuncio del piano anti-spread lo scorso 6 settembre, le minusvalenze contabilizzate dalle società assicurative sono andate via via diminuendo fino all’azzeramento completo. Il dato si riferisce agli investimenti di classe C, dove i risultati sono a carico delle compagnie.

Investimenti Fiat 2013

 Ad arricchire la già nutrita gamma di dichiarazioni in merito alla vicenda Fiat, è stato anche il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, che ha illustrato le proprie preoccupazioni per i minori investimenti che la compagnia torinese farà in Italia. Passera ha infatti avuto modo di “presentare alcune preoccupazioni” durante il recente incontro avuto con il management Fiat, dichiarando che i colloqui avuti nella tavola rotonda “fanno pensare le decisioni di investimento non sufficienti e non adeguate”.

Sinergie di ricavi Impregilo-Salini a 3,5 miliardi in 5 anni

 Oggi sarà presentato al consiglio di amministrazione di Impregilo la guideline dell’accordo strategico con Salini, che secondo le stime dovrebbe portare sinergie di ricavi per 3,5 miliardi di euro nel giro di 5 anni. Da questo dato dovrebbe partire la nuova avventura Impregilo-Salini, anche se bisognerà approfondire meglio il dato sulle maxi-sinergie in attesa del progetto che legherà industrialmente il general contractor con la società di costruzioni dell’imprenditore romano. Intanto, ieri in borsa il titolo Impregilo ha chiuso con un calo di mezzo punto percentuale a 3,176 euro.

Semestrale Prada

 Prada, una delle compagnie italiane più note del mondo del lusso, ha chiuso i primi sei mesi dell’esercizio fiscale al 31 gennaio 2013 con un utile netto consolidato in sviluppo del 59 per cento a quota 286,4 milioni di euro. I ricavi netti sarebbero cresciuti del 36 per cento a 1,547 miliardi di euro, mentre l’Ebitda si sarebbe sviluppato del 39 per cento a 469,4 milioni di euro. L’Ebit si è infine apprezzato del 55 per cento a 394,9 milioni di euro, con un margine pari al 25 per cento. Il miglioramento del fatturato è stato prevalentemente indotto dai ricavi retail, con l’apertura di nuovi punti vendita e con la crescita organica di quelli già in funzione.

Avvio negativo a Piazza Affari

 Avvio di ottava critico per Piazza Affari; l’apertura sotto il livello di guardia dei 16000 punti, recuperati venerdì scorso con estrema fatica, ripropone agli investitori occasioni di vendita allo scoperto anche se questa volta il book di negoziazione si muove lentamente, aspettando forse l’intervento dei traders oltre oceano. La borsa di New York regge la fase negativa dell’Eurozona creando una divergenza che disorienta gli investitori e rilancia la sfida dell’Eurozona.

Investire in bond bancari italiani a fine 2012

 Il rally estivo delle azioni del settore del credito in borsa ha ridato slancio anche al mercato dei bond bancari. Le obbligazioni degli istituti di credito italiani sono tornate a prendere posto nel portafoglio di molti money manager, sebbene sempre con la dovuta cautela a causa dell’eccessiva volatilità del comparto. Dopo lo spettacolare rally delle azioni bancarie, oggi un gran numero di bond aspetta di essere catturato e inserito in portafoglio.

Piano operativo Parmalat per l’Italia

 Parmalat ha confermato il Piano Operativo 2012 – 2014 per la Penisola. È quanto afferma l’Asca in un suo approfondimento quotidiano, con l’agenzia che riporta le notizie diffuse a margine del tavolo convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico per discutere con i vertici aziendali e le parti sociali del piano che era già stato illustrato nella riunione del 22 giugno 2012, e successivamente oggetto di specifici dettagli durante il Coordinamento Sindacale Nazionale nelle riunioni di inizio e fine luglio.

Fiat rimane in Italia: voi ci credete?

 Fiat rimane in Italia. Almeno, per ora. L’amministratore delegato del gruppo auto ha infatti annunciato che l’azienda ha intenzione di rimanere all’interno dei confini nazionali, privilegiando pertanto l’export e programmando investimenti da realizzare “solo con la ripresa”. Il tutto, a margine di una negoziazione durante oltre cinque ore, nelle quali l’esecutivo da una parte, e il management dell’azienda torinese, hanno avuto modo di parlare sulle intenzioni di rimanere o meno sul territorio tricolore.

Alla fine delle cinque ore di colloquio è arrivato un comunicato congiunto in cui la società guidata da Sergio Marchionne ha ribadito la propria intenzione di salvaguardare la propria presenza sul mercato italiano grazie alle esportazioni negli Stati Uniti e in altre aree al di fuori del continente europeo.

Eni verso investimenti ecoenergetici

 Eni vuol rendere la raffineria di Venezia il primo caso al mondo di riconversione ecoenergetica di un impianto tradizionale. Una struttura che – grazie all’impiego di 100 milioni di euro – potrebbe pertanto diventare la capostipite di una serie di “bioraffinerie” finalizzate alla produzione di carburanti innovativi e di elevata qualità. Ad illustrarlo è stato il management della società dinanzi a istituzioni e organizzazioni sindacali, in una riunione nella quale sono state evidenziate le caratteristiche della tecnologia ecofining, sviluppata e brevettata interamente all’interno delle strutture Eni.

Aumento capitale Rcs rinviato

 Rcs non decide l’aumento di capitale ma, prendendo tempo, conferma le buone indiscrezioni sulla validità del suo nuovo management. Potrebbe essere questa, in estrema sintesi, la conclusione cui è possibile giungere a margine della riunione degli azionisti sindacati, che ha permesso di giungere a un primo faccia e faccia con il nuovo amministratore delegato della società, Pietro Scott Jovane, che secondo alcune fonti informative interne si sarebbe svolto in una atmosfera serena e, soprattutto, con un’impressione positiva sul nuovo manager.

Mps riduce le esternalizzazioni

 Le principali sigle sindacali rendono noto che il management dell’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena avrebbe ridotto le esternalizzazioni di personale da 2.300 unità a 1.600 unità. Una decisione che è stata accolta favorevolmente dai rappresentanti dei lavoratori dell’istituto bancario, ma che tuttavia non distoglie l’attenzione dalle conseguenze di quanto sta accadendo all’interno dei piani alti dell’azienda di credito toscana. Cerchiamo pertanto di comprendere cosa potrà accadere ai lavoratori di Mps in questo nostro breve approfondimento.

A quale prezzo comprare azioni Generali

 Il titolo Generali Assicurazioni, che ha come codice di negoziazione di borsa “G”, sta guadagnando oggi lo 0,94% a 11,86 euro. Negli ultimi giorni il Leone di Trieste è stato interessato da forti vendite, che comunque vanno inquadrate come probabili realizzi a seguito del poderoso rally estivo che ha portato il titolo a toccare quota 12,9 euro lo scorso 12 settembre. Dal minimo del 24 luglio di 8,43 euro, le azioni Generali sono salite del 53%. Nelle ultime sette sedute, però, il titolo ha perso circa il 10%.

Piazza Affari tenta il rimbalzo dopo quattro giorni di vendite

 Dopo ben quattro sedute consecutive all’insegna delle vendite, Piazza Affari torna a mostrare il segno più. Dopo tre ore e mezza di contrattazioni l’indice azionario FTSE MIB guadagna lo 0,7% a 15.940 punti. Dopo aver raggiunto il livello più alto da fine marzo scorso a 16.695 punti, lo scorso 14 settembre, è partito un forte ribasso delle quotazioni che ha riportato l’indice in area 15.700 punti per una perdita vicino al 5% nel giro di cinque sedute.

Titolo Mediobanca promosso da Ubs

 Dopo la presentazione dei dati di bilancio relativi all’esercizio 2011/2012 chiuso a fine giugno scorso, il titolo Mediobanca è finito nuovamente sotto i riflettori ma soprattutto è diventato oggetto di analisi di banche d’affari e broker per nuove valutazioni. Stamattina la banca svizzera Ubs ha deciso di incrementare il target price a 4,1 euro dal precedente prezzo obiettivo di 3,5 euro. La promozione giunta da Ubs ha spinto al rialzo il titolo Mediobanca, che stamattina guadagna l’1,57% a 4,14 euro. I prezzi sono finora saliti fino a toccare un top intraday a 4,17 euro.