Della Valle sale in Rcs

 Diego Della Valle è sempre più protagonista delle cronache finanziarie della settimana. Dopo aver criticato aspramente la gestione strategica del gruppo Fiat e, in particolare, il management guidato da Sergio Marchionne, il manager a capo di Tod’s ha reso noto di aver incrementato la propria quota in Rcs Mediagroup (editore, tra l’altro, del Corriere della Sera) verso quota 9 per cento del capitale. Una “scalata” piuttosto rapida, che potrebbe condurre Mr. Tod’s a conquistare una nuova posizione all’interno del sistema capitalistico italiano.

Semestrale Banca Etruria 2012

 Banca Eturia ha ufficialmente concluso il primo semestre del 2012, pubblicando un comunicato stampa con il riassunto di tutti i risultati economici, finanziari e patrimoniali. Tra i tanti dati forniti alla stampa, spicca la presenza di un utile netto pari a 5,6 milioni di euro, in incremento del 2,7 per cento rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente. Ma non solo: vediamo insieme come è andata la prima metà d’esercizio per l’istituto di credito.

Maxidividendo Impregilo

 Impregilo erogherà ai propri azionisti un maxi dividendo. Pietro Salini, nuovo amministratore delegato del gruppo, ha infatti confermato l’intenzione di dare ai partecipanti nel capitale di Impregilo un c.d. “jumbo dividend”, a seguito delle cessioni delle attività no-core, e in particolare della partecipazione detenuta nella Ecorodovias, perl a quale sono tutt’ora in corsa delle negoziazioni. Cerchiamo allora di comprendere quale sarà la natura di tale dividendo straordinario, e quali sono state le dichiarazioni di Salini.

Intesa svalutata da Credit Agricole

 Tempo di nuovi bilanci per Credit Agricole. Il colosso del credito francese è infatti alle prese con un nuovo rendiconto economico finanziario, nel quale compare un peso pari a 427 milioni di euro per la quota detenuta in Intesa Sanpaolo, con partecipazione ora sotto il 2 per cento. Tra gli altri pesi particolarmente ingenti, il costo delle esposizioni in Grecia, che ammonta a circa 370 milioni di euro. Facciamo il punto della situazione, e cerchiamo di capire perchè la banca francese abbia svalutato pesantemente quella italiana.

Inchiesta Unicredit per violazione sanzioni Iran

 Il Financial Times afferma che l’istituto di credito italiano Unicredit potrebbe non aver rispettato il divieto di transazioni bancarie nei confronti dell’Iran. La notizia – su fatti che sono ancora delle mere ipotesi, e sulle quali le autorità nordamericane avranno modo di indagare – si riferisce alle transazioni effettuate dalla HypoVereinsbank, istituto di credito tedesco passato sotto il controllo del gruppo italiano nel 2005. Vediamo quali sono gli eventi che le autorità distrettuali di New York contestano a Unicredit.

L’interesse degli investitori per Prelios

 Su Prelios, la società milanese attiva soprattutto nella gestione immobiliare e quotata a Piazza Affari, si stanno concentrando diverse indiscrezioni rese pubbliche dalla stampa: è proprio per questo motivo che la stessa compagnia ha deciso di far conoscere la realtà sugli interessi che sono stati mostrati da diversi investitori, in vista di una possibile collaborazione strategica. Dopo aver ricevuto una opportuna richiesta da parte della Consob, Prelios ha confermato la ricezione di alcune manifestazioni preliminari di interesse appena un mese fa.

Asta inoptato Unipol – Fonsai

 Oggi, 27 agosto 2012, era la data inizialmente prevista per l’avvio dell’asta dei diritti inoptati nella complessa vicenda Unipol Fonsai. L’inizio è tuttavia stato slittato a settembre. Cerchiamo di comprendere quali siano le caratteristiche di questa operazione e perchè si è arrivati a una simile formulazione. Un altro tassello in una storia lunga, della quale si è detto tantissimo, e che potrebbe ancora essere ben lungi dall’esser terminata. Ecco allora una nuova puntata nella storia della costituizione del nuovo maxi polo assicurativo italiano.

Fiat rinvia la nuova Punto?

 Sarebbe il timore di un prolungamento della crisi economica, e i suoi risvolti sul fronte commerciale, a spingere la Fiat a spostare al 2015 la commercializzazione della nuova vettura. Un’idea ancora non confermata, che il quotidiano La Repubblica sostiene tuttavia essere particolarmente fondata. In attesa di avere un riscontro dal Lingotto, cerchiamo di capire quali sono le ultime strategie di Fiat, e in che modo la compagnia torinese si appresta a gestire questa nuova fase di mercato.

“La pessima situazione del mercato dell’auto in Italia e in Europa (qui ne avevamo parlato: gli italiani non comprano più auto) potrebbe spingere Fiat a rinviare al 2015 la produzione della nuova Punto. Lo riferiscono all’agenzia di stampa Radiocor fonti del settore automotive” – esordisce così il presunto scoop del quotidiano, che rimbalza mediaticamente le notizie lanciate su Radiocor – “Fiat “non conferma” la notizia e rimanda al nuovo piano industriale di prodotti e utilizzo degli impianti che l’ad Sergio Marchionne intende annunciare a fine ottobre, in occasione della trimestrale. Inizialmente la nuova Punto doveva vedere la luce nel 2013, ma già nei mesi scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui sarebbe slittata al 2014. A giugno Marchionne aveva detto che il progetto della nuova Punto “è uno di quelli che stiamo riconsiderando”. Le fonti hanno anche indicato, tra gli stabilimenti maggiormente a rischio di Fiat in Italia, quello di Cassino”.

Mps, nessun socio con quote oltre il 2%

 I titoli azionari di Monte dei Paschi di Siena sono stati interessati da una vera e propria frenesia per quel che riguarda gli ultimi giorni di contrattazioni: il futuro dell’istituto di credito senese è ancora incerto, ma per il momento non si sta ancora provvedendo a costituire dei pacchetti di azioni che superino la soglia dei due punti percentuali. Di conseguenza, non si poteva non arrivare all’obbligo di segnalazione alla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa).

Licenziamenti banche italiane

 Per le banche italiane inizia (o prosegue, in alcuni casi) un’ondata di politiche di dimagrimento. Tutti i principali istituti di credito stanno infatti predisponendo dei tagli da attuare a margine delle trattative con i sindacati. In pole position sembra esserci Monte dei Paschi di Siena, ma a ruota dovrebbero seguire anche le negoziazioni di Banca Popolare di Milano (qui in accordo convertendo) e Ubi, mentre a settembre sarà la volta dei big del credito tricolore, Intesa e Unicredit, che già nel corso dell’ultimo mese di luglio hanno dovuto fronteggiare agitazioni e scioperi.

Andamento Euro/Dollaro fine Agosto 2012

 L’ottava corrente potrebbe segnare una svolta nell’andamento dei mercati finanziari su tutti i fronti. Nonostante le previsioni per Agosto vedevano sostanzialmente un mese piatto e senza sorprese, i mercati azionari e finanziari stupiscono ancora una volta gli investitori dimostrando che ogni momento potrebbe essere favorevole per un cambiamento di tendenza.

Semestrale Wind con dati in stabilità

 La società di telecomunicazioni Wind ha chiuso il primo semestre con dati contrastanti. Se è pur vero che la compagnia ha visto crescere – sia nel mobile che nel fisso che nel broadband – il numero di propri clienti, è altrettanto vero che la società sembra aver scontato il forte taglio alle tariffe dei cellulari, che ha ritenuto opportuno praticare per accrescere la propria quota di mercato. Di conseguenza, sono calati i ricavi, che hanno premuto al ribasso anche i margini operativi. Ecco tutti i maggiori dettagli sull’andamento di Wind nel primo semestre 2012.

Interpump comunica l’acquisto di azioni proprie

 C’è un importante comunicato odierno che è stato sottoscritto da Interpump Group: si tratta della spa emiliana che vanta una importante leadership nella progettazione e realizzazione di pompe industriali, prese e cilindri. Ebbene, la compagnia di Sant’Ilario d’Enza ha reso noti dei dettagli fondamentali per quel che riguarda l’acquisto di azioni proprie, visto che l’autorizzazione a tale operazione era avvenuta lo scorso 24 aprile. Nei cinque giorni che sono compresi tra il 13 e il 17 agosto scorsi, infatti, sono state acquisite oltre 105mila azioni di tipo ordinario, vale a dire poco più dello 0,1% del capitale sociale.

Riassetto debiti Edison

 Edison sta per avviare (o subire) il riassetto del proprio debito, che diverrà oggetto di una significativa ristrutturazione. Il tutto contemporaneamente all’estinzione dei debiti della holding di Transalpina di Energia e, ma solo in futuro, una maggiore semplificazione della struttura di controllo delle società italiane. A sceglierlo è Edf, il gruppo francese il cui timone sta per passare di mano (cambio manager Edf), che avvierà un’azione molto incisiva per riequilibrare la finanza del gruppo, al termine dell’opa residuale sulla Foro Buonaparte.