Salini ha replicato all’esposto presentato da Igli (gruppo Gavio) alla Consob relativamente al prospetto informativo presentato dallo stesso costruttore romano per la procedura di sollecitazione delle deleghe di voto in vista dell’assemblea di Impregilo del 12 luglio. Salini ha sottolineato, replicando in una nota, che non si trova in conflitto di interesse. Salini ha dichiarato di non essere in possesso di una copia di tale esposto e di aver appreso la notizia soltanto dalle agenzie di stampa. Il costruttore capitolino “si riserva pertanto ogni ulteriore valutazione e replica”.
Borsa Italia
Richiesta di rinvio a giudizio per Telecom Italia
La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Telecom Italia, sulla base di quanto stabilito dalla legge 231 per la responsabilità degli enti, e per l’ex amministratore delegato Riccardo Ruggiero. La richiesta coinvolge altresì l’ex direttore operativo Massimo Castelli, e l’ex responsabile marketing Luca Luciani (in precedenza, anche amministratore delegato di Tim Brasil).
L’inchiesta è stata chiusa il 20 aprile scorso, e contesta i reati di truffa aggravata, ostacolo all’autorità di vigilanza e false comunicazioni sociali. La conclusione è stata formalizzata con la richiesta di rinvio a giudizio, con il procuratore aggiunto Alfredo Robledo che ha mandato gli atti al giudice affinchè ne disponga il giudizio, coinvolgendo formalmente gli ex manager, invischiati nell’affare ben noto delle cosiddette “sim false”.
Italia nel mirino della speculazione finanziaria
Dopo aver preso atto della notizia degli aiuti finanziari a favore della Spagna per ricapitalizzare le banche, il focus della speculazione finanziaria internazionale si è spostato velocemente sull’Italia. Ieri la borsa di Milano ha perso il 2,79%, dopo che in mattinata era in rialzo di oltre due punti e mezzo percentuali. Lo spread Btp-Bund è tornato sopra 450, mentre le vendite hanno messo in ginocchio i titoli bancari. In particolare, Unicredit ha perso l’8,81%, Intesa SanPaolo e Banco Popolare il 5,92%, Mediobanca il 5,64% e Banca Mps il 5,25%.
Prelios vuole ridurre i debiti sotto 390 milioni entro fine 2012
Prelios (simbolo di borsa: PRS), già Pirelli Real Estate, ha intenzione di accelerare sul fronte delle cessioni per ridurre drasticamente l’indebitamento entro fine anno. La società immobiliare italiana vuole procedere velocemente con le cessioni delle attività detenute in Germania, per le quali di certo non mancano le offerte. Ora è spuntata una nuova pista, dopo quella di Bilfinger & Berger. Si tratta della conglomerata Amburgo Ece Group. Intanto, in Italia proseguono le manovre dell’imprenditore Manfredi Catella, intenzionato a unire il gruppo Hines Italia con Prelios.
Rischio interruzione servizio da Ferrovie Italiane
Le Ferrovie Italiane potrebbero presto non essere più in grado di offrire il proprio servizio? A lanciare l’allarme, nelle scorse ore, è stato l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, stando al quale “o si aumentano le tariffe o i contributi, oppure non si può andare avanti. Possiamo solo interrompere il servizio, ci denuncino pure e poi vediamo cosa succede”.
Insomma, a ben vedere, il rischio che le regioni italiani rischino di rimanere senza treni locali a partire dal 2013, per mancanza di fondi, è concreto. “Nel 2013 se non ci saranno soldi a bilancio non faremo il servizio regionale”. Una dichiarazione che apre numerosi differenti scenari interpretativi, e che ha già creato molto allarme in istituzioni e parti sindacali, evidentemente preoccupate dalle evoluzioni che le strategie delle Ferrovie dello Stato potrebbero subire.
Previsioni borse mondiali 2012
La maggior parte degli analisti finanziari è d’accordo sul fatto che anche nei prossimi mesi la volatilità sui listini azionari globali dovrebbe mantenersi su livelli elevati. Insomma, i timori sui mercaati finanziari dovrebbero proseguire ancora per molto tempo, salvo sporadiche e veloci schiarite come quella di stamattina: la notizia degli aiuti finanziari alla Spagna ha fatto partire a razzo i mercati, che nelle ore successive si sono rimangiati tutti i guadagni della mattinata. Le previsioni per la zona euro restano fosche, a causa dei gravi problemi della periferia.
Asta BOT annuali di Giugno 2012
La nuova asta del Ministero dell’Economia e delle Finanze prevista per il mese di Giugno in corso riguarda i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza annuale. Nello specifico il 13 Giugno prossimo si svolgerà l’emissione con regolamento al 15 giugno 2012 di 6,500 milioni di euro di BOT con scadenza al 14/06/2012 (364 giorni totali).
►ASTA BOT ANNUALI 13 GIUGNO 2012
Nel comunicato stampa che ha diffuso il MEF sull’asta prevista per il 13 giugno viene specificato che in assenza di esigenze particolari di cassa non viene offerto il BOT trimestrale come invece era previsto. La notizia potrebbe essere considerata positiva, ma i rendimenti dei BOT annuali sono attesi ancora in rialzo, come per la precedente emissione. Il 15 Giugno prossimo vengono a scadere BOT per 9615 milioni di euro (di cui 3,5 miliardi di euro trimestrali e 6,115 miliardi di euro annuali).
Telecom Italia possibile preda a Piazza Affari
L’attuale capitalizzazione di borsa di Telecom Italia potrebbe ingolosire qualche grande gruppo delle telecomunicazioni o fondi di investimento. Secondo Franco Bernabè, presidente del colosso italiano delle tlc, non è soltanto Telecom ad essere una potenziale preda degli investitori mondiali, bensì tutti i titoli del listino azionario. In effetti, sono molti i titoli che trattano su valori di capitalizzazione irrisori e spesso sui minimi storici. Bernabè, senza mezzi termini, ha affermato che attualmente le capitalizzazioni di borsa a Piazza Affari sono a livelli “ridicoli”.
Dolce e Gabbana a giudizio per evasione fiscale
Non accenna ad attenuarsi la tensione tra Dolce & Gabbana, uno dei brand della moda internazionale più noti, e la procura di Milano. Dopo un primo giudizio sostanzialmente positivo per la coppia di stilisti (che erano stati assolti), si profila un secondo tempo meno agevole e dall’esito più incerto. I due stilisti dovranno infatti andare a processo, rispondendo delle accuse di aver spostato all’estero i marchi per incassare le royalties senza pagare le tasse.
La procura ha altresì rincarato la dose sostenendo l’ipotesi di una falsa compravendita dei marchi, che sarebbe avvenuta a valori sostanzialmente inferiori rispetto al reale, al fine di diminuire l’impatto del fisco. Le contestazioni erano quelle di truffa ai danni dello Stato e dichiarazione infedele. Anche se la Cassazione ha fatto cadere il primo dei due reati, ad esser rimasto in piedi è stato il secondo: quanto sufficiente per lanciare un nuovo processo.
Finanziamenti Snam per 11 miliardi
Come era ampiamente atteso, Snam Rete Gas, separatasi da Eni, ha compiuto la mossa che gli consentirà di acquisire una vera e propria autonomia finanziaria: l’azione di cui sopra è relativa alla nuova gamma di finanziamenti sottoscritti con un gruppo di istituti di credito (tra cui gli italiani Unicredit, Intesa e Mediobanca), per un totale di 11 miliardi di euro.
Una cifra molto rilevante, come si potrà facilmente notare, che è tuttavia compatibile con i flussi di cassa che la società dovrebbe generare nel prosieguo delle proprie attività. I fondi arrivano grazie all’intesa che la società guidata da Carlo Malacarne ha siglato con un cluster di undici istituti di credito di livello internazionali, tra cui spiccano – oltre ai già ricordati partner italiani – gli stranieri Ubs, Morgan Stanley, Societe Generale, Hsbc, Citi, Jp Morgan, Bnp Paribas, e Bank of America – Merrill Lynch.
Cina taglia i tassi di interesse
Mossa a sorpresa da parte del Governo Cinese; senza annunci o preavvisi, è stato deciso il taglio dei tassi di interesse per la prima volta in tre anni di 25 punti base. Il tasso di interesse sui prestiti a un anno passa quindi dal 6,56% al 6,31% mentre quello sui depositi a un anno scende dal 3,5% al 3,25%. Negli anni precedenti sono stati alzati i tassi in questione ben tre volte, di cui due nel 2010 e una nel 2011.
Invariati invece i tassi in Inghilterra; la Bank of England lascia invariato il tasso allo 0.50%, ed infatti non erano previsti cambiamenti in questo senso. La risposta del mercato è immediata; il rialzo dei giorni precedenti trova conferma grazie alle nuove politiche monetarie del Dragone che, nonostante la fase di crisi che stà attraversando, consolida la sua presenza nel mondo finanziario con scelte ragionate e sopratutto condivise.
Antitrust avvia istruttoria su Alitalia – Windjet
L’Antitrust ha avviato l’istruttoria per verificare se l’acquisizione di Windjet da parte di Alitalia possa o meno rappresentare un ostacolo alla concorrenza su 9 rotte nazionali. In particolare, afferma l’Authority in un recente comunicato, l’istruttoria analizzare le l’operazione di acquisto della compagnia Windjet da parte di quella di bandiera “sia in grado di eliminare o di ridurre in modo sostanziale la concorrenza”, a causa della sovrapposizione fra le attività delle compagnie sulle di seguito ricordate tratte.
A finire sotto le osservazioni dell’Antitrust sono le seguenti rotte: Catania-Bologna; Catania-Milano Linate; Catania-Milano Malpensa; Catania-Pisa; Catania-Roma; Catania-Venezia; Palermo-Milano; Palermo-Roma; Palermo-Torino. “Nel valutare la concentrazione” – spiega il Garante, le cui dichiarazioni sono state riportate da un recente articolo del Corriere – “andrà inoltre considerato il valore concorrenziale dell’acquisizione, da parte di Alitalia-CAI, di nuovi slot su uno scalo, quale quello di Milano Linate, dove gli slot sono contingentati a causa di vincoli strutturali e regolamentari”.
Cdp potrebbe investire in Telecom
La Cassa depositi e prestiti (Cdp) sarebbe pronta a partecipare a un corposo investimento in Telecom Italia, nella realizzazione di reti di fibre ottiche. Stando a quanto riportato da Milano Finanza, il big della telecomunicazione italiana sarebbe altresì aperta al dialogo, dando pertanto spazio a libere interpretazioni in materia di possibili impieghi congiunti in uno dei settori maggiormente focali per il futuro del Paese.
“Nelle aree a maggiore intensità di traffico” – ha dichiarato il presidente Cdp, Franco Bassanini – “è opportuno che qualcuno si preoccupi di fare la rete Ngn con tecnologie idonee con la fibra ottica”. Stando alle attuali considerazioni, la palla passa tra i piedi di Telecom Italia, che dovrà lasciare intendere se sia pronta o meno a realizzare questi importanti investimenti.
Titolo Generali torna sopra 9€ dopo cambio al vertice
Il titolo Generali Assicurazioni ha cambiato marcia dopo la notizia del cambio al vertice della compagnia assicurativa triestina. Giovanni Perissinotto è stato sfiduciato dopo il consiglio d’amministrazione straordinaria convocato sabato scorso. Al suo posto arriverà Mario Greco, ex Zurich e Allianz Ras. Ieri le azioni del Leone di Trieste hanno chiuso la seduta di borsa con un rialzo vicino al 4%, tornando sopra la soglia psicologica di 9 euro. Gli investitori credono nella svolta per la compagnia, dopo che le azioni da inizio anno sono passate da area 11,5 euro a 8,15 euro.