L’uscita dallo Stoxx 50 fa crollare il titolo Telecom

 Si può parlare a ragione di un vero e proprio tracollo per il titolo di Telecom Italia e le sue ultime quotazioni a Piazza Affari: la sospensione per eccesso di ribasso è stato uno dei momenti principali della giornata di ieri, anche se poi si è riusciti a rintuzzare le perdite, con una chiusura a -5,55% e una quota complessiva di 0,655 euro. Erano quasi quindici anni che il riferimento azionario della società non scendeva a livelli così bassi, ma cosa è successo esattamente? L’influenza più negativa è stata esercitata dal fatto che fra nove giorni esatti Telecom Italia uscirà dall’indice Stoxx 50 di cui ancora fa parte, con l’effettività di questo abbandono che diventerà ufficiale il 18 giugno.

Profumo accusato di frode fiscale

 L’ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, è stato rinviato a giudizio insieme a 19 altre persone, accusate di una presunta frode fiscale valutata intorno ai 245 milioni di euro, realizzata mediante un’operazione di finanza strutturata denominata “Brontos”. Tra gli altri indagati, anche 16 manager di Unicredit e 3 di Barclays, accusate di aver collaborato alla formazione di una maxi evasione fiscale da 245 milioni di euro, mediante una serie di transazioni realizzate con società inglesi e lussemburghesi, e mascherando gli utili facendoli figurare come dividendi per poter pagare aliquote più basse.

“Capisco che il Giudice per l’Udienza preliminare non è il Giudice del merito, e quindi aspetto fiducioso ed impaziente il giudizio pubblico” – si è limitato a commentare Profumo, attuale presidente di Monte dei Paschi di Siena – “certo come sono della correttezza di ogni mio operato e che non potrà quindi che essere riconosciuto come tale. In questo modo si porrà anche fine al danno di reputazione che sto di fatto, inevitabilmente, pur ingiustamente, subendo”.

Target price Impregilo alzato da Exane e Mediobanca

 Il titolo Impregilo sta guadagnando più del 2% alla borsa di Milano, quotando a 3,29 euro, quando mancano meno di due ore alla chiusura delle contrattazioni a Piazza Affari. Le azioni del general contractor italiano sono vicine ai top annuali, toccati lo scorso 29 maggio a 3,36 euro. Mentre resta aperta la sfida tra Salini e Gavio per il controllo del gruppo, le azioni continuano a mostrare un andamento molto positivo e restano sui livelli più alti degli ultimi 4 anni.

Piazza Affari attesa in rialzo, bene i bancari

 Dopo un lunedì all’insegna della positività il mercato apre in prossimità della chiusura precedente, consolidando per il momento le aspettative rialziste sull’ottava in corso.

La giornata di ieri ha visto un rialzo netto fin dalle prime ore che in Italia ha portato il FTSE-Mib da 12650 punti circa fin sopra a 13000 punti per poi chiudere vicino a 12900 punti per le prese di profitto sul close giornaliero. La giornata positiva ha definito i livelli chiave da controllare durante le contrattazioni di oggi e sopratutto ha gettato le basi per l’avvio di una inversione di medio termine che è solo all’inizio. Il sostegno del settore bancario fin dalle prime ore di oggi potrebbe essere l’elemento chiave che potrà nel pomeriggio spingere l’indice italiano sopra a 13100 punti, consolidando il rialzo e facendo scattare la seconda tranche di acquisti dell’ottava in corso.

Con un guadagno superiore all’1% dopo circa un ora di contrattazione il settore bancario vanta MPS a 0.2093 euro per azione (+3.56%) seguita da Banca Popolare di Milano a +2.43%. Al terzo posto delle blue chips italiane si posiziona Mediolanum con un guadagno prossimo al 2.40%, mentre Unipol supera l’1% di guadagno diventando uno dei sorvegliati speciali del pomeriggio di oggi.

Snam Rete Gas emetterà bond fino a 8 miliardi

 Snam Rete Gas continua il suo processo di separazione dal Cane a Sei Zampe ed è pronta per rifinanziare gli 11,2 miliardi di debito infragruppo con la società guidata da Paolo Scaroni. Nella giornata di ieri il consiglio di amministrazione della compagnia energetica di San Donato Milanese ha deliberato l’emissione – entro il 4 giugno 2013 – di prestiti obbligazionari fino a un controvalore massimo di 8 miliardi di euro da collocare con una o più tranche. Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Snam Rete Gas, Carlo Malacarne, la società energetica si sta preparando “a essere finanziariamente indipendente in previsione del deconsolidamento da Eni”.

Frendy Energy punta con decisione all’Aim Italia

 Frendy Energy ha trovato un partner ideale per rendere più veloce e sicura la propria quotazione sull’Aim Italia: si tratta del segmento del Mercato Alternativo del Capitale (Mac) che è dedicato proprio alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. Ebbene, la stessa azienda fiorentina ha concluso un accordo importante con il gruppo Scotta, gruppo noto nel nostro paese per le turbine utili ai sistemi idroellettrici. La società toscana, invece, si è conquistata una fama interessante come produttrice di energia elettrica mediante degli impianti del tipo mini-hydro e il suo obiettivo è proprio quello di sbarcare a Piazza Affari entro questo mese di giugno che è appena cominciato. C’è già una società di intermediazione mobiliare che si sta occupando di tutto, vale a dire Integrae; quest’ultima ricoprirà due ruoli, vale a dire quello di coordinatore globale e di Nomad (Nominated Adviser), mentre Grimaldi Studio Legale sarà l’advisor legale, senza dimenticare Pkf come società di revisione.

Lista Salini per controllo Impregilo

 Pietro Salini, uno dei soci di riferimento di Impregilo, lancia apertamente la sfida per il controllo della società, varando una lista unitamente a due membri della famiglia, al presidente Costamagna, a due dirigenti del gruppo e all’avvocato Cera, e insieme a nove consiglieri indipendenti “reclutati” dal mondo dell’industria, da quello accademico e da quello della consulenza.

Una lista dove spiccano anche tre donne, e dove il numero di componenti “familiari” è limitato a due: Pietro (futuro amministratore delegato) e Simon Pietro. Tra gli indipendenti, ricca è la lista di professori, consulenti e uomini e donne dei principali comparti industriali. Non mancano, inoltre, componenti degli attuali vertici come Massimo Ferrari e Claudio Lautizi, e il già ricordato avvocato dello studio Erede, Roberto Cera.

Andamento seconda asta BTP Italia Giugno 2012

 L’asta prevista dal 4 al 7 Giugno 2012 dei BTP Italia risulta essere la seconda emissione del nuovissimo Buono emesso dal Tesoro, ed il risultato già nelle prime ore mostra una grande distanza dal primo collocamento. La primissima emissione era prevista compresa tra 1,5 miliardi di euro e 2 miliardi di euro, ma già dopo la prima giornata l’importo raggiunto corrispondeva al minimo della forchetta prevista, mentre alla fine dell’asta il totale era di oltre 7 miliardi di buoni collocati.

Dall’avvio della seconda asta di BTP Italia previsto per questa mattina si è notata subito la differenza; in poche ore la raccolta è stata di circa 100 milioni di euro, mentre nella prima asta gli importi erano circa 8 volte tanto.

Mario Greco nuovo amministratore delegato Generali

 Il consiglio di amministrazione straordinario di Generali Assicurazioni, tenutosi sabato 2 giugno, ha decretato una svolta ai vertici del gruppo triestino. Giovanni Perissinotto è stato sfiduciato dal cda con una maggioranza di dieci voti su sedici (il 17-esimo consigliere, Reinfried Pohl, era assente). Il co-ceo Sergio Balbinot si è astenuto, mentre hanno votato contro la sostituzione Petr Kellner, Carlo Carraro, Alessandro Pedersoli, Diego Della Valle e lo stesso Perissinotto. Il cda è stato vivace e a tratti caratterizzato da toni accesi, ma senza mai andare oltre le righe.

Nuovo investimento Pirelli

 Con l’inaugurazione avvenuta ieri a Silao (Guanajuato, Messico), Pirelli ha ufficialmente dato il via all’investimento produttivo concretizzatosi in una nuova fabbrica, il 22mo stabilimento industriale della compagnia nel mondo, che si focalizzerà fondamentalmente sul segmento premium, con la produzione di pneumatici High performance e Ultra high-performance per auto e SUV, destinati al mercato messicano e gli altri mercati dell’area Nafta.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente del Messico, Felipe Calderòn Hinojosa, del presidente e amministratore delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, del governatore dello stato di Guanajuato, Hector Lopez Santillana, del ministro dell’Economia messicano, Bruno Ferrari, del sindaco di Silao, Juan Tovar Torres, del direttore generale di proMexico, Carlos Guzman, e dell’ambasciatore italiano a Città del Messico, Roberto Spinelli.

Finmeccanica vende quota Avio

 È stato finalmente raggiunto l’accordo che prevede la cessione della quota Avio in mano Finmeccanica. L’intesa siglata specifica infatti che il Fondo strategico di investimento “acquisti o sottoscriva” una quota della società Avio che – sommata alle azioni che saranno cedute da Finmeccanica – possa attribuire all’acquirente una partecipazione complessiva del 15% “a seguito della quotazione e dell’aumento di capitale al servizio della stessa”.

Pertanto, un’operazione di cessione inquadrata all’interno del processo di quotazione della compagnia, che vede il Fondo come protagonista attiva. Tuttavia, a mancare nel quadro di riferimento della transazione, è il prezzo al quale avverrà l’operazione di cessione della quota. Il prezzo – stando a quanto si legge nell’accordo – sarà infatti calcolato in relazione al “collocamento delle azioni di Avio, da stabilirsi in sede di initial public offering”.

Ok della Consob all’opa Docomo-Buongiorno

 Una nuova pagina arricchisce l’appassionante romanzo dell’offerta pubblica di acquisto che sta coinvolgendo i tedeschi di Docomo e la spa Buongiorno: se ne era già parlato qualche giorno fa, ora si deve aggiungere che la compagnia teutonica ha provveduto a comunicare l’approvazione definitiva da parte della Consob al documento di offerta in questione. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando dell’offerta pubblica volontaria che sta coinvolgendo quasi 112 milioni di titoli azionari ordinari di Buongiorno: si tratta, in larga misura, di azioni ordinarie che sono state emesse e sottoposte a sottoscrizione (circa 106,8 milioni del totale appena menzionato), mentre una piccola parte è rappresentata da titoli che devono essere emessi a fronte dell’esercizio dei diritti di stock option che sono già maturati (2,9 milioni di strumenti).

Giudizi tentata scalata Unipol

 L’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio è stato assolto nell’ambito del processo sulla tentata scalata di Unipol sulla Banca nazionale del lavoro. Ad affermarlo è la seconda sezione penale della Corte d’Appello, che ha di fatti sostanzialmente azzerato le conclusioni alle quali era giunto il primo grado di giudizio, nel quale Fazio era stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione.

I giudici, oltre a Fazio, hanno assolto anche l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, che in primo grado era stato condannato a tre anni e sei mesi, e a una sanzione monetaria di 900 mila euro. Oltre ai due, il processo vedeva in qualità di imputati 13 persone fisiche e tre società, per reati vari, tra cui l’aggiotaggio, l’insider trading, l’ostacolo all’autorità di vigilanza. Uniche condanne confermate anche in secondo grado, quelle per l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte, e l’ex vicepresidente Ivano sacchetti.

Eni cede quota Snam

 Il consiglio di amministrazione dell’Eni ha deliberato la cessione di una quota pari al 29,9% di Snam alla Cassa depositi e prestiti. Una delibera che genera un’operazione dal controvalore pari a 3,51 miliardi di euro, con un importo di 3,47 euro per azione, equivalente alla media dei prezzi di mercato tra il 26 aprile e il 25 maggio, giorno dell’approvazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri, che ha di fatto sancito la separazione della società che si occupa dei metanodotti dalla casa madre.

Il prezzo al quale è stata deliberata la cessione della quota Snam rappresenta un valore certamente superiore rispetto a quello di Borsa, dove Snam non è riuscita a salire oltre quota 3,2 euro. Il corrispettivo – si legge nella delibera – verrà pagato in tre parti: la prima al momento del closing (orientativamente, tra ottobre e fine 2012) per 1,76 miliardi di euro; la seconda entro il 31 dicembre 2012 per 879 milioni di euro; la terza entro il 31 maggio 2013 per ulteriori 879 milioni di euro.