Il titolo Telecom Italia continua a soffrire molto in borsa, anche se ieri ha chiuso in rialzo dell’1,13% a 0,6695 euro. Proprio nella seduta di ieri, molto negativa per i mercati finanziari europei, il titolo del gruppo di telecomunicazioni italiano guidato da Franco Bernabè ha toccato il minimo più basso degli ultimi tre anni a 0,658 euro. La continua discesa di Telecom Italia in borsa è dovuta sia all’eccessivo indebitamento che il gruppo ha in una fase molto delicata a livello europeo in tema di debito e deficit sia per la forte concorrenza dei competitor.
Borsa Italia
Nuovi investimenti Sorgenia
Sorgenia, società specializzata nella produzione e nella vendita di energia elettrica, riconducibile al gruppo Cir (famiglia De Benedetti), ha inaugurato una nuova centrale elettrica a ciclo combinato, con potenza di 800 megawatt, in grado di produrre fino a 2,5 miliardi di kwh all’anno. Un investimento “molto importnate, perché questi investimenti completano un percorso che è stato di complessivi due miliardi di euro” – ha commentato il presidente Rodolfo De Benedetti.
“L’impianto lodigiano” – ha proseguito il manager – “insieme all’intero parco di generazione che Sorgenia ha realizzato negli ultimi dieci anni, testimonia anche la nostra fiducia sulle potenzialità del nostro paese, che resterà centrale nelle strategie future della società”. Costruita da Ansaldo Energia, la centrale rappresenta un impiego da 450 milioni di euro ed è stata realizzata dopo oltre due anni di lavori, con due milioni di monte ore / lavoro.
Fiat Industrial propone fusione con Cnh
Fiat Industrial, società del gruppo Fiat specializzata nella produzione di mezzi industriali, ha proposto un’operazione di fusione con la controllata americana, con core business relativo alla produzione di mezzi agricoli. L’obiettivo è creare una sola entità quotata al Nyse e nel vecchio Continente, dando vita a un operatore che possa essere realmente in grado di competere con i principali concorrenti del nord America.
Con il fine di cui sopra, Fiat Industrial ha proposto al consiglio di amministrazione della sua controllata americana (Cnh Global) la possibilità di valutare una possibile fusione tra le due società. Il frutto della fusione sarà la creazione di una newco di diritto olandese, da quotare sul Nyse e su un’altra borsa europea. Stando agli intenti di Fiat Industrial, l’operazione semplificherebbe la struttura capitale del gruppo, generando una sola azione quotata, e dando vita a un operatore nel settore dei beni capitali, in grado di confrontarsi con le principali realtà del settore.
Exor prepara investimenti fino a un miliardo di euro
Exor, holding della famiglia Agnelli che controlla il gruppo Fiat, è pronta a mettere sul tavolo nuove risorse per investimenti per una cifra compresa tra i 500 milioni e un miliardo di euro. Ieri l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2011, terminato con un utile netto di 58,7 milioni di euro e con un monte-dividendi da 80 milioni di euro. Exor guarda con interesse sia al mercato europeo che nelle Americhe, dopo che l’operazione Formula Uno non è andata a buon fine in quanto ritenuta eccessivamente onerosa.
Rating Stm tagliato da Fitch a BBB+
STMicroelectronics, colosso italo-francese attivo nel settore dei semiconduttori, è stato bocciato oggi dall’agenzia di rating Fitch. Tuttavia, il downgrade subito non sta impattando negativamente sull’andamento del titolo alla borsa di Milano, dove le azioni Stm stanno guadagnando il 2,76% a 4,178 euro quotando proprio sui massimi di giornata. Fitch ha deciso di tagliare il rating di lungo periodo del gruppo italo-francese, quotato anche a Wall Street, abbassando il giudizio a “BBB+” da “A-“. L’outlook per i prossimi trimestri è stabile ciò vuol dire che per ora viene esclusa l’ipotesi di un nuovo taglio del rating.
Crollo BPM in borsa dopo arresto Ponzellini
Il titolo Banca Popolare di Milano, codice di borsa BPM, sta perdendo il 10% a Piazza Affari dopo essere stato anche sospeso dalle contrattazioni per eccesso di ribasso. Attualmente il titolo quota a 0,3 euro, ma ha toccato anche un minimo intraday a 0,294 euro. Il crollo del titolo è dovuto alla notizia dell’arresto di Massimo Ponzellini, ex presidente del gruppo bancario milanese. Ponzellini è finito agli arresti domiciliari, insieme al suo ex collaboratore Antonio Cannalire, nell’ambito dell’inchiesta su un finanziamento sospetto da 148 milioni di euro alla società Atlantis di Francesco Corallo.
Rendimenti BoT Maggio 2012 in salita
L’asta di questa mattina dei Buoni Ordinari del Tesoro ha visto ancora una volta rendimenti in salita con un bid-to-cover leggermente in calo. Mentre nello scorso mese i BOT a sei mesi rendevano l’1,772% ed il collocamento aveva registrato un bid-to-cover pari a 1,71, nel mese corrente di Maggio 2012 il rendimento subisce un rialzo fino al 2,104% mentre il rapporto tra domanda ed offerta si conferma a 1,61. L’importo collocato è quindi pari al massimo previsto, pari a 8,5 miliardi di euro per i titoli a scadenza sei mesi in asta questa mattina. Il rendimento registrato è prossimo a quello di Dicembre scorso, quando il mercato dei titoli di Stato era nel pieno della fase di crisi e di sfiducia.
Nonostante la domanda continua ad essere alta i rendimenti salgono continuamente ed anche se l’asta di oggi proponeva solamente titoli a sei mesi di scadenza, le ricadute si sono registrate su tutto il MOT e direttamente sullo spread Btp-Bund, che registra un nuovo, pericoloso rialzo.
Scontro azionisti Impregilo
È scontro aperto tra i principali azionisti di Impregilo. I due principali partecipanti al capitale sociale, Gavio e Salini (entrambi con quote superiori al 29%) hanno dato vita a un nuovo episodio degli accesi contrasti che stanno contraddistinguendo la vita della società, e che hanno provocato la reazione del presidente Massimo Ponzellini, secondo cui le accuse di una scarsa trasparenza impoverirebbero la discussione sul controllo del gruppo societario.
Ma andiamo con ordine: stando alla “fazione” romana, i vertici della società avrebbero tenuto una condotta “contraddittoria”. La parte capitolina, che fa riferimento a Salini, azionista con il 29,2% di Impregilo, ha infatti attaccato l’attuale consiglio di amministrazione per aver indicato tre nuovi consiglieri la cui nomina è stata sottoposta all’approvazione dell’assemblea. Una proposta “inutile e potenzialmente dannosa” – ha dichiarato Salini, affermando come – “le proposte rappresentano una reazione difensiva e scomposta alle critiche che abbiamo mosso sulla governance e sulla trasparenza del management, che non brilla per chiarezza neppure nella redazione del bilancio”.
Stime Intesa Sanpaolo 2012
L’amministratore delegato del gruppo Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, ha ribadito cautela nella formulazione delle previsioni per il 2012, dopo un trimestre iniziale che è stato archiviato con risultati positivi. Un 2012 che – ha dichiarato Cucchiani – non sarà per niente facile, e che verrà portato avanti con l’obiettivo di garantire agli azionisti un dividendo che sia in linea con quello dello scorso anno.
“Dopo i primi tre mesi bisogna esprimere qualche cautela: i risultati del trimestre sono quasi troppo buoni. Bisogna essere cauti nelle estrapolazioni per il futuro. Non possiamo pensare oggi di poter moltiplicare per quattro i risultati del primo trimestre. Non estrapoliamo da questo trimestre i risultati dell’intero esercizio” – ha dichiarato Cucchiani, ribadendo poi che per il dividendo – “ci sentiamo l’impegno morale di arrivare a una situazione che ci consenta di arrivare a distribuire un dividendo almeno pari a quello del 2011”.
Telecom Italia viene sfidata dai fondi di Cdp nella banda larga
Il Fondo strategico italiano (Fsi) della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), a cui si affianca il Ministero dell’Economia attraverso Fintecna, ha intenzione di investire massicciamente nella fibra ottica italiana. Il piano prevede una forte cooperazione con la F2i di Vito Gamberale, grazie ad un investimento nel progetto della “Grande Metroweb”. Quest’ultima possiede già la più grande rete di fibre ottiche in Europa nell’area metropolitana di Milano. Il Fsi finanzierà la nuova rete, proponendo il modello di business di Metroweb in altre 30 città della penisola.
Gli accantonamenti della Consob nel 2011
Il 2011 della Consob si è concluso con dei dati molto precisi e sicuramente incoraggianti: in effetti, la Commissione Nazionale di Società e Borsa è riuscita a far registrare dei buoni ricavi, con una crescita pari a 120,59 milioni di euro, il che equivale a dire che vi è stato un aumento di 7,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima. In aggiunta, non bisogna nemmeno dimenticare che i costi della gestione corrente sono aumentati anch’essi, passando per la precisione da 96,5 a 118 milioni di euro. In quest’ultimo caso, in particolare, bisogna sottolineare come si tratti di una conseguenza diretta dei nuovi costi del personale e dei migliori accantonamenti per quel che concerne tutti i contenziosi ancora in corso.
Decreto separazione Snam – Eni
Si fa molto più vicina la separazione di Eni da Snam. Il Tesoro – azionista di controllo di entrambe le parti – ha infatti scelto di prevedere la cessione, sul breve termine, di Snam Rete Gas alla Cassa Depositi e Prestiti. A dirlo è il presidente del consiglio dei ministri, che ha firmato un decreto che prevede i criteri, le condizioni e le modalità con le quali la società che gestisce i “tubi” verrà separata da Eni.
Un testo molto snello, composto da tre articoli, nei quali il governo ha spiegato in che modo intende centrare i propri obiettivi , ovvero completare il processo di liberalizzazione del settore del gas in Italia, fare di Snam l’azienda che lavorerà congiuntamente con altri partners per la generazione di un hub del metano per l’intera area del Mar Mediterraneo, divenendo un punto di riferimento per l’intero Continente europeo.
Nuovo amministratore delegato RCS
A partire dal primo luglio, Pietro Scott Jovane sarà il nuovo amministratore delegato del gruppo RCS. Una scelta da parte del nuovo consiglio di amministrazione, che ha pertanto individuato il manager che seguirà Antonello Perricone, portando a completamento il processo di rinnovo della governance della società editrice, avviato più di un anno fa, e non senza lacerazioni all’interno dei soci protagonisti del patto di sindacato.
Nonostante le tensioni e le lacerazioni di cui si è fatto cenno, il voto è stato unanime. Soddisfatto Giuseppe Rotelli, vicepresidente di RCS Mediagroup, che ha altresì ricordato come la società intende ora aprirsi in maniera imponente e celere alle nuove tecnologie del terzo millennio. Ma chi è Pietro Scott Jovane?
Titoli bancari italiani preferiti da Société Générale
La banca francese Société Générale intravede spiragli positivi per il settore bancario italiano, sebbene ci siano ancora molte zone d’ombra. Tuttavia, le banche italiane non possono essere paragonate a quelle spagnole, attualmente in una fase molto delicata con il terzo istituto di credito del paese, cioè Bankia, che ha dovuto chiedere gli aiuti finanziari al governo centrale: la prima iniezione di liquidità è stata pari a 4,5 miliardi, poi è stata avanzata una richiesta per altri 19 miliardi di euro. Société Générale ha innanzitutto analizzato la prima trimestrale dell’anno per le banche italiane.