Titoli di stato BTP in emissione a Maggio 2012

 L’ultima emissione del Ministero dell’Economia e delle Finanze prevista per il mese di Maggio riguarda i Buoni del Tesoro Poliennali di lungo termine e si svolgerà il 30 maggio 2012 con regolamento al 1° giugno prossimo.

Anche se gli istituzionali sono più interessati probabilmente alla nuova emissione del BTP Italia prevista per la prima ottava di Giugno 2012, l’asta di fine Maggio di lungo termine sarà estremamente indicativa per i mercati visto che vede coinvolti oltre ai buoni a 5 anni quelli a 10 anni, direttamente interessati nel calcolo del differenziale con la Germania.

Piani di sviluppo triennale Edipower

 Concluso il riassetto Edison, che porterà anche all’Opa da parte di Edf a 0,89 euro, la nuova Edipower punta sull’estero in attesa di capire se andrà in porto o meno il progetto di una super-utility italiana. Il neo-presidente della società, Roberto Garbati, ha già tracciato le linee guida del piano di sviluppo nel prossimo triennio. Edipower è la seconda società italiana nel settore energetico con una capacità generativa di 7600 MegaWatt a fine 2011, con un debito da poco rifinanziato di poco inferiore al miliardo di euro. La società punta subito a migliorare la redditività.

Segmento Star, molti i dividendi staccati oggi

 La giornata odierna sarà ricca di dividendi e cedole da staccare per quel che concerne il segmento Star di Borsa Italiana: si sta parlando, infatti, di quella divisione del Mercato Telematico Azionario che è dedicata appositamente alle imprese di medie dimensioni e che vantano una capitalizzazione compresa tra quaranta milioni e un miliardo di euro. Tra i nomi più significativi che si possono fare in questo senso figura senza dubbio Tamburi Investment Partners, la merchant bank indipendente che focalizza la propria attenzione sulle medie aziende italiane. In effetti, in questo caso si parla di un dividendo pari a 0,035 euro per ogni singolo titolo azionario, conseguenza diretta di quelli che sono stati i risultati finanziari conseguiti nel corso del 2011.

Previsioni titolo Banco Popolare secondo banche d’affari

 Negli ultimi giorni il titolo Banco Popolare (codice di negoziazione: BP) è stato sotto i riflettori alla borsa di Milano, grazie alla validazione dei modelli interni di valutazione dei rischi da parte della Banca d’Italia che permetterà all’istituto bancario italiano di raggiungere i target dei ratios patrimoniali richiesti dall’Eba (European banking authority) entro il prossimo giugno. Ciò dovrebbe allontanare definitivamente il rischio della conversione del bond da un miliardo di euro. La reazione degli investitori è stata molto positiva, tanto che nel giorno di diffusione della notizia il titolo è salito subito del 19%.

Offerta BOT, CTZ e BTP€i di Maggio 2012

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato le prossime emissioni di CTZ e BTP€i per il giorno 28 maggio 2012 e di BOT semestrali per il giorno 29 maggio, entrambe con regolamento al 31 maggio 2012.

Anche se gli investitori (sopratutto istituzionali) attendono i BTP Italia in emissione nei primi giorni di Giugno prossimo, le prossime aste del MEF appena annunciate potrebbero riservare qualche sorpresa.

I Certificati del Credito del Tezoro “Zero Coupon” in emissione hanno decorrenza 31 maggio 2012 e scadenza 30 maggio 2014 e saranno offerti per un ammontare compreso tra 2,5 miliardi di euro e 3,5 miliardi di euro (l’ISIN è da attribuire).

Gruppo L’Espresso condannato a pagamento

 Il Gruppo L’Espresso è stato condannato dalla commissione tributaria regionale di Roma a pagare 225 milioni di euro per una serie di eventi che risalgono al “lontano” inizio degli anni ’90. In particolar modo, la commissione avrebbe dichiarato legittima la ripresa a tassazione di 440 miliardi di lire di plusvalenze, realizzate e non dichiarate, e di quasi 14 miliardi di lire per il recupero di costi assunti come indeducibili, e relativi a dividendi e credito d’imposta, con applicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio.

Dal canto suo, il Gruppo L’Espresso ha rilevato come i propri ricorsi contro tali accertamenti siano stati accolti in due differenti gradi di giudizio, e che i fatti contestati erano già stati dichiarati insussistenti in sede penale. Pertanto, stando a quanto riporta Radiocor, L’Espresso riterrebbe la sentenza di ieri “manifestatamente infondata, oltrechè palesemente illegittima sotto numerosi aspetti di rito e di merito”, confidando che possa essere presto annullata.

Bilancio Armani 2011

 Il bilancio 2011 di Armani, uno dei marchi più noti del lusso italiano, ha riportato ricavi in incremento del 13 percento, e un utile operativo in apprezzamento del 23 per cento. A sorprendere è soprattutto l’ammontare della liquidità che la società possiede in cassa (circa 643 milioni di euro), che potrebbe permettere alla società di poter effettuare un po’ di shopping in giro per il mondo, magari rilevando qualche azienda target.

Armani, con i suoi dati consolidati, si dimostra come la società della moda con maggiore liquidità al mondo. Occorrerà ora valutare in che modo la compagnia italiana sceglierà di muoversi sul fronte transazionale, visto e considerato che – tradizionalmente – Armani è sempre stata molto prudente quando si è trattato di comprare (poco) e di vendere (mai) i suoi gioielli.

AdR auto-denuncia disservizi aeroporto Fiumicino

 L’amministratore delegato di Aeroporti di Roma (AdR), Lorenzo Lo Presti, lancia l’allarme per l’aeroporto di Fiumicino. Secondo il ceo della società di gestione dello scalo capitolino, a Fiumicino si “è al limite della capacità operativa e a rischio di frequenti black-out”. Lo Presti ha fatto sapere che già lunedì c’è stato un black-out con interruzione di energia elettrica, poco prima delle ore 8 del mattino, che è durato circa 26-27 minuti. Il black-out ha pesato soprattutto sul Terminal 1, per cui i clienti di Alitalia sono stati tra i più penalizzati.

Il commissario Enriques lascia la Consob

 L’annuncio è stato fatto in queste ultime ore, ma gli effetti veri e propri cominceranno a prodursi soltanto a partire dal prossimo 16 giugno: il commissario Luca Enriques non farà più parte della Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa), un abbandono che, secondo quanto previsto espressamente dalla legge, non prevede alcun tipo di sostituzione. Che cosa è successo esattamente? Secondo quanto riferito dalla stessa commissione, i motivi sono soltanto quelli personali, anche se la scadenza naturale del mandato di Enriques sarebbe comunque giunta il prossimo 15 giugno, con la possibilità di una proroga successiva di altri sette anni oltre ai cinque di incarico già svolti.

Stipendi consulenti Parmalat – Lactalis

 Secondo quanto ha anticipato, a titolo di indiscrezione, il quotidiano La Repubblica, i compensi di banchieri e legali che i francesi di Lactalis avrebbero pagato per scalare Parmalat ammonterebbe complessivamente a oltre 20 milioni di euro. Una parcella molto consistente, che sarebbe finita prevalentemente all’interno delle casse delle Società Generale e di Lazard, oltre agli ex banchieri, ben più noti in ambito italiano, Rainer Masera e Enrico Salzi (ai quali sarebbero andati circa 100 mila euro).

Un importo notevole, ripetiamo, sebbene scarsamente incisivo rispetto agli oltre 3,4 miliardi di euro che la famiglia Besnier ha pagato per mettere le mani sulla società italiana dell’alimentare, attraverso la Lactalis. È invece di ieri l’annuncio del gruppo presieduto da Franco Tatò, di voler comprare per più di 900 milioni di dollari la controllata statunitense della Lactalis, da tempo attiva nel settore dei formaggi e dei derivati del latte.

Nuova Emissione di BTP Italia a Giugno 2012

 Il successo riscontrato dai BTP Italia è una delle piccole, grandi conquiste del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2012. Con un po’ di scetticismo venivano qualche mesi fa’ raccolti dagli investitori i dati relativi al nuovo titolo di Stato offerto dal MEF, anche se poi alla prova dei fatti la raccolta è andata oltre ogni aspettativa con sorpresa da parte dello stesso Ministero.

I titoli in emissione vantano una scadenza a 4 anni e sono quindi orientati ai risparmiatori di medio termine che non vogliono impegnare il capitale per troppo tempo, viste le mutevoli condizioni a cui ci siamo abituati. L’emissione è sottoscrivibile per importi di minimo 1000 euro e multipli ed il tasso di rendimento ha un minimo garantito annuo; in particolare la remunerazione è legata direttamente all’inflazione italiana (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati – FOI, senza tabacchi) e al momento dell’emissione viene deciso il minimo sotto a cui il rendimento stesso non potrà scendere.

No opa obbligatoria di Unipol su Fonsai

 L’opa su Fonsai da parte di Unipol non è obbligatoria. A patto che si verifichino determinate condizioni, aggiunge la Consob, secondo la quale è possibile applicare le norme sull’esenzione dall’offerta pubblica d’acquisto su Premafin e Fonsai, mentre la Commissione di vigilanza sostiene che “non sia possibile assumere, al momento, una decisione in merito alla sussistenza dell’obbligo di Ppa “a cascata” su Milano Assicurazioni a seguito dell’aumento di capitale Premafin, in presenza di un quadro informativo incompleto”.

Le decisioni Consob sono state comunicate in mattinata alla compagnia Unipol, con la precisazione che l’esenzione dell’opa su Premafin è condizionata al fatto che venga revocata la manleva concessa da Unipol gruppo finanziario a favore degli azionisti di Premafin. Inoltre, l’esenzione – continua la Consob – potrebbe essere considerata non applicabile se gli attuali azionisti di riferimento di Premafin eserciteranno il diritto di recesso.

Ubi Banca promossa dalle banche d’affari

 Continua il buon momento in borsa per il titolo Ubi Banca (codice di negoziazione: UBI), che sta guadagnando anche oggi l’1,8% quotando in area 2,37 euro. Ieri il titolo ha messo a segno una performance del 6,58%, dopo che venerdì 18 maggio era stato toccato il minimo più basso di sempre a 2,1 euro. A mettere le ali al titolo a Piazza Affari, come del resto anche altri big italiani del credito (in particolare Banco Popolare), è stata la decisione della Banca d’Italia di dare il via libera all’utilizzo dei modelli interni per la misurazione del rischio di credito verso le imprese e dei rischi operativi.

Come proteggersi dai ribassi delle borse

 La parola d’ordine che oggi risuona frequentemente tra i risparmiatori è “protezione”. Le turbolenze sui mercati finanziari e le aspettative di forte rallentamento economico nei prossimi 2-3 anni si mescolano con la crisi dell’euro e lo spettro di un’uscita della Grecia dalla moneta unica. Senza dimenticare la grave crisi bancaria in Spagna, il possibile effetto-contagio sull’Italia e i recenti timori per la forte esposizione sui derivati di JP Morgan. Quanto basta per spingere gli investitori, grandi e piccoli, verso una maggiore protezione del capitale.