Riscatto anticipato prestito obbligazionario Creval

 Importanti notizie per tutti gli obbligazionisti del Credito Valtellinese. Con una nota ufficiale, infatti, la compagnia ha affermato di aver perfezionato il riscatto anticipato del suo prestito obbligazionario denominato “Credito Valtellinese 2009 / 2013” (con scadenza, dunque, nel prossimo anno), regolato a tasso di interesse fisso, con facoltà eventuale di rimborso mediante titoli azionari.

Il prezzo ufficiale delle azioni del Credito Valtellinese – si legge ancora nella nota ufficiale – rilevato al termine della seduta di ieri, è stato pari a 0,99697 euro. Pertanto, ai portatori delle obbligazioni del prestito spetterà un ulteriore conguaglio pari a 0,32 euro per obbligazione, concesse in denaro. Il conguaglio sarà corrisposto con valuta odierna, 8 maggio 2012, sempre secondo quanto ha precisato la società in una comunicazione formale.

Investimento cinese per Italcementi

 Italcementi ha effettuato un importante investimento nella West Chine Cement, principale operatore della regione dello Shaanxi, quotato fin dal 2010 alla Borsa di Hong Kong. Un impiego che ha portato il gruppo della famiglia Pesenti a rilevare il 6,25 per cento del capitale della società cinese, conquistando in tal modo un posto nel consiglio di amministrazione.

Italcementi ha così scelto di razionalizzare la propria presenza societaria in Asia, con il conferimento della partecipazione Fuping Cement (acquisita da Italcementi nel 2007) e la quota del 35% del capitale di Shifeng Cement (acquisito dalla Fuping Cement nel 2010), all’interno della West China Cement a fronte di un aumento di capitale riservato, che permetterà alla Italcementi di diventare in questa maniera il terzo azionista della società, con una quota che – come già ricordato – sarà di circa 6,25 punti percentuali.

Fatturato stabile per Barilla

 Barilla ha chiuso il bilancio 2011 con un fatturato in linea con quello dell’esercizio precedente, intorno a 3,9 miliardi di euro. La differenza (di circa 100 milioni di euro) è principalmente dovuta alla cessione delle panetterie Kamps. Dalla stabilità dei ricavi del gruppo sorge l’esigenza del top management di cercare fortuna al di fuori dei confini nazionali, con presumibili investimenti nei mercati emergenti, dove l’azienda cercherà di controbilanciare le debolezze congiunturali locali.

A costituire elemento di ulteriore significatività è tuttavia la flessione dell’Ebitda, che nel 2010 era stato pari a  556 milioni di euro (il 13,8% del fatturato) e che nel corso del 2011 si è invece limitato a 477 milioni di euro, pari al 12,2% dei ricavi. La società ha in merito affermato che il calo del margine operativo lordo è da ricondursi alla decisione di non riversare sul cliente i più elevati costi delle materie prime, con i prezzi che non sono stati innalzati, come invece effettuato da altri concorrenti di settore.

Settore bancario affonda i mercati azionari

 Comparto Bancario affonda l’Eurozona; avvio di ottava devastante per le Piazze Europee, che si trovano ancora una volta a dover fare i conti con un sistema del credito pieno di problemi.

In Grecia il risultato elettorale da’ il colpo di grazia ad un mercato che, ancora una volta, rischia l’esclusione dall’area Euro; la perdita dell’indice superiore al 7,7% è superata solamente dai bancari, di cui il peggiore è Alpha Bank a .21%. Segue Efg Eurobank a -19% e National Bank of Greece con un -18%, mentre lo stoxx Europeo scende dell’1,24%.

In Italia il FTSE-Mib apre ben al di sotto di quota 13750 avviando un’ottava che si prospetta essere estremamente difficile; l’overnight sul week-end è risultato, come anticipato, ancora una volta rischiosissimo per chi sbaglia direzione, anche perchè la chiusura del gap in apertura di giornata non ha comunque rilanciato verso l’alto l’indice, che ora è prossimo alla parità ma con una serie di pattern negativi. 

A maggio inizia la stagione dei dividendi

 Il mese di maggio è cominciato da appena cinque giorni, ma già lo si può considerare il “mese dei dividendi”: si tratta, in pratica, di un periodo temporale in cui è possibile investire sfruttando una specifica strategia, vale a dire quella che prevede lo stacco delle cedole azionarie quando i mercati sono caratterizzati da incertezza e volatilità. In effetti, questa scelta potrebbe rivelarsi addirittura più remunerativa rispetto ad altre, come consigliato da molti analisti e professionisti. Ovviamente, il primo passo che ogni investitore interessato deve compiere è quello di valutare con la massima attenzione quelle società che negli ultimi anni hanno garantito una remunerazione crescente dal punto di vista cedolare.

Prima trimestrale 2012 Indesit

 Indesit ha appena pubblicato i dati trimestrali del primo periodo del 2012. Dati che confermano un deludente esito delle attività della società, con un utile netto di 10,9 milioni di euro, in calo di 45,6 punti percentuali rispetto ai 20 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo del 2011. Ad essere particolarmente debole è anche il fatturato societario, con il giro d’affari che cala di 3,6 punti percentuali a quota 621,5 milioni di euro.

Ad ogni modo, la società sembra essere piuttosto fiduciosa circa il prosieguo di stagione. “Ci aspettiamo un 2012 a due velocità” – ha dichiarato in merito l’amministratore delegato Marco Milano – “con il primo e secondo trimestre difficili e una seconda parte dell’anno in recupero. Nonostante l’anno si apra con mercati per noi importanti in forte calo, registriamo segnali incoraggianti di crescita a Est, principalmente in Russia, dove Indesit è leader, e in Polonia. Molto buoni anche i nostri risultati nel mercato britannico”.

Previsioni risultati Unicredit 1° trimestre 2012

 In attesa dei risultati definitivi relativi al primo trimestre del 2012, Unicredit ha fornito un aggiornamento sulle stime degli analisti per questa prima trimestrale dell’anno. Sono state prese in considerazione le stime di consensus elaborate da 24 broker italiani ed esteri. La banca di Piazza Cordusio dovrebbe chiudere i primi tre mesi dell’anno con un utile netto di 805 milioni di euro, cioè 5 milioni in meno del risultato dello stesso periodo dello scorso anno. Il margine di intermediazione dovrebbe crescere dell’1,9% a 7,06 miliardi di euro da 6,93 miliardi.

Nuovo amministratore delegato Wind

 Wind Telecomunicazioni ha annunciato la nomina di Maximo Ibarra come nuovo amministratore delegato. Il manager prenderà possesso del proprio ruolo con decorrenza dall’11 marzo 2012, fresco dell’esperienza della direzione della Business Unit Consumer della stessa compagnia telefonica. “Wind è una società giovane, innovativa e in rapida espansione” – ha commentato Ibarra subito dopo la nomina – “Sono lieto di esserne diventato l’amministratore delegato in un momento così significativo dal punto di vista della competizione”

Wind si contraddistingue, da sempre, per un servizio di qualità eccellente e per il miglior rapporto qualità – prezzo nel mercato” – ha poi aggiunto il manager – “Questo posizionamento verrà ulteriormente rafforzato in modo da continuare ad avere la migliore performance e una quota di mercato sempre in crescita. La nostra ambizione è quella di diventare l’operatore numero uno nel mercato Consumer in Italia e di crescere velocemente nel segmento Corporate”.

Mediaset cresce nella tv a pagamento

 Il mercato televisivo italiano non sta godendo di un buon momento di forma, eppure non mancano di certo i segmenti ancora in espansione. L’occasione per parlar di ciò è stata offerta dalla recente presentazione della nuova offerta Premium Play da parte di Mediaset.

“Il mercato pay in generale non crescerà” – ha dichiarato in proposito il vice presidente Pier Silvio Berlusconi – “Anzi, è probabile che per la prima volta ci sia una contrazione. Noi ci stiamo difendendo e ad oggi stiamo guadagnando quote di mercato”. Nemmeno troppo tra le righe è il riferimento espresso a Sky Italia, la quale starebbe perdendo clienti, mettendo – si legge su un recente numero di Milano Finanza – la soglia dei 5 milioni di abbonati. Una occasione troppo grossa per lasciarsela sfuggire.

Passera smentisce progetto di fusione Snam-Terna

 Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha dichiarato che non esiste alcuna ipotesi di fusione tra Snam Rete Gas (gruppo Eni) e Terna. Il progetto di integrazione tra Snam – che controlla la rete di gasdotti del Cane a Sei Zampe – e Terna – proprietaria di parte della rete di trasmissione dell’energia elettrica in Italia – proposto qualche settimana fa da una investment bank non è, dunque, nelle strategie del governo.

Risultati Finmeccanica 1° trimestre 2012

 Il primo trimestre del 2012 si chiude con un bilancio negativo per Finmeccanica. L’amministratore delegato Giuseppe Orsi ha presentato ieri i risultati al cda che li ha approvati. Orsi ha provato ad allontanare le accuse mosse contro di lui per corruzione internazionale e riciclaggio, dichiarando di non aver “nulla da nascondere”. Intanto il gruppo aerospaziale italiano ha evidenziato una redditività gestionale in calo, ma anche giro d’affari sotto le attese e l’aumento dell’indebitamento. Spicca proprio la crescita dei debiti al 31 marzo 2012, aumentati di oltre 450 milioni di euro a 4,515 miliardi.

Primi dati trimestrali RCS

 L’amministratore delegato (uscente) di RCS MediaGroup, Antonello Perricone, ha dichiarato che nel corso del primo trimestre la raccolta pubblicitaria della società in Italia dovrebbe essersi collocata su soglie di sicuro miglioramento rispetto alla medi della concorrenza, con un margine operativo lordo che – nonostante il complessivo contesto di difficoltà nel quale va a operare l’azienda – non sarà molto divergente rispetto agli obiettivi precedentemente fissati per la prima parte dell’anno.

Obiettivi Banca Mps secondo Alessandro Profumo

 E’ da pochi giorni il nuovo presidente di Banca Mps, in sostituzione di Giuseppe Mussari, diventato il numero uno dell’Abi, ma ha già le idee chiare sui progetti a lungo termine di Rocca Salimbeni. Alessandro Profumo, 55 anni, top manager con un background di assoluto rispetto, ha in mente grandi progetti per il gruppo bancario senese puntando a diventare la migliore banca italiana entro il 2020. Profumo ha ribattezzato le sue idee parlando di “progetto Mps 2020”.

Piaggio inaugura nuovo impianto in India

 Piaggio, la società guidata dal presidente del gruppo, Roberto Colaninno, ha affermato di aver inaugurato un nuovo impianto produttivo nel polo industriale di Baramati, nel Maharashtra. Stando a quanto precisato dalla società, dalle linee produttive dell’impianto potrebbero uscire subito circa 150 mila scooter all’anno, con un volume che potrebbe raddoppiare entro la fine del 2013, ponendo così le basi per potersi rivolgere a consumatori urbani indiani interessati a un prodotto di qualità, dai consumi contenuti.

Durante una cerimonia che ha unito profili tradizionali occidentali e orientali, alla quale hanno partecipaòto anche il presidente di Piaggio India Ravi Chopra, i ministri indiani e l’ambasciatore dìitaliano a Nuova Delhi, Colaninno ha dichiarato che “con l’ingresso in India la Vespa diventa a tutti gli effetti un veicolo globale e si trasforma in un elemento chiave della nuova strategia di globalizzazione del gruppo”.