Continua l’indagine della Procura di Milano sulle attività della famiglia Ligresti. I sospetti maggiori derivano dal deflusso di risorse passate dalle casse della holding Premafin, ma anche delle controllate Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni, alla famiglia di Paternò per finanziare i propri progetti immobiliari. L’epicentro della girandola di immobili della famiglia Ligresti ha il suo epicentro a Roma, via Guido d’Arezzo, nel palazzo dove ha sede sia la Im.co che Sinergia. Sempre qui aveva sede la Terredi srl, che nel 2003 aveva venduto alla Im.co un terreno a Milano. Qui hanno sede anche altre società della galassia Ligresti: Premafin, Icein, Avvenimenti e Sviluppo Alberghiero.
Borsa Italia
Annullato beauty contest frequenze tv
Nell’attesa di comprendere come i mercati reagiranno in maniera consolidata alla scelta del governo (il riferimento è principalmente sul fronte Mediaset), prendiamo nota dell’annullamento del beauty contest per le nuove frequenze 700 Mhz, che avrebbe dovuto assegnare le stesse nei confronti delle emittenti televisive. La decisione, nell’aria da giorni, era divenuta ufficiale nelle ultime ore, grazie al suo inserimento nell’emendamento al decreto di semplificazione fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri e quindi depositato alla Camera.
Nuovo cda Unicredit
La Repubblica ha lanciato l’indiscrezione sulla presentazione delle candidature per il futuro consiglio di amministrazione di Unicredit. Stando a quanto appena affermato dai giornalisti del quotidiano, sarebbe “tutto confermato”, sia per quanto concerne l’assetto a 19 del consiglio (in significativa diminuzione rispetto ai 23 membri precedenti), che la sua composizione, con nomi che sarebbero già designati e sostanzialmente confermati.
Offerta Unipol accettata da Premafin
Continua a tenere banco l’operazione “Grande Unipol”, una delle più complesse negli ultimi anni sulla borsa di Milano. Il progetto di fusione tra il gruppo bolognese di bancassurance e la galassia Ligresti passa da una valutazione di Premafin di 80 milioni di euro e dal controllo completo di Unipol sul nuovo aggregato che nascerà con la fusione con Fondiaria-Sai. Unipol avrà il controllo del 66,7% del nuovo conglomerato finanziario composto da Unipol Assicurazioni, Premafin, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni.
Divisione attività bancarie Mediobanca
Dividere Mediobanca potrebbe generare un maggior valore rispetto all’attuale (invero, non elevatissima) capitalizzazione? La maggior parte degli analisti sembra esser propensa a pensarla così, e – visto e considerato che le cose, per la banca di Piazzetta Cuccia – non sembrano andare benissimo, è veramente probabile che la strada della divisione delle attività societarie possa essere presto perseguita.
In altri termini, Mediobanca potrebbe essere un esempio di maggiorazione del proprio valore grazie alla divisione in varie parti. Da una parte rimarrebbe la holding, che utilizzerebbe i dividendi incassati dal gruppo Generali per poter fare nuovi investimenti o stimolare l’incremento di quelli già in essere. Dall’altra parte, invece, vi sarebbe l’area merchant e banca di credito, che potrebbe utilizzare i proventi derivanti dalle attività per poter potenziale nuove iniziative (CheBanca su tutte, o la divisione del credito al consumo).
DeLonghi compra la licenza del marchio Braun
Il marchio Braun sta per diventare italiano. La notizia, anticipata da qualche indiscrezione negli ultimi giorni, e ora rivestita di maggiore ufficialità, riconduce infatti nella società tricolore DeLonghi l’artefice di questa importante operazione societaria, attraverso la quale la compagine ha rilevato la licenza della Procter & Gamble, insieme ad alcuni asset produttivi che andranno ad essere integrati a quelli già esistenti nell’azienda.
Fininvest completa swap su titolo Mediaset
Fininvest ha comunicato di aver concluso l’operazione di swap sui titoli Mediaset, che era stata annunciata al mercato lo scorso mese di novembre. A comunicarlo è un filing model della holding della famiglia Berlusconi, che di fatto sancisce il termine della transazione finanziaria.
Lo swap, si legge anche nel comunicato, aveva come sottostante 10 milioni di azioni Mediaset, precedentemente acquistati per un valore di 2,0152 euro. Il controvalore complessivo dell’operazione è così stato pari a 20,152 milioni di euro. La transazione è stata regolata a scadenza lo scorso 16 marzo e corrisponde a 0,85 punti percentuali del capitale di Mediaset.
Via libera all’offerta pubblica di Brunello Cucinelli
Il prospetto informativo dell’offerta pubblica iniziale di Brunello Cucinelli a Piazza Affari ha atteso con pazienza il proprio semaforo verde, ma ora questo countdown sembra proprio finito: in effetti, il periodo di tempo che è stato fissato in questo senso dalla Consob è quello compreso tra i prossimi 16 e 27 aprile. L’azienda umbra, celebre soprattutto per le sue attività nel settore tessile (celebre è la specializzazione nel cashmere), coinvolgerà circa venti milioni di titoli azionari ordinari, un totale che corrisponde a un terzo del capitale sociale se si vuole proprio essere precisi e puntigliosi. La quotazione vera e propria, invece, ha ricevuto l’approvazione definitiva da parte di Borsa Italiana appena tre giorni fa.
Valore azioni Generali
Il quotidiano economico finanziario Milano Finanza ha recentemente intervistato Giovanni Perissinotto (Generali) circa l’andamento della compagnia assicurativa triestina. Stando a quanto affermato dal top manager della società, il trend della compagine societaria sarebbe sostanzialmente positivo per questo inizio 2012, che potrebbe pertanto segnare un punto di ripartenza nell’andamento delle attività societarie, dopo un 2011 certamente all’insegna delle criticità.
Stando ai dati di bilancio, infatti, il 2011 si è chiuso con un risultato operativo pari a 3,9 miliardi di euro, e un utile dimezzato a 856 milioni di euro. Il 2012 sembra invece essersi posto per il verso giusto, soprattutto sotto il profilo patrimoniale, considerato che il patrimonio netto nei soli primi due mesi dell’esercizio è incrementato di 2,4 miliardi di euro, mentre il coefficiente Solvency 1 sarebbe passato dal 117% di inizio anno al 132% di fine febbraio, evidenziando pertanto una maggiore solidità da parte della società.
Buongiorno Spa ha ceduto DioraNews a Sipa News
Buongiorno SpA ha dichiarato di aver concluso la cessione di Diora News a Sipa News: la società è prevalentemente operante nel settore della fornitura di news digitali ai grandi operatori di telefonia in Francia e in alcuni paesi francofoni in Africa. A confermarlo è un comunicato recentemente diffuso a mezzo stampa, che ha di fatto formalizzato quanto già nell’aria da diverse ore, con anticipazioni da parte dei principali media di settore.
La cessione di Diora News fa pertanto seguito a un lungo processo di ristrutturazione strategica dell’azienda, che nel rispetto del proprio piano pluriennale industriale sta rifocalizzando investimenti e sforzi sull’attività business – to – consumer, già avviata con l’acquisizione di Dada.net, lo spin-off dell’attività business – to – business e la successiva cessione del prodotto Sms.at.
Settore bancario in recupero, Unicredit in testa
Avvio positivo per la seconda giornata dell’ottava “corta”; sul FTSE-Mib cambia aria, almeno per i primi scambi, rispetto a quanto abbiamo visto ieri. Il crollo verticale sotto quota 15000 fin dalle prime battute ha fatto registrare nella giornata di ieri un nuovo massimo relativo sullo spread Btp-Bund che ha immediatamente incendiato il dibattito sull’effettiva uscita dalla fase di crisi. Con il differenziale ancora vicino ai 400 punti base è infatti difficile parlare di fine della crisi, anche se la situazione è comunque ben diversa da qualche mese fa’.
Nei giorni precedenti si è tornato a parlare di Italia come la Spagna. Le voci non considerano però il grande lavoro del Governo Monti orientato al medio periodo, ed oltretutto non considerano il fatto che gli Stati Europei si trovano dietro un “doppio firewall” che li protegge da nuovi casi simili alla Grecia. Questa consapevolezza sembra invece oggi presente sulle Piazze Europee, che avviano una seduta potenzialmente di inversione. La resistenza da controllare in close giornaliero si aggiorna a 14500 punti ed è ora questo il livello in grado di invertire la tendenza ribassista radicata ormai nel FTSE-Mib.
Accordo Juventus-Fiat per esclusiva sponsor
Novità in casa Agnelli: con una intesa recentemente siglata tra le parti, Fiat ha scelto di diventare nuovo sponsor della Juventus con il marchio Jeep. Uno sponsor che accompagnerà le magliette bianconere per i prossimi tre anni, e che porterà un discreto introito nelle casse della società sportiva, l’unica del macro gruppo Exor ad aver chiuso il 2011 con risultati contraddistinti dal segno meno.
“Fiat SpA e la Juventus Football Club SpA” – si legge nella nota diramata a mezzo stampa – “hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding che prevede da parte di Fiat la sponsorizzazione della maglia da gioco della Juventus per le prossime tre stagioni sportive. Dal 1 luglio 2012, Fiat SpA diventerà quindi l’unico sponsor di maglia di Juventus, per tutte le competizioni, a fronte di un corrispettivo fisso di 35 milioni di euro per le prossime tre stagioni, oltre alla fornitura delle vetture del gruppo”.
Indagine SEC su attività Eni in Libia
L’autorità statunitense SEC ha avviato un’indagine nei confronti di Eni e sulla francese Total, per possibili irregolarità finanziarie intervenute nel corso degli ultimi anni del regime del Colonnello Gheddafi. Un filone di inchiesta che il quotidiano Milano Finanza ha definito come “inaspettato”, e che coincide con il ritorno alla normalità delle attività libiche da parte della società italiana, dopo la lunga pausa imposta dalla guerra civile e dalla primissima ricostruzione.
A lanciare l’indiscrezione è stata il Wall Street Journal, che a sua volta riporta fonti della Procura generale di Triboli, dalla quale sarebbe partita una lettera all’indirizzo della Noc, con la richiesta di chiarimenti riguardo ai contratti sottoscritti con le compagnie petrolifere straniere, come la Eni e la Total. Tra le indagate dalla SEC, oltre alla coppia italo-francese di cui si è fatto cenno, anche la Marathon, la Glencore International e la Vitol.
Rendimenti BTP decennale in salita, pericolo spread
Il tonfo di ieri a Wall Street si ripercuote sulle Borse Europee in apertura, con il FSTE- Mib che scende fin dai primi scambi sotto al livello critico di 15.000 punti, negando per la giornata di oggi ogni speranza di recupero. Lo spread ne risente immediatamente, con un balzo verso quota 400 che porta il differenziale a sfiorare immediatamente i 386 punti per poi consolidare la tendenza rialzista.
Torna nelle sale trading l’accostamento Italia-Spagna; quest’ultima, con un differenziale ben oltre i 400 punti che spaventano l’Italia, è la prossima candidata al default nell’Eurozona e nonostante i fondi salva-stato sono ormai definiti la situazione spaventa comunque gli investitori, che continuano a nutrire dubbi sul futuro dello Stato.
Il New York Times punta il dito sugli acquisti delle banche italiane e spagnole rivolti al mercato dei titoli di Stato; secondo l’autorevole fonte le condizioni dell’Eurozona sono ben diverse da qualche mese fa’, grazie sopratutto all’operato di Mario Monti, ma questo non basta a far uscire l’Italia dalla zona a rischio.