In ribasso le borse europee, crolla il Mibtel

Chiusura in deciso ribasso per le principali piazze finanziarie europee dopo una giornata caratterizzata da una pioggia di vendite. I listini Ue, gia’ in calo in avvio, hanno recuperato parte delle perdite dopo la decisione della BoE di tagliare i tassi di interesse di 150 bps per poi imboccare di nuovo la via del ribasso in seguito alla decisione della Bce di abbassare i tassi di riferimento di 50 bps giudicati dagli esperti troppo pochi. A Wall Street il Dow Jones procede in territorio negativo del 3,02%. A Piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtelhanno chiuso in calo rispettivamente del 5,06% a 21607 punti e del 4,68% a 16715 punti.

La recessione spaventa i mercati. Una sintesi dei dati provenienti dagli USA

 I mercati tornano a crollare. La scorsa settimana il rischio era di trovarci nel mezzo a una paralisi dei mercati del credito, oggi i dati macroeconomici ci fanno intuire di essere di fronte ad una probabile recessione. I dati sulle vendite al dettaglio, lo stato dell’industria a New York, il beige book della FED sono stati i fattori che hanno portato di nuovo pessimismo mettendo in ombra tra le altre cose i buoni risultati di JPMorgan, Coca Cola e Intel, nonchè l’ulteriore calo dei tassi interbancari; un discorso a parte merita l’inflazione. Sembra ormai troppo tardi per evitare la recessione.

Si è conclusa la settimana peggiore da sempre per le Borse mondiali e per Piazza Affari

 E’ stata la settimana più nera della storia della Borsa. Ieri il panico ha preso il sopravvento in Europa guidando gli investitori vesro un ribasso diffuso e incontrollato e neanche la decisione della Consob di vietare le vendite allo scoperto su tutto il listino è riuscita ad arginare la caduta. L’indice S&P/Mib di Milano ha perso il 7,1%, Londra -8,8%, Parigi -7,7%, Francoforte -7%. In serata gli operatori hanno lasciato le loro postazioni per un week end di angoscia, in attesa di qualche segno di conforto da Wall Street, che almeno in parte è arrivato. Ma ora l’angoscia diventa pressante per quello che potrà succedere lunedì mattina alla riapertura dei mercati. Addirittura è circolata l’ipotesi di una chiusura delle Borse per il tempo necessario “a riscrivere i regolamenti, le regole della finanza internazionale”.