Sono passati quattro anni dal fallimento di Lehman Brothers, un simbolo del crollo della finanza statunitense. La banca d’affari americana subì un tracollo che lasciò senza lavoro migliaia di dipendenti, e denunciò globalmente la propria incapacità a gestire la moda dei mutui sub prime, che diedero poi l’avvio a difficoltà planetarie. Ed oggi cosa è accaduto? Si può tornare ad avere fiducia nella finanza statunitense? Quale è la situazione delle principali banche d’affari a stelle e strisce in questo scorcio finale di 2012?
Borse Estere
Titolo Apple vale 1.000$ secondo FBN Securities
Le azioni Apple non smettono mai di stupire e continuano ad ottenere risultati straordinari, in linea con le innovazioni tecnologiche che la società di Cupertino continua a presentare ai suoi milioni di clienti. Ieri il titolo Apple ha toccato un nuovo massimo storico a 685,5 dollari, chiudendo poi la seduta con un progresso dell’1,97% a 682,98 dollari. Il boom in borsa del titolo, che ha di gran lunga la capitalizzazione di mercato più alta del mondo, sta galvanizzando gli analisti finanziari che continuano a fornire target price altisonanti.
FED: tassi confermati fino al 2015
La Federal Reserve ha confermato il tasso di interesse sui prestiti interbancari a zero, dichiarando che l’agevolazione resterà fino al 2015. L’istituto ha inoltre incrementato l’acquisto di Bond.
Proroga supplementare alla Grecia
Continuano i “giochi di ombre” sulla Grecia, che alternativamente vedono il Paese prima in buono stato (o comunque impegnato sul fronte delle riforme e senza ulteriori esigenze di cassa) e poi di nuovo in pericolo. Certo è che ora il Paese si trova a dover affrontare un default controllato con riforme di austerità e con un debito non indifferente.
Investimenti più redditizi dal crack Lehman
Le immagini viste in tv di trader e banchieri che lasciano la sede della Lehman Brothers dopo il fallimento, portando con sé scatoloni pieni di effetti personali, sono ancora impresse nella mente di investitori e gente comune. Il crack della Lehman Borthers, avvenuto quattro anni fa, è diventato l’emblema del crollo della finanza. Da allora il sistema finanziario mondiale si è notevolmente ridimensionato, ma gli scandali non si sono di certo fermati e la speculazione ha continuato a colpire pesantemente i mercati prendendosi gioco di aziende e governi.
Riduzione posti di lavoro Philips
Ritrovare un livello di redditività soddisfacente riducendo il costo del lavoro. Una strategia di breve e medio termine adottata da tantissime compagnie in tutti i mercati, e che Philips intende perseguire, incentivando le iniziative di snellimento dei propri organigrammi su ritmi ben superiori a quelli che aveva inizialmente preventivato. Ma quali sono i numeri di tali azioni di riduzione dell’organico societario? E in che modo la compagnia guidata dal direttore generale Frans van Houten intende raggiungere questo ambizioso obiettivo temporale?
Burberry lancia l’allarme sui profitti
Il settore luxory è sotto i riflettori da questa mattina, a seguito del profit warning lanciato dalla casa di moda britannica Burberry. L’allarme sui profitti lanciato a sorpresa da Burberry ha provocato un terremoto nel comparto del lusso. Il titolo Burberry è sceso di oltre diciotto punti percentuali alla borsa di Londra, contagiando anche colossi come LVMH e Ppr a Parigi. A Piazza Affari pesante calo per Tod’s, Ferragamo e Luxottica.
Glencore offerta finale per Xstrata
Come avevamo evidenziato pochi giorni fa, le negoziazioni per la fusione Glencore – Xstrata sono oramai giunte al termine, con un braccio di ferro che rischia di esasperare le rispettive posizioni. In particolare, stando alle novità emerse nelle ultime ore, pare che la società svizzera Glencore non intenda migliorare i termini e le condizioni finanziarie dell’offerta di fusione con il big minerario Xstrata. Glencore avrebbe pertanto ribadito che la proposta di 36 miliardi di dollari sarebbe l’offerta finale e conclusiva.
Fusione Glencore – Xstrata rimandata
Ha subito un rinvio l’assemblea che avrebbe dovuto dare il via libera all’integrazione tra la Glencore e la Xstrata. Sul fronte della decisione dell’operazione di fusione tra le due multinazionali sembra esser stato decisivo l’intervento oppositivo della Qatar Holding, che ha preceduto una nuova offerta da parte del gruppo acquirente, che ha proposto 3,05 nuove azioni per ogni titolo Xstrata, e il proprio amministratore delegato, Ivan Glasenberg, come guida della nuova realtà.
L’operazione di fusione tra le due grandi società non è pertanto stralciata, ma solo rinviata nel tempo. Glencore e Xstrada, con l’obiettivo di creare il maggior colosso nel settore del commercio delle materie prime, hanno infatti scelto di prendersi una nuova pausa di riflessione, indotta dall’assemblea degli azionisti di Glencore (incorporante), convocata ieri a Zugo, in Svizzera, e produttrice del rinvio della decisione.
Crisi Alcoa nuove proposte governo
Il governo italiano è al lavoro, in queste ore, per cercare di risolvere la drammatica crisi dello stabilimento Alcoa di Portovesme, in Sardegna, oramai a rischio chiusura immediata. Tra le iniziative che l’esecutivo Monti sta cercando di applicare per convincere la multinazionale svizzera Glencore a intervenire attivamente rilevando l’impianto, figurerebbe anche uno sconto sulla bolletta energetica per 15 anni. Un benefit importante, che il governo vorrebbe giocare come carta determinante per influenzare le scelte della compagnia.
Germania frena la BCE sui Bond
“No ad acquisti illimitati di bond”. Questo è il monito della Merkel giunto in serata, riguardo la posizione della BCE e di Draghi stesso sulle misure anti-crisi. In una giornata in cui lo spread ha tentato di consolidare il trend ribassista riuscendoci solo in parte, l’altolà della Merkel alimenta le tensioni intorno alla BCE, che domani deciderà le misure da prendere.
Sciopero Lufthansa mette in crisi la compagnia
Giornata di sciopero per gli assistenti di volo di Lufthansa. La protesta dei dipendenti della compagnia aerea tedesca ha prodotto la cancellazione di quasi 300 voli in tutto il mondo, coinvolgendo in maniera principale gli scali nazionali. Anche l’Italia è stata riguardata da questa ondata di agitazioni, con la soppressione di circa 30 voli da o in arrivo per la Penisola. Ma quali risvolti potrà avere questo sciopero sulla stabilità della gestione strategica ed operativa della compagnia? Cerchiamo di comprendere cosa stia accadendo, e quali saranno i risvolti per Lufthansa.
Facebook aggiorna il minimo storico sotto 18$
Clamorosa debacle per il titolo Facebook, che dal giorno dell’Ipo ha perso il 114,32% considerando che il prezzo del collocamento era stato fissato a 38 dollari per azione e che ieri le azioni del celebre social network sono crollate sotto quota 18 dollari, toccando il minimo più basso di sempre a 17,55 dollari. Dal massimo storico di 43,1 dollari toccato nel giorno dello sbarco sul Nasdaq, la perdita ammonta al 142,68%. Dall’Ipo sono stati bruciati 50 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
Mercedes paga 500 milioni per flop tecnico
Stando a quanto affermato dal Frankfurter Allgemeine Zeitung, Mercedes avrebbe speso circa 500 milioni di euro per riparare i motori difettosi disposti sul mercato tra il 2008 e il 2009. Una spesa di straordinaria entità, che la compagnia auto tedesca sta pagando a carissimo prezzo. Sarebbero stati almeno 300 mila, infatti, le visite che i clienti della società europea hanno dovuto effettuare nelle officine per poter sostituire le parti difettose al motore della vettura. Ma quale sarà il peso di questo flop tecnico e di immagine sui conti dell’azienda?