Tra il mese di febbraio e quello di luglio, Prada – uno dei brand più noti nel lusso italiano – ha registrato una fortissima crescita delle vendite di gruppo, salite del 36,5 per cento a quota 1,5 miliardi di euro. In forte ampliamento è il network di vendita a gestione diretta della compagnia, che ora è cresciuto a quota 414 negozi, in grado di generare, in via autonoma, ben l’80 per cento del fatturato complessivo. Cresce pertanto l’attesa per i risultati completi, annunciati nella seconda parte del mese di settembre.
Borse Estere
Misure insufficienti in Eurozona secondo il FMI
Il Fondo Monetario Internazionale definisce insufficienti le misure prese per fermare il contagio della crisi in Eurozona e rilancia l’allarme dopo il “giovedì nero”. La giornata di ieri, iniziata in un clima positivo dopo la tenuta di mercoledì scorso, ha subito nel pomeriggio un drastico cambio di rotta dopo la conferenza stampa di Mario Draghi, dove sono state annunciate le nuove misure a sostegno dell’Euro.
Semestrale Bnp Paribas molto solida
Che sia tempo di trimestrali e di semestrali è ben noto. Cerchiamo quindi di comprendere come si sia conclusa la prima parte d’esercizio per Bnp Paribas, con la banca transalpina che è riuscita a diminuire l’esposizione nei confronti del debito sovrano italiano, calato dai precedenti 12,3 miliardi di euro agli attuali 11,5 miliardi di euro, affermando – nel contempo – che il nostro Paese sta procedendo nella giusta direzione.
Mario Draghi e la crisi dell’Euro
Da quando la crisi dell’Euro ha investito i mercati finanziari molti investitori (tra cui anche nomi illustri come quello di Soros) hanno sempre sostenuto che l’Euro aveva tutte le carte in regola per evitare un crollo strutturale e che quindi la BCE avrebbe potuto non solo arginare le perdite ma anche rilanciare la crescita.
Facebook chiude trimestre in perdita
Non è un buon momento per le internet company. Dopo il suo controverso sbarco sul listino azionario Nasdaq, ieri sera Facebook ha presentato i conti relativi al secondo trimestre dell’anno deludendo gli investitori. Il trimestre si è chiuso con una perdita netta di 157 milioni di dollari (perdita per azione 0,08$), mentre nello stesso periodo del 2011 la società guidata da Marck Zuckerberg aveva guadagnato 240 milioni di dollari. Il tiolo Facebook ha perso l’8,52% a 26,84 dollari, toccando il minimo più basso da un mese e mezzo.
Previsioni negative ad agosto sul Dow Jones
L’indice Americano che ha messo a segno un recupero guidato dal tris di trend-line ben visibili nell’immagine si trova ora in difficoltà, trascinato anche dalla crisi dell’Euro che si è riversata inevitabilmente oltre oceano. La perdita della mediana dopo il 14 maggio scorso ed il ritorno verso il supporto a 12060 ha avviato una fase di incertezza che persiste anche in questi giorni e rischia di avviare un ciclo ribassista con target a 10000 punti.
Utile Apple inferiore alle attese
Nel suo terzo timestre fiscale dell’esercizio 2011/2012 Apple ha chiuso con un utile netto di 8,82 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 7,31 miliardi dello stesso periodo dell’esercizio 2010/2011. Gli utili sono pari a 9,32$ per azione, in leggero calo rispetto alle attese degli analisti calcolate da Thomson Reuters, che invece erano per 10,36$ per azione. Il fatturato si è attestato a 35 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti (37,2 miliardi). Il colosso della microelettronica fondato da Steve Jobs ha venduto 17 milioni di iPad (+84% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio fiscale precedente).
Spread Spagna al record storico
Anche se nella giornata di ieri abbiamo ricordato quanto lo spread sia un indicatore estremamente difficile da “leggere”, visto che non si può esclusivamente leggere un numero per tirare le conclusioni, vi sono comunque casi in cui non servono analisi approfondite. Durante la giornata di oggi lo spread tra i titoli di Stato della Spagna e quelli della Germania ha toccato il record storico a 593 punti base.
Microsoft in perdita per la prima volta dal 1986
Non accadeva dal 1986, anno della quotazione in borsa. Era già nell’aria, ma ieri c’è stata l’ufficialità: Microsoft Corporation ha chiuso il secondo trimestre 2012 in rosso. La perdita è pari a 192 milioni di dollari. In realtà, ad inizio luglio, il colosso di Bill gates aveva comunicato ai mercati di aver proceduto con una maxi-svalutazione da 6,2 miliardi di dollari di un asset acquistato nel 2007, ovvero la aQuantive, gruppo specializzato nella distribuzione di annunci digitali online che fu acquistato per 6,3 miliardi di dollari.
Previsioni Dow Jones Industrial Average Luglio 2012
La ripresa in Eurozona slitta ancora dopo l’allarme della BCE sulla disoccupazione del Vecchio Continente, ancora una volta in crescita. La questione però ora diventa di importanza globale, visto che la recessione di un singolo continente si rifletterebbe senza riserve su tutta l’economia, dagli USA alla Cina, per poi mandare in tilt il mercato delle valute e delle obbligazioni.
Eni prima italiana nella classifica Fortune Global 500
Dopo due anni di assenza dalla vetta, il colosso petrolifero olandese Royal Dutch Shell riconquista il primato della classifica mondiale Fortune Global 500. L’americana Wal-Mart perde così il primato tra i più grandi gruppi mondiali per fatturato generato nel 2011, passando in terza posizione. Infatti, sul secondo più alto gradino del podio sale ExxonMobil. Tra le italiane spicca il 17-esimo posto del colosso energetico Eni. Il Cane a Sei Zampe è la prima delle nove società italiane presenti, con un giro d’affari pari a 153,68 miliardi di dollari.
Goldman Sachs sarà citata in giudizio da fondo pensione olandese
E’ davvero un periodo buio per la finanza mondiale. Il Gotha del credito è sotto accusa per continue manipolazioni del mercato e per scommesse speculative azzardate, in grado di mettere a repentaglio il funzionamento dell’economia reale. Dopo lo scandalo derivati di JP Morgan è stata la volta dell’Ipo Facebook, che ha fatto finire sotto inchiesta numerose banche americane che avrebbero lucrato decine e decine di milioni di dollari manipolando la quotazione del social network nel momento dello sbarco al Nasdaq.
Peugeot non chiederà aiuti statali
Profonda crisi per la casa automobilistica francese Peugeout, che venerdì ha chiuso la seduta con un calo vicino all’8% alla borsa di Parigi. Le azioni Peugeout valgono ormai un quarto di un anno fa e risentono del pessimo andamento delle vendite. L’amministratore delegato Philippe Varin ha dichiarato che il gruppo non ha chiesto aiuti di stato. Nel frattempo i competitor tedeschi, come Bmw, continuano a mettere a segno un record di vendita dopo l’altro. La situazione è davvero delicata, soprattutto da un punto di vista finanziario.
Volkswagen acquista il 100% di Porsche
Il gruppo Volkswagen ha annunciato di aver acquistato il 100% del capitale di Porsche, attraverso un esborso pari a 4,46 miliardi di euro. L’operazione sarà completata entro il primo agosto prossimo. Il colosso di Wolfsburg metterà così le mani sull’intero capitale della casa automobilistica di Stocccarda anche da un punto di vista finanziario, dopo averla già integrata in precedenza sotto il profilo industriale. Volkswagen chiude la partita dopo ben 7 anni, ovvero dal primo tentativo di scalata avvenuto appunto nel 2005.