Crisi economica: ancora bassi i consumi delle famiglie

 Continua nel nostro Paese la tendenza stagnante dei consumi familiari, a conferma del fatto che la crisi finanziaria ha intaccato forse più del previsto il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Anche per il mese di febbraio, infatti, la Confcommercio ha rilevato l’ennesima tendenza discendente per l’acquisto di beni e di servizi.

Nel dettaglio, a febbraio l’ICC, Indicatore dei Consumi Confcommercio, ha fatto registrare una contrazione su base annua del 4%, confermando come la stagione fredda per i consumi in Italia non sia ancora finita.

Eurozona: giù vendite al dettaglio e prezzi alla produzione

 Nella zona euro le vendite al dettaglio, relative allo scorso mese di febbraio 2009, sono scese oltre le aspettative con un -4% su base annua ed un -0,6% su base mensile. Il dato conferma la stagnazione dei consumi nel Vecchio Continente e un andamento dell’indice del costo della vita ampiamente sotto controllo.

Semaforo rosso nell’Eurozona anche per i prezzi alla produzione industriale, che ha febbraio hanno fatto registrare una contrazione che, secondo le rilevazioni di Eurostat, è stata dello 0,5%. In Italia, invece, il calo congiunturale è stato leggermente più ampio, e pari a -0,6%, mentre su base annua il dato nel nostro Paese segna un secco -2,8%.

Crisi economica: gli italiani hanno voglia di reagire

 In Italia molti cittadini e molte imprese hanno rotto gli indugi senza aspettare che la crisi economica finisca; una quota parte di italiani, unitamente a molte piccole e medie imprese, stanno infatti imparando a convivere con la crisi cercando delle opportunità da cogliere al fine di contrastare il grande clima di incertezza e di prudenza.

Non a caso il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, attraverso il Rapporto mensile “Diario della crisi”, ha messo in evidenza come nel nostro Paese stiano arrivando proprio dal tessuto sociale i primi veri segnali di reazione alla crisi economica. Decisamente più attendista e prudente è invece il settore creditizio, con le grandi banche che, in particolare, sono ancora restie e concedere mutui, prestiti e finanziamenti.