E’ scattato l’aumento del canone Telecom. Il Codacons fa ricorso al Tar

Domenica 1° febbraio è scattato il tanto discusso aumento del canone Telecom. Già dalla prossima bolletta gli abbonati residenziali si vedranno addebitare un rincaro sul canone del 10%, passando così dai 14,57 euro (Iva inclusa) ai 16,08 euro (Iva inclusa). L’aumento del canone di Telecom Italia, il primo dal 2002 che ha attenuto l’ok dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni lo scorso 11 dicembre, non interesserà per il momento le linee affari e i possessori di Social card che potranno fare esplicita richiesta per mantenere invariato il costo del canone. La Clientela agevolata continuerà a beneficiare della riduzione del 50% sul costo del canone, pagando 8,04 euro rispetto ai 7,3 euro del mese scorso.

La prossima settimana sarà decisiva per l’applicazione dell’ecobonus alle nuove auto

 La prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva per la decisione in seno al Consiglio dei Ministri sul provvedimento a sostegno delle autovetture: al nuovo tavolo di discussioni saranno infatti presenti anche le parti sociali. Si parla già di un decreto fatto su misura per la questione, probabilmente un emendamento al cosiddetto decreto “milleproroghe”, la legge del governo che intende prorogare o andare a risolvere le situazioni più urgenti. Come interverrà dunque il governo? Lo scenario più probabile prevede un’ipotesi di rottamazione, in cui il meccanismo principale premierà la diminuzione delle emissioni di anidride carbonica della nuova vettura da acquistare con un aumento dell’incentivo. Questo bonus “ecologico” potrebbe raggiungere un tetto massimo di 1.500 euro, ma tutto dipenderà dalle risorse disponibili e dalle vetture selezionate.

 

Per l’economia della Gran Bretagna il 2009 è a rischio tracollo

 L’economia britannica potrebbe calare del 2,9% nel 2009, registrando la perfomance peggiore dal 1946. E’ questa l’ultima terrificante previsione di alcuni analisti sui risultati dell’economia del Regno Unito. Le misure promosse da Gordon Brown per far fronte alla crisi economica potrebbero perciò aver bisogno di nuovi interventi all’inizio dell’anno. Malgrado le esportazioni dovrebbero essere favorite dalla grande svalutazione della sterlina, che è ormai vicina alla parità con l’euro, si teme che i consumi all’interno del paese potrebbero avere un ulteriore peggioramento, dopo che diverse grandio catene di magazzini hanno registrato vistosi cali nelle vendite di Natale. Uno dei principali problemi poi riguarda il calo degli investimenti che secondo alcuni istituti di ricerca potrebbero avere un calo del 15% nella prima meta del 2009.

Q-Cells taglia le previsioni di profitto: in crescita le dilazioni nelle consegne

 Q-Cells SE, la più grande compagnia al mondo per quanto riguarda la produzione di cellule fotovoltaiche, si è vista costretta a tagliare le sue previsioni di guadagno per quest’anno e anche per il 2009: il provvedimento si è reso necessario a causa del persistente indebolimento della domanda del settore, dato che i clienti tendono sempre più a posticipare le consegne. Il reddito netto per il 2008 della società tedesca sarà pari a circa 185 milioni di euro, il che significa non aver centrato la stima degli analisti, la quale prevedeva un profitto pari a 215 milioni di euro: l’annuncio è stato dato dalla compagnia, che ha sede in Germania, nella città di Thalheim, durante una conferenza stampa.

Entrando nel dettaglio, le vendite di Q-Cells ammonteranno a 1,225 miliardi di euro: anche in questo caso la cifra è inferiore alla previsione di 1,35 miliardi di euro. Secondo la stessa compagnia:

Nel corso degli ultimi anni, l’incertezza e l’indebolimento della domanda di mercato sono cresciuti notevolmente, anche a causa della crisi finanziaria. Il risultato è che un numero crescente di clienti di Q-Cells posticiperà le consegne fino alla fine di quest’anno. Queste grandezze non possono essere rimpiazzate in breve termine.

La domanda dovrebbe continuare a essere debole anche nei primi mesi del 2009, con una produzione totale che oscillerà tra gli 800 e i 1.000 megawatt: la società ha provveduto a fornire una previsione economica secondo cui vi sarò una produzione di almeno un gigawatt e un profitto pari a 2,25 miliardi di euro.

Diminuiscono i consumi ma non per il Superenalotto

 Continuiamo a lamentarci della crisi, che i soldi a fine mese non bastano più, delle politiche di Governo che non sono in grado di stabilire la situazione economica. Intanto, nonostante la crisi gli italiani non rinunciano al Superenalotto, ai telefonini e ai prodotti per la persona. Non importa se ciò significhi acquistare meno auto, vestiti e recarsi al ristorante solo per importanti cerimonie. Particolarmente accentuata la flessione per il settore dell’auto: la domanda di beni e servizi per la mobilità è diminuita del 13,8%, rispetto ad ottobre 2007. È quanto emerge dall’indicatore dei consumi di Confcommercio relativo al mese di ottobre: la domanda di beni e servizi ricreativi fa registrare un aumento del 2,4% dovuto principalmente alla forte crescita della spesa per giochi a premi, soprattutto del Superenalotto. La cifra del montepremi ha ragggiunto i 100 milioni e gli italiani, forse, attirati dal miraggio della vincita milionaria sono attirati dalla possibilità di una svolta nella loro vita. Per settimane milioni di italiani hanno tengono le dita incrociate, sperando di azzeccare la vincita che può realizzare tutti i sogni, quelli egoisti e quelli generosi.

Da Coca-Cola Italia buoni sconto per le famiglie

Anche le piccole iniziative possono aiutare a risolvere grandi problemi come la forte crisi finanziaria che ha colpito i mercati internazionali. Lo sanno bene alcune imprese italiane che hanno scelto di offrire strumenti utili a rilanciare i consumi e ad aiutare le famiglie più disagiate. E’ il caso della Coca-Cola Hbc Italia, società italiana controllata dalla famosa multinazionale americana, che ha deciso di stanziare un contributo di circa 11 milioni di euro a vantaggio delle famiglie italiane che non dovranno così rinunciare ad un prodotto di marca di cui sono state assidue consumatrici prima della crisi. La Coca-Cola Italia ha, infatti, previsto l’emissione di circa quattro milioni di coupon sconto da tre euro ognuno destinati alla famiglie più bisognose come quelle composte da 4 o più persone. I buoni sconto potranno essere utilizzati per l’acquisto di bevande Coca-Cola, evitando cosi un sensibile calo dei consumi.

Un Fondo di garanzia a tutela di chi acquista pacchetti turistici

Sono sempre di più gli italiani che scelgono di rivolgersi ad agenzie di viaggio per organizzare una vacanza all-inclusive al fine di trascorrere al meglio il proprio tempo libero ed i giorni di festa. Molto spesso, però, capita di incappare in spiacevoli sorprese che oltre a rovinare la vacanza finisco per pesare anche a livello economico. Proprio per evitare queste situazioni e tutelare i consumatori in caso di insolvenza o fallimento di agenzie o tour operator è stato istituito nel 1995, con Dlgs 111/95, il Fondo nazionale di garanzia. Questo Fondo speciale agisce principalmente per permettere al consumatore, in caso di insolvenza o fallimento dell’agenzia di viaggio, di ottenere il rimborso della somma versata e, nel caso di località estere, il rimpatrio.

Vendite al dettaglio: Cina, USA e Regno Unito a confronto

 I dati sulle vendite al dettaglio fanno capire ancora una volta quale sia l’impatto della crisi finanziaria sulla crescita delle economie dei vari paesi e come si stiano spostando gli equilibri a livello mondiale. E’ interessante comparare la situazione di Cina, USA e Regno Unito: tre economie diverse che stanno reagendo in modo diverso alle difficoltà di questi periodi. Sono stati pubblicati oggi i dati relativi alle vendite al dettaglio in Cina per il mese di ottobre: +22%. Se poi si considera anche il +23,2% di settembre capiamo che la crescita economica in Cina si stia velocemente trasformando in un aumento dei consumi, cosa che rende il mercato cinese estremamente promettente per il futuro anche se stanno arrivando i primi segnali di rallentamento.