Coldiretti stima i danni economici degli scioperi dei camion

 Tir e camion di tutta Italia sono rimasti bloccati ai caselli autostradali per ben due giorni, uno sciopero e una protesta che hanno letteralmente paralizzato il paese, mettendolo in ginocchio da diversi punti di vista: in effetti, una delle conseguenze di questo evento poteva essere facilmente intuito, i danni economici dello sciopero cominciano già a farsi sentire. La Coldiretti ha stimato le perdite finanziarie del mancato trasporto di merci e prodotti agricoli, un tipico compito dei camionisti. Nello specifico, si tratta di oltre cinquanta milioni di euro in cibi e alimenti che sono andati persi o che rischiano la deperibilità a causa della mancata conservazione. Latte, frutta e verdura sono i beni maggiormente minacciati, con le aziende agricole del nostro paese che possono cominciare a preoccuparsi del fatto che essi non raggiungeranno gli esercizi commerciali e i negozi.

I risparmi delle liberalizzazioni secondo la Federconsumatori

 Tutte le liberalizzazioni decise dal governo Monti sono note e promettono di aumentare la concorrenza in molti settori: ma i cittadini si chiedono semplicemente quanto potranno ricavare in termini economici dal Decreto Cresci Italia. L’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha provato a calcolare i possibili risparmi destinati ai consumatori, cercando di capire quali sono i potenziali benefici per ogni singola famiglia. I dati sono senza dubbio incoraggianti. In effetti, le agevolazioni destinate a ogni singolo nucleo familiare ammonta a 946 euro: ovviamente, si tratta della somma che si ottiene dai vari risparmi per le varie categorie professionali che sono coinvolti da questo pacchetto di misure.

Antitrust multa Pfizer per grave abuso di posizione dominante

 L’Antitrust ha multato la società farmaceutica Pfizer per abuso di posizione dominante. Stando all’Authority, infatti, l’azienda avrebbe ostacolato l’ingresso sul mercato dei farmaci generici al fine di proteggere le proprie quote di mercato. Ne è conseguita una sanzione da 10,6 milioni di euro, e la forte opposizione dei vertici Pfizer, che rigettano al mittente le accuse definendoli “infondate” e preannunciando il ricorso. 

La notizia è effettivamente piuttosto sensazionale. La Pfizer è infatti la prima casa farmaceutica del mondo e, con i suoi atteggiamenti concorrenziali (e non solo) avrebbe di fatto ostacolato e rallentamento l’ingresso dei farmaci generici per la cura del glaucoma. Un comportamento, quello contestato dal Garante, che pertanto avrebbe non solamente risvolti di natura economica, quanto anche legati alla disponibilità di farmaci più a buon mercato.

A Milano entra in vigore l’area C in via sperimentale

 Milano si è svegliata oggi con una novità e un ricordo in più: il ricordo riguarda il tanto discusso Ecopass, mentre l’innovazione sarà quella che da stamattina coinvolgerà gli automobilisti del capoluogo lombardo, la zona a traffico limitato che si sta imparando a conoscere come Area C. Le regole di accesso e i vari pagamenti da effettuare sono nuovi di zecca, dunque bisogna fare un po’ d’ordine per capirne il reale funzionamento. Anzitutto, non si tratta di un pedaggio ecologico che è collegato alle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, bensì di un biglietto di ingresso riservato a tutte le autovetture milanesi in modo da ridimensionare il fenomeno del traffico (si pensa di arrivare a una riduzione complessiva di trenta punti percentuali).

Le parafarmacie puntano a una liberalizzazione a costo zero

 Le parafarmacie non ci stanno e hanno deciso di lottare fino alla fine per ottenere delle novità importanti in tema di liberalizzazioni dei farmaci: non è un caso, quindi, se la categoria ha deciso di raccogliere delle firme per aumentare la sensibilizzazione a tal proposito, con le principali associazioni che sono impegnate a ottenere dei traguardi importanti. Nello specifico, la riforma in questione, definita a costo zero per lo Stato e pagata solamente dalle farmacie di maggiori dimensioni, è stata proposta da Forum, dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e dall’Associazione Nazionale Parafarmacie d’Italia (Anpi).

L’Istat certifica il lieve rialzo delle vendite al dettaglio

 Le vendite al dettaglio del nostro paese hanno fatto registrare a ottobre un leggero miglioramento: come accertato opportunamente dall’Istat, infatti, il comparto alimentare ha sostenuto questa crescita, con degli ottimi risultati soprattutto per quel che concerne i discount. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che due mesi fa l’aumento congiunturale è stato pari a 0,1 punti percentuali, se non altro una variazione incoraggiante, dato che per almeno cinque mesi si era assistito solamente a dati negativi. Rispetto a settembre, poi, i prodotti alimentari sono stati venduti in gran numero, con un incremento dello 0,7%, mentre il confronto con lo stesso periodo di un anno fa ha evidenziato di fatto un calo piuttosto sostenuto (-1,5%), a causa, in particolare, delle pessime performance dei beni non alimentari.

L’Aduc denuncia i rincari attuati da Ryanair

 I rincari attuati da Ryanair, vettore irlandese celebre per le sue offerte a basso prezzo, sono sotto gli occhi di tutti: al problema si sta interessando soprattutto un’associazione dei consumatori, l’Aduc (Associazione per la Difesa degli Utenti e dei Consumatori), la quale si è anche chiesta se questa nuova politica d’oltremanica possa rappresentare la parola fine per i voli low cost. Gli aumenti tariffari sono specifici e stanno interessando diverse voci della prenotazione online. In particolare, è stato registrato un incremento in merito al trasporto dei bagagli a bordo, visto che questa opzione comporterà a Natale un aggravio da venti a venticinque euro.

A Natale gli italiani non risparmiano sul cibo

 La crisi economica impera ovunque e più che mai anche nel nostro paese, ma la tradizione sembra avere la meglio in questo periodo di festività natalizie: secondo l’ultima analisi della Coldiretti, la quale si è avvalsa di una approfondita analisi di Deloitte (Xmas Survey 2011 per la precisione), il settore alimentare può ancora contare su richieste importanti da parte dei consumatori, come a dire che ancora non si è pronti per il risparmio vero e proprio. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che solamente l’11% degli italiani ridimensionerà la propria spesa in cibi per i festeggiamenti ormai sempre più vicini, anzi se ci sarà qualche taglio, andrà a riguardare altri comparti.

Edison conferma tutti i propri target per il 2011

 Edf e Delmi sono ancora alla ricerca dell’accordo giusto per il riassetto di Edison, ma in attesa di questo evento si può conoscere la situazione più attuale dei conti e delle aspettative della spa milanese: qualcuno poteva attendersi dei dati influenzati in maniera negativa da tutta questa incertezza su trattative e intese, in realtà il secondo operatore elettrico del nostro paese deve fare i conti soprattutto con i contratti relativi al gas. Il 2011, quindi, dovrebbe concludersi in maniera piuttosto precisa, con il consiglio di amministrazione del gruppo che ha annunciato di attendersi dei risultati in linea con le previsioni.

Altroconsumo: in aumento le tariffe dell’acqua

 I due referendum sull’acqua non hanno modificato più di tanto la situazione del comparto idrico nel nostro paese. Come ha accertato l’associazione di consumatori Altroconsumo in una delle sue ultime indagini, infatti, l’aumento delle tariffe ha riguardato un po’ tutta Italia, con doppie cifre pericolose in tre città, vale a dire Palermo (+35%), Trieste (+25%) e Roma (+21%), una situazione che si può riscontrare anche in altri comuni. Una leggera stabilità dei prezzi, invece, è stata riscontrata a Catania, Potenza e Brescia. Come risultata da questa stessa analisi, inoltre, Firenze risulta essere la città in cui vi sono i prezzi più cari a parità di consumi, ovvero circa 503 euro all’anno; seguono a non molta distanza Arezzo, Pesaro e Pisa.

Black Friday, gli americani tornano a spendere

 Si è parlato molto, negli Stati Uniti ma non solo, del cosiddetto “Black Friday” e delle sue conseguenze: le preoccupazioni finanziarie sono ancora forti, inutile negarlo, ma i consumatori americani hanno reagito con decisione. In effetti, i principali affari sono stati conclusi già nel corso di quella giornata, visto che si trattava del primo giorno dei saldi stagionali, dunque in molti non hanno voluto lasciarsi scappare delle occasioni imperdibili. Negozianti e clienti hanno avuto motivi importanti di soddisfazione. In particolare, le vendite sono state superiori di ben 6,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un incoraggiamento fondamentale in vista degli acquisti che verranno fatti a Natale.

Carburanti: nuovi rincari per il gasolio

 Una crisi economica come quella che si sta vivendo ultimamente non può che avere conseguenze a livello di qualsiasi settore: uno di questi è, senza dubbio, quello dei carburanti, con i rincari che rendono la vita impossibile agli automobilisti e provvedimenti finora inutili. L’ultimo effetto negativo provocato nei confronti di tale comparto è rappresentato dal nuovo tariffario di benzina e gasolio. Ma se nel primo caso le performance e gli andamenti possono essere definiti piuttosto “autonomi”, lo stesso non può dirsi del gasolio, i cui incrementi sono stati fin troppo significativi. Come è stato opportunamente rilevato dalla Staffetta Quotidiana, infatti, compagnie importanti come Q8, Shell, Ip, Tamoil e TotalErg hanno ritoccato al rialzo i loro listini e non si è trattato di modifiche di poco conto.

Rame: si preannuncia un’offerta piuttosto debole nel 2012

 L’offerta globale di rame continuerà a rimanere piuttosto bassa anche per tutto il corso del 2012: questo vuol dire che il trend attuale, improntato a un preoccupante ribasso, sarà caratterizzato da tre anni consecutivi di durata, visto che la domanda, soprattutto da parte della Cina, sta gonfiando notevolmente i prezzi. In effetti, le richieste dovrebbero essere superiori alle offerte di 495mila tonnellate complessive quest’anno, il deficit più consistente dal 2004 ad oggi, mentre soltanto 365 giorni fa questo stesso dato si era attestato a quota 214mila tonnellate. L’allarme in questione è stato lanciato da Pan Pacific Copper Company, il maggior produttore di rame di tutto il Giappone. Ora si attende un’ulteriore contrazione di 31mila tonnellate.

Il lusso di Hermes non conosce crisi: utile netto +49%

 Il settore del lusso è uno di quelli che meglio riescono a resistere a qualsiasi tipo di crisi: ne è una chiara testimonianza il caso di Hermes, compagnia francese attiva appunto nel campo della moda, la quale è capace di fare registrare solamente performance positive. Nello specifico, il brand transalpino ha conseguito un importante utile netto nel corso dei primi sei mesi del 2011, dato che questo dato è cresciuto di ben quarantanove punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa: a conti fatti, Hermes ha ottenuto ben 291 milioni di euro, mentre nel 2010 questo stesso valore si era attestato poco al di sopra di 194 milioni, un rialzo davvero sorprendente, ma non troppo. In questo modo la società può tentare di raggiungere in tutta tranquillità gli obiettivi che si è prefissa per quest’anno.