Analisi Tecnica: indici americani sui supporti

 Anche oltreoceano gli indici si flettono sotto la pressione delle vendite: dopo aver testato precisamente la statica di lungo periodo rossa posta a 9031 il Dow Jones ripiega con violenza fino a raggiungere il supporto a 8129 non violato in chiusura di candela daily.
È ora questo il livello da non rompere nuovamente per evitare di rivedere i minimi del 2008 ed innescare un nuovo ribasso violento.
La tenuta degli 8129 negli ultimi due giorni della settimana porta comunque una ventata di ottimismo per la settimana entrante, che vede la prima resistenza posta a 8795 con target ancora 9031: un long si potrà tentare comunque anche su un ritorno agli 8129 nelle sedute di Lunedì e Martedì per anticipare un’eventuale ripresa degli indici, con la possibilità di inserire stop-loss (oppure stop & reverse) appena al di sotto dello stesso livello.

Analisi Tecnica: cosa è cambiato sul Dow Jones?

 Rialzo interessante quello del Dow Jones Industrial Average, che a fine giornata trova la forza di chiudere a 8635,42 punti indice, mettendo a segno una performance del 3,65%: viene da chiedersi se nel medio periodo sta cambiando vento, oppure se siamo di fronte all’ennesima oscillazione non significativa.
L’osservazione dei grafici weekly smentisce (allo stato attuale) l’ipotesi di un cambio di tendenza: non vi sono infatti segni di ripresa, anzi rimane un target al ribasso da raggiungere (i minimi del 2002). Certo, per invertire la tendenza su un grafico di questo tipo è necessario un determinato arco di tempo, al fine di permettere la formazione di pattern e il posizionamento degli oscillatori in zone di rilievo.

Dubbi sul futuro di citigroup, si parla di merger o vendita di asset

 Wall Street rimbalza potententemente guadagnagnando oltre il 6%, ma nel listino principale newyorkese spicca il crollo di Citigroup che in un mercato estremamente volatile è stato bersagliata dalle vendite e dal pessimismo del mercato che vede foschi scenari per la banca statunitense. Sulla travagliata ex leader dei servizi finanziari Usa, infatti, sono circolate indiscrezioni stampa di un possibile merger o almeno di cessione di importanti asset. Ne ha parlato il Wall Street Journal, ma a Cnbc il Ceo Vikram Pandit ha escluso lo spinoff della controllata Smith Barney, stigmatizzando la fabbrica dei rumour e rassicurando che la posizione patrimoniale del gruppo è solida. Tra gli addetti ai lavori, Gerard Cassidy, analista di Rbc Capital markets parla di “paura e panico, a questo punto. Gli investitori quest’anno hanno visto movimenti del genere e la fine è stata molto sgradevole (perciò) prima sparano, poi fanno le domande. Sfortunatamente manca la fiducia”.

Analisi Tecnica: nuovi target per il Dow Jones Industrial Average

 Nell’ultima seduta della settimana il Dow Jones stupisce a fine giornata con un ribasso vertiginoso: -3,82% nell’ultima ora scarsa. A livello weekly, la candela registra un -4,99% di performance, con un massimo in area 9159,58 punti indice, e un minimo di 7965,42 punti; la chiusura a 8297,31 si “appoggia” perfettamente sulla parte bassa del canale verde che, nonostante la pressione costante dei venditori, non viene ancora violato con decisione. In conclusione non vi sono segnali particolari sul grafico weekly: mantenere alta l’attenzione su questo time frame poiché nelle prossime settimane potrebbe rivelarsi l’intenzione del Mercato per il medio periodo: a seconda degli sviluppi bisognerà individuare la partenza di un nuovo mercato toro, o la continuazione del ribasso in corso da ormai un anno a questa parte.

Il Dow Jones vira con violenza mettendo a segno un -5,05%

 Seduta pesantemente negativa quella di ieri sull’indice Americano Dow Jones: -5,05% la performance messa a segno, con la chiusura sul valore di 9139,27 molto vicina al minimo di giornata a 9111,47 punti indice. Sul grafico daily si crea dunque una candela rossa dal body ampio, segno che non vi è stata incertezza durante la giornata sulla direzione. Dopo sei giornate in rialzo era comunque necessario uno storno, che non cambia la visione di breve periodo: siamo ancora sopra i 9031 punti indice (statica di lungo periodo), il che è un buon segno per il proseguo del trend rialzista di breve periodo innescato il 10 Ottobre. Solo la rottura della statica di lungo periodo potrebbe far pensare ad un ritorno sui valori del 10 Ottobre, quindi attenzione alla sua violazione (e come al solito attenzione ai volumi di scambio che dovranno essere piuttosto elevati per decretare la rottura dell’area indicata).

Le Borse tifano Obama, in caso di sua vittoria è probabile un nuovo rimbalzo

 Non ci sono ragionamenti politici, analisi dei programmi, valutazioni degli uomini che saranno chiamati a guidare l’economia. Non c’è nulla di questo nella conclusione che tutti a Wall Street facciano il tifo per Obama, ma una semplice analisi statistica, per quello che nella finanza esse possono contare. Le Borse di tutto il mondo potrebbero accelerare il rimbalzo in corso in questi giorni se nelle elezioni di domani Barack Obama vincerà su John Mc Cain, è questo il verdetto che tutti gli esperti di analisi finanziaria hanno decretato già da qualche giorno. E secndo alcuni già dietro il rimbalzo di questa ultimi giorni, ci sarebbe stata anche la spinta dei sondaggi che danno il candidato democratico in netto vantaggio sul rivale reppubblicano. Obama si è accreditato come l’uomo della speranza, il simbolo del cambiamento, e tutti gli investitori sanno quanto sui mercati finanziari c’è voglia di cambiamento. malgrado una sua certa inensperienza in campo economico, il volto nuovo di Obama potrebbe rappresentare un vero punto di svolta per gli ormai sfiduciati mercati finanziari.