Attraverso una intesa allargata assunta nella giornata di ieri, l’Unione Europea è riuscita a compiere il decisivo passo in avanti verso il nuovo Fiscal Compact, il Patto di bilancio che impone regole di rigore comuni sui conti pubblici e sulla crescita economica. Ad ogni modo, l’accordo consolidato in ambito comunitario non è ancora una certificazione di omogeneità di intenti da parte dell’Unione Europea. I Paesi membri sembrano infatti ancora divisi in merito ad alcuni temi di particolare importanza come – su tutti – le modalità di risoluzione della crisi economica greca.
Inoltre, non tutti i 27 membri hanno sottoscritto l’accordo. Si sono tirati fuori dalle regole del Fiscal Compact – come era prevedibile alla vigilia – la Gran Bretagna, e le Svezia (quest’ultima, per “ragioni parlamentari” prevalentemente riconducibili alla scarsa maggioranza di cui gode il premier locale).