Titoli da comprare nel 2012

 Di fronte alle festività gli investitori si prendono una pausa e tirano le somme dei portafogli; il 2011 è stato un anno estremamente difficile e molto contrastato che ha visto l’indice FTSE-Mib vacillare per poi arrivare a cedere al mese corrente quasi il 30% del valore rispetto alla chiusura del 2010, con le blue-chips alternativamente rialziste e ribassiste ma unite dalla debolezza comune che ha spinto l’indice sotto il bottom dell’anno precedente.

A guardare il grafico sembra che nel 2012 le cose potrebbero peggiorare ulteriormente visto anche il livello dello spread tra Btp e Bund che preoccupa le istituzioni; in realtà restano come sempre aperti due scenari ben distinti di cui il primo è proprio quello ribassista. Se da un lato abbiamo Monti che chiede di comprare Btp e Bot per sostenere il Paese, dall’altro sappiamo che con capitali ridotti i rendimenti dei titoli di Stato non sono convenienti anche se alti ed il profilo di rischio è estremamente basso. Parliamo quindi di azionario visto che la vera scelta difficile sarà “indovinare” il settore difensivo per il 2012.

Asta Bce si chiude con domanda record

 Risultati oltre le aspettative per l’asta straordinaria della Bce a tre anni che fornirà al sistema bancario europeo 489 miliardi di liquidità, pari a circa il 44% del total funding 2012 delle banche italiane (stima di Intermonte). Non solo l’importo ha superato le aspettative di mercato ma anche la durata dell’operazione conclusasi nel giro di poche ore. La maggior parte dei finanziamenti dovrebbe essere andata a banche dei Paesi del Sud Europa, per le quali risulta più difficile finanziarsi sul mercato. Questa operazione d’altronde é stata attuata con lo scopo di ridurre i rischi di razionamento dei flussi finanziari a imprese e famiglie e uscire dalla recessione.

La Fed propone nuove regole per le grandi società finanziarie

 La Federal Reserve ha proposto proprio nel corso della giornata di ieri di introdurre nuove regole per le società finanziarie di maggiori dimensioni: si tratta di una delle misure che la banca centrale americana sta selezionando per ridurre la minaccia di queste stesse compagnie nei confronti del sistema economico. In pratica, si andrebbero a corroborare le regole fissate dal Dodd-Franck Act del 2010, anche perché è forte l’intenzione di evitare il ripetersi della crisi di tre anni fa. Le proposte in questione sono precedute da una introduzione della Fed stessa, nella quale viene indicato come si vuole creare un insieme integrato di norme che sia in grado di ridimensionare la probabilità di fallimento sistemico delle società più importanti, oltre a minimizzare i danni prodotti al sistema.

L’eurozona vara l’aumento delle risorse per l’Fmi

 I ministri dell’eurozona hanno concordato proprio ieri il potenziamento delle risorse del Fondo Monetario Internazionale di 150 miliardi di euro: si tratta di una misura volta a contrastare in maniera ancora più efficace la crisi del debito, ma non è ancora chiaro se si potrà raggiungere il limite dei duecento miliardi, soprattutto alla luce del diniego britannico. La conference call in questione è durata ben tre ore e al termine di essa, gli stessi ministri hanno annunciato che le nuove garanzie di prestito nei confronti dell’organizzazione di Washington verranno messe a disposizione anche dalla Repubblica Ceca, dalla Danimarca, dalla Polonia e dalla Svezia, paesi che non fanno parte dell’unione monetaria.

Piazza Affari recupera terreno, spread a 488

 Il listino azionario italiano recupera terreno dopo l’incertezza della scorsa ottava; dopo un’open negativo sotto a 14500 in pochi scambi il FTSE-Mib si porta al di sopra del supporto psicologico salendo oltre a 14750 nel corso della mattinata, dove ora lateralizza.  I maggiori istituti di credito sono positivi, ed è proprio questo il fattore che costringe a prendere il minimo del 14 Dicembre come inizio di un nuovo tracy+1 che ora stà cercando di superare i livelli critici e virare al rialzo, per recuperare le perdite dei scorsi giorni.

Abbiamo quindi Unicredit che guadagna il 5.65% portandosi a 0.7195 seguita da Mediobanca (+4.87%) a 4.7380 e Intesa SanPaolo al terzo gradino del podio momentaneamente con una performance del 4.61% che fa’ sfiorare quota 1.2750.

Novità nel decreto Salva Italia

 Battezzato dallo stesso Mario Monti come decreto “Salva Italia“, lascia facilmente dedurre che sarà la manovra che porterà il nostro Paese fuori dal baratro che si era prospettato, dopo la crisi del Portogallo, ma soprattutto dei nostri vicini di casa greci. L’Italia é una delle economie trainanti dell’unione Europea e “non può permettersi” di sbagliare. Gli italiani sono stati chiamati a prendere atto di questo periodo di austerità: sono 101, fra emendamenti e sub-emendamenti, le modifiche introdotte nel decreto salva Italia. Vediamo alcune novità introdotte con questa manovra.

Recessione economica in Italia nel 2012

 Sacrifici. Questa é la parola che serpeggia tra le labbra del nuovo esecutivo che si appresta a discutere in questi giorni sugli ultimi emendamenti della manovra che sempre più spesso viene chiamata “Salva Italia“. Sacrifici a cui il popolo italiano non potrà sottrarsi per amor di patria e senza lasciarsi influenzare negativamente dalle previsioni molto dure divulgate ieri da Confindustria sull’economia italiana. Il 2012 non sarà l’anno della ripresa, per l’Italia si attende un periodo di recessione: per l’anno venturo le stime parlano di un -1,6% rispetto alla precedente previsione del +0,2% e il settore più colpito, neanche a dirlo, sarà il lavoro. Il peso delle manovre finanziarie, dei rovesci dei mercati e delle richieste dell’Europa sulla rimodulazione dei debiti pubblici si faranno presto sentire e e come un boomerang, la crisi appena superata dopo il disastro dei mutui subprime, torna ad aleggiare sul nostro Paese e sull’Europa intera: fino al 2013 l’Italia vedrà un periodo in cui la crescita sarà piatta o negativa.

Piazza affari apre in salita. Lo spread resta oltre i 500 punti

Le borse americane hanno chiuso la giornata di contrattazioni in negativo. Il Nasdaq ha chiuso con un -1,55% mentre il Dow Jones ha perso l’1,10%. Lo spread nella prima mattinata di oggi è ancora alto, oltre i 500 punti. Sembra non sortire nessun effetto sul differenziale la manovra del governo monti che oggi è al vaglio del parlamento, il quale dovrà dare la fiducia o meno a tale manovra. Intanto Piazza Affari gira in positivo, solamente l’indice STAR è segnato in negativo, anche se appena sotto lo zero Insomma, una giornata che sembra buona per le borse nazionali.

PayPal sfida Groupon nel business delle offerte del giorno

 PayPal, celebre sistema di pagamento via internet, oltre che uno dei business più proficui di eBay, rappresenta la sfida maggiore della casa d’aste online a due aziende di rilievo come Groupon e LivinSocial.com nell’ambito dell’offerte giornaliere: in effetti, l’intenzione è quella di mettere a disposizione degli appositi tagliandi e coupon che i clienti potranno utilizzare per gli acquisti di abiti e cellulari. La compagnia tenterà la sua prima incursione nel mondo della telefonia mobile proprio nel corso del primo trimestre del 2012, grazie in particolare a una partnership con ben duecento operatori americani.

Fiat firma l’accordo per il nuovo contratto

 Fiat e sindacati sono finalmente giunti ad un accordo, con il via libera di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e l’assenza della Fiom, é stata firmata l’intesa per il contratto del gruppo, che interessa 86.000 dipendenti in tutto il nostro Paese. All’ultima fase del negoziato la Fiom non ha voluto prendere parte: non ha condiviso l’impegno a raggiungere l’intesa. La Fiat ha confermato tutti gli investimenti per ‘Fabbrica Italia‘ e il vincolo a rimanere sul territorio nazionale. Buone notizie per i dipendenti: il contratto che avra’ la durata di un anno e si applica agli 86mila lavoratori dei circa 60 stabilimenti del gruppo in Italia tra Fiat e Fiat Industrial, dal 2012 è stato fissato un premio di risultato di 600 euro (da corrispondere nella stessa misura anche a chi ha subito lunghi periodi di cassa integrazione), uno scatto ulteriore di anzianità per tutti gli addetti, un aumento reale della paga base.

Dove comprare lingotti d’oro

 Se c’è un investimento considerato “sicuro” ed infallibile è sicuramente quello immobiliare, anche se su queste stesse pagine abbiamo già discusso di come si tende sempre a sottovalutare i problemi legati alla gestione burocrazia ed alla gestione di qualsiasi tipo di edificio, ma sopratutto ai problemi che si hanno senza capitali adeguati da mobilitare. L’alternativa all’investimento in immobili è invece l’acquisto dei beni di rifugio, di cui il massimo esponente è sicuramente l’Oro.

Investire in Oro può essere fatto in modalità molto diverse tra di loro e la grande flessibilità del mercato consente a tutti i portafogli l’ingresso in acquisto, sia che si tratti di beni materiali sia (anzi, sopratutto) che si tratti di beni finanziari. Se da un lato abbiamo infatti il classico acquisto diretto di monete d’oro o meglio ancora di lingotti (che ricordiamo deve essere fatto tramite gli operatori specializzati indicati sul sito della Banca d’Italia) che comprende un servizio di giacenza presso siti dedicati, dall’altro possiamo acquistare l’Oro direttamente seduti da casa tramite il trading on-line; ci sono infatti una serie di prodotti finanziari che hanno un’andamento legato al prezzo dell’Oro;

Previsione inflazione 2012 post manovra

 Al momento non ci sono previsioni ufficiali sull’inflazione nel prossimo 2012, quest’anno potrebbe chiudersi con un dato vicino al 3,4%, ma che dovrebbe subire delle variazioni in aumento con la Manovra “Salva Italia” e un lieve innalzamento potrebbe già palesarsi entro la fine di questo mese. L’inflazione nel mese di novembre è diminuita al 3,3% su base annua, con una riduzione dello 0,1% su base congiunturale (dati ISTAT). L’aumento delle accise sui carburanti già operativo da alcuni giorni però, ha incrementato di circa due decimi i prezzi degli stessi.

Moody’s dichiara che rivedrà i rating dei paesi Ue e la borsa apre in calo

Dopo il recente summit che si è tenuto a Bruxelles dei principali capi di stato europeo, Moody’s ha dichiarato che le decisioni prese a tale summit non sono incisive per l’economia europea. In effetti è stato un nuovo nulla di fatto al termine di questo ennesimo summit come anche quelli passati. L’Europa non riesce a trovare una soluzione unitaria per combattere la crisi economia.

La folta platea dei finti poveri in Italia

 Che l’evasione fiscale fosse un problema del nostro paese lo si sapeva da diverso tempo, ma avere dei dati e delle conferme così nette fa sempre riflettere: il riferimento non può che andare a quanto stimato dall’Anagrafe Tributaria, un quadro dalle tinte piuttosto evidente per quel che concerne alcune tendenze di fondo. In pratica, l’aggettivo che meglio si addice a molti contribuenti è quello di “finti poveri”. Si tratta di una platea di soggetti che non dichiara più di ventimila euro all’anno, ma che adora anche viaggiare a bordo di auto potenti (le intestazioni complessive in questo caso sono molto vicine ai trenta milioni di redditi Irpef): anche le barche di lusso gli aerei e gli elicotteri, però, contraddistinguono una situazione simile.