Una grande responsabilità quella data all’Italia e al suo nuovo premier: Merkel e Sarkozy esprimono piena fiducia al governo del professor Monti, ma sottolineano senza mezzi termini che un nostro crollo porterebbe inevitabilmente alla fine dell’euro. Un’affermazione che sa tanto di avvertimento, il crollo del nostro Paese potrebbe provocare, secondo i due governatori, delle conseguenze imprevedibili a livello europeo. Sia Merkel che Sarkozy hanno apprezzato il contributo fornito dall’esecutivo di Monti alla guida della terza economia più grande della zona euro. Il governatore tedesco ha definito le riforme di Monti “davvero impressionanti”, da parte sua il nuovo premier ha garantito che l’Italia come ogni altro Paese deve fare di tutto per garantire la sopravvivenza dell’area euro.
Primo Piano
Piazza Affari: Black Friday anche per i mercati azionari?
Il periodo delle compere natalizie inizia tradizionalmente con il Black Friday, ovvero il Venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento che negli Stati Uniti fa’ la felicità dei commercianti; in Italia si comincia a sentire questa tradizione grazie ad Apple che ha deciso per il suo listino una serie di sconti che hanno attirato sulla Mela l’attenzione degli appassionati di tecnologia, importando direttamente dagli USA il sentore che il Natale è ormai prossimo.
Per chi invece si occupa di Mercati le parole “Black Friday” assumono tutt’altro significato e se per gli utenti Apple (e non solo) è un giorno di “festa” per gli investitori si traduce in sventura; siamo ancora ben lontani a Piazza Affari da dichiarare il sell-off ma l’apertura in parità seguita da un deciso calo del listino (ad eccezione di Finmeccanica che guadagna quasi il 3% al momento) spaventa gli investitori che a Wall Street già si preoccupano per il close di giornata.
La ricetta del governo Monti: meno cash e più moneta elettronica
Una delle tante sfide a cui sta lavorando il governo Monti è quella di ridurre in maniera decisa il denaro contante e di puntare maggiormente sui bancomat e le carte di credito: si conosce già il possibile limite al di sopra del quale la carta moneta non potrà più essere sfruttata, con il precedente ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, era stato fissato a 2.500 euro, mentre stavolta si potrebbe scendere persino a trecento euro. Il suggerimento è giunto direttamente dallo stesso premier, il quale ricopre anche il ruolo di titolare del dicastero di Via XX Settembre, e che sin da subito si è mostrato propenso a incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, così come avviene anche in altri paesi.
Iva al 23%, gli aumenti del governo Monti
Non sappiamo se riscuoterà lo stesso successo dei primissimi giorni: questo nuovo esecutivo, presentatosi con le migliori intenzioni, aveva permesso agli italiani di maturare delle buone aspettative. Le prime notizie però, sono sugli aumenti delle tasse, mosse che spesso non risultano molto apprezzate dai cittadini, ma di cui il nuovo premier sottolinea la necessità, per rilanciare il mercato del lavoro. Salirà ancora l’Iva, che potrebbe passare dal 21 al 23% e aumenteranno anche le accise sulla benzina e su gas e gasolio da riscaldamento. Il governo sta valutando anche l’ipotesi di aumentare l’IVA per i prodotti con aliquota al 10%, che potrebbe salire all’11% e al 12. Monti intanto, continua a delineare le principali direttrici lungo le quali il suo governo intende muoversi per rimettere in riga la crescita del paese. Sono davvero queste le misure necessarie per ripartire? Le misure sono ancora allo studio ma il segnale, é che diventeranno presto realtà.
Famiglie italiane sempre più indebitate
In tempi di crisi le famiglie sono costrette a indebitarsi non solo per pagare il mutuo ma anche per poter arrivare a fine mese in periodi di austerità. Dall’analisi del mercato dei prestiti alle famiglie emerge un tasso di crescita delle consistenze pari al 5,5% nel periodo che va da settembre 2010 a settembre 2011, somma pari a 615 miliardi di euro, come é stato sottolineato durante la seconda edizione del convegno “Credito al Credito 2011“, organizzato dall’Abi. Tornando ai mutui, l’indagine ha segnalato un aumento del 5%, le famiglie risparmiano meno e il loro reddito diminuisce perché stanno utilizzando i risparmi per finanziare i consumi.
Prezzi record per il gasolio
Continua la salita del prezzo del gasolio, il costo medio praticato della benzina oscilla tra l’1,614 euro/l degli impianti Eni all’1,634 di quelli Tamoil, il diesel invece parte dall’1,557 euro/l di Esso all’1,566 di IP al meno costoso prezzo delle no-logo a 1,465. Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,716 euro/l di Eni e lo 0,731 di Shell e Tamoil, le no-logo invece praticano prezzi oari a 0,712.
A destare preoccupazione non sono solo le ricadute dirette dei sulle tasche degli automobilisti, ma anche e soprattutto le ricadute indirette – sottolineano in una nota congiunta di Federconsumatori e Adusbef -. Il gasolio è il carburante maggiormente utilizzato per il trasporto delle merci.
Eurobond per salvare gli stati europei
Si chiamano “stability bond” o “Eurobond” e sono le obbligazioni europee, dei titoli “comuni” dei paesi dell’Euro dei quali si parlerà domani, mercoledì 23 novembre, quando la Commissione Europea valuterà il piano di attuazione messo a punto dal presidente, Josè Manuel Barroso. Tre opzioni saranno proposte per arrivare all’emissione di Eurobond insieme a nuove norme sulla vigilanza sui conti pubblici. Bruxelles rilancia l’idea di un’agenzia europea per la gestione del debito sovrano e della crisi. Da Berlino però arriva un avviso: gli Eurobond non devono essere visti come una cura miracolosa della crisi. Il portavoce di Angel Merkel, Steffen Seibert, ha detto che la cancelliera non vuole comunque esprimersi in merito e aspetterà che siano presentate le proposte.
Fiat e Chrysler: entro il 2012 4,2 milione di auto vendute
L’AD di Fiat, Sergio Marchionne, nella mattinata di oggi è intervenuto presso la conferenza degli industriali britannici e non si è lasciato scappare l’occasione per parlare dell’ormai forte binomio Fiat–Chrysler che in questi ultimi mesi sta dando parecchie soddisfazione a Marchionne. L’a.d. di Fiat ha dichiarato che entro il 2014 si riuscirà a raggiungere l’obbiettivo di 6 milioni di unità vendute, toccando i 4,2 milioni nel 2012, diventando così il quinto gruppo mondiale.
Jaguar Land Rover-Chery: indiscrezioni su una joint venture
Jaguar Land Rover, una delle principali unità automobilistiche che fanno capo al gruppo indiano Tata Motors Limited, è giunta ormai alla fase più avanzata delle proprie trattative con la compagnia cinese Chery Automobile: in pratica, la società britannica è intenzionata a porre in essere una joint venture produttiva e industriale in territorio cinese, una indiscrezione che, senza citare alcuna fonte, è stata riportata ieri dal Sunday Times. In pratica, le due parti in questione sarebbero coinvolte nel perfezionamento degli ultimi dettagli del regolamento, in modo da capire quali saranno i reali termini della partnership e nella speranza di annunciare al più presto che l’accordo è stato raggiunto: le aspirazioni maggiori sono rivolte alla fine del prossimo mese di aprile, dunque manca davvero pochissimo all’ufficialità.
Legge di stabilità, novità importanti per srl e spa
Nemmeno le principali società capitalistiche del nostro paese sono riuscite a sfuggire alle innovazioni lanciate dalla Legge di Stabilità per il 2012: le modifiche alla disciplina di spa e srl sono infatti rilevanti e vale sicuramente la pena approfondirle nel dettaglio. In particolare, per quel che concerne le società a responsabilità limitata, è stato previsto che il sindaco unico sia nominato in maniera facoltativa, mentre in merito alle società per azioni bisogna sottolineare come l’articolo che è stato cambiato è il 2397 del codice civile, sempre in riferimento al collegio sindacale e ai ricavi e al patrimonio netto. In pratica, questo vuol dire che anche nelle srl che presentano le dimensioni maggiori, lo stesso collegio sindacale, il tipico organo di vigilanza delle società capitalistiche italiane, è quantomeno obbligatorio.
Tagli anche per gli statali con la legge di stabilità
I tagli complessivi delle spese rimodulabili dei ministeri, allo scopo di risparmiare sulla spesa pubblica, dopo le modifiche al Senato, con la legge di stabilità risultano ammontare a 9,606 miliardi nel 2012, 4,401 nel 2013 e per per finire a 4,259 nel 2014. Tagli anche nel settore dei dipendenti pubblici: gli statali in esubero potranno essere posti ‘in disponibilita’ con un’indennita’ pari all’80% dello stipendio per due anni. Saranno inoltre abolite alcune indennita’ e rimborsi per trasferimento. Altri 2 milioni di euro saranno tagliati dalle spese di vitto del personale dell’Arma dei Carabinieri fuori sede e del personale della Guardia di Finanza.
Legge di Stabilità: la norma sui distretti turistici
La Legge di Stabilità per il 2012 va analizzata nel dettaglio per comprenderne la portata delle novità e i vari settori che sono coinvolti: uno di questi è quello turistico, con l’articolo 17 che si riferisce direttamente ai relativi distretti. Come recita espressamente il testo in questione, all’articolo 3, comma 5, del Decreto 70 del 2011 (il cosiddetto “Decreto Sviluppo”) deve essere aggiunto un periodo specifico: Il relativo procedimento si intende concluso favorevolmente per gli interessati se l’amministrazione competente non comunica all’interessato, nel termine di novanta giorni dall’avvio del procedimento, il provvedimento di diniego. La norma in questione non è altro che una delle ultime proposte del Ministero del Turismo, il quale non è stato preso in considerazione e conseguentemente eliminato dal nuovo governo Monti.
Quando é la Cina a salvare l’euro
Sicuramente agli asiatici non conviene che il valore dell’euro scenda. Il Vecchio Continente é un cliente affezionatissimo dei prodotti Made in China, trovare qualosa che sia stata prodotta dagli italiani é divenuto difficile quasi come cercare un ago nel pagliaio e i Made in Taiwan, Brasile, Turchia, si sprecano in ogni dove. Soprattutto i Made in China: acquistare dalla PRC conviene, con l’altissimo valore dell’euro e al cambio con lo yuan, un frigorifero può costare meno di 80 euro, un chinafonino di ultima generazione meno di 60 euro. Magie del cambio: paradossalmente, per chi é alla ricerca di risparmio (non parliamo di qualità perchè sarebbe necessario un post a parte) conviene comprare dalla Cina, comprese le spese di spedizione, si paga molto meno che comprando in Italia.
Dopo il vertice G20, borse asiatiche in salita
Dopo aver vissuto la settimana più positiva mai vista nel mercato economico mondiale da Marzo 2011, oggi i mercati asiatici hanno visto un avvio con un netto segno +, anche i mercati europei non sono ma meno, segnalando parecchi valori positivi in apertura di contrattazioni. Sicuramente i miglioramenti sono da imputare al recente G20 che si è tenuto a Parigi.