Cosa succede a borsa e spread se l’Italia esce dall’euro?

 L’affermazione del MoVimento 5 Stelle alle ultime elezioni politiche italiane ha fatto tornare alla ribalta il tema dell’euro, considerando che tra i punti principali del programma del primo partito italiano alla Camera c’è la possibilità per l’Italia di uscire dall’euro. In un’intervista rilasciata alla Bild am Sonntag tedesca, il leader di M5S, Beppe Grillo, ha parlato della possibilità di indire un referendum sull’euro, addirittura online. Oltre al tema dell’euro, grillo ha anche avanzato la proposta di rinegoziare il debito pubblico.

Chi sono i top manager più pagati del mondo

 La Svizzera dice no ai super-ricchi e mette un freno ai compensi faraonici per i top manager aziendali. Secondo quanto emerge dal referendum promosso per mettere un tetto ai bonus e agli stipendi dei manager, il 67,9% della popolazione svizzera ha detto “si” e solo il 32,1% “no”. Il referendum era stato proposto dal deputato indipendente Thomas Minder, che ha commentato il risultato sottolineando che si tratta di “un segnale potente”. La Svizzera dice no, quindi, ai super compensi degli alti dirigenti aziendali. Ma chi sono i top manager più pagati del mondo?

Comune di Detroit è in bancarotta

 La crisi economica e finanziaria che imperversa su Detroit ormai da decenni ha messo definitivamente k.o. la città americana, tanto che il governatore repubblicano dello Stato americano del Michigan, Rick Snyder, ha annunciato la nomina di un emergency financial manager per la città. Detroit è stata praticamente commissariata per rischio bancarotta, per cui il sindaco Dave Bing e il consiglio comunale hanno di fatto chiuso la loro esperienza. Il manager che sarà incaricato per risolvere questa emergenza finanziaria resterà in carica per 18 mesi, con l’obiettivo di fermare l’aumento del deficit e dell’indebitamento della città.

Quali sono i paesi europei con rating AAA?

 Dopo la bocciatura di Moody’s sul rating sovrano della Gran Bretagna, che venerdì sera è stata declassata con perdita del prestigioso status “Aaa”, in Europa sono ormai davvero pochi i paesi che riescono ancora a conservare il giudizio di massima affidabilità creditizia. Colpa del costante aumento del debito pubblico, del deficit di bilancio e delle scarse prospettive di crescita economica e del mercato del lavoro. Dal club dei paesi europei più virtuosi era uscita lo scorso novembre anche la Francia, che però era stata bocciata anche a gennaio 2012 da S&P.

Carige vara aumento di capitale: ecco perchè

 Banca Carige, sulla scia di quanto già deliberato da altri istituti di credito, lancia la sua nuova fase “dimagrante”. Una fase contraddistinta da uno snellimento dei costi (al fine di poter mantenere una posizione di gradita redditività in un clima da una congiuntura economica e finanziaria molto negativa, come l’attuale), e da un aumento di capitale che possa permettere di raggiungere il necessario obiettivo del rafforzamento patrimoniale.

Tassi Bot semestrali sopra l’1% a fine febbraio 2013

L’asta dei Bot semestrali era molto attesa dagli operatori finanziari, in quanto si trattava del primo vero banco di prova per i bond italiani dopo la diffusione dei risultati definitivi delle elezioni politiche. In realtà, stamatttina l’impennata dello spread verso 340 punti base faceva già presagire a un’asta difficile per il Tesoro. Come da attese i tassi sono cresciuti e la domanda è risultata in calo rispetto all’asta precedente. Il rendimento dei titoli di stato italiani a sei mesi è tornato sui livelli di ottobre scorso.

Tassi Ctz in crescita all’1,68% a fine febbraio 2013

 E’ iniziata stamatttina la tre giorni di aste per il Tesoro italiano che – dopo i Ctz e i Btp€i – piazzerà anche i Bot semestrali (domani) e i Btp a cinque e dieci anni (mercoledì). L’asta odierna è avvenuta nel bel mezzo della tornata elettorale, che oggi partorirà il nuovo governo dopo l’esperienza dei tecnici dello scorso anno. I tassi sui Ctz biennali sono cresciuti rispetto all’asta precedente, mentre la domanda è stata sostenuta. Intanto, continua a correre Piazza Affari (+1,8% circa), mentre lo spread Btp-Bund è a 284 punti base.

Italia ripresa economica solo dal 2014

 Secondo la Commissione Europea, l’Italia tornerà a crescere solo a partire dal 2014 mentre quest’anno resterà ancora in recessione. Infatti, la stima sul pil italiano per il 2013 è a -1%, ovvero una recessione più profonda rispetto alla precedente stima di -0,5%. Nel 2014, invece, arrriverà la tanto agognata crescita, con un rialzo frazionale del prodotto interno lordo stimato a +0,8%. Per quanto riguarda, invece, lo scorso anno, la flessione del pil è stimata a -2,2%, a causa del crollo della domanda interna e delle importazioni. E’ cresciuto, invece, l’export nei paesi non-Ue.

Bce metà dei bond in portafoglio sono italiani

 La Banca Centrale Europea ha diffuso i conti relativi al 2012, svelando così anche la composizione del proprio portafoglio titoli. L’istituto monetario di Francoforte, guidato da Mario Draghi, ha in pancia una grossa quantità di bond governativi della periferia europea soprattutto italiani. Infatti, emerge che quasi la metà dei titoli di stato presenti nel portafoglio della Bce sono italiani. Gli acquisti sono stati effettuati tra il 2010 e il 2012, quando imperversava pericolosamente la crisi dei debiti sovrani europei che stava alimentando la “febbre da spread”.

Bundesbank fiduciosa su prospettive economia

 La Banca Centrale della Germania ha affermato che l’economia tornerà a crescere fin dal primo trimestre dell’anno, grazie al rimbalzo della produzione industriale. A ricordarlo è la Bundesbank nel suo ultimo bollettino mensile, che contribuisce pertanto a rassicurare gli osservatori sui mercati europei, in merito alle speranze di rimbalzo della produttività nazionale e internazionale. Per poter vedere una ripresa italiana occorrerà invece attendere (forse) il terzo o il quarto trimestre 2013.

Italia danno da 120 miliardi dalle agenzie di rating

 La Procura generale della Corte dei Conti del Lazio ha annunciato che l’inchiesta relativa al declassamento del rating sovrano italiano, effettuato dalle tre principali agenzie internazionali (Standard & Poor’s,Moody’s, Fitch) nel corso del 2001, sta proseguendo facendo registrare tra l’altro importanti passi in avanti, grazie al contibuto fornito dalla Procura di Trani e all’attività investigativa della polizia tributaria di Bari. Entro fine 2013 dovrebbe chiudersi l’istruttoria contro almeno due delle tre agenzie di rating. Il presunto danno alla Repubblica Italiana viene quantificato in oltre 120 miliardi di euro.

Immatricolazioni auto in Europa ai minimi storici

Il declino del settore auto in Europa non accenna a fermarsi. Il nuovo anno si è aperto nel peggiore dei modi per il settore automobilistico, che già nel corso del 2012 aveva manifestato clamorosi segnali di debolezza. A gennaio le immatricolazioni di nuove auto in Europa sono scese dell’8,5% su base annua a 918.280 unità. Il dato comprende sia l’Ue-27 che l’Efta. Non era mai stato registrato un valore così basso dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1990. Secondo le rilevazioni dell’Association des Constructeurs Europeens de l’Automobiles (ACEA), nell’Ue-27 è avvenuto un calo dell’8,7%.

Tasse troppo alte in Europa secondo Draghi

 Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dichiarato ieri in un’audizione al Parlamento europeo che il risanamento dei conti pubblici sta avendo un impatto positivo anche sul difficile finanziamento delle imprese che ormai sta diventando la sfida più importante per l’Eurotower. Il banchiere italiano ha affermato che nella prima parte dell’anno l’economia europea resterà debole, ma è attesa una graduale crescita a partire dalla seconda metà dell’anno. Draghi ha sottolineato che il 2013 è iniziato con un quadro più stabile, grazie alle riforme promosse dai governi nazionali.

Scenari post-elezioni 2013 ipotizzati da Credit Suisse

 A poco meno di una settimana dalle elezioni politiche italiane, i mercati finanziari sembrano guardare con ottimismo alla tornata elettorale fiduciosi in una vittoria della coalizione di centro-sinistra pro-euro e magari appoggiata dai centristi guidati da mario Monti, favorevoli alle riforme strutturali e alle politiche di austerità promosse dall’Europa. Secondo gli esperti di Credit Suisse bisogna, però, considerare anche altri scenari, in quanto queste elezioni potrebbero riservare qualche sorpresa considerando il recupero del centro-destra e l’elevato numero di elettori indecisi.