I mutui subprime colpiscono ancora: svalutazioni per Citigroup, aumento di capitale per Royal Bank of Scotland e piano anticrisi per le banche inglesi

Nuove perdite per Citigroup, già nei mesi scorsi obbligata a maxi svalutazioni: nel primo trimestre ha perso più di 5 miliardi di dollari ed ha annunciato svalutazioni per 12 miliardi circa ed il taglio di altri 9 mila posti di lavoro.

E nonostante tutto i mercati sono stati contenti della notizia con il titolo che ha guadagnato il 6%. I ricavi sono scesi fortemente a 13,2 miliardi (praticamente dimezzati) ma sono stati comunque superiori a quanto si aspettavano gli analisti e le Borse sono state trainate verso l’alto.

Non è andata altrettanto bene alla Bank of Scotland che dopo aver effettuato svalutazioni per 2,6 miliardi, dovrebbe durante la prossima settimana annunciare un aumento di capitale.

Banca Italease metterà all’asta immobili per un valore di 400 milioni

Banca Italease sarebbe intenzionata a vendere gli immobili non strumentali, almeno secondo quanto fa trapelare la stampa. Lazard sarebbe stato già incaricato della pratica. L’operazione, secondo Euromobiliare, avrebbe un valore di 400 milioni di euro ed avrebbe lo scopo di liberare capitale e razionalizzare i costi nell’ambito dell’incremento del costo di funding.

A metà marzo Banca Italease aveva annunciato i risultati del 2007, anno chiuso con perdite pari a 525 milioni (nel 2006 le perdite nette erano state di 191 milioni). La vendita di immobili servirebbe allo scopo di racimolare capitali, con una plusvalenza implicita di 150 milioni di euro.

Ma cosa si intende per immobili non strumentali? Strumentali sono quegli immobili utilizzati nel processo produttivo dell’impresa.

Mercato immobiliare in frenata

Come vi avevamo già pronosticato in un precedente articolo il mercato immobiliare italiano non sta attraversando un periodo roseo. Dopo una crescita inarrestabile (il 2006 aveva visto 845 mila transazioni) il trend è decisamente invertito. La conferma arriva da Nomisma e dal suo rapporto sul mercato immobiliare 2008.

Il 2007 si è chiuso con un calo del 5% e il rallentamento della domanda d’acquisto è andato di pari passo con l’acuirsi della crisi finanziaria, accellerando quindi nel secondo semestre. Alla base di questa flessione ci sono sia ragioni di prudenza viste le notizie contraddittorie che arrivano, sia ragioni economiche: il potere di acquisto immobiliare è in calo del 24% ed i tassi di interesse sono in continua crescita.

Le previsioni per il 2008 sono di peggioramento: la quantità di scambi dovrebbe scendere del 5-7% (fino a 10% per le grandi aree metropolitane).

Comprare casa: meglio aspettare?

Basta scorrere una qualunque rassegna stampa sul mercato immobiliare italiano della prima metà del 2007 o del 2006 per rendersi conto che i prezzi delle case avevano intrapreso un trend di crescita che sembrava inarrestabile. Negli ultimi 9 mesi però la situazione è decisamente cambiata, quasi capovolta. Cerchiamo di capirne qualcosa di più.

La crisi immobiliare Usa (sommata ovviamente al deprezzamento del dollaro) ci ha portato a scrivere di quanto potesse essere conveniente ora come ora investire “nel mattone” oltreoceano. Ma l’Italia sta per seguire le orme del gigante Stati Uniti?

Secondo quanto rivelato dall’osservatorio di Tecnocasa l’inversione del trend è in atto dal secondo semestre 2007, con i prezzi delle case nelle grandi città in calo medio dell’1,5%. Erano anni che i prezzi non accennavano a fermare la propria crescita ed un calo, seppure di “piccola entità” significa un cambiamento di rotta.

Brasile: rallenta la Borsa, è ora di investire nel mercato immobiliare?

Secondo l’indice Msci (Morgan Stanley Country Index) dei mercati emergenti il Brasile ha superato la Cina registrando una capitalizzazione di mercato di 509,10 miliardi di dollari (14,95%) contro i 481,80 (14,15%) del paese asiatico.

Le importazioni hanno dato un’accelerata improvvisa negli ultimi mesi passando dal +40% di novembre al +46,9%. Nel mese di gennaio le importazioni dei beni di investimento sono salite del 56,9% rispetto al 2008; a favorire questo trend il deprezzamento del dollare rispetto al Real, la valuta brasiliana, che permette alle aziende brasiliane di acquistare strumenti tecnologici innovativi e migliorare la propria azienda.

Nel frattempo secondo gli analisti di Citigroup però la Borsa brasiliana subirà un brusco rallentamento in questi primi mesi del 2008. Nel 2007 con 63 nuove quotazioni le aziende hanno raccolto in totale 30,8 miliardi di dollari di capitali contro i 14 milioni ottenuti con la sola Ipo che c’è stata da metà dicembre ad oggi. Questo sarebbe dovuto alla volatilità del mercato a causa del quale gli ultimi titoli quotati hanno registrato un calo in media del 6,4%.

Investimenti nel mattone: nonostante incentivi cala domanda immobili

Investire nel mattone è oggi la prima scelta dei risparmiatori italiani, poco fiduciosi verso il mondo delle azioni o dei titoli allettati da condizioni addirittura più favorevoli rispetto alla media europea. Infatti, dato il livello ancora basso dei tassi, è probabile che la via migliore resti l’acquisto finanziato da un mutuo, soprattutto nelle grandi città, dove gli affitti sono sempre più alti. Nel caso di stipula di un mutuo, inoltre, esiste il vantaggio di poter detrarre fiscalmente gli interessi passivi. Per queste ragioni il mattone è ormai riconosciuto da tutti come l’investimento rifugio per eccellenza. Inoltre ciò che dovrebbe spingere verso l’alto il mercato immobiliare alcuni elementi, tra cui l’andamento problematico delle borse, soprattutto in questi ultimi periodi, e, in generale, delle forme di investimento alternativo, l’esiguità del mercato della locazione ed il fatto che i rendimenti da locazione risultano essere competitivi rispetto ai rendimenti finanziari. Una limitazione è data invece dal fatto che, normalmente, i mutui al 100% sono concessi solo per l’acquisto o la costruzione della prima casa. Nel caso di seconda casa, l’importo massimo finanziabile torna ad essere pari ad un massimo dell’80%.

ABRUZZO: interessante per il mercato immobiliare

Secondo l’indagine condotta da Tecnocasa, nota agenzia di intermediazione immobiliare italiana, l’Abruzzo è stata nel primo semestre 2007 tra le regioni più richieste per l’acquisto di case in montagna.
La regione ha un importante patrimonio naturale: con tre Parchi Nazionali, il Gran Sasso e Monti della Laga, Il parco Della Majella d’Abruzzo e il regionale Sirente Velino, offre agli appassionati degli sport invernali, piste da sci di fondo, spazi attrezzati per lo snowboard e per lo snowrafting (il rafting con il gommone sulla neve). Nel comprensorio dell’Alto Sangro si trovano alcune delle principali stazioni sciistiche della regione: Roccaraso, Pescocostanzo e Pescasseroli.

A livello di prezzi a Roccaraso e Pescocostanzo, le quotazioni medie per l’acquisto di un immobile sono, 4000 euro al mq per l’usato e 5000 euro al mq per il nuovo. E’ in ribasso il mercato degli affitti invernali dovuto alla mancanza di neve. I canoni si aggirano intorno ai 3500 a 5000 per stagione oppure mensilmente 200 euro circa per un trilocale con 2 stanze dal periodo inizi dicembre a inizi febbraio.

INVESTIMENTI IMMOBILIARI IN ESTONIA

Tutti a Tallinn, conoscono la storia del vecchietto che vive nelle acque del lago. Una volta all’anno egli esce dalle acque, nella notte più buia dell’autunno e si spinge fino alle porte della città e chiede se la città è pronta o c’è qualcosa da costruire. Qualcuno risponde che non è ancora pronta altrimenti il vecchio manderebbe le acque sulla città, per sommergere tutte le case. Questo aneddoto e famoso perché da qualche anno in questo paese vi è una certa vivacità nel mercato immobiliare.
Tallinn è la capitale dell’Estonia, situata sulla costa settentrionale del Paese, sul Mar Baltico. E’ una città pittoresca, che grazie a delle attente opere di ristrutturazione, ha saputo mantenere la sua bellezza artistica e il suo fascino di città medioevale. La città vecchia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità, dall’Unesco. E’ anche il porto più grande dell’Estonia. Negli ultimi anni si è sviluppata l’industria elettronica, quella cantieristica ed il settore informatico. L’Economia del Paese è in forte crescita, grazie al dislocamento di alcune attività economiche dei paesi Scandinavi e grazie soprattutto al transito delle petroliere provenienti dalla Russia. L’Estonia grazie ad una crescente stabilità economica, ha un regime liberale nei confronti del commercio internazionale, ha un efficiente politica fiscale, puo’ vantare una crescita del Pil del 9% nel 2007 ed il livello di disoccupazione più basso d’Europa.

ALLE CANARIE NON SOLO PER TURISMO

Le Canarie si affacciano a largo del Marocco e sono un piccolo arcipelago di sette isole: La Palma, Gomera, Hierro, Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura. Qui arrivano più di 200.000 mila turisti l’anno solo dall’Italia e 13 milioni da tutto il mondo. Ma ultimamente le bellezze delle Canarie sembra abbiano affascinato anche molti uomini d’affari che stanno operando soprattutto nel mercato immobiliare, per la costruzione di strutture ricettive, veri e propri Resort di lusso, con piscine private e suite da nababbi a poco più di 300 euro a notte.