Mutuo Giovani di intesa Sanpaolo: una speranza per i lavoratori atipici

Lavoratore atipico? Desideri mettere sù famiglia ma non hai la certezza del tuo futuro lavorativo? Forse non tutti conoscono Mutuo Giovani di Intesa Sanpaolo nato proprio per faciltare l’accesso al credito ai giovani, compresi quelli con contratto di lavoro atipico. Si tratta di un’offerta basata su due nuovi prodotti, un mutuo e un prestito personale, studiati ad hoc per le specifiche esigenze dei giovani del Terzo Millennio, penalizzati da evidenti difficolta’ di inserimento stabile nel mondo del lavoro.

Mutuo Giovani è il finanziamento ideato dal gruppo IntesaSanpaolo per i giovani che vogliono acquistare un immobile ultimato da adibire a prima casa, viene offerta anche un’assicurazione decennale gratuita che copre eventuali periodi di disoccupazione (massimo 2 per 6 rate massime ognuno). Con Mutuo Giovani è possibile ottenere fino a 250 mila euro e fino al 100 del valore della casa.

Sorgente sgr mette le mani sul “ferro da stiro”. Accordo per l’acquisto del Flatiron Building

Grazie alla forza dell’euro e alla debolezza del dollaro, l’Italia si è guadagnata un posto d’onore nel mercato immobiliare internazionale. La società Sorgente sgr di

Rinegoziazione mutui: raggiunto accordo tra banche e Governo

L’accordo raggiunto tra il governo e l’Abi permette agli italiani di trasformare i mutui a tasso variabile in rate fisse. Con il risultato di ridurre e stabilizzare l’importo delle rate da corrispondere senza costringere i correntisti a portare ulteriori garanzie. L’intesa si riferisce solo ai finanziamenti a tasso variabile sottoscritti prima dell’inizio del gennaio 2007 e solo per la prima casa. Gli italiani potranno rinegoziare il proprio mutuo a tasso variabile, ottenendo dalle banche il tasso di interesse medio che era applicato nel 2006, si avrà quindi un alleggerimento immediato del caro mutui: su un mutuo da 100mila euro della durata di 15 anni la rata su base annua si ridurrebbe da 9.874 euro a 8.916; con un risparmio prossimo quindi a mille euro. Su questa cifra i clienti dovranno però riconoscere agli istituti di credito un interesse, che sarà calcolato sull’Irs a dieci anni, maggiorato dello 0,50 per cento. In pratica un «finanziamento ponte» a condizioni prestabilite e valido per tutti, destinato a vivere in simbiosi con il mutuo e l’andamento del costo del denaro: a seconda dell’altalena dei tassi, a fine periodo il correntista potrebbe quindi essere chiamato a ripianare la differenza accumulata.

Approvata abolizione Ici prima casa

Le scadenze stringevano e i tempi della politica si allungavano. La macchina della burocrazia fiscale, inesorabile come sempre, si è comunque messa in moto e finalmente ieri il Consiglio dei ministri, che ha avuto la sua prima convocazione a Napoli, ha dato il via libera al pacchetto di misure sulla sicurezza e alla detassazione della prima casa di proprietà (abolizione dell’Ici) e degli straordinari dei lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda l’Ici, il governo ha annunciato l’estensione dell’abolizione della tassa già prevista da giugno per circa il 40% delle prime case anche al resto delle abitazioni principali, e forse anche ai garage.

L’incubo dell’affitto è finito! Mutuo Revolution di BNL: fino a 40 anni 100% valore della casa

Fino a poco tempo fa non era possibile acquistare la prima casa sottoscrivendo un mutuo al 100% del valore dell’immobile, così tanti giovani sposini, già dissanguati dalle spese del matrimonio, non riuscivano ad acquistare un tetto dove mettere sù famiglia. Forse non tutti sanno che da circa un anno è possibile: mutuo BNL Revolution è offerto senza alcuna spesa di istruttoria, al fine di venire incontro alla crescente domanda di mutui a più lunga durata e sul 100% del valore dell’immobile. Investendo soltanto una piccola somma o senza alcun capitale iniziale, ma disponendo comunque di redditi adeguati è possibile acquistare la prima casa. Mutuo BNL Revolution è infatti attualmente l’unica soluzione presente sul mercato che permette di finanziare fino al 100% l’acquisto della prima casa.

La Formula 100% risponde a un crescente bisogno di poter disporre di un elevato valore di finanziamento rispetto al valore commerciale dell’immobile acquistato. Si tratta di una delle offerte più competitive sul mercato, perché consente di finanziare appunto per intero (fino al 100%) il valore di acquisto della “prima casa” per un importo massimo di 300.000 euro, senza ulteriori oneri e incombenze, come, ad esempio, la sottoscrizione o l’acquisto di prodotti e servizi bancari aggiuntivi. Inoltre l’allungamento della durata consente di ridurre l’importo mensile della rata di circa il 9% rispetto ad un finanziamento a 30 anni, di pari importo.

Riccucci vende tutto, anzi no, la società che ha fatto l’offerta non esiste!

Ne ha dato notizia il Sole 24 Ore qualche giorno fa: Stefano Ricucci sarebbe pronto a liquidare tutto il suo patrimonio che si aggirerebbe intorno ai 540 milioni. L’offerta c’è già ed è di una società con sede a Ginevra, la Mediterranean Consulting Company. La società diventerebbe proprietaria di tutti gli attivi di Magiste International e Magiste Real Estate. Garante dell’operazione sarebbe Citigroup, fornitrice della linea di credito della società svizzera.

L’offerta sarebbe congrua con il valore degli asset sia per Ricucci che per il curatore fallimentare e alla conclusione dell’offerta mancano solo le firme. Entro il 30 giugno l’incredibile storia del Ricucci immobiliarista potrebbe quindi concludersi definitivamente. Forse. Dico forse perchè curiosando in rete mi sono imbattuta per caso in un annuncio di lavoro proprio della società Mediterranean Consulting Company, con sede a Salerno. Salerno?

Una società omonima senza dubbio, ma le mie ricerche non sono finite qui. Ho trovato un articolo su Quotidiano Immobiliare in cui si parlava proprio del fatto che questa offerta potesse essere una bufala, bufala in cui sarebbe cascato il Sole 24 Ore.

Ricucci: da odontotecnico a immobiliarista della Magiste International

Secondo quanto sempre affermato dallo stesso Ricucci, la sua attività di immobiliarista è potuta iniziare grazie a un terreno agricolo di famiglia divenuto edificabile che lui avrebbe venduto ottenendo così il capitale iniziale da cui è partito per costruire il suo impero immobiliare, sempre basato sul meccanismo dell’acquisto e rivendita di terreni e immobili. Stefano cresce a Santa Maria Maggiore ed inizia a lavorare come cameriere. Diplomatosi, svolge l’attività di odontotecnico a Roma. Nel frattempo comincia la sua attività imprenditoriale acquistando e cedendo terreni agricoli e immobili nella capitale. Entra nel mondo della finanza italiana reinvestendo 100 milioni di euro di plusvalenze in alcune grandi casseforti, come Hopa (1,4%), Banca Popolare di Lodi (0,9%), Reti Bancarie (1%), Investimenti Immobiliari Lombardi (0,4%) e Banca Valori (1%). Continuando con le speculazioni, giunge a detenere il 5% circa di Capitalia, venduta nel 2003 con un guadagno di 120 milioni di euro.

Diventa sempre più difficile ottenere prestiti e mutui

Questo è quello che emerge dalla ricerca effettuata da Bankitalia usando come campione nove gruppi bancari italiani. Criteri più rigidi sia nel concedere mutui e prestiti alle famiglie, sia nel finanziarie le imprese, cosa che non accedeva da due anni. La crisi internazionale dei mercati ha reso ogni operazione più costosa, ma soprattutto ha suscitato nelle banche una maggiore consapevolezza della percentuale di rischio. Di pari passo con la restrizione dei criteri per l’erogazione di prestiti arriva anche però la riduzione di richieste: il mercato immobiliare appare in frenata e molti aspettano a comprare casa, inoltre la fiducia dei consumatori è drasticamente calata viste le prospettive non certo rosee dell’economia nazionale ed internazionale.

Scende il petrolio, ma anche gli americani cominciano a risparmiare sulla benzina

Dopo aver toccato quota 120 dollari al barile, il petrolio ha cominciato a scendere. In attesa della decisione della Fed se intervenire o meno sui tassi, il Wti è sceso di 8 centesimi al barile nelle prime contrattazioni asiatiche. Sul NYmex il petrolio ha aperto con un calo più consistente, al ribasso di 2,63 dollari.

Secondo gli ultimi aggiornamenti in Asia il prezzo del petrolio è arrivato poi scendere fino a 115,49 dollari al barile. Ha influito sul prezzo del greggio un rapporto statunitense del Dipartimento di Energia secondo cui la richiesta di benzina è scesa del 6,2%, e quella dei prodotti petroliferi in generale del 8,5%.

Forse anche gli americani, quelli dei Suv e delle grosse cilindrate “tanto la benzina non ci costa tanto”, hanno cominciato a risparmiare quando arrivano a riempire il serbatoio. Con la benzina arrivata a costare 3,54 dollari per un gallone (che corrisponderebbe a 4 litri circa di carburante) anche loro cominciano a stare più attenti alla macchina che prendono per andare al lavoro.

Wall Street: trimestrali e mercato immobiliare, continua l’incertezza

Continua il sali scendi di Wall Street, travolta da una valanga di trimestrali. Tengono i tecnologici: a mercati chiusi sono arrivati i conti di Apple e Amazon. Entrambi si sono rivelati superiori alle attese, ma mentre i primi sono stati totalmente positivi, quelli del gigante dell’e-commerce ha accusato un calo nei margini lordi. A preoccupare ancora di più gli investitori ed i mercati è arrivato il profit warning dell’ad di Amazon, il quale ha già rivisto al ribasso le stime per il 2008: l’utile si fermerà a 940 milioni, cifra inferiore ai ai 985 previsti ad inizio anno.

Per il trimestre a venire Amazon prevede ricavi in crescita ma margini di profitto in discesa, tra i 120 ed i 160 milioni. Buoni risultati anche per Boeing, il colosso attivo nel settore aerospaziale, che ha riportato un aumento degli utili del 38% e ricavi del 4%.

Rallenta il mercato immobiliare, arrivano le conferme dall’Agenzia del Territorio

Come già anticipatamente previsto è arrivato il rallentamento del mercato immobiliare. La notizia viene dall’Agenzia del Territorio e dal suo rapporto sul secondo semestre del 2007: il decremento nelle compravendite rispetto al 2006 è del 7,1%, ben distribuito nei diversi settori, da quello residenziale a quello commerciale.

In realtà il mercato immobiliare dal 2000 ad oggi secondo l’Agenzia del Territorio risultava in flessione già nel 2006, e quella del 2007 sarebbe quindi solo una frenata più brusca ma già preparata. Per quanto riguarda il settore residenziale in particolare il rapporto sottolinea come esso risenta di fattori strutturali legati alla fase conclusiva di un ciclo immobiliare; non sono poi da dimenticare i tassi di interesse sui mutui, passati dal 3,5% del 2003 al 5,3% del 2007.

A livello territoriale il calo è stato praticamente uniforme, con delle punte leggermente più alte registrate al Nord e al Sud. Uno dei dati che più colpisce è che per la prima volta dal 2001 si è registrato un calo anche nei comuni minori, mentre finora la tendenza li aveva favoriti a scapito dei grandi centri.