Conto Genius One di Unicredit, tutto a 1 euro?

Il conto corrente deve essere scelto con attenzione in base alle proprie esigenze e la sottoscrizione deve avvenire solo dopo un’attenta analisi delle caratteristiche del cono in questione. Dopo aver analizzato Zero Tondo di Intesa San Paolo, tocca a Genius One di Unicredit Banca. Si tratta innanzitutto di un conto che permette di fare tutte le operazioni on line per cui se voi ed Internet non andate d’accordo non fa per voi (ma visto che mi state leggendo i vostri rapporti con la rete non sono così male, no?).

Della famiglia dei conti Genius, One è probabilmente l’ultimo arrivato. Come gli altri ha costi bloccati fino al 2010, mentre la differenza sta nel costo mensile: 1 euro (oltre al bollo ovviamente). Le spese e le commissioni non sono incluse se effettuate in filiale: le operazioni allo sportello vi costeranno 2 euro (per questo motivo sceglietelo solo se poi farete tutto dal web); la commissione per i prelievi allo sportello è di 2 euro, oltre ai costi per i bonifici e gli assegni.

Zerotondo di Intesa & S.Paolo: zero spese e possibilità di un piccolo investimento

Esiste un conto corrente con: spese zero, bancomat e/o Carta di credito (per pagamenti e prelievi gratis, bonifici In/Out gratis, addebito delle bollette in conto (Gas, Enel, Telecom) gratis e perché no, un po’ di interesse? Ebbene, forse pretendiamo troppo, però esiste qualcosa che si avvicina: i conti “correnti zero spese”.

Molte le banche che offronto conti correnti a 0 spese di canone annuo. Tra questi ricordiamo: Banca Antonveneta con Conto Internet; Banca Sella con Web Sella; Credem Conto Senza Spese e con il conto Senza Spese Web; conto corrente Unicredit zero spese; banca Intesa&S.Paolo con conto Zerotondo, il cui nome deriva dal fatto che il canone mensile è completamente gratuito, ma anche il tasso creditore è, nostro malgrado quasi zerotondo. Intesa, per il suo c/c, offre Carta Intesa, ovvero il Bancomat per effettuare prelievi, gratuiti solo nelle filiali proprie, la Carta Clessidra, per la rateizzazione dei pagamenti. Inoltre sono gratuite le spese di gestione quali rendicontazione trimestrale e le comunicazioni di legge, e tutte le operazioni online relative a versamenti quali bonifici, pagamenti tasse ed imposte eccetera.Si può inoltre effettuare un versamento al mese allo sportello, senza pagare spese (i versamenti in eccedenza a quello mensile si pagano). E’ il conto ideale per chi utilizza Internet per effettuare le operazioni, altrimenti allo sportello si pagano (a parte una al mese che come abbiamo detto è gratuita). Se invece si hanno meno di 26 anni anche le operazioni che vengono effettuate allo sportello sono completamente gratuite! Un altro vantaggio è che rispetto ad altri conti correnti, Zerotondo si può anche aprire comodamente on-line.

Banche leggere e moneta elettronica, arriva la concorrenza per PayPal e le carte prepagate

Il successo e la diffusione della moneta elettronica è andata di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie informatiche e telematiche al punto che si sono moltiplicati gli strumenti di pagamento on line. Abbiamo spesso parlato di questo tema noi di Finanza Live, confrontando i costi delle carte prepagate e spiegandovi come funzionano metodi di pagamento come PayPal. Ma forse non tutti sanno che esistono degli istituti autorizzati a rilasciare moneta elettronica, gli IMEL.

Moneta elettronica? Si tratta di una moneta virtuale, acquistata presso gli istituti autorizzati, appunto gli IMEL, e tramite la quale è possibile fare acquisti; vi ricordate quando non c’erano ancora i cellulari e per telefonare dalle cabine pubbliche si usavano delle carte e non i gettoni? Il funzionamento è pressochè quello.

E-commerce: Shakebid farà concorrenza a Ebay

La moda in questi ultimi tempi delle aste al ribasso ha contribuito alla creazione di diversi siti del settore promotori di tale sistema, più simile talvolta ad una lotteria che ad una vera e propria asta online. Shakebid.com, online da venerdì, attraverso il meccanismo delle aste sul web, ma «al ribasso», vuole fare concorrenza al colosso americano eBay nel ricco business dell’ e-commerce. In cosa consistono le aste al ribasso? Nella vetrina virtuale dell’home page sono esposte le offerte, con relative scadenze. Una volta scelto il prodotto si può puntare sul prezzo giusto per aggiudicarsi il prodotto: vince chi ha formulato l’offerta al prezzo inferiore, purché «unico». Se infatti il prezzo prescelto è già opzionato, le due offerte automaticamente decadono. Il trucco sta quindi nel formulare un’offerta senza pari e più bassa rispetto alla altre. Cosa succede nel caso in cui non ci fosse un’offerta unica? Nel caso in cui non ci sia un’offerta unica più bassa, il bene oggetto dell’asta verrà aggiudicato all’utente che avrà presentato per primo l’offerta formulata dal minor numero di utenti e più prossima all’offerta più bassa.

Yahoo profitti record ma Microsoft non alza l’offerta

Utili più che triplicati per il motore di ricerca nei desideri Microsoft: Yahoo infatti ha registrato utili per il valore di 542,2 milioni di dollari ed un fatturato di 1,82 miliardi di dollari, in crescita dell’8,7%. Adesso sì che quelli di Yahoo hanno motivo di definire sottostimata l’offerta di Microsoft! Ma Steve Ballmer non molla l’osso e annuncia che l’offerta non verrà in alcun modo modificata con grande scontento degli azionisti di Yahoo le cui azioni, nonostante gli ottimi risultati, perdono un punto percentuale e mezzo.

In effetti è da sottolineare che gran parte del guadagno, per la precisione 400 milioni circa di dollari provengono da Alibaba, il sito di e-commerce cinese su cui Yahoo ha investito, proprio quello che avrebbe potuto creare problemi per l’Antitrust cinese. Se alla trimestrale di Yahoo andiamo ad escludere i profitti di “origine orientale” appare chiaro che dall’anno scorso a questa parte le cose non sono cambiate granchè e motivano ancor di più la volontà di Microsoft di lasciare invariata l’offerta.

Logitech segna crescita del fatturato del 17 % a 601 milioni di dollari

Logitech International S.A. con sede ad Apples in Svizzera è la holding del gruppo Logitech. Fu fondata nel 1981 da Daniel Borel, Pierluigi Zappacosta e Giacomo Marini. Era una spin-off della École polytechnique fédérale de Lausanne. Guida il settore industriale delle periferiche per computer a livello mondiale. Logitech produce un ampia gamma di periferiche per PC, console di videogiochi (Xbox, PlayStation 2, PlayStation 3 e Wii), lettori mp3 portatili e telefonini ma di recente si è focalizzata per quelle per computer. Iniziò con la produzione di mouse a Le Lieu (Svizzera). la produzione fu in seguito spostata negli USA, a Taiwan e Irlanda, infine a Suzhou in Cina. Vende i suoi prodotti in tutto il mondo. Le sue attività vengono divise in 3 ampie zone geografiche: America, Europa, Medio Oriente e Africa e infine Asia . In Giappone usa il marchio Logicool da quando la compagnia Logitec del luogo esistente fin dal 1982 si è inserita nel mercato delle periferiche.

Google il marchio più potente, seconda General Electric, terza Microsoft

La ricerca Brandz Top 100 Powerful Brands, presentata lunedì a Londra e stilata da Millward Brown Optimor, società del gruppo Wpp, in collaborazione con il Financial Times stila la classifica dei 100 marchi più potenti del mondo: il primato, per il secondo anno consecutivo, spetta Google con un valore di circa 86 milioni di dollari. Seconda classificata General Electric con 71 milioni di dollari e terza Microsoft con un valore del marchio stimato in 70 milioni di dollari. A livello complessivo, si legge nella nota, il valore aggregato dei 100 brand in classifica è aumentato del 21 per cento nell’ultimo anno (e del 33 per cento rispetto al 2006), raggiungendo quota 1.940 miliardi di dollari.

Vodafone valuta possibilità di acquistare Tiscali

Il titolo si è messo in evidenza guadagnandosi più volte la sospensione per eccesso di rialzo fino a chiudere la seduta con un +10,9% a 2,33 euro. Non è la prima volta che il titolo del gruppo controllato al 25% da Renato Soru, presidente della regione Sardegna, segna in Borsa vistosi strappi. Quali sono i motivi che stanno spingendo il titolo al rialzo?

Entra nel vivo il processo di vendita della società. Ricordiamo che a fine marzo, Tiscali aveva annunciato la nomina di Banca Imi e JP Morgan per avviare un processo di massimizzazione del valore strategico del gruppo. Rumor che hanno ridato entusiasmo alle quotazioni in Borsa del titolo della societa’ guidata dall’ad Mario Rosso che ha registrato volumi vertiginosi.

Asta per Tiscali? Tra le probabili offerte Carphone e Sky

Partenza in pole per Tiscali a Piazza Affari: già alle 9.30 il titolo aveva guadagnato il 7% a 2,25 euro. A spingere il titolo indiscrezioni rivelate dal Sole 24 Ore e da Milano Finanza secondo cui sarebbe imminente un’offerta da parte del gruppo del magnate Murdoch, insieme a Fastweb e Morgan Stanley.

Sky infatti sarebbe interessata alle attività inglesi e a quelle italiane del gruppo sardo ad un prezzo tra i 3 e i 3,3 euro. Ma quella del magnate dei media non dovrebbe essere l’unica offerta: in corsa ci sarebbe anche Carphone Warehouse, l’azienda inglese della telefonia.

Da Carphone sono arrivate però delle parole che somigliano ad una smentita: sarebbero interessati infatti alle attività britanniche di Tiscali come ad un asset ma non starebbero pensando ad una vera e propria offerta.

Internet Banking: IWBank Spa raggiunge 11,2 milioni di euro

Siamo ormai abituati alla possibilità di gestire il nostro conto corrente, vendere o comprare azioni e fondi attraverso il servizio di Internet Banking offerto dalle banche italiane. IWBank fornisce servizi finanziari on-line in via integrata, la banca non si ferma ai confini italiani, ma espande il proprio business model nel mercato europeo. L’infrastruttura collaudata, l’offerta di un prodotto internazionale e il canale di vendita universale permettono alla Banca di offrire trading online professionale anche in altri Paesi dell’Unione Europea; da www.iwbank.com è possibile raggiungere i siti dei vari paesi in cui la IWBank è operativa: Francia, Lussemburgo, Germania, Austria e Gran Bretagna.

Zopa.it: raggiunto il milione di euro, la community del prestito funziona!

Avete lo sguardo interrogativo? Significa che ancora non conoscevate questa possibilità nè questo sito. Ve lo spiego subito. Zopa è una community on line dove privati, persone comuni si prestano soldi, infatti Zopa sta per Zona di Possibile Accordo. Chiamato in inglese “social lending“, è arrivato in Italia solo a novembre ma ha già riscosso un certo successo.

L’idea è stata di tre manager inglesi e risale al 2005 e agli utenti è piaciuto da subito. A chi richiede credito viene offerta la possibilità di rinunciare all’intermediazione finanziaria con un evidente risparmio. Ed il rischio insolvenza? C’è, ma il tasso in Gran Bretagna dove la community è attiva da più tempo è dello 0,2% contro il 3,4% dei normali prestiti.

In meno di tre mesi la community italiana ha raggiunto 1 milione di euro di prestiti, mentre in Gran Bretagna, dove è attiva da due anni e mezzo, può contare su un interscambio tra 170 mila persone.

Yahoo a Microsoft: si può fare ma non a questo prezzo

La saga Yahoo Microsoft sta diventando più lunga di Star Wars e più appassionante di Lost. Micorsoft ha inviato a Yahoo una lettera dal tono decisamente perentorio in cui concede al cda tre settimane per vendere e per accettare quindi la loro proposta d’acquisto di 44,6 miliardi di dollari. Qualora non dovessero accettare, Microsoft ha annnciato che si rivolgerà direttamente agli azionisti, a quel punto ad un prezzo nettamente inferiore, con l’obiettivo di mettere in atto una vera e propria scalata.

Microsoft ha anche sottolineato come da gennaio, quando la prima offerta è stata fatta, il valore di Yahoo sia sceso e come attualmente la propria offerta sia superiore al valore di mercato dela società, valutata 41 miliardi. La lettera di Microsoft è stata inviata il 5 aprile, stabilendo così come termine ultimo il 26 aprile. Ma Jerry Yang non ha fatto aspettare così tanto ed ha risposto subito.

Nella lettera, pubblicata per intero dal sito News.com l’offerta di Microsoft viene rifiutata ma non si tratta solo di un “no grazie”.

Bühler: utile netto di 130,2 milioni di franchi

La brioche del mattino? L’inchiostro del giornale? Un piatto di pasta a mezzogiorno? Una birra rinfrescante dopo il lavoro? Sì, in questi prodotti con molta probabilità Bühler ha contribuito alla realizzazione. Oggi, cilindri in ghisa macinano il cereale per ottenere prodotti come farina e semola. Tantissimi molini in tutto il mondo usano la tecnologia e le macchine Bühler; malterie e birrerie beneficiano dell’esperienza e della qualità offerte da Bühler nella lavorazione degli ingredienti. Inoltre Bühler è leader a livello internazionale nella progettazione e costruzione di impianti e macchine per produrre tutti i tipi di inchiostro da stampa. Chi è quindi Bühler? È una multinazionale specialista nella progettazione e realizzazione di impianti e servizi per la trasformazione di materie prime rinnovabili e materiali sintetici in prodotti funzionali di qualità e sostanze pregiate. Ma anche i gusci di telefoni cellulari e computer portatili oggi si ottengono sempre più dalla fusione di metalli su impianti di pressofusione Buhler.