Petroliam Nasional Bhd, la compagnia statale malese celebre per il petrolio e il gas naturale, sta pensando in grande per il proprio futuro: lo stato asiatico sarà infatti il luogo prescelto per la costruzione di una raffineria da venti miliardi di dollari, al confine con Singapore e in grado di beneficiare dell’accresciuta domanda globale di prodotti petrolchimici. L’intento di Petronas è quello di dar vita a un vero e proprio “hub” dalla capacità di ben 300mila barili al giorno.
Malesia
L’instabilità politica penalizza i mercati della Malesia e della Thailandia
Secondo Credit Suisse i mercati azionari di Malesia e Thailandia sono da evitare. Alla base del giudizio negativo espresso dalla banca svizzera stanno le tensioni politiche all’interno dei due paesi. Preoccupa in particolare l’equilibrio tra le forze in campo in quanto rende impossibile un ritorno alla normalità entro tempi brevi. In Thailandia lo scontro tra governo e sostenitori del re sta andando avanti da giorni e si aggrava di ora in ora. Ieri lo stato di emergenza, oggi probabilmente arriveranno scioperi capaci di immobilizzare il paese reso ormai ingovernabile. In Malesia intanto va avanti lo scontro tra governo e opposizione intorno allo stato dell’economia. Anwar Ibrahim (leader dell’opposizione) si dice in grado di far cadere il governo entro la fine di settembre.
Singapore trascina le altre economie asiatiche a bassi livelli di crescita
L’economia di Singapore fa rilevare ritmi molto bassi di crescita dato che l’inflazione ha subito un’impennata che non si registrava dal 1982 e la domanda
Malesia, una scommessa vincente per il 2008?
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