Myspace: due offerte di acquisto da News Corporation

 Rupert Murdoch e la sua principale creatura, la News Corporation, assomigliano tanto a degli squali voraci sempre alla ricerca di pesci più piccoli da “divorare”: l’ultima preda potrebbe essere Myspace e non è un caso se la compagnia americana le sta provando tutte per concludere questa trattativa, con ben due offerte in denaro cash e in titoli azionari. Nel frattempo, il colosso mediatico rimane interessato anche a Golden Gate Capital, una compagnia di private equity di San Francisco, e a Specific Media, operatore per un network online.

Nokia Siemens Networks: momento difficile

 Nokia e Siemens continuano a pensare alla ristrutturazione di Nokia Siemens Networks, la joint venture tra la società tedesca, la Siemens appunto, ed il colosso finlandese dei telefonini Nokia. In particolare, le due società stanno da un po’ sondando il terreno per l’ingresso di nuovi soci nel capitale della joint venture; si tratterebbe in particolare, non della cessione di quote di minoranza, ma di una quasi vendita visto che a quanto pare l’intenzione è quella di cedere oltre il 50% del capitale.

Hulu-Disney: nuovi accordi per i diritti televisivi

 Hulu non demorde: il servizio internet americano di video su richiesta, celebre soprattutto per i propri film e spettacoli televisivi, sta infatti considerando una vendita che coinvolga i nuovi diritti sugli show relativi alla Walt Disney Company, una delle componenti della joint venture in questione. L’accordo col colosso di Burbank ricalcherà fedelmente il modello dell’intesa sottoscritta con un’altra società che detiene quote di Hulu, la statunitense Fox. L’intento è quello di rendere la compagnia di Los Angeles ancora più appetibile e di poter gestire al meglio i propri prodotti.

Skype licenzia i dirigenti per ridurre le stock option

 Chi pensava che l’affaire Skype-Microsoft sarebbe stato benefico per il celebre software dovrà presto ricredersi: la società di riferimento, la quale ha sede in Lussemburgo, sta infatti provvedendo a licenziare diversi dirigenti prima della chiusura ufficiale delle trattative, una mossa che consente all’azienda di diminuire il valore dei pagamenti. I nomi eccellenti in questo caso sono quelli dei vice-presidenti David Gurle, Christopher Dean, Russ Shaw e Don Albert. Lo stesso destino è capitato anche ai leader del settore delle risorse umane, Doug Bewsher e Anne Gillespie.