Toyota realizza il primo guadagno da oltre sette mesi

 Toyota Motor Corporation, Nissan, Hyunday Company e Kia Motors sono riuscite a spedire un numero maggiore di veicoli negli Stati Uniti rispetto a quanto previsto dagli analisti finanziari: dunque, le vetture asiatiche vanno di gran moda nel territorio a stelle e strisce, ma questo miglioramento lo si deve soprattutto all’incremento della domanda, giunta ai livelli più alti di questo 2011. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che le vendite della giapponese Toyota sono cresciute di ben 6,7 punti percentuali a novembre rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Non si tratta di un semplice dato, nudo e crudo, ma di una rilevazione importante, visto che rappresenta il primo rialzo degli ultimi sette mesi (l’ultimo era stato registrato ad aprile).

Scure affilatissima per il rating di Hewlett Packard

 Anche Palo Alto deve fare i conti con i declassamenti di rating: il declassamento non può che andare alla Hewlett Packard Company, multinazionale americana dell’informatica che è meglio nota con la sigla Hp e che deve ora far fronte a una pesante riduzione per quel che concerne il giudizio sul proprio debito. In effetti, Standard & Poor’s ha tagliato di ben due gradini questo stesso giudizio, il quale è passato da A a BBB+ (l’affidabilità non è più buona, ma viene considerata discreta). Il motivo per una scelta simile e così drastica è presto detto, visto che il debito stesso è recentemente aumentato a causa dell’acquisizione di un’altra società, la Autonomy Corporation.

Volkswagen, la leadership dipenderà dalle vendite di Skoda

 Skoda, la compagnia automobilistica ceca che venne salvata dal fallimento del comunismo da Volkswagen Ag, punta a una crescita doppia rispetto a quella del colosso tedesco: l’obiettivo del gruppo di Plzen è quello di dar vita alla nuova macchina popolare, dopo i recenti sforzi che sono stati profusi in tal senso da Wolfsburg. La trasformazione a cui si sta facendo riferimento dovrebbe avvenire proprio nel corso di questa settimana, quando il brand lancerà la nuova Citigo, una vettura compatta e urbana, con un prezzo piuttosto abbordabile per quel che concerne la Repubblica Ceca, vale a dire meno di diecimila dollari. La sfida della Skoda è una chiave di volta importante proprio per i piani commerciali di Volkwsagen.

Giunge al capolinea la luna di miele tra Suzuki e Volkswagen

 Suzuki Motor Corporation ha annunciato di aver dato inizio alle procedure di arbitrato in merito alla propria partnership con i tedeschi di Volkswagen: la compagnia automobilistica giapponese è infatti alla ricerca del riacquisto delle azioni proprie, una operazione che si sta rendendo necessaria dopo le dichiarazioni circa la fine del sodalizio biennale tra le due parti. La discussione avverrà presso la corte internazionale di Londra. La cooperazione industriale a cui si sta facendo riferimento ha chiuso il proprio sipario giusto una settimana fa e ora si vengono a produrre le prime conseguenze, come ad esempio la richiesta dei nipponici che la stessa Volkswagen venda la partecipazione del 19,9% in Suzuki.

Jaguar Land Rover-Chery: indiscrezioni su una joint venture

 Jaguar Land Rover, una delle principali unità automobilistiche che fanno capo al gruppo indiano Tata Motors Limited, è giunta ormai alla fase più avanzata delle proprie trattative con la compagnia cinese Chery Automobile: in pratica, la società britannica è intenzionata a porre in essere una joint venture produttiva e industriale in territorio cinese, una indiscrezione che, senza citare alcuna fonte, è stata riportata ieri dal Sunday Times. In pratica, le due parti in questione sarebbero coinvolte nel perfezionamento degli ultimi dettagli del regolamento, in modo da capire quali saranno i reali termini della partnership e nella speranza di annunciare al più presto che l’accordo è stato raggiunto: le aspirazioni maggiori sono rivolte alla fine del prossimo mese di aprile, dunque manca davvero pochissimo all’ufficialità.

Volkswagen-Porsche, le alternative alla fusione

 Sono ben due anni che la compagnia automobilistica Volkswagen Ag sta puntando alla fusione con Porsche Se, ma i vari termini legali e fiscali si sono sempre messi di traverso; l’accordo in questione risale infatti al 2009, ma fra tre giorni esatti vi sarà un meeting molto importanti del board del colosso di Wolfsburg, in modo da poter considerare delle possibili alternative in questo senso. In effetti, per evitare altro stallo e tempi morti, la società tedesca è pronta a rinunciare ai suoi progetti iniziali e a puntare direttamente all’acquisizione dei business automobilistici della stessa Porsche, come sta trapelando ormai da alcune indiscrezioni anonime.

Lufthansa cede a British Airways l’unità britannica Bmi

 L’accordo è ancora nella fase di bozza, ma è pur sempre un inizio: la compagnia aerea tedesca Lufthansa è pronta a vendere la sua unità britannica Bmi (l’acronimo sta per British Midland International) direttamente alla British Airways. Secondo alcune indiscrezioni, i due colossi dei cieli sono ormai giunti alle fasi conclusi dei loro negoziati. Una sorta di memorandum relativo alle principali operazioni di vendita è stato già firmato in tal senso è verrà chiuso probabilmente entro la fine di questa settimana, proprio in concomitanza con l’annuncio dei guadagni da parte della International Airlines Group (il gruppo sorto quest’anno dalla fusione della stessa Ba e Iberia). Perché il colosso teutonico ha cercato con tanta insistenza un acquirente?

Luxottica, il cda comunica una trimestrale positiva

 C’era grande attesa ieri per conoscere i risultati che il cda di Luxottica avrebbe comunicato in merito al terzo trimestre del 2011: le aspettative erano ottimistiche e sono state pienamente esaudite, tanto che anche nel periodo compreso tra i mesi di luglio e settembre la compagnia di Agordo ha messo in luce un fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro, una buona stima, soprattutto se si pensa che è stata ottenuta in concomitanza con il deprezzamento del dollaro. Il gruppo in questione, celebre per la produzione e commercializzazione di occhiali, ha fatto registrare altre informazioni molto interessanti.

Morgan Stanley cede Saxon Capital a Ocwen Financial

 Morgan Stanley, sesta maggior banca americana per volume di assets, ha trovato l’accordo per la cessione di Saxon Capital Incorporated, società attiva in campo ipotecario, a Ocwen Financial Corporation: quest’ultima, in particolare, doveva fronteggiare l’importante concorrenza della Nationstar Mortgage Holdings, anch’essa interessata a un acquisto di questo tipo. Per il momento, l’istituto statunitense preferisce non commentare l’operazione. C’è comunque da sottolineare come gran parte delle banche di investimento stiano vendendo i loro business relativi ai mutui ipotecari, i quali erano stati acquistati prima che scoppiasse la crisi finanziaria.

Google vuole finanziare la sopravvivenza di Yahoo

 Non poteva che inserirsi anche un colosso come Google nell’affaire che potrebbe dar vita all’acquisizione di Yahoo Incorporated: la compagnia di Sunnyvale tentenna ancora nel valutare tutte le offerte che le sono pervenute, dunque ora tocca a Mountain View tentare di finanziare in maniera adeguata l’intera operazione per avere la meglio sugli altri concorrenti. Come trapela dalle principali indiscrezioni, comunque, la stessa società informatica non dovrebbe optare per un’offerta vera e propria come avvenuto con Microsoft, ma comunque le trattative sono piuttosto serrate da questo punto di vista.

Antitrust Ue, nel mirino Johnson & Johnson e Novartis

 La Commissione Europea ha comunicato nel corso della giornata di ieri di aver avviato un’istruttoria contro due colossi quali Johnson & Johnson e Novartis: l’Antitrust comunitaria è dunque pronta ad accertare una nuova magagna, anche perché c’è il forte sospetto che le multinazionali in questione possano aver ristretto l’accesso del mercato ai concorrenti generici in Olanda. Bruxelles, come è noto, detiene anche questi poteri di tutela della concorrenza e del mercato e il suo obiettivo in questo caso sarà quello di appurare se la compagnia farmaceutica di New Brunswick e quella di Basilea hanno effettivamente collaborato per escludere altre aziende potenziali dal comparto relativo alle versioni generiche di Fentanyl, uno dei più potenti medicinali sintetici.

Nokia, la trimestrale è in linea con le aspettative

 La nuova versione di Windows Phone è ormai prontissima per il suo inizio, nel frattempo Nokia a comunicato le stime relative al terzo trimestre dei questo 2011, vale a dire il periodo compreso tra gli scorsi mesi di luglio e settembre: che cosa ci dicono questi dati così attesi? Gli stessi vertici dell’azienda finlandese hanno parlato addirittura di un successo, ma a ben vedere i conti risultano in rosso. Allora perché c’è tutto questo entusiasmo? Il risultato negativo era nelle previsioni, quello che invece ha preoccupato maggiormente Nokia è stato il comportamento societario nel suo complesso: in effetti, le aspettative degli analisti sono state pienamente centrate, mentre le contrattazioni del relativo titolo azionario hanno fatto segnare un interessante incremento pari a dieci punti percentuali.

Yang a sorpresa: Yahoo potrebbe non essere ceduta

 Le ultime notizie relative alla possibile acquisizione di Yahoo fanno venire subito in mente il titolo di una celebre commedia di Shakespeare, “Molto rumore per nulla”: non si può pensare altrimenti dopo le innumerevoli offerte di compagnie multinazionali, ma soprattutto dopo la precisazione di ieri di Jerry Yang, cofondatore della società americana, il quale ha spiegato come la vendita potrebbe anche non essere necessaria. Le opzioni strategiche che il colosso di Sunnyvale sta percorrendo sono diverse, l’intento principale non è quindi necessariamente quello di una cessione, ma di venire incontro agli azionisti e di realizzare il maggior valore possibile.

Intel, previsioni quarto trimestre migliori del previsto

 La Intel Corporation, maggior azienda al mondo per quel che concerne la produzione e commercializzazione di microprocessori, ha previsto delle vendite relative al quarto trimestre di questo anno che sono più rosee di quanto indicato in precedenza: in particolare, questi dati battono senz’altro quelli messi in luce da alcuni analisti e il motivo è presto detto, la domanda per pc è ancora molto forte e trainante. I profitti del colosso di Santa Clara per il periodo compreso tra ottobre e dicembre prossimo dovrebbe quindi essere pari a 14,7 miliardi di dollari, come annunciato in un apposito comunicato dalla medesima compagnia californiana.