Si tratta di uno degli accordi energetici di maggiore rilievo della storia: Kinder Morgan Incorporated ha infatti raggiunto un’importante intesa per l’acquisizione di El Paso Corporation per 2,1 miliardi di dollari. Come già ricordato, questa transazione settoriale rappresenta uno degli affari più colossali dell’ultimo anno e mezzo e dovrebbe riuscire a dar vita al più grande network infrastrutturale degli Stati Uniti. Volendo entrare maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che l’offerta in denaro cash e titoli azionari ha portato alla valutazione di 26,87 dollari per ogni singolo titolo di El Paso, circa il 37% in più rispetto al prezzo di chiusura della settimana appena conclusa.
Multinazionali
Müller-PepsiCo, nuova joint venture nell’alimentare
Yogurt e cola non sono certo due ingredienti che si sposano bene dal punto di vista culinario, ma sono perfetti per la nuova ricetta finanziaria del comparto alimentare: in effetti, il colosso americano PepsiCo, celebre per le sue bibite e gli snack, è molto vicino al perfezionamento di una joint venture con il tedesco Theo Müller Group. L’intento di una operazione simile si riferisce soprattutto alla compagnia statunitense, la quale intende far breccia nel business degli yogurt, fortemente in crescita. L’indiscrezione proviene direttamente da uno dei giornali finanziari più prestigiosi, il Wall Street Journal.
Nuovi possibili acquirenti per Yahoo: Kkr e Blackstone
La lunga fila di “corteggiatori” di Yahoo si amplia ulteriormente: gli ultimi due in ordine temporale sono Kkr & Company e Blackstone Group, società che vengano considerate tra le papabili per il rilevamento del celebre colosso americano. In realtà, volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che esse faranno parte con tutta probabilità di un consorzio volto a garantire i finanziamenti necessari, anche se una offerta vera e propria non è ancora stata formalizzata. Come è noto, da ormai un mese il celebre motore di ricerca sta rivedendo in maniera strategica le proprie opzioni, operazione che è cominciata in coincidenza con il licenziamento dell’ad Carol Bartz. Quest’ultima gestione è caratterizzata da strenue lotte per scongiurare i declini delle vendite o competere con l’acerrima rivale Google, ora invece si dovrà cooperare con i cinesi di Alibaba Group.
Microsoft-Skype, il beneplacito di Bruxelles
Microsoft è la protagonista indiscussa delle vicende finanziarie di questi ultimi giorni: dopo l’’interessamento mostrato ieri dai vertici di Redmond nei confronti di Yahoo Incorporated, il colosso creato da Bill Gates torna a far parlare di sé per quel che riguarda la “conquista” di Skype, il celebre software di messaggistica e chiamate. Come ha accertato il quotidiano britannico Financial Times, l’acquisizione da 8,5 miliardi di dollari potrebbe diventare presto realtà, grazie soprattutto al via libera della Commissione Europea. In effetti, da Bruxelles sono giunti messaggi importanti da parte di Joaquin Almunia, il commissario che si occupa proprio di concorrenza all’interno dell’Ue.
Microsoft si inserisce nella trattativa per Yahoo
Yahoo Incorporated non poteva non destare l’attenzione delle più grandi compagnie informatiche di tutto il mondo: dopo l’offerta di Alibaba, è ora giunto il momento di Microsoft Corporation, la quale, secondo una indiscrezione dell’agenzia Reuters, starebbe seriamente considerando la situazione per valutare l’acquisto della compagnia californiana. Che cosa ha intenzione di fare esattamente il colosso creato da Bill Gates? In pratica, la multinazionale di Redmond starebbe cercando con insistenza un nuovo partner commerciale, ma al momento nessuna decisione definitiva è ancora stata adottata e addirittura potrebbe anche non materializzarsi a causa delle divisioni interne che attanagliano l’azienda.
Chrysler: aumentano le vendite Usa, miglior dato dal 2007
Non è tutto oro quello che luccica: questa massima calza a pennello per descrivere le ultime vicende che vedono coinvolta Chrysler e le sue vendite commerciali negli Stati Uniti. In particolare, è emerso come le vetture della compagnia americana abbiano fatto registrare un rialzo di ben ventisette punti percentuali nel corso del mese di settembre, la miglior performance da addirittura quattro anni a questa parte. Il traino è stato sostenuto in larga misura dalle vetture di maggiori dimensioni, come ad esempio i Pickup e i Suv. Il dato è sicuramente incoraggiante, ma va comunque contestualizzato.
Bmw supera Mercedes nelle vendite americane
Il brand tedesco Bmw è riuscito ad accrescere le proprie vendite di vetture di lusso negli Stati Uniti, con le spedizioni che sono addirittura aumentate di diciannove punti percentuali: il dato è stato trainato, in particolare, dal suv X3, presentato negli showroom americani a gennaio e che ha consentito alla casa di Monaco di Baviera di ottenere risultati lusinghieri dal punto di vista commerciale. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, infatti, c’è da dire che le spedizioni a cui si faceva riferimento in precedenza sono aumentate fino a quota 21.750 unità nel corso del mese di settembre, una stima superiore a quella conseguita dalla Mercedes, in grado di guadagnare il 9% ma di fermarsi a 21.649 veicoli.
Alibaba Group punta all’acquisizione di Yahoo
Come cambiano i tempi: appena sei anni fa Yahoo pagava più di un miliardo di dollari per divenire il maggior investitore di Alibaba Group Holding, società informatica cinese: ora, lo stesso gruppo dell’ex Impero Celeste è pronto ad assestare un rilevamento nei confronti del colosso di Sunnyvale. L’ad della stessa Alibaba, Jack Ma, ne è convinto, l’interesse rimane altissimo e sono state superate tutte le questioni politiche e quelle finanziarie. C’è da precisare anzitutto che Yahoo ha appena licenziato il proprio ceo Carol Bartz e che detiene una quota del 40% del gruppo asiatico; l’ascesa di quest’ultimo è stata favorita sicuramente dalla progressiva scalata di potere di Ma fino ai vertici della compagnia che lui stesso ha fondato dodici anni fa.
Kodak smentisce le voci sull’imminente bancarotta
Eastman Kodak Company, la celebre multinazionale americana attiva nella produzione e commercializzazione di macchine fotografiche, si è affrettata a smentire le voci che la vedrebbero coinvolta in una bancarotta imminente: le rassicurazioni della compagnia di Rochester hanno tentato di far comprendere che tutte le obbligazioni verranno rispettate e che strategie e business rimarranno invariati, in modo da venire incontro a clienti e fornitori, ma resta il fatto che la situazione è davvero critica. In effetti, l’agenzia di rating Fitch ha già provveduto a declassare il debito dell’azienda da CCC a CC, con l’outlook che è stato confermato negativo.
Valsoia, 25 milioni per l’acquisizione di Santa Rosa
Lo scossone del settore alimentare italiano è stato provocato da due compagnie piuttosto celebri: si tratta infatti di Valsoia, attiva soprattutto nell’alimentazione salutistica, e di Santa Rosa, marchio che fa capo al colosso Unilever. Che cosa è successo di preciso? Il ruolo del “conquistatore” è stato ricoperto dalla stessa Valsoia, la quale si è aggiudicata i business in questione spendendo una cifra pari a 25,26 milioni di euro, un importo senz’altro notevole. Non era scontata una soluzione del genere. In effetti, le marmellate e le passate di Santa Rosa avevano ingolosito anche altri fondi, oltre a una concorrente importante come La Doria, ma alla fine si è optato per questa strategia.
PepsiCo concretizza il frazionamento dei business
Gli azionisti di PepsiCo Incorporated potrebbe riuscire a guadagnare anche un interessante 49%, ma soltanto nel caso in cui l’ad Indra Nooyi dovesse rendere concreta la scissione del business delle bevande da quello degli snack: in pratica, si sta per realizzare uno smembramento molto simile a quello che ha visto coinvolta Kraft Foods. La conglomerata americana, leader mondiale proprio per quel che riguarda la commercializzazione di snack e seconda maggior produttrice di bevande, ha intenzione di non ripetere le performance finanziarie del 2010, quando il titolo perse quasi dieci punti percentuali. Tra l’altro, la compagnia di Purchase è riuscita a vaporizzare ben undici miliardi di euro del proprio valore di mercato in pochissimi mesi.
Prada: +74% per i profitti semestrali in Asia
L’Asia sembra essere proprio il continente giusto per i profitti di Prada: come è noto, la spa milanese del lusso è stata protagonista di una importante quotazione mesi fa presso lo Stock Exchange di Hong Kong e i primi risultati cominciano già a vedersi, con un profitto semestrale (i dati si riferiscono ovviamente allo scorso 30 giugno) in crescita del 74%. I principali effetti benefici sono stati agevolati dall’apertura di nuovi negozi e dalla conseguente domanda da parte di consumatori e investitori asiatici. Nello specifico, il reddito netto è salito fino a quota 179,5 milioni di euro, mentre un anno fa questo stesso valore si era fermato a 103 milioni, il che equivale a dire che l’irrobustimento economico è stato più che concreto.
Siemens abbandonerà definitivamente il nucleare
Siemens Ag, maggior conglomerata europea per quel che concerne il settore ingegneristico, ha preso la sua storica decisione: l’annuncio è stato effettuato proprio nel corso della giornata di ieri, quando la compagnia di Monaco di Baviera ha fatto sapere di voler interrompere i propri business nucleari entro il 2022, con il blocco definitivo alla costruzione di nuove centrali. L’ad del gruppo, Peter Löscher, è stato piuttosto chiaro nelle proprie dichiarazioni, precisando che il capitolo in questione può considerarsi chiuso. Inoltre, è stato enfatizzato il progressivo e crescente avvicinamento al comparto delle energie rinnovabili, un cambiamento di rotta davvero importante. La decisione a cui ci stiamo riferendo vuole essere inoltre una risposta precisa all’opposizione sociale e politica che si sta scagliando contro il nucleare in Germania.
Suzuki “rompe” con Volkswagen e si affida ai motori Fiat
La favola è già terminata: non si è fatto in tempo a parlare dei possibili vantaggi della partnership tra Volkswagen e Suzuki che la stessa compagnia giapponese ha già deciso di interrompere i contatti in questione, preferendo acquisire da Fiat spa i propri nuovi motori. Il colosso tedesco è ovviamente montato su tutte le furie e ha reso noto che verranno date diverse settimane agli ormai ex partner per rimediare alle infrazioni commesse. Da Wolfsburg è giunto un ordine ben preciso e perentorio, ma rimane comunque la disponibilità a discutere la vicenda.