I nuovi limiti ai doppi incarichi nella finanza

 Tra i tanti articoli che sono inclusi nel decreto Salva Italia, ve n’è uno che fa esplicito riferimento al divieto di doppi incarichi in delle società concorrenti quando si ha a che fare con mercati specifici, quali quello del credito, quello assicurativo e quello finanziario: i criteri applicativi in questione sono stati fissati dall’articolo 36 del testo normativo, dopo che le regole sono state concordate dalla Banca d’Italia, dall’Isvap (l’istituto che vigila sulle assicurazioni private) e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel dettaglio, queste regole e questi limiti dovranno essere rispettati in modo tassativo, con le varie authority competenti che saranno chiamate a vigilare con la massima attenzione.

Quota Premafin 20% sequestrata dalla Guardia di Finanza

 La Procura di Milano ha fatto ieri un ulteriore passo in avanti nella complicata vicenda legata alla holding di famiglia dei Ligresti, cioè la Premafin. La Guardia di Finanza ha così messo sotto sequestro il 20% di Premafin in mano a trust, fondazioni, anstalt, stiftung e società anonime domiciliate nei paradisi fiscali del Lichtenstein, Caraibi e Centro America. Salvatore Ligresti è stato iscritto nel registro degli indagati anche per il reato di aggiotaggio.

Dieter Rampl esce dal board Unicredit 2012

 Oggi è in programma l’ultimo Consiglio di Amministrazione presieduto dal presidente uscente di Unicredit, cioè Dieter Rampl. Rassegnerà le dimissioni dalla carica di presidente per lasciar spazio a Giuseppe Vita. Rampl manterrà – come annunciato qualche tempo fa – la carica di vicepresidente di Mediobanca. Alla riunione di oggi non sarà presente, invece, Theodor Waigel, che si era dimesso lo scorso 27 marzo.

Audi ufficializza acquisto Ducati per 860 milioni

 Ieri l’accordo sembrava ormai prossimo alla definizione, ma non c’era ancora niente di certo. Ora è ufficiale. La casa automobilistica tedesca di Ingolstadt, la Audi, controllata dal gruppo Volkswagen, ha raggiunto l’accordo per assicurarsi l’azienda bolognese di motociclette Ducati dal fondo Investindustrial per circa 860 milioni di euro (70% in mano al fondo) più l’accollo dei debiti della società. Dal capitale di Ducati non uscirà soltanto Investindustrial, ma anche gli altri azionisti: Hospitals of Ontario Pension Plan (che ha in mano il 10% circa) e BS Investimenti (20%). Non appena ci sarà l’ok dalle autorità antitrust, Ducati parlerà tedesco.

Ipotesi bancarotta fraudolenta per Im.co e Sinergia (Ligresti)

 Continua l’indagine della Procura di Milano sulle attività della famiglia Ligresti. I sospetti maggiori derivano dal deflusso di risorse passate dalle casse della holding Premafin, ma anche delle controllate Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni, alla famiglia di Paternò per finanziare i propri progetti immobiliari. L’epicentro della girandola di immobili della famiglia Ligresti ha il suo epicentro a Roma, via Guido d’Arezzo, nel palazzo dove ha sede sia la Im.co che Sinergia. Sempre qui aveva sede la Terredi srl, che nel 2003 aveva venduto alla Im.co un terreno a Milano. Qui hanno sede anche altre società della galassia Ligresti: Premafin, Icein, Avvenimenti e Sviluppo Alberghiero.

Offerta Unipol accettata da Premafin

 Continua a tenere banco l’operazione “Grande Unipol”, una delle più complesse negli ultimi anni sulla borsa di Milano. Il progetto di fusione tra il gruppo bolognese di bancassurance e la galassia Ligresti passa da una valutazione di Premafin di 80 milioni di euro e dal controllo completo di Unipol sul nuovo aggregato che nascerà con la fusione con Fondiaria-Sai. Unipol avrà il controllo del 66,7% del nuovo conglomerato finanziario composto da Unipol Assicurazioni, Premafin, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni.

Nuova imposta di bollo sui prodotti e strumenti finanziari

 La nuova imposta di bollo prevista per il 2012 rivede leggermente il metodo di tassazione relativo a prodotti e strumenti finanziari e va’ a colpire tutti gli investitori, dal piccolo “retail” (o meglio, dalla piccola famiglia) fino al grande investitore, passando per i day-trader.

L‘imposta di bollo è divisa in scaglioni e per il calcolo viene considerato il valore di tutte le attività finanziarie registrate nel dossier titoli considerando il loro prezzo di mercato se si tratta di titoli privi di valore nominale. Gli scaglioni sono così suddivisi:

  • per valori fino a 49.999,99 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 34,20 euro;
  • per valori fino da 50.000,00 euro a 149.999,99 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 70,00 euro;
  • per valori fino da 150.000,00 euro a 449.999,99 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 240,00 euro;
  • per valori fino oltre a 500.000,00 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 680,00 euro.

Durante il 2012 verranno inseriti nel calcolo anche i fondi di investimento e le polizze vita, prima escluse dal conteggio, ed inoltre l’imposta sarà pari allo 0.10% con un minimo di 34,20 euro fino ad un massimo di 1.200 euro. Le misure straordinarie non vanno a toccare però i libretti postali ed i conti correnti sotto i 5.000 euro.

Il Wall Street Journal elogia il lavoro di Monti

 Monti come la Thatcher. Con queste parole esordisce oggi il più importante giornale del mondo, parlando del lavoro di Monti ed offrendo un punto di vista estremamente positivo sulla sua posizione. Già nei mesi scorsi diversi apprezzamenti sono arrivati da tutta Europa per il suo mandato e per come è riuscito ad allontanare l’Italia dal “rischio Grecia” con manovre coraggiose e soluzioni difficili. Pur essendosi tirato contro le famiglie di un intero Paese che esce da anni in cui i problemi sono stati accumulati e non risolti, l’operato del Governo tecnico è obiettivamente positivo visti i conti pubblici e la risposta del mercato; secondo il Wall Street Journal, se l’Italia non è la Grecia il merito è di un solo uomo, odiato dagli italiani ed elogiato dall’opinione pubblica internazionale.

Amministratore delegato Seat Pagine Gialle è morto

 L’amministratore delegato di Seat Pagine Gialle, il 52-enne Alberto Cappellini, è deceduto sabato mattina mentre era in bicicletta sul colle torinese in strada del Pino. Cappellini è stato colpito da infarto. A nulla sono valsi i tentativi dei sanitari del 118, giunti sul posto in elicottero. Lascia la moglie e due figli. Il manager torinese di Seat Pagine Gialle aveva vissuto le ultime settimane sotto stress, a causa della difficile situazione finanziaria del gruppo delle directories sull’orlo della bancarotta. Soltanto un paio di settimane fa, Cappellini era riuscito a salvare Seat ormai ad un passo dal fallimento.

Michael Moore è con Occupy Wall Street

 Il movimento Occupy Wall Street torna sulla Piazza; gli indignati, radunati grazie a Facebook e spinti da una crisi che ha cambiato il volto dell’America tornano con la primavera a far sentire la propria voce nella “sede” storica della protesta. Sembra che prima di approdare a Chicago il 20 e 21 maggio prossimi il movimento abbia deciso di ripercorrere le tappe passando dal Zuccotti Park, ex fulcro della rivolta.

Non gli è stato permesso ovviamente alcun “camp” come è successo in passato, ma questa volta il messaggio era molto semplice; siamo ancora qui. Per mesi non si è parlato molto della protesta, ma questo non vuol dire che i manifestanti abbiano trovato pace; come prima apparizione in pubblico dopo l’inverno ormai finito il bilancio è piuttosto contenuto, visto che si parla di qualche arresto e solamente tre manifestanti lievemente feriti, ma se questo è l’inizio allora l’estate sarà più calda del previsto.

Monti pubblica i redditi, Passera dichiara 3.5 milioni di euro

 Il Governo Monti ha deciso di essere trasparente; da diverso tempo è stato dato l’annuncio che i redditi dei Ministri del suo Governo sarebbero stati pubblicati sui siti dei relativi Ministeri e questo giorno è finalmente arrivato. Da un lato i cittadini non possono non apprezzare l’onestà verso l’impegno preso in un momento difficile come questo, ma dall’altro le cifre che emergono fanno pensare.

Il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera è risultato essere il più ricco con un reddito nel 2011 di 3.5 milioni di euro. Passera non è solamente quello che dichiara il reddito più alto, ma è anche in cima alla lista riguardo i beni posseduti (mobili ed immobili) tra cui figurano terreni, fabbricati, auto, obbligazioni, azioni, polizze vita, fondi pensione.

Corrado Passera quindi si aggiudica il titolo di Politico più ricco, ma ricordiamoci che questo lo deve sopratutto alla sua attività fuori dal Consiglio dei Ministri. Il resto della classifica è molto più indicativo riguardo la situazione del Governo ed anche se le cifre sono nettamente più basse si tratta comunque di stipendi di tutto rispetto;

Nokia licenzia 4000 dipendenti

 La crisi non ha risparmiato neanche un colosso come Nokia: sebbene i prodotti tecnologici siano tra quelli più “anestetizzati” rispetto alla riduzione della domanda, anche la casa finlandese deve ora fare i conti con le perdite registrate nell’ultimo periodo. Una situazione di austerità che é venuta alla luce soprattutto negli ultimi mesi e che costringerà l’azienda a fare dei tagli non indifferenti sul personale. La casa finlandese sta pensando seriamente di spostare progressivamente nel corso di quest’anno in Far East le attività di produzione ed assemblaggio con conseguenti licenziamenti a Komarom, in Ungheria, Reynosa, in Messico e Salo, in Finlandia.

Mario Monti e il mercato del lavoro con il posto fisso monotono

 Sta suscitando a dir poco scalpore la frase pronunciata da Mario Monti meno di 24 ore fa, ospite a Matrix, sulla cui poltrona si é lasciato sfuggire delle affermazioni che sono quantomeno discutibili e che riportiamo testualmente: “I giovani si abituino all’idea di non avere più il posto fisso a vita. Che monotonia. È bello cambiare e accettare delle sfide”. Un’ospitata il cui scopo principale era quello di discutere sul decreto milleproroghe, sul famigerato CUI, sul “tabù” (come definito dallo stesso Monti) dell’art.18 o, in via più generale, sulla manovra finanziaria, si è invece rivelato un’arma a doppio taglio per il professore e il suo team, che sostiene di essere al lavoro per trarre le finanze italiane dal baratro alla luce dei nuovi trattati e accordi europei.

Asta BTP a 10 anni

 L’Asta BTP a 10 anni del Tesoro è stata archiviata positivamente, anche se è davvero impossibile parlare di un pieno successo. Nonostante una domanda positiva e un rendimento che è dato in calo rispetto a quello che aveva contraddistinto le precedenti sessioni di collocamento dei titoli del debito pubblico, infatti, è indubbio rilevare come il Tesoro si aspettasse di più da questa asta di fine gennaio, soprattutto per quanto concerne il rendimento decennale dei titoli offerti.

Maggiormente nel dettaglio, il Ministero dell’Economia ha reso noto di aver collocato titoli decennali per 2 miliardi di euro a fronte di una domanda ben superiore, pari a 2,85 miliardi di euro. Il rendimento del titolo decennale è così sceso a quota 6,08 punti percentuali rispetto ai 7 punti percentuali della precedente asta di dicembre: un corposo passo indietro, dunque, anche se la maggior parte degli analisti (probabilmente, anche quelli interni al Tesoro), auspicava un calo del rendimento al di sotto della soglia del 6%.