La prossima settimana sarà decisiva per l’applicazione dell’ecobonus alle nuove auto

 La prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva per la decisione in seno al Consiglio dei Ministri sul provvedimento a sostegno delle autovetture: al nuovo tavolo di discussioni saranno infatti presenti anche le parti sociali. Si parla già di un decreto fatto su misura per la questione, probabilmente un emendamento al cosiddetto decreto “milleproroghe”, la legge del governo che intende prorogare o andare a risolvere le situazioni più urgenti. Come interverrà dunque il governo? Lo scenario più probabile prevede un’ipotesi di rottamazione, in cui il meccanismo principale premierà la diminuzione delle emissioni di anidride carbonica della nuova vettura da acquistare con un aumento dell’incentivo. Questo bonus “ecologico” potrebbe raggiungere un tetto massimo di 1.500 euro, ma tutto dipenderà dalle risorse disponibili e dalle vetture selezionate.

 

L’Agenzia delle Entrate pubblica il modello per ottenere il credito d’imposta per l’occupazione nelle aree svantaggiate

 Vi sono delle importanti novità per quanto riguarda le nuove assunzioni nelle aree maggiormente svantaggiate d’Italia: il sito internet dell’Agenzia delle Entrate ha infatti reso disponibile e pubblicato il provvedimento che ha approvato il modello di comunicazione per quanto riguarda il credito d’imposta per incentivare l’occupazione in queste aree. Il modello è indicato con la sigla C/IAL, ovvero Comunicazione IAL: quest’ultima è un prodotto di gestione che l’Agenzia delle Entrate ha da poco messo a disposizione degli utenti sul proprio sito e in maniera gratuita. Il provvedimento a cui ci si riferiva in precedenza era previsto in un articolo della legge finanziaria 2008 (nel dettaglio, si tratta dell’art.2, commi 539-547 della legge 24 dicembre 2007, n° 244). L’articolo afferma infatti che:

Vi è la previsione dell’attribuzione di un credito di imposta a favore dei datori di lavoro che nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2008 hanno provveduto a incrementare il numero di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

 

Molte novità nell’Unico 2009 per società di capitali: le istruzioni sono già online

 L’Agenzia delle Entrate, l’ente pubblico che si occupa della gestione e degli accertamenti in materia fiscale, ha provveduto a rendere disponibile sul suo sito internet la bozza di modello Unico 2009 per quanto riguarda le società di capitali. La bozza, la quale è caratterizzata da istruzioni dettagliate sulle modalità di compilazione del modello, si riferisce in particolare al periodo d’imposta del 2008: il modello Unico 2009 dovrà essere presentato dai soggetti che sono titolari di un reddito d’impresa. C’è anche da sottolineare che tale modello ha accolto le novità inserite nella Finanziaria 2008, nella cosiddetta “manovra d’estate” (il decreto legge 112/2008) e nel decreto legge 185/2008.

BNP Paribas acquisterà gli assets di Fortis: si attende il voto degli azionisti

 BNP Paribas SA, la maggior banca francese, ha raggiunto un accordo per l’acquisto di una parte minore dell’unità assicurativa di Fortis e degli assets “tossici”, al fine di recuperare il break-up della società finanziaria, dopo che la Corte di Appello aveva bocciato un accordo precedente con il governo belga. L’isituto creditizio francese acquisterà dunque il 10% di Fortis Insurance Belgium SA per la somma di 550 milioni di euro e deterrà una partecipazione del 12% in un portafoglio creditizio con una garanzia di 5 miliardi di euro proveniente dal governo del Belgio. La Corte di Appello di Bruxelles aveva bloccato l’accordo stipulato lo scorso 12 dicembre.

Ford licenzierà 1.200 dipendenti, dopo il calo record di vendite automobilistiche

L’unità finanziaria di Ford Motor Co. provvederà ad eliminare il 20% della sua forza lavoro, il che equivale a dire il licenziamento per circa 1.200 dipendenti: la misura verrà adottata come parte di un piano di taglio dei costi, dato che il tasso delle vendite delle autovetture statunitensi è sceso al suo livello più basso dal 1982. Il comparto creditizio di Ford ha inoltre necessità di disporre di meno impiegati per quanto riguarda la vendita dei marchi Jaguar e Land Rover a Tata Motors Ltd., in vista del termine del suo accordo finanziario con l’affiliata Madza Motors Co. I tagli del personale prenderanno avvio verso la metà del prossimo mese e si prevede verranno completati entro la fine di luglio. L’unità creditizia taglierà inoltre 275 posti di lavoro a dipendenti salariati e a contratto del quartier generale di Dearborn (circa il 20% di tutto lo staff di questo stabilimento).

Fortis avvia le trattative per un nuovo accordo col governo belga e BNP Paribas

 Fortis, la banca belga con sede a Bruxelles, sta mettendo a punto delle importanti trattative con il governo del Belgio e BNP Paribas SA, al fine di recuperare il bailout bancario dopo che gli investitori ne avevano messo in dubbio i termini. Dunque, verranno negoziati nuovamente alcuni elementi significativi dell’acquisto concordato lo scorso ottobre a seguito di molte raccomandazioni pervenute da un gruppo di esperti belgi, così come ha precisato la stessa Fortis in una dichiarazione. Il team designato in proposito ha infatti consigliato una soluzione secondo cui BNP Paribas, la quale si è già accordata per il pagamento di 14,5 miliardi di euro da investire nel settore bancario belga e negli assets assicurativi, dovrebbe detenere una partecipazione inferiore a quella attuale nell’ambito delle assicurazioni. Questo comitato di esperti è stato nominato dalla Corte di appello di Bruxelles, dopo che quest’ultima aveva provveduto a sospendere il break-up di Fortis (la disgregazione in diverse società minori) dato che non era stata approvata dagli azionisti.

 

Dopo l’accordo con FIAT, Chrysler attende ora il prestito dal governo USA

 Chrysler LLC ha ospitato presso il proprio quartier generale di Auburn Hills (Michigan) i dirigenti di FIAT Spa, tra cui il direttore generale Sergio Marchionne, in vista del possibile accordo tra le due compagnie automobilistiche. L’azienda statunitense ha anche annunciato di voler tagliare i prezzi per quanto riguarda gli ordini delle varie componenti e di voler cedere le proprie azioni alle banche e ai prestatori, al fine di ottenere delle consistenti riduzioni nelle obbligazioni dei prestiti. Il prossimo 17 febbraio è prevista la presentazione da parte di Chrysler di un rapporto al governo statunitense: la società americana potrà così conformarsi ai termini previsti per i 4 miliardi di dollari di prestito. Chrysler ha richiesto al governo americano circa 7 miliardi di dollari, in quanto dovrà dimostrare di aver fatto progressi per quanto riguarda il ritorno alla profittabilità. Come è noto, la scorsa settimana FIAT ha concluso un accordo per l’acquisto di una partecipazione del 35% proprio in Chrysler per ottenere uno scambio reciproco di tecnologia sulle utilitarie.

BNP Paribas annuncia perdite per l’ultimo trimestre 2008: pronto un piano statale di sostegno

 BNP Paribas SA, maggior banca della Francia per quanto riguarda il valore di mercato, ha annunciato di aspettarsi una perdita di circa 1,4 miliardi di euro per il quarto trimestre del 2008: è stato soprattutto l’andamento altalenante del titolo dell’istituto creditizio e dei bond di mercato a portare a un consistente calo negli investimenti bancari. Il dato non è certo incoraggiante se confrontato con il reddito netto ottenuto da BNP Paribas solamente un anno fa e che ammontava a 1,01 miliardi di euro: la banca francese, la quale ha sede a Parigi, ha voluto precisare in una nota che il reddito netto relativo a tutto il 2008 è stato pari a 3 miliardi di euro. Come ha spiegato la stessa BNP Paribas:

Il quarto trimestre dell’anno appena terminato è stato caratterizzato da dei movimenti eccezionalmente violenti che si sono verificati nei mercati di capitale. Il settore degli investimenti bancari ha subito una perdita di 2 miliardi di euro al loro d’imposta.

Il titolo di Intel beneficia della nomina del nuovo portavoce, ma rimane bassa la domanda di chip

 Intel Corp., l’azienda multinazionale leader nella produzione di semiconduttori, ha nominato Jane Shaw per la sostituzione di Craig Barrett nel ruolo di portavoce della società, rompendo in tal modo con una tradizione che voleva che la nomina spettasse a qualcuno che fosse esterno alle file esecutive. Barrett, che ha assunto una certa notorietà per aver revisionato e standardizzato gli stabilimenti produttivi della Intel come direttore generale, lascerà l’incarico dopo la riunione annuale degli azionisti di maggio. C’è da dire che nei due ultimi mandati, l’azienda di Santa Clara (California) ha affidato l’incarico di portavoce a un CEO. La Shaw faceva parte del consiglio di amministrazione di Intel sin dal 1993. Vi sono opinioni discordanti su questa nomina così inusuale per la società: secondo Brian Piccioni, analista di BMO Capital Markets, è un buon segnale questa separazione tra i due ruoli di portavoce e direttore generale, per evitare conflitti di interesse; l’analista David Wu ha affermato che un buon portavoce potrebbe provenire anche da un’altra compagnia.

 

La BCE prospetta una recessione grave: Google risente in particolare della crisi

 Non è certo incoraggiante il bollettino stilato dalla Banca Centrale Europea per quanto riguarda questo primo mese del 2009: l’istituto creditizio dell’UE ha infatti sottolineato come la fase di recessione che sta attraversando l’economia globale sia “grave e sincronizzata”. In questo rapporto si legge poi:

L’acuirsi e il diffondersi delle turbolenze dei mercati finanziari freneranno la domanda su scala mondiale e nell’area euro per un periodo di tempo imprecisato.

Lo scenario prospettato dall’Eurotower non induce quindi all’ottimismo; in particolare ci si aspetta che le economia continui a peggiorare nei prossimi mesi. La BCE ha inoltre precisato che i provvedimenti che sono stati adottati per fronteggiare questa situazione comportano dei costi molto alti, che andranno poi a pesare sulle generazioni del futuro in maniera consistente. Da Francoforte viene lanciato il consiglio di utilizzare con la massima cautela le politiche di bilancio.

 

SNB messa in difficoltà dai continui apprezzamenti del franco svizzero: non bastano i tagli dei tassi

 Philipp Hildebrand, vicepresidente della Swiss National Bank, ha annunciato che i policiy makers devono essere pronti a intervenire nei mercati valutari a tassi di cambio fissi nel caso fosse necessario, al fine di prevenire il nuovo apprezzamento del franco svizzero. La moneta svizzera ha infatti guadagnato circa 6 punti percentuali nei confronti dell’euro a partire dal mese di ottobre: questa crescita è stata provocata dalla crisi finanziaria globale, la quale ha spinto l’istituto bancario centrale della Svizzera a tagliare i suoi tassi di mercati di ben 225 punti base, portandoli fino allo 0,5%. In particolare la nazione europea è stata colpita da una forte inflazione e dal peggioramento delle esportazioni, che rappresentano più della metà del prodotto interno lordo di tutto il paese.

Fiat e Chrysler, ecco l’accordo. Mentre Sarkozy termina il “piano auto”

 Come anticipato, è arrivata la firma tra Fiat e Chrysler: una lettera d’intenti non vincolante per la creazione di un’alleanza strategica globale.  Il contratto vero e proprio è previsto per aprile: questo, dopo che la casa automobilistica americana fondata nel 1925 avrà ottenuto dal Tesoro l’approvazione del suo piano di risanamento.

Un accordo che, però, non ha influenzato positivamente l’andamento della Borsa: dopo un rialzo iniziale, il titolo Fiat è stato spinto ai minimi storici: -1,34% a 4,42 euro.
L’accordo non presenta novità rispetto a quanto trapelato in questi giorni frenetici per le due aziende: Chrysler, oltre ad avere accesso alla rete di distribuzione Fiat, si vedrà fornire dagli italiani licenze per usare piattaforme per veicoli a basso consumo, motori, componenti e trasmissioni, e li potrà adattare  alle proprie esigenze e produrre nei propri impianti.

I subprime colpiscono anche RBS: pesanti perdite per la banca britannica e crollo del titolo

 Royal Bank of Scotland Group Plc, la quale sta tentando di far fronte alla maggiore perdita nella storia economica britannica, si è impegnata a rendere disponibili 6 miliardi di sterline (8,7 miliardi di dollari) nei confronti dei prestatori del Regno Unito: dunque, il prestito bancario fa un altro passo verso il totale controllo governativo. In cambio delle garanzie del governo per le perdite causate dal debito e dalla crisi dei mutui subprime, la banca dovrà ora firmare un accordo col Tesoro al fine di stabilire quanto denaro intende dare in prestito e in che termini. RBS ha fatto sapere tramite i suoi portavoce di temere di diventare in tal modo una sorta di “cavia da laboratorio” e che l’accordo sui prestiti verrà effettuato solamente in termini commerciali. Tale accordo mette in risalto l’intervento più diretto che il governo britannico abbia mai attuato nella gestione di una banca.

Sterlina sempre più debole nei confronti delle altre valute: il debito britannico crescerà ancora

 La sterlina è scesa al suo livello più basso nei confronti dello yen: inoltre, la valuta britannica ha raggiunto la sua peggior quotazione nei confronti del dollaro da sei anni a questa parte. Il motivo di questi cali dev’essere ritrovato nell’azione del governo, il quale è costretto a provvedere al salvataggio di un numero consistente di banche. Jim Rogers, portavoce della società Rogers Holdings di Singapore, non ha usato mezzi termini al riguardo ed ha definito come “completamente rovinata” l’economia del Regno Unito, precisando anche che gli investitori dovrebbero vendere la valuta. La Commonwealth Bank of Australia ha annunciato che esiste ancora un alto rischio di taglio dei tassi di credito del paese ed ha quindi provveduto ad abbassare le sue previsioni per la sterlina. Il primo ministro Gordon Brown ha autorizzato lo stanziamento di circa 100 miliardi di sterline (142 miliardi di dollari) in favore degli istituti creditizi maggiormente in difficoltà.