Temasek offre un rimborso a Maybank al fine di migliorare le sue partecipazioni in Indonesia

 Temasek Holdings Pte, la società che gestisce gli investimenti del governo di Singapore, ha offerto 236,4 milioni di dollari di Singapore (166 milioni di dollari) di rimborso alla Malayan Banking Bhd., la maggior banca della Malaysia, al fine di migliorare i termini per una partecipazione indonesiana: quest’ultima è stata rifiutata proprio in conclusione della transazione. Temasek ha miglirato i termini del controllo della sua partecipazione nella PT Bank Internasional Indonesia, dopo che Malayan Banking (conosciuta anche come Maybank) ha bloccato la sua trattativa di 2,7 miliardi di dollari questa settimana, temendo di subire perdite a causa della caduta globale dei prezzi degli asset. Il rimborso della società di Singapore è superiore al deposito di Maybank. Temasek, che detiene la partecipazione nella sua unità Fullerton Financial Holdings, ha annunciato di aver avanzato l’offerta del rimborso per spingere Maybank a non spostarsi dal prezzo per azione relativo alla transazione.

 

Dall’unità Fullerton hanno fatto sapere che:

L’offerta fatta da Fullerton è nell’interesse della minoranza degli investitori in Indonesia. Il rimborso significa che Maybank potrebbe dar avvio a un’offerta più “morbida” di 510 rupie per azione. Fullerton eserciterà comunque tutti i suoi diritti in seno all’accordo.

Borsa Italiana raddoppia i listini rivolti alle pmi, arriva l’Aim Italia

Borsa Italiana si è dotata di un secondo listino dedicato alle piccole e medie imprese. Si chiama Aim Italia ed è stato approvato dal Consiglio di amministrazione di Piazza Affari. Il nuovo listino, che partirà a fine anno, è strutturato sulla base dell’Aim londinese e non sarà regolamentato dalla legge ma dalla stessa Borsa Italiana. La procedura di ammissione al listino sarà, quindi, più snella in quanto non sarà necessario per le imprese la presentazione del tradizionale prospetto informativo e tutti i documenti utili alla quotazione dovranno essere scritti in lingua italiana. Elemento chiave dell’Aim Italia è la figura del Nomad, il Nominated advisor. Si tratta di un responsabile che dovrà controllare la rispondenza delle varie società ai requisiti di ammissione alla quotazione.

Continua ad ardere la fiamma olimpica di Pechino per la Nike: gli ordinativi cinesi crescono del 50%

 Nike Inc., la maggiore azienda al mondo nella produzione di articoli sportivi, ha annunciato che gli ordini provenienti dalla Cina sono aumentati notevolmente: ciò ha fatto sì che l’azienda statunitense traesse guadagni nettamente superiori alle attese, dopo l’incremento delle vendite per i giochi olimpici di Pechino. Gli ordinativi cinesi sono infatti cresciuti di oltre il 50% da gennaio, facendo così rilevare che gli incrementi della società non si sono conclusi con la fine delle Olimpiadi. Il netto ritardo verificatosi all’indomani delle precedenti Olimpiadi di Atene non si è ripetuto dunque. Il reddito netto della Nike, che era sceso in un anno soprattutto a causa delle tasse, ha superato di 10 centesimi la stima media degli analisti: le vendite sono aumentate del 17%, il maggior guadagno degli ultimi quattro anni, raggiungendo quota 5,43 miliardi di dollari.

 

Brutte notizie per i mutui a tasso variabile: l’ Euribor tocca livelli record. Vediamo come cambia la rata

 La crisi dei mutui subprime continua a colpire e questa volta a subire i danni saranno i sottoscrittori dei mutui a tasso variabile. Le turbolenze della scorsa settimana hanno portato nuova incertezza nei mercati finanziari e se da una parte abbiamo visto scendere i mercati borsistici, conseguenze negative si sono avute anche nel mercato monetario. L’ Euribor, il tasso interbancario europeo è salito a livelli record dal 2000 proprio a causa della sfiducia che le banche adesso hanno le une nei confronti delle altre (con sfiducia intendiamo una più alta percezione del rischio che giustifica tassi di interesse più alti). Scendendo nel dettaglio vediamo che l’Euribor ad un mese è arrivato a quota 4,976%, l’Euribor a tre mesi ha toccato il 5,066%, quello a sei mesi il 5,276%.

Calano le vendite di Rio Tinto e BHP, dopo la decisione della corte in favore di una condivisione ferroviaria con Fortescue

 BHP Billiton Ltd. e Rio Tinto Group, seconda e terza società mondiali per l’esportazione di minerali ferrosi, potrebbero essere costretti a rallentare le spedizioni dopo che l’alta corte ha confermato una decisione a favore della suddivisione della rete ferroviaria con le compagnie concorrenti. L’alta corte ha respinto, inoltre, il tentativo di BHP di sospendere l’utilizzo da parte di Fortescue Metals Group Ltd  dei suoi binari Mt. Newmann e Goldsworthy. Il tribunale australiano della concorrenza doveva già prendere una decisione finale lo scorso anno, quando il tesoriere Wayne Swan aveva stabilito di utilizzare altre tre aree minerarie nell’Australia occidentale, tra cui due appartenenti a Rio Tinto.

 

BHP ha annunciato che le vendite potrebbero crollare se dovesse avvenire la “spartizione” delle ferrovie: le previsioni dicono che questi binari trasporteranno circa 137 milioni di tonnellate metriche di ferro durante quest’anno fiscale. Rio Tinto e BHP stanno espandendo le loro operazioni minerarie per riuscire a far fronte alla grande domanda di materiali in acciaio, domanda che ha spinto i prezzi a un livello mai raggiunto in precedenza.

 

La Consob sotto la lente di ingrandimento: cos’è e di cosa si occupa

Numerose volte all’interno dei nostri articoli abbiamo citato la Consob ed in particolare i suoi vari provvedimenti nei mercati finanziari. Ma cos’è la Consob e come funziona? La Consob, Commissione Nazionale per la Società e la Borsa, è il principale organo di controllo del corretto funzionamento dei mercati finanziari e della Borsa italiana, istituito nel 1974. Dal punto di vista giuridico, la Consob è un’autorità amministrativa indipendente con propria personalità giuridica che si adopera per tutelare al meglio gli investitori garantendo la trasparenza e l’efficacia del mercato finanziario italiano. Per quanto riguarda la sua composizione, la Commissione è un organo collegiale formato da 4 membri e un presidente, che ad oggi sono, rispettivamente, Paolo di Benedetto, Vittorio Conti, Luca Enriques, Michele Pezzinga e Lamberto Cardia. I membri durano in carica 7 anni e non possono essere reletti. I compiti istituzionali della Consob, disciplinati dal Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e da vari regolamenti (Regolamento Consob n. 11971/1999, Regolamento Consob n.16190/2007, Regolamento Consob n. 16191/2007)  si concretizzano in attività di controllo, regolamentazione, autorizzazione e vigilanza, e nei casi previsti dalle legge può procedere a sanzionare i soggetti vigilati.

I paesi emergenti del Sud America dimostrano un’inattesa resistenza alla crisi finanziaria: nessun crack e limitate perdite in borsa

 È quasi sorprendente la capacità di resistenza alla crisi finanziaria mondiale dimostrata dai paesi emergenti, in particolare da quelli dell’America Latina (Argentina, Brasile, Uruguay, Cile…). Il più grave collasso economico degli ultimi dieci anni è stato infatti vissuto da questi paesi con una sorta di placido attendismo: è una situazione strana quella che si sta delineando, perché le precedenti crisi avevano coinvolto in maniera più rapida e profonda proprio gli stati sudamericani.

Non si è verificato nessun crack e gli unici effetti da rilevare sono stati quelli sulle borse: San Paolo ha perso 7,59 punti percentuali, seguita da Buneos Aires (-5,2%) e, in maniera più lieve, Santiago del Cile (-0,53%). Cerchiamo di capire ora il perché di questa situazione e le prospettive future.

Dopo le consistenti perdite, GM userà i restanti asset per lanciare una linea di credito revolving

 La General Motors Corp., dopo aver bruciato denaro a causa di tre anni di perdite, sfrutterà al massimo i restanti 3,5 miliardi di dollari di una linea di credito revolving, anche perché la crisi della borsa di Wall Street minaccia di intaccare la capacità di prestito delle società. Un bilancio di 4,5 miliardi di dollari servirà di ausilio alla copertura dei costi di ristrutturazione, secondo quanto affermato dai vertici di GM. La compagnia automobilistica statunitense, che ha sede a Detroit, ha anche fatto sapere che completerà il pagamento del debito di 322 milioni di dollari. Pete Hastings, analista statunitense, ha affermato:

Lo scompiglio che si è creato nei mercati creditizi è molto profondo. General Motors deve fare i conti con i suoi grandi problemi, ma in questo caso credo si tratti di una questione di liquidità.

 

Il direttore generale della società automobilistica sta orchestrando un piano volto al raggiungimento di una crescita tra i 4 e i 7 miliardi di dollari, attraverso la vendita di asset e l’incremento del debito al fine di assicurare la liquidità necessaria per poter operare fino alla fine del 2009. GM ha già perso 69,8 miliardi di dollari negli ultimi quattro anni.

 

Nuovi dettagli sul piano Paulson: 700 miliardi per liberare le banche dai titoli ad alto rischio.

 Il piano di intervento anticipato da Paulson venerdì ed in grado di spingere i mercati al rialzo inizia a prendere forma. Ieri pomeriggio l’amministrazione Bush ha inviato al Congresso la richiesta di approvazione la quale potrebbe essere concessa già il prossimo venerdì. Centro della proposta è l’attribuzione al Dipartimento del Tesoro americano (in pratica il ministero dell’economia) del potere di acquistare strumenti finanziari collegati ai mutui ad alto rischio. Potranno essere spesi fino a 700 miliardi di dollari in modo da liberare le banche americane dal rischio di ulteriori pesanti svalutazioni. Il Congresso dovrà quindi anche accettare che il debito pubblico americano salga da 10’615 a 11’315 miliardi di dollari. Da sottolineare inoltre che il Dipartimento del Tesoro avrà in pratica totale libertà di azione in modo da poter portare avanti interventi più flessibili. Fonti anonime hanno tuttavia anticipato che si prevedono aste mensili durante le quali il governo americano comprerà ogni volta asset fino ad un massimo di 50 miliardi.

L’annuncio del piano USA per superare la crisi finanziaria porta euforia sulle piazze asiatiche, in particolare quella giapponese

 Le borse asiatiche subiscono un forte rialzo, sulla scia dell’andamento di Wall Street, dopo l’annuncio da parte del governo statunitense di voler approntare un piano organico volto a fronteggiare e superare la grave crisi finanziaria. Tra i guadagni più consistenti delle piazze asiatiche bisogna sottolineare quello della borsa di Shangai, che guadagna addirittura 8 punti percentuali anche grazie all’abolizione della tassa sull’acquisto delle azioni. In generale i mercati asiatici sono riusciti a recuperare in parte le perdite che via via si sono accumulate nel corso della settimana.

 

A Taiwan, l’indice Taiex guadagna il 3,8%, chiudendo a 5.970,38 punti; l’indice Kospi è invece in rialzo di 4,55 punti percentuali alla borsa di Seul, mentre l’Hang Seng di Hong Kong guadagna 6,5 punti percentuali. Altro guadagno consistente è stato conseguito dalla borsa di Tokyo, dove è stata avvertita con maggiore euforia la notizia del piano organico statunitense contro la crisi: l’indice Nikkei ha chiuso a 11.920,86 punti (in rialzo del 3,8%). Il piano americano è stato proposto dal segretario del Tesoro Henry Paulson e dal portavoce della Federal Reserve, Ben Bernanke: l’iniziativa prevede di spostare gli asset maggiormente in difficoltà dai bilanci delle società finanziare statunitensi verso una nuova istituzione.

 

Offerta ostile di 5,85 miliardi di dollari della Samsung per acquistare SanDisk: ancora incertezza sul futuro della trattativa

 SanDisk Corp., la più grande azienda al mondo attiva nella produzione di schede di memoria utilizzate nelle fotocamere digitali, ha subito un improvviso rialzo di 59 punti percentuali nelle borse tedesche, dopo che la Samsung Electronics Co. ha effettuato un’offerta ostile di acquisto di 5,85 miliardi di dollari nei suoi confronti. La SanDisk ha guadagnato oltre 8,86 dollari alla borsa di Francoforte, dopo aver chiuso a quota 15,04 dollari al Nasdaq Stock Market. Samsung, la seconda azienda al mondo nella produzione elettronica, ha lanciato un’offerta di 26 dollari in denaro per ogni azione di SanDisk. L’acquisto sarebbe di ausilio per potenziare la leadership della Samsung su Toshiba Corp.

L’offerta non richiesta della società che ha sede in Corea del Sud segnala la sua crescente fame di acquisizioni, dopo la nomina di Lee Yoon Woo a direttore generale lo scorso maggio. Il manager coreano Kim Hyun Wook ha precisato che:

Questa aggressività sottolinea un mutato atteggiamento della Samsung rispetto a dieci anni fa. Probabilmente Toshiba non ha alcuna riserva di denaro per poter competere con la Samsung.

La compagnia coreana ha voluto rendere pubblica l’offerta dopo aver ricevuto lo scorso 15 settembre una lettera di dimissioni da parte del direttore generale di SanDisk, Eli Harari, al termine di quattro mesi di discussioni.

La BASF è pronta ad accordarsi con Ciba Holding AG per creare il primo fornitore mondiale di prodotti chimici

 La BASF SE, la più grande compagnia mondiale attiva nel settore della chimica, ha raggiunto un accordo per l’acquisto di Ciba Holding AG, altra società operante nello stesso ramo, per 6,1 miliardi di franchi svizzeri (5,5 miliardi di dollari), al fine di poter avere una maggiore  competitività nel mercato degli additivi per la carta. La società tedesca, che ha sede a Ludwigshafen, sborserà 50 franchi per ogni azione della Ciba, circa il 32% in più rispetto al prezzo di chiusura rilevato il 12 settembre. Le azioni della Ciba, compagnia che ha sede a Basilea (Svizzera) sono salite di ben 29 punti percentuali.

 

Il direttore generale della BASF, Juergen Hambrecht, è convinto di poter creare in tal modo il primo fornitore mondiale di prodotti chimici e che ciò favorirà il salvataggio della divisione cartacea della società, sempre più indebolita dalla bassa domanda e dagli alti costi delle materie prime. Il manager svizzero Peter Gachnang ha affermato che:

A prima vista può sembrare un buon prezzo di mercato. Dovrebbe portare delle sinergie negli acquisti.

Gli eventi più rilevanti della settimana. Partenza disastrosa a causa di Lehman Brothers e Merril Lynch

 Quella che inizia oggi si preannuncia una settimana di tensione per i mercati. Sono attese le decisioni della FED e della banca centrale giapponese in materia di tassi, i dati sull’inflazione della zona euro e degli Stati Uniti, le trimestrali di Goldman Sachs e Morgan Stanley. Intanto  arrivano notizie disastrose dalle altre banche d’affari americane. Lehman Brothers, dopo giorni passati a cercare un compratore, ha dichiarato bancarotta, nessuna banca (si era parlato di Barclays) si è presa il rischio di acquisire asset che potevano nascondere decine di miliardi di svalutazioni. Brutte notizie anche da Merril Lynch, in questo caso però sarà Bank of America ad acquisire la terza banca d’affari americana per una cifra che si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari. Da oggi quindi a New York saranno attive soltanto due banche d’affari (le sopra citate Goldman Sachs e Morgan Stanley) dalle 5 di un anno fa (ricordiamo anche la svendita di Bearn Stears).

La EBRD investe nell’economia mongola: le vendite al dettaglio e il comparto estrattivo godranno dei maggiori benefici

 La European Bank for Reconstruction and Development (EBRD: Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) sta pianificando di potenziare del 50% i suoi investimenti in Mongolia per quest’anno: tali investimenti verranno destinati in particolare alle industrie operanti nei più diversi settori, dal commercio al dettaglio al comparto estrattivo. La banca accrescerà la spesa nella nazione asiatica fino a 50 milioni di euro e prevede, inoltre, un ulteriore guadagno di 100 milioni di euro nel 2009, secondo quanto riferito da John Chomel-Doe, il direttore della banca per la Mongolia.

Gli investimenti esteri del paese asiatico hanno raggiunto i 500 milioni di dollari nel 2007, il 67% dei quali proviene dal settore estrattivo e il 22% da quello alimentare, secondo i dati della Banca Mondiale. Tra il 2005 e il 2007, il totale degli investimenti diretti esteri era pari a 1,2 miliardi di dollari. La EBRD aveva già effettuato alcuni investimenti in Mongolia in passato: investimenti che includono una catena di supermercati, una banca, una compagnia estrattiva, una miniera di carbone e un’azienda produttrice di succhi di frutta.