AS ROMA: sfuma la trattativa con Soros per l’acquisto della società e il titolo crolla in Borsa

Sembra allontanarsi definitivamente la possibilità che George Soros diventi il nuovo proprietario della As Roma. La comunicazione di un ripensamento da parte del magnate statunitense è arrivata ieri a Trigoria. La società giallorossa sembra, dunque, restare in mano ai Sensi nonostante ci sia bisogno di un nuovo proprietario per risanare i conti. Curiosamente però l’avvocato Joe Tacopina, legale di George Soros, è in volo per Roma.

I titoli in Borsa della Roma, dopo l’impennata dei giorni scorsi (+17,11%), sono crollati in seguito alle voci sull’interruzione della trattativa con Soros per l’acquisto.

Europia e Commissione Europea per contenimento consumi di carburante ed emissione di Co2

L’associazione dell’industria petrolifera europea (Europia) e la Commissione Europea incoraggiano i consumatori ad adottare piccoli accorgimenti nel proprio stile di guida e così contribuire alla tutela dell’ambiente potendo anche ottenere dei risparmi sul carburante dati i prezzi in continua ascesa. L’iniziativa, è stata presentata ieri a Roma dal presidente dell’Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, vi hanno partecipato i 29 Paesi europei che aderiscono alla campagna che propone consigli su come guidare in modo più conveniente per le tasche e per l’ambiente: controllare la pressione delle gomme una volta al mese (con le gomme sgonfie, il consumo di carburante può aumentare fino al 4%); rimuovere pesi inutili dal bagagliaio o dai sedili (più l’auto è pesante, più il motore deve lavorare e maggiore sarà il consumo di carburante); chiudere i finestrini, soprattutto ad alte velocità; rimuovere il portapacchi se non lo si utilizza ed evitare accessori che penalizzano l’aerodinamica dell’auto (in tal modo, riducendosi la resistenza dell’aria, il consumo di carburante e le emissioni di Co2 possono diminuire fino al 10%).

Benetton approda in Messico: siglata intesa con Sears

È stata siglata oggi, a Città del Messico, l’intesa tra Benetton Group e Sears Messico, azienda leader nella distribuzione della holding multinazionale Grupo Carso. L’accordo, firmato da Alessandro Benetton, vicepresidente esecutivo di Benetton Group e Carlos Slim Domit, presidente del gruppo messicano, favorirà lo sviluppo del marchio Benetton in Messico. È prevista l’apertura di svariati punti vendita in terra messicana con l’obiettivo di far conoscere e di diffondere le diverse collezioni di abbigliamento per uomo, donna e bambino proposte dal marchio United Colors of Benetton. I 50 nuovi negozi da aprire in base alla strategia di intesa e che nel giro di tre anni ammonteranno a circa 250, verranno collocati all’interno dei numerosi department store Sears distribuiti in tutto il Messico.

Vodafone subentra nella banda larga e sale in Borsa dopo trimestrale

Vodafone Group è la seconda compagnia di telefonia mobile su scala mondiale (superata solo da China Mobile), con una significativa presenza attraverso controllate, partner, joint venture e investimenti in Europa, Asia, Stati Uniti, Medio Oriente, Africa. La compagnia sta preparando un nuovo scossone per il mercato della banda larga su Internet, lo farà tramite una Station che comprenderà la telefonia e la connettività Adsl sia fissa che mobile. La classe manageriale ha tracciato le linee guida, nella conferenza stampa per la presentazione del nuovo prodotto, che l’azienda perseguirà e che ha già iniziato a fare. La volontà di Vodafone è quella portare semplicità e convenienza nelle case degli italiani. Sarà quindi possibile navigare in internet senza pagare il canone Telecom e sarà possibile navigare anche fuori casa grazie alla Vodafone Internet Key.

La Station è un modem Adsl 2+ con supporto Wi-fi e due porte Usb che consentono di collegare la Internet Key offrendo il supporto alla connessione Umts/Hsdpa. Dalla Vodafone inoltre, fanno sapere che il nuovo prodotto sarà commercializzato a partire dall’estate e che i prezzi saranno quelli di mercato. Ovviamente il tutto è volto a completare, come dicono i manager dell’azienda, il percorso inziato con la creazione di Vodafone Casa e Vodafone Rete Unica e che ha portato poi all’acquisizione di Tele2.

Alitalia: Bilancio in attesa di approvazione

Alitalia non ha potuto approvare il bilancio 2007 poiché il patrimonio è oramai insufficiente ed attende ancora il provvedimento del Governo varato nell’ultimo Consiglio dei Ministri di Napoli per trasformare il prestito ponte di 300 milioni di euro in patrimonio per coprire le perdite. La norma sul cambio del prestito ponte in acconto, su cui l’Unione Europea ha già puntato il dito, doveva essere inserita nel testo che prevedeva l’abbattimento dell’Ici e successivamente la trascrizione sulla Gazzetta Ufficiale. Purtroppo la bozza del provvedimento deve essere ancora completata e non si conosce la sua forma con o senza norma salva-Alitalia. Il Cda dell’Alitalia non ha voluto assumersi la responsabilità di approvare il bilancio 2007, ha dichiarato che c’è continuità aziendale e che non c’è alcun bisogno di mettere l’azienda in liquidazione. All’Alitalia attendono tutti buone notizie dal Ministero dell’Economia, poiché nessuno vuole arrivare a convocare i soci in un’assemblea straordinaria per chiedere la ricapitalizzazione dell’azienda.

L’incubo dell’affitto è finito! Mutuo Revolution di BNL: fino a 40 anni 100% valore della casa

Fino a poco tempo fa non era possibile acquistare la prima casa sottoscrivendo un mutuo al 100% del valore dell’immobile, così tanti giovani sposini, già dissanguati dalle spese del matrimonio, non riuscivano ad acquistare un tetto dove mettere sù famiglia. Forse non tutti sanno che da circa un anno è possibile: mutuo BNL Revolution è offerto senza alcuna spesa di istruttoria, al fine di venire incontro alla crescente domanda di mutui a più lunga durata e sul 100% del valore dell’immobile. Investendo soltanto una piccola somma o senza alcun capitale iniziale, ma disponendo comunque di redditi adeguati è possibile acquistare la prima casa. Mutuo BNL Revolution è infatti attualmente l’unica soluzione presente sul mercato che permette di finanziare fino al 100% l’acquisto della prima casa.

La Formula 100% risponde a un crescente bisogno di poter disporre di un elevato valore di finanziamento rispetto al valore commerciale dell’immobile acquistato. Si tratta di una delle offerte più competitive sul mercato, perché consente di finanziare appunto per intero (fino al 100%) il valore di acquisto della “prima casa” per un importo massimo di 300.000 euro, senza ulteriori oneri e incombenze, come, ad esempio, la sottoscrizione o l’acquisto di prodotti e servizi bancari aggiuntivi. Inoltre l’allungamento della durata consente di ridurre l’importo mensile della rata di circa il 9% rispetto ad un finanziamento a 30 anni, di pari importo.

Cda Exprivia approva trimestrale

Exprivia S.p.A. è una società per azioni italiana che si occupa di progettazione e sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT per il mercato bancario, medicale, industriale, telecomunicazioni e Pubblica Amministrazione. La società è quotata presso la Borsa valori di Milano, conta attualmente un team di oltre 1200 persone distribuite fra la sede principale di Molfetta (BA) e le sedi di Milano, Roma, Vicenza, Trento, Piacenza e Bologna.

Exprivia offre quindi soluzioni per il presidio del rischio di credito: La soluzione Global Credit Management è un sistema di soluzioni applicative, mirate al supporto delle diverse attività di valutazione, creazione, controllo e gestione del portafoglio crediti di un istituto di credito. Le diverse soluzioni proprietarie, integrabili fra loro, supportano le differenti fasi del processo di gestione del credito, dalla pratica elettronica di fido, al controllo mandamentale fino alla generazione di rating Basilea2 compliant.

Riccucci vende tutto, anzi no, la società che ha fatto l’offerta non esiste!

Ne ha dato notizia il Sole 24 Ore qualche giorno fa: Stefano Ricucci sarebbe pronto a liquidare tutto il suo patrimonio che si aggirerebbe intorno ai 540 milioni. L’offerta c’è già ed è di una società con sede a Ginevra, la Mediterranean Consulting Company. La società diventerebbe proprietaria di tutti gli attivi di Magiste International e Magiste Real Estate. Garante dell’operazione sarebbe Citigroup, fornitrice della linea di credito della società svizzera.

L’offerta sarebbe congrua con il valore degli asset sia per Ricucci che per il curatore fallimentare e alla conclusione dell’offerta mancano solo le firme. Entro il 30 giugno l’incredibile storia del Ricucci immobiliarista potrebbe quindi concludersi definitivamente. Forse. Dico forse perchè curiosando in rete mi sono imbattuta per caso in un annuncio di lavoro proprio della società Mediterranean Consulting Company, con sede a Salerno. Salerno?

Una società omonima senza dubbio, ma le mie ricerche non sono finite qui. Ho trovato un articolo su Quotidiano Immobiliare in cui si parlava proprio del fatto che questa offerta potesse essere una bufala, bufala in cui sarebbe cascato il Sole 24 Ore.

Chi concede mutui agevolati ai giovani precari?

Alzi la mano chi ha meno di 35 anni ed un contratto a tempo indeterminato! Immagino che le mani alzate non siano molte, visto che la precarietà sta diventando una caratteristica tipica della maggior parte dei lavoratori giovani e meno giovani. E questo significa non poter acquistare una casa (e quindi non mettere su famiglia) perchè i mutui vengono concessi solo a chi ha il posto fisso o ci sono delle alternative?

La categoria dei lavoratori atipici (quelli con contratto a tempo determinato, a collaborazione, a progetto eccetera) sono stati per molto tempo esclusi dal credito a meno che un terzo (un genitore o chi per lui) facesse da garante. Da qualche tempo a questa parte però gli istituti bancari cominciano ad interessarsi anche a questo segmento di clientela. La prima a farlo è stato il Banco di Roma, con Mutuo Giovani, un prodotto sempre presente nelle offerte delle banca. Mutuo Giovani si rivolge a chi ha un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni, per un importo finanziabile che arriva fino a 250 mila euro, fisso o variabile, con durata fino a 30 anni. Il contraente può essere un lavoratore atipico a patto che abbia alle spalle almeno 24 mesi di lavoro negli ultimi 3 anni.

Anche Unicredit ha un suo prodotto in questo settore: si chiama ProgettoLavoro e si rivolge a tutti coloro che hanno un contratto a termine e che vogliano acquistare la prima casa. L’importo arriva a fino 200 mila euro e la durata fino a 30 anni; le spese di istruttoria, di perizia e notarili ci sono tutte, nessuna esclusa, anche se c’è la possibilità di sconti se si è titolari di un conto Genius. Unicredit non chiede garanzie da un terzo ma la firma di una polizza che copra eventuali insolvenze.

Debito pubblico ed emissione di obbligazioni e moneta

Per debito pubblico si intende il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti, individui, imprese, banche o soggetti stranieri, che hanno sottoscritto obbligazioni (come BOT e CCT) destinate a coprire il fabbisogno finanziario statale. Se anno dopo anno, il bilancio dello Stato chiude sempre con un deficit, ossia le entrate (essenzialmente gettito fiscale) superano sempre le uscite (spesa pubblica), alla fina viene a realizzarsi una situazione insostenibile, pari a quella di un individuo che sistematicamente spende più di quanto guadagna ed è quindi costretto ad indebitarsi con un meccanismo a spirale. Lo Stato non potrà reggere in eterno questo meccanismo in quanto il debito potrebbe arrivare ad eguagliare l’intero PIL!

Lo Stato oltre che con l’emissione di titoli può finanziare il debito pubblico stampando moneta, ed in ogni caso, se non riesce a risanare il bilancio, prima o poi potrebbe trovarsi costretto a ricorrere a questa alternativa. Gli economisti Sargent e Wallace hanno dimostrato che l’indebitamento con emissione di moneta è meno inflazionistico di quello con emissione di titoli, inoltre, giacché, nel lungo periodo lo Stato dovrà comunque emettere moneta per fronteggiare il debito pubblico, è meglio che lo faccia fin dal primo deficit di bilancio.

Mediobanca lancia Chebanca! e punta a fare concorrenza a Conto Arancio

Si chiama Chebanca! ed è un nuovo prodotto retail di Mediobanca. Per la precisione sarà previsto un conto di deposito che garantisce tassi al 4,7% lordo annuo, una specie di Conto Arancio nostrano, ideato proprio da Christian Miccoli, ex amministratore delegato di Ing MediolanDirect. Un investimento di circa 100 milioni di euro per diventare protagonisti nel settore, con sportelli e filiali innovativi, ma soprattutto Internet e call-center.

Chebanca! offrirà ai suoi clienti non solo il conto deposito, ma anche mutui e conti correnti. Tra questi un conto tascabile, per sfidare tutte le banche che offrono conti correnti a zero (o poche) spese: quello di Chebanca! infatti avrà un costo di 1 euro, compreso di Bancomat e carta di credito.

Mediobanca sarà quindi meno merchant e grazie a Chebanca potrà entrare a pieno titolo nel settore retail, realizzandosi a pieno entro 5-7 anni, come ha spiegato l’ad in conferenza stampa. Il sogno è quello di arrivare ad essere diretti concorrenti proprio della zucca arancio, che al suo arrivo in Italia rubò molti clienti alle banche tradizionali.

Volkswagen finalmente auto ibride ed elettriche con Sanyo

La Volkswagen, casa tedesca automobilistica, e Sanyo Electric, società giapponese di elettronica, hanno avviato una collaborazione per sviluppare una nuova batteria al litio, che potrà essere utilizzata nelle auto ibride ed elettriche. I risultati dovrebbero essere tangibili entro il 2012, quando la nuova batteria sarà uno dei componenti delle auto Volkswagen. Una collaborazione simile è stata avviata anche da Nissan e Nec, altro colosso dell’elettronica, con l’obiettivo di sviluppare una batteria in grado di soddisfare i bisogni delle auto elettriche, ed ibride, con più autonomia e soprattutto meno inquinante.

Le batterie prodotte attualmente da Sanyo ed installate sulle prossime auto ibride targate Volkswagen sono invece di nichel ed idrogeno e sono considerate meno eco-compatibili di quelle al litio. Volkswagen è un po’ in ritardo rispetto ad altre case automobilistiche nello sviluppo di auto ibride ed elettriche e non ne hanno neanche una in listino. Secondo indiscrezioni il primo modello dovrebbe uscire nel 2009 e potrebbe essere una Golf od una Polo, anche se il progetto è quello di proporre una versione ibrida di tutti i modelli di auto.

PA: licenziamento per dipendenti fannulloni e pagelle scolastiche on line

L’assenteismo è l’emblema dell’inefficienza e del cattivo funzionamento della pubblica amministrazione, nel pubblico impiego è del 30% superiore rispetto alle grandi imprese industriali.. È così che si svuotano gli uffici degli enti locali. Secondo le ultime rilevazioni, riferite al 2006, del ministero dell’Economia, il tasso di assenza in un anno è cresciuto del 9,3% nei Comuni e del 13,8% nelle Province. Si troverà mai una soluzione a questo annoso problema?

Il nuovo ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta annuncia a breve un piano d’azione con misure di forte impatto. Una di queste riguarda appunto il problema dei dipendenti pubblici fannulloni, secondo quanto questi afferma:

Semplicemente vanno licenziati, già ci sono le leggi che consentono di farlo. C’è la cassa integrazione e c’è il licenziamento, solo che non sono mai stati utilizzati. Ma il clima del paese è cambiato, E’ un miracolo che la Pubblica Amministrazione ancora stia in piedi non avendo strumenti come gli incentivi e disincentivi, premi e punizioni. In queste condizioni un’azienda privata avrebbe già chiuso.

In vetta alle graduatorie degli uffici vuoti si trova il Comune di Roma, dove sono stati totalizzati 39 giorni di assenza per dipendente (escluse ferie e permessi non retribuiti). Ovviamente la media statistica non dice tutto, e spesso ogni realtà ha una situazione diversa e specifica ed ovviamente gli assenteisti sono circondati da impiegati attenti e anche appassionati. Tuttavia con una pubblica amministrazione così carente, anche le imprese, la giustizia, l’istruzione non potranno essere veramente efficienti. Ci sarà sempre spazio per i raccomandati, non per i meritevoli.

Prestiti agevolati per installare il fotovoltaico

La banca tedesca di Sviluppo (KfW) in soli due anni e mezzo ha erogato prestiti a tasso agevolato per il valore di più di un miliardo di euro per l’installazione del fotovoltaico. L’Italia non è ancora arrivata ai livelli di utilizzo del solare dei vicini tedeschi, ma le banche hanno già colto l’opportunità offerta proponendo ai propri clienti prestiti agevolati. Un impianto fotovoltaico permette a chi lo installa di diventare produttore di energia, ammortizzandone i costi di installazione e pagando in bolletta solo la differenza tra quella consumata e quella prodotta. Nonostante questo l’acquisto e l’installazione di un buon impianto fotovoltaico ha costi ancora alti, che seppure rimborsati dai vantaggi futuri, sul momento rappresentano cifre non sempre disponibili.

Le banche offrono quindi finanziamenti e prestiti che coprono il 100% delle spese. Vediamo alcune di queste offerte.
  • Finanziamento Energia di Unicredit Banca: rivolto a privati e famiglie, va da un minimo di 10 mila ad un massimo di 50 mila con durata fino a 120 mesi; può essere a tasso fisso (Eurolrs) o variabile (Euribor a tre mesi); possibilità di estinzione anticipata a costo zero; spese istruttorie 1% del prodotto finanziato (con sconti da 25% a 75% per i titolari dei conti correnti Genius.
  • Prestito Ecologico di Intesa San Paolo: l’importo finanziabile va da 2.500 a 75 euro, con durata da 2 a 12 anni; estinzione anticipata ammessa ma con il pagamento di un rimborso; tasso annuo fisso a 7,95% e zero spese di istruttoria (questo prestito non copre solo l’impianto solare fotovoltaico, ma anche l’installazione di finestre ed infissi per la coibentazione, installazione di caldaie di nuova generazione, acquisto di automezzi e elettrodomestici ecologici).