Ma voi li volete dare i vostri soldi per tenere in piedi Alitalia?

Penso che la la vicenda Alitalia abbia ricevuto più attenzione dai media di quanta in realtà gliene dedicassero gli italiani. Penso anche che alle grandi firme dei quotidiani e ai direttori dei telegiornali sarebbe bastato andare al bar a prendere un caffè ed ascoltare un attimo per capire che alla fin fine di avere una compagnia aerea nazionale non è che fosse ritenuto indispensabile da tutti.

Alitalia negli ultimi anni è costata tanto e i soldi per mantenerla in vita sono stati prelevati ovviamente dalle tasche degli italiani, si parla di 5 miliardi di euro per tenere in piedi un’azienda che serviva per mettere a lavorare il figlio di tizio o il tale con il tesserino del partito di turno. E noi? Chi volava più con Alitalia? Sarà che sono giovane e le mie finanze non mi permettono altro, ma non riesco a ricordare l’ultima volta che ho volato con Alitalia.

Ed ora il Governo ha approvato questo prestito ponte di ben 300 milioni di euro, perchè le casse di Alitalia sono ormai quasi vuote e affinchè arrivi una nuova offerta c’è bisogno di tempo perchè una cordata o un’altra compagnia aerea faccia i suoi conti e valuti la convenienza dell’affare.

La Bce potrebbe alzare i tassi per far fronte all’inflazione ed il Super Euro continua la corsa

La notizia è arrivata così, quando nessuno se la aspettava e proviene da Christian Noyer, membro del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, il quale in un’intervista ad una radio francese aveva lasciato intendere che per frenare l’inflazione una soluzione avrebbe potuto essere proprio quella. Il giorno dopo puntuale è arrivata la smentita, o meglio la precisazione, con Christian Noyer che ha detto di essere stato male interpretato e di non aver parlato specificatamente di un prossimo aumento dei tassi, anche se gli interventi della Bce possono andare in entrambe le direzioni.

In realtà una affermazione simile alla sua è arrivata anche da Yves Mersch, governatore della Banca di Lussemburgo, il quale ha confermato che il dubbio amletico su alzare i tassi o meno per far fronte all’inflazione ogni mese ha attanagliato la Bce, che quindi al contrario di come tutti credevano non ha mai minimamente pensato a tagliarli.

Rallenta il mercato immobiliare, arrivano le conferme dall’Agenzia del Territorio

Come già anticipatamente previsto è arrivato il rallentamento del mercato immobiliare. La notizia viene dall’Agenzia del Territorio e dal suo rapporto sul secondo semestre del 2007: il decremento nelle compravendite rispetto al 2006 è del 7,1%, ben distribuito nei diversi settori, da quello residenziale a quello commerciale.

In realtà il mercato immobiliare dal 2000 ad oggi secondo l’Agenzia del Territorio risultava in flessione già nel 2006, e quella del 2007 sarebbe quindi solo una frenata più brusca ma già preparata. Per quanto riguarda il settore residenziale in particolare il rapporto sottolinea come esso risenta di fattori strutturali legati alla fase conclusiva di un ciclo immobiliare; non sono poi da dimenticare i tassi di interesse sui mutui, passati dal 3,5% del 2003 al 5,3% del 2007.

A livello territoriale il calo è stato praticamente uniforme, con delle punte leggermente più alte registrate al Nord e al Sud. Uno dei dati che più colpisce è che per la prima volta dal 2001 si è registrato un calo anche nei comuni minori, mentre finora la tendenza li aveva favoriti a scapito dei grandi centri.

Progetto ENI a Marghera: investimenti per le centrali

A pochi giorni dall’aver siglato un memorandum d’intesa con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny , Eni ha presentato ieri a Marghera il progetto ‘Master Plan’ della Raffineria di Venezia, un impegno volto al rilancio dell’area industriale di Porto Marghera. Eni intende rimodulare alcuni impianti che, grazie all’utilizzo di tecnologie più avanzate, modificheranno la produzione degli oli pesanti in prodotti di elevata qualità, ovvero kerosene e gasolio a bassissimo contenuto di zolfo. L’intervento consentira’ anche di rifornire il Triveneto in tempi piu’ rapidi, con maggiore sicurezza e minore impatto ambientale; vi saranno infatti 41 navi in meno all’anno (-19%) che arriveranno nella laguna di Venezia e 3.000 autobotti (-12%) in circolazione sulle strade locali oltre la diminuzione delle emissioni in atmosfera (-23% polveri e -11% di ossido di zolfo).

Ottantaquattro prodotti in un sms: la spesa virtuale

Il progetto opera su un paniere di ben 84 prodotti. Nel messaggio di risposta alla richiesta di informazione sarà indicato il prezzo di vendita rilevato giornalmente suddiviso in tre macro aree regionali (Nord, Centro e Sud); il prezzo medio nazionale all’origine e quello all’ingrosso aggiornato giornalmente. Sul portale sarà possibile avere informazioni più approfondite sui prodotti, inviare segnalazioni alle associazioni dei consumatori e anche effettuare una “spesa virtuale” calcolando quando si dovrebbe spendere per un carrello di beni da noi scelti. Il progetto SMS Consumatori prevede la rilevazione continua dei prezzi al consumo di 84 prodotti alimentari di largo consumo (frutta, verdura, carni, latticini, pesce, ecc.) in 2.200 punti vendita.

Logitech segna crescita del fatturato del 17 % a 601 milioni di dollari

Logitech International S.A. con sede ad Apples in Svizzera è la holding del gruppo Logitech. Fu fondata nel 1981 da Daniel Borel, Pierluigi Zappacosta e Giacomo Marini. Era una spin-off della École polytechnique fédérale de Lausanne. Guida il settore industriale delle periferiche per computer a livello mondiale. Logitech produce un ampia gamma di periferiche per PC, console di videogiochi (Xbox, PlayStation 2, PlayStation 3 e Wii), lettori mp3 portatili e telefonini ma di recente si è focalizzata per quelle per computer. Iniziò con la produzione di mouse a Le Lieu (Svizzera). la produzione fu in seguito spostata negli USA, a Taiwan e Irlanda, infine a Suzhou in Cina. Vende i suoi prodotti in tutto il mondo. Le sue attività vengono divise in 3 ampie zone geografiche: America, Europa, Medio Oriente e Africa e infine Asia . In Giappone usa il marchio Logicool da quando la compagnia Logitec del luogo esistente fin dal 1982 si è inserita nel mercato delle periferiche.

Enel e la strategia per ridurre il debito: forse in vendita anche la rete gas

Al via la strategia di Conti per ridurre i debiti: vendita della rete ad alta tensione e probabilmente anche della rete gas per dedicare maggiori sforzi alle energie rinnovabili (ricordate la centrale ad idrogeno che sarà realizzata a Venezia?). Per la dorsale ad alta tensione la principale interessata è Terna, la società che già possiede il 98% della trasmissione elettrica nazionale, con cui la trattativa sarebbe già in corso. L’operazione frutterebbe ad Enel 1,5 miliardi di euro.

Conti ha negato che si tratti di una trattativa in esclusiva, ma per il momento l’unica offerta ad essere valutata è quella di Terna; qualora la trattativa non dovesse portare i risultati voluti allora saranno valutate altre offerte. La parte di rete elettrica ancora non in mano a Terna è di 19 mila chilometri.

Ma Conti non si accontenterebbe e sembra che stia pensando di mettere in vendita anche la rete gas. Enel possiede attualmente 30 mila chilometri di rete, grazie ai quali serve 1200 comuni, il 12% dell’utenza nazionale.

Google il marchio più potente, seconda General Electric, terza Microsoft

La ricerca Brandz Top 100 Powerful Brands, presentata lunedì a Londra e stilata da Millward Brown Optimor, società del gruppo Wpp, in collaborazione con il Financial Times stila la classifica dei 100 marchi più potenti del mondo: il primato, per il secondo anno consecutivo, spetta Google con un valore di circa 86 milioni di dollari. Seconda classificata General Electric con 71 milioni di dollari e terza Microsoft con un valore del marchio stimato in 70 milioni di dollari. A livello complessivo, si legge nella nota, il valore aggregato dei 100 brand in classifica è aumentato del 21 per cento nell’ultimo anno (e del 33 per cento rispetto al 2006), raggiungendo quota 1.940 miliardi di dollari.

Eni sigla memorandum d’intesa

Eni ha siglato un memorandum d’intesa con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny per uno studio di fattibilità sull’applicazione di tecnologie di ultima generazione ad alcune centrali elettriche egiziane. La strategia futura di Eni riparte dal Qatar. Il Gruppo ha siglato un accordo con Qatar Petroleum International per l’esplorazione e la produzione di idrocarburi. L’annuncio è stato dato dal numero uno di Eni, Paolo Scaroni, in occasione dell’ International Energy forum . Eni ha abbandonato il Paese nel 2002 ed ora e’ il primo passo per un ritorno nell’area, con l’apertura di un ufficio di rappresentanza. Il Qatar e’ il piu’ grande esportatore di GNL a livello mondiale. Il Paese puo’ tp://inserite qucontare su una capacita’ produttiva di 31 milioni di tonnellate all’anno (14% della produzione mondiale) con l’obiettivo di raggiungere i 39 milioni di tonnellate entro la fine del 2008 e i 77 milioni di tonnellate all’anno entro il 2010. L’incremento di produzione avverra’ grazie a 14 treni di liquefazione.

Novartis: trimestrale superiore alle attese e outlook per il 2008 con utili record

Novartis, il colosso svizzero dei farmaci, dopo aver divulgato i risultati del primo trimestre ha esordito alla Borsa di Zurigo con un +5,46% grazie a ricavi superiori alle attese. Nel primo trimestre 2008 infatti il fatturato è risultato essere in crescita del 9% a 9,9 miliardi di dollari.

In crescita anche il volume d’affari, che ha raggiunto 6,3 miliardi di dollari, con un incremento del 6%. Il risultato operativo è salito a 2,5 miliardi, in crescita del 7%, con un utile netto di 2,3 miliardi, in aumento del 10%.

La casa farmaceutica ha registrato nonostante tutto un deciso calo nelle vendite statunitensi (-19%), dovute, secondo il comunicato diffuso, alla concorrenza dei farmaci generici e alla sospensione di un farmaco molto diffuso.

Caterpillar: primo trimestre utile netto di 922 milioni di dollari

Caterpillar è un leader tecnologico e il produttore principale di macchine per attività di costruzione ed estrazione mineraria, motori diesel e a gas naturale, e turbine industriali a gas. In risposta alla devastazione causata dallo tsunami in Asia, la Caterpillar e i suoi concessionari hanno offerto macchine, capitali e risorse per le attività di soccorso e ricostruzione. La Caterpillar è inoltre uno dei principali donatori aziendali nel progetto The Nature Conservancy’s Great Rivers Partnership. E ancora una volta la Caterpillar è stata inclusa nella classifica Dow Jones Sustainability World Index. Caterpillar Inc. ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 922 milioni di dollari, rispetto agli 816 milioni di un anno prima, a fronte di vendite salite da 10 a 11,8 miliardi. Per l’intero 2008 il produttore Usa si attende ora un incremento delle vendite tra il 5% e il 10% e dell’utile per azione tra il 5% e il 15% rispetto ai livelli 2007.

Più collaborazione tra Italia e Russia per l’energia

Conferenza stampa congiunta di Silvio Berlusconi e del presidente russo Vladimir Putin alla Villa Certosa di Porto Rotondo. Sul piano energetico, i legami tra i due paesi sono sempre più stretti. Oggi l’Italia è infatti il quarto partner commerciale di Mosca, il secondo paese importatore e soltanto il settimo per le esportazioni. C’è quindi spazio per una forte crescita delle relazioni commerciali. Sia Berlusconi che Putin hanno spiegato di aver affrontato in dettaglio, attraverso un lungo colloquio in Costa Smeralda, come approfondire la cooperazione economica tra Italia e Russia in diversi settori. Sono stati esaminati con attenzione il dossier energetico, quello della cooperazione militare, l’aerospaziale nonchè le possibilità che si aprono per le imprese italiane nel rinnovamento delle infrastrutture russe.

I mutui subprime colpiscono ancora: svalutazioni per Citigroup, aumento di capitale per Royal Bank of Scotland e piano anticrisi per le banche inglesi

Nuove perdite per Citigroup, già nei mesi scorsi obbligata a maxi svalutazioni: nel primo trimestre ha perso più di 5 miliardi di dollari ed ha annunciato svalutazioni per 12 miliardi circa ed il taglio di altri 9 mila posti di lavoro.

E nonostante tutto i mercati sono stati contenti della notizia con il titolo che ha guadagnato il 6%. I ricavi sono scesi fortemente a 13,2 miliardi (praticamente dimezzati) ma sono stati comunque superiori a quanto si aspettavano gli analisti e le Borse sono state trainate verso l’alto.

Non è andata altrettanto bene alla Bank of Scotland che dopo aver effettuato svalutazioni per 2,6 miliardi, dovrebbe durante la prossima settimana annunciare un aumento di capitale.

Conviene sposarsi?

Secondo un’indagine di Federconsumatori il matrimonio e’ sempre piu’ costoso: oggi una cerimonia costa almeno 27 mila euro, 40% in piu’ rispetto al 2001. E chi non si accontenta puo’ arrivare a spendere fino a circa 48 mila euro. Il pranzo nuziale costa circa 10 mila euro. Per l’abito e il velo la sposa spende da un minimo di 2.500 fino a 5.000 euro; lo sposo fino a 2.000; la torta nuziale: va da 300 a 600 euro. Il totale può variare da 27.000 a 48.000 euro. Per chi poi non si accontenta e vuole fare le cose in grande, la spesa può benissimo supoerare i 50.000 euro. L’indagine, condotta dall’associazione a ridosso della stagione dei matrimoni, prende in esame le “principali voci di spesa necessarie”, cioè quelle immancabili per il fatidico ‘sì’.Un bell’investimento che gli sposi, e le famiglie, affrontano spesso facendo dei sacrifici. Ma lo fanno volentieri convinti, almeno al momento del sì, che la prima volta sarà anche l’ultima.