Espresso vola in borsa e propone annullamento di 25,2 azioni

Conti superiori alle aspettative per il Gruppo Espresso. Il 2007 si è chiuso con una flessione del 7,7% ed un utile netto di 95,6 milioni, risultato decisamente migliore di quanto pronosticato (da Banca Imi che prevedeva 76 milioni a Euromobiliare sim che se ne aspettava 90). L’indebitamento è rimasto pressochè invariato rispetto al 2006 (264,9 milioni) mentre i ricavi pubblicitari sono aumentati del 6,7%.

I conti avrebbero beneficiato della nuova normativa Tfr, ma nell’anno in corso tale “bonus” dovrebbe annullarsi ed il gruppo potrebbe risentire in differita del calo dei ricavi diffusionali, scesi dell’11,3%. Il Cda ha anche reso nota l’intenzione di proporre alla riunione in programma ad aprile l’annullamento di 25,215 milioni di azioni, su un totale di 29,6 milioni detenute, con l’obiettivo di ridurre il capitale.

Tassi di interesse sui crediti sempre più cari


“L’Italia non è in emergenza mutui”

Lo aveva affermato a settembre il presidente dell’Abi, Corrado Fissola, rassicurando l’Italia sul buon funzionamento del nostro sistema bancario. Poi nel mese di dicembre i tassi di interesse sui mutui hanno subito un’impennata, toccando quota 5,72%. E l’Abi nuovamente rassicura tutti rivelando i dati di gennaio e gridando all’inversione di rotta grazie a quel centesimo di differenza. Nell’ultimo mese infatti i tassi sui prestiti che avevano toccato in dicembre il punto massimo dal 2002, hanno registrato una “flessione”, attestandosi al 5,71%.

Cresce invece il tasso medio ponderato: l’indicatore viene rilevato solo da cinque anni a questa parte ma è riuscito comunque a toccare il massimo storico: 6,22% (in dicembre era 6,17%), ben 70 punti in più rispetto al gennaio dello scorso anno. Continua quindi il rialzo del costo medio dei finanziamenti e le famiglie scelgono sempre di più il tasso non variabile, fisso o misto (nel’ultimo mese il 75% dei prestiti erogati).

Tar respinge sospensiva Alitalia Air France: AirOne non si arrende e presenta ricorso

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta sospensiva urgente che accompagnava il ricorso di AirOne dopo aver ritenuto che non sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, sia per la carenza di elementi dell’irreparabilita’ del danno, sia per la mancanza di fumus boni iuris ovvero la convinzione della possibilità dell’esistenza di un buon diritto circa l’esito finale della causa.

Ma cosa c’era sul piatto? Le varie prese di posizione delle istituzioni interessate alla privatizzazione di Alitalia : da una parte il ministro del Tesoro Tommaso Padoa Schioppa e AirFrance che accelerano e sembrano intenzionati a chiudere il prima possibile la cessione di Alitalia ai francesi, dall’altro lato Formigoni e le altre istituzioni lombarde si aggrappano all’ultima proposta di AirOne e lottano contro l’esclusività della trattativa in corso tra Alitalia e Air France. Per Alitalia, infatti, non si tratta di una vendita di una società privata, ma di un’azienda il cui azionista di riferimento è pubblico e quindi criteri e modalità devono essere resi noti con trasparenza e con pieno diritto di AirOne di presentare una proposta vincolante seria ed affidabile. Airone aveva infatti chiesto di sospendere la trattativa in esclusiva con Air France accusando Alitalia e il ministero dell’economia di aver violato i principi che regolano le dismissioni di beni pubblici.

Extracomunitari trainano le nascite di nuove micro-imprese in Italia

Ho notato un notizia, passata un po’ in secondo piano, che secondo me merita maggiore attenzione. Le notizie che riguardano extra-comunitari od immigrati che commettono reati o che sono sospettati di averlo fatto ricoprono generalmente le prime pagine dei giornali, così come le notizie che riguardano le loro “baraccopoli” o il lavoro di lavavetri. Altrettanta importanza se non di più andava quindi secondo me data all’indagine fatta da UnionCamere sulle imprese create da extra-comunitari.

Secondo quanto rivelato dall’associazione delle Camere di Commercio italiane, nel 2007 tali imprese sono infatti cresciute dell’8%. In totale sono quindi adesso 225.408, a fronte di una riduzione della nascita di imprese create da italiani. La bilancia resta infatti negativa, con il -0,9% di micro imprese aperte nel nostro paese.

Tra i paesi di origini dei “nuovi imprenditori” il podio va, come era immaginabile, alla Cina, ma anche Marocco ed Albania hanno un buon numero di rappresentanti.

Opa da parte degli azionisti di maggioranza: Ducati delistata da Piazza Affari?

Ducati Motor Holding S.p.A. è un’azienda motociclistica italiana, con sede a Bologna, i cui motocicli sono conosciuti in tutto il mondo per le loro prestazioni e per il design. Il 2007 ha rappresentato per Ducati MH il ritorno all’utile, la società motociclistica ha chiuso lo scorso esercizio con un giro d’affari di quasi 398 milioni di euro, in aumento del 30,5% rispetto ai 305 milioni dell’anno precedente. Il margine operativo lordo è più che raddoppiato, passando da 27 milioni a 55 milioni di euro. Parallelamente, la marginalità è cresciuta dall’8,9% al 13,8%. I principali azionis ti sono: Invest International Holdings Ltd., tramite World Motor S.A; Hospitals of Ontario Pension Plan, tramite World Motors White Sca; BS Investimenti SGR S.p.A, tramite World Motor Red Sca; Columbia Wanger Asset Management LP; Reach Capital Management LLC ; Giorgio Seragnoli, tramite King S.p.A. Il titolo Ducati è quotato alla Borsa di Milano, forse non ancora per molto.

Nuovo record petrolio: più di 100 dollari al barile, ancora caro benzina

Il prezzo del petrolio continua a volare e supera la soglia dei 100 dollari al barile. Al Nymex di New York il Light crude avanza di 4,60 dollari a 100,10 dollari, superando il precedente record storico di 100,09 dollari di inizio gennaio, quando il petrolio aveva oltrepassato per la prima volta i 100 dollari. Nuovo record anche per il Brent, il greggio di riferimento europeo, è salito al nuovo massimo storico di 98,70 dollari al barile. Il prezzo del petrolio e’ tornato sopra quota 50 dollari nel 2004. Difatti nel 1990 l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein porto’ il greggio a 35,62 dollari al barile. Nel 2007 l’oro nero aveva gia’ superato i 99 dollari, arrivando a 99,29 dollari, mentre nel 2006 il greggio era rincarato in media di 67-70 dollari al barile. Oggi l’impennata del greggio e’ trainata dalla forte domanda mondiale, guidata soprattutto dalle economie emergenti, come la Cina e dai timori per i rifornimenti globali, il timore che in questi giorni i dati sulle scorte settimanali Usa mostreranno una nuova stretta e la prospettiva di una riduzione dei livelli di produzione da parte dell’Opec. L’organizzazione dei Paesi produttori si riunirà il 5 marzo a Vienna e stando a quanto dichiarato nei giorni scorsi dai ministri del petrolio di Algeria e Iran, potrebbe decidere di ridurre la produzione nel secondo trimestre per via del calo della domanda che si verifica con la fine della stagione invernale nell’emisfero settentrionale.

Malesia, una scommessa vincente per il 2008?

Un inizio 2008 non positivo per i listini asiatici: l’Msci Far East ha perso il 14% sulla scia dei timori per la recessione Usa e il susseguirsi di “cattive notizie”. In uno scenario al ribasso la Malesia ha invece registrato una performance positiva, risultando il listino più difensivo. Spesso sottovalutato, questo paese non è da tenere d’occhio solo come meta di viaggi, ma anche per la sua economia altamente industrializzata e con un tasso di crescita del Pil del 6,3% nel 2006 e del 5,9% nel 2007.

Specializzata in produzione di componenti elettroniche ed assemblaggio veicoli, nel’ultimo anno ha anche registrato una crescita del settore dei servizi del 9,6%. La produzione industriale resta comunque il settore trainante, grazie anche all’aumento costante degli investimenti privati.

Il governo ha cercato negli ultimi anni di favorire la crescita degli investimenti stranieri, aumentando le agevolazioni e gli sgravi fiscali. I soggetti stranieri ad esempio possono acquistare fino al 70% dei trust di investimento immobiliare come di compagnie generali di gestione fondi.

Q-cells primo produttore mondiale di fotovoltaico, in attesa dei risultati di Suntech

La rivista mensile Photon International si occupa nel mese di marzo del mercato mondiale del fotovolataico, un mercato in continua e repentina crescita, da cui è possibile aspettarsi sorprese. Infatti la giapponese Sharp, ex-primo produttore mondiale, ha ceduto il primo scalino del podio per scendere al terzo. A contendersi il primo posto la cinese Suntech e la tedesca Q-cells. I dati non sono ancora ufficiali, ma Sharp dovrebbe aver subito un calo del 16% rispetto al 2006 mentre per Q-Cells si stimava un balzo avanti del 46%, arrivando a raggiungere Suntech a 364 megawatt prodotti nel 2007.

Confermati questa mattina i dati riguardanti la produzione, che anzi si sono rivelati migliori del previsto per la tedesca: +54% di produzione, arrivando ai 389 MW e vendite più che raddoppiate (+59%). Le aspettative per il 2008 sono altrettanto rosee con la produzione che dovrebbe raggiungere i 590 MWp. In attesa dei dati relativi alla cinese Suntech attesi per domani, Q-cells conquista il primato mondiale.

Daimler risultati positivi nel 2007: Goldman Sachs conferma il suo rating di “Buy” ed alza il target sul prezzo


Daimler AG è uno dei gruppi leaders dell’industria automobilistica mondiale, in virtù di un eccezionale portfolio di brand: Mercedes-Benz, Freightliner, Sterling, Western Star, Setra e Mitsubishi Fuso. La strategia del Gruppo si basa su quattro pilastri fondamentali: presenza globale, forte portfolio di brand, vasta gamma di prodotti ed un costante processo di aggiornamento verso i massimi standard di tecnologia, sicurezza ed innovazione. Un settore chiave della ricerca restano le tecnologie di guida innovative che puntano alla riduzione di emissione di CO2. Le azioni della Casa Madre Daimler AG con sede a Stoccarda sono quotate presso la Borsa di Wall Street. L’utile netto e’ cresciuto a 3,98 miliardi, Bene anche le vendite (+1%) a 2,1 milioni di unita’ e quest’anno sono stimate nuovamente in rialzo. In dettaglio la divisione Mercedes Benz Cars (marche Mercedes, Smart, Maybach) ha superato il record di vendite del 2006 con 1,29 milioni di unita’ (+3% sul 2006 con +3% per la marca Mercedes, mentre Smart era quasi invariata) e un fatturato su del 2% a 52,4 miliardi. Il Ros (return on sales, ovvero quell’indice che misura la redditività aziendale in relazione alla capacità remunerativa del flusso dei ricavi) si e’ attestato al 9,1% superando il target iniziale del 7%. Per il 2010 il Ros è previsto intorno al 10%.

Qatar investe in Credit Suisse: previsti ulteriori investimenti per tutto l’anno

I livelli record raggiunti dal petrolio che quota oltre i 96 dollari e il contemporaneo calo dei titoli finanziari seguito alla crisi dei mutui subprime ha creato opportunità di investimento uniche che i fondi sovrani non si sono fatti sfuggire. In prima fila si muovono i fondi arabi: l’emirato del Qatar si prepara ad entrare nel capitale delle principali banche europee e statunitensi. Il fondo sovrano del Qatar sarebbe pronto ad investire 15 miliardi di dollari. Gli investimenti sono previsti nel corso del prossimo anno. Qatar Investment Authority dal mese di gennaio ha iniziato ad acquistare sul mercato ed accumulare azioni di Credit Suisse, nell’ambito dell’ambizioso progetto che mira all’acquisizione di partecipazioni rilevanti in diverse istituzioni finanziarie occidentali. Il Qatar è membro dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), la principale risorsa economica è rappresentata dall’oro nero su cui si basa la ricchezza del paese, ecco perché l’emirato ha possibilità economiche di investimento non indifferenti. Un’ulteriore risorsa è costituita inoltre dai giacimenti di gas naturale; infatti, a North West Dome si trovano i più grandi depositi del mondo di gas naturale non associato al petrolio.

Calo immatricolazioni, ma Fiat mantiene la quota di mercato

Gennaio di segno negativo per il mercato italiano dell’auto (-7,3%). Infatti nel primo mese dell’anno le immatricolazioni di auto nuove sono calate a 232.207 unita’. Meno grave il calo in Europa, il mercato dell’auto occidentale ha mostrato in gennaio una contrazione, nell’area dei paesi EU15 + EFTA, le immatricolazioni sono diminuite dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno passato, con un volume pari all’incirca a 1.207.000 vetture. Complessivamente nell’Europa allargata dei 28 paesi sono state immatricolate quasi 1.309.000 vetture con un calo dello 0,3% Segno negativo anche per il mercato francese (-5,6%) che, come la Spagna, ha scontato l’introduzione del nuovo sistema di tassazione “bonus-malusapplicato al momento dell’immatricolazione, volto a penalizzare i veicoli maggiormente inquinanti e a favorire al contempo, mediante il riconoscimento di un incentivo, l’acquisto di quelli più ecologici.

Northern Rock: il governo britannico ha scelto la nazionalizzazione

Il governo britannico salva la Northern Rock Banck dal fallimento. La banca, entrata in crisi a causa della vicenda dei mutui subprime nell’estate scorsa, è stata oggetto di offerte fino al 4 febbraio, termine fissato per il take over. Tra le offerte presentate nessuna però è risultata soddisfacente dal governo che ha quindi annunciato la nazionalizzazione temporanea della banca, definendolo “il male minore”.

Le offerte presentate erano due: la prima, e più accreditata fino al giorno del rifiuto del governo, era quella di Richard Branson, numero uno del gruppo Virgin Money. Dall’altra parte l’offerta presentata da un gruppo di azionisti interno alla banca.

La decisione finale spettava allo Schacchiere britannico, Alistair Darling, il quale già prima di valutare le due offerte aveva anticipato la possibilità della nazionalizzazione, qualora le offerte svalutassero la banca.

Strani addebiti in bolletta Telecom: possibili dialers sugli hardware. Antitrust sospende i distacchi

Vi è arrivata una bolletta stratosferica? Magari avete consultato il dettaglio delle chiamate e vi scorgete numeri che mai avreste pensato di comporre? Bene, anzi male. Se a casa non avete una colf filippina che chiama i parenti oltreoceano e quindi in questo caso la colpa è da attribuire alla teleselezione che ingoia scatti a tradimento, allora siete di fronte a una vera e propria truffa. E non siete gli unici. Nei mesi di novembre/dicembre 2007 e gennaio 2008, sono pervenute, e continuano ad arrivare all’Autorità Antitrust, centinaia di denunce con le quali diversi consumatori hanno contestato alla Telecom addebiti in bolletta per chiamate verso numerazioni satellitari internazionali e numeri speciali, che i tali consumatori asseriscono di non aver mai effettuato. Nelle denunce pervenute agli uffici dell’Autorità, gli utenti contestavano addebiti in bolletta per chiamate e/o connessioni precisamente verso numerazioni satellitari internazionali Elsacom (come 008818 e 008819) e numeri speciali non geografici (come 199, 178, 899, 892) mai effettuate. Secondo tali esposti, Telecom, per parte sua, non avrebbe fatto nulla per evitare il fenomeno e avrebbe invece preteso l’immediato e integrale pagamento delle somme, paventando agli utenti, in caso contrario, il distacco dalla linea telefonica.