L’ agenzia di rating Standard & Poor’ s data la crisi, si è detta perplessa sul futuro delle tre principali case automobilistiche americane, Chrysler (che segna un calo dei ricavi negli Usa del 25%), Ford e General Motors. E ha sottolineato che se le difficoltà dovessero perdurare sarebbero a rischio di fallimento. Ma subito da Detroit Gm ha smentito ogni ipotesi di ricorrere al chapter 11. Così come ha fatto Ford, che ha però annunciato le dimissioni del direttore finanziario Don Leclair, che il primo novembre sarà sostituto da Lewis Booth. Ma se le voci di fallimento per ora sono state smentite, e’ indubbio che la situazione dei colossi di Detroit sia difficilissima. E per fare fronte a ciò si cerca ogni mezzo possibile, non ultimo quello della fusione. General Motors ha tenuto dei colloqui con Chrysler per una eventuale fusione che vedrebbe insieme il numero uno e il numero tre dell’industria automobilistica Usa, in un momento in cui entrambe le società lottano per tagliare i costi. Lo riferisce una fonte informata dei fatti, precisando che i colloqui sono ancora ad un livello “esplorativo”.
Politica Commerciale
Anche le ferrovie francesi interessate ad entrare nel nuovo progetto di treni ad alta velocita di Montezemolo e Della Valle
Ntv, prima società italiana privata del trasporto ferroviario ad alta velocità di passeggeri, ha siglato un accordo di partnership con la società statale francese Sncf che entrerà nel suo capitale con il 20%. Lo rende noto un comunicato Ntv spiegando che la società francese sarà partner industriale in Italia e in Europa. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano economico d’Oltralpe Les Echos l’operazione ammonterà a 80 milioni di euro. L’accordo, ha spiegato il presidente di Ntv Luca Cordero di Montezemolo, è un accordo di esclusiva nell’alta velocità in Italia ed ha avuto il nulla osta del governo e prevede che Sncf non possa crescere oltre il 20%. Con questa intesa l’assetto azionario della nuova società ferroviaria fondata da Montezemolo e Diego Della Valle ha trovato un assetto definitivo in vista dell’avvio dell’operatività nella primavera del 2011.
Si apre un salone dell’auto di Parigi all’insegna della sobrietà e del pessimismo
Al Salone dell’auto che si è aperto ieri a Parigi, gli operatori del settore rischiano addirittura di ritrovarsi a parlare delle loro possibilità di sopravvivenza di fronte al collasso della finanza mondiale e alla caduta delle vendite. Le notizie che arrivano da tutti i fronti sono preoccupanti, e il clima che si respira fra gli stand del salone non si può certo dire che sia improntato all’ottimismo. I vertici aziendali dei pirnciplai costruttori automobilistici, che hanno parlato fino a questo momento, hanno confermato il raggiungimento dei target, ma concordano che lo scenario è pessimo e vedono pochi segni di miglioramento. Peugeot ha rassicurato che il piano industriale non cambia, anche se “la congiuntura economica è decisamente più difficile di quella prevista”, ha detto l’amministratore delegato Christian Streiff. Volkswagen ha reiterato gli obiettivi sul 2008 ed ha detto di prevedere per il 2009 un modesto incremento dei ricavi e dei volumi.
I dubbi che aleggiano sul collocamento di Saras mettono ancora più nervosismo alla borsa
Fa veramente impressione leggere le ultime indiscrezioni uscite sulle indagini effettuate nei confronti dei fratelli Moratti, a proposito del collocamento in Borsa della Saras, le cui azioni emesse in collocamento a 6 euro hanno perso solo il primo giorno il 10% e ad oggi hanno perso quasi il 50% del loro valore. Si spera ardentemente che la procura faccia luce sulla vicenda e scagioni i due fratelli Moratti, sulla cui signorilità si sono consumati da tempo fiumi di inchiostro. Ma certo è che a cominciare dai casi Parmalat, Cirio per finire ai bond argentini e agli ingressi in Borsa di società che poi falliscono o quelle che escono dal listino dopo un anno o due dal collocamento stesso, rendono questo paese sempre meno credibile dal punto di vista economico e finanziario e la nostra Borsa un posto poco raccomandabile per grandi investitori istituzionali esteri, come per esempio i grandi fondi sovrani che fino a questo momento sono stati fuori da Piazza Affari, puntando perfino sulla piccola Borsa di Madrid.
Espresso giù in borsa del 10%: è il crepuscolo degli dei per la carta stampata?
Si sa quando l’economia ristagna e le crisi è ormai alle porte, uno dei primi comparti a soffrirne è quello della pubblicità. E a farne le spese sono perciò per primi i gruppi editoriali, come l’Espresso che ha perso ieri in Borsa il 10%. Le stime dell‘Upa (Utenti pubblicitari associati) mostrano, infatti, dati poco incoraggianti per il settore. Secondo le previsioni per il 2008 si avrà un incremento dello 0,5% rispetto al +3,4% di giugno. Particolarmente pesante, come dicevamo, la flessione della raccolta pubblicitaria per la carta stampata, stimata in calo del 3,5% rispetto al precedente +1,4%. Buona tenuta della televisione e della radio: +1,4% rispetto al precedente +1,6%, con una punta del -4,7% per i periodici; la televisione, per contro, crescerà di un modesto +1,4% e la radio avrà un trend positivo con una crescita del 4,2%. Sul 2009 l’Upa non si sbilancia, ma parla di “profonda incertezza” di fronte al deterioramento dell’economia.
E’ scontro fratricida all’interno di Alitalia, mentre si cerca disperatamente di evitare il blocco dei voli
Intorno alla questione Alitalia ieri si è verificato forse l’ultima parte di quella che sembrerebbe, se non fosse per la drammaticità della situazione, una vera e propria commedia delle parti. Ha cominciato, infatti, il semprepresente Berti, del sindacato dei piloti, uno dei più duri avversari dell’accordo con Cai, che ha azzardato che una simile situazione di stress per i piloti, potrebbe provocare dei rischi alla sicurezza dei voli. Una affermazione, rilasciata a Skytg24, che non varrebbe forse nemmeno la pena di commentare e che dà ancora una volta adito a chi accusa di irrespnsabilità una certa parte del sindacato. Poi a Fiumicino centianaia di lavoratori di terra, assistenti di volo e piloti, favorevoli all’accordo con Cai, hanno protestato vivacemente con cori da stadio indirizzati verso il fronte del no del sindacato, fino ad arrivare quuasi al contatto fisico, evitato solo grazie all’intervento della polizia.
Dollaro molto volatile sui mercati valutari dopo la tempesta Lehman
ll dollaro si rafforza contro tutte le valute e nei confronti dell’euro arriva a segnare un apprezzamento dell’1%. La divisa unica scambia a 1,4112/16 contro
Secondo gli esperti di Goldman Sachs il petrolio continuerà a salire
Goldman Sach mantiene le proprie previsioni rialziste sul petrolio, nonostante il recente considerevole calo dei prezzi in un contesto di modesta crescita economica globale. In una ricerca la banca d’affari conferma infatti le stime sul greggio Usa leggero WTI per il quarto trimestre 2008 a 130 dollari al barile e sul 2009 a 140 dollari. Non si parla più dei 200 dollari preconizzati solo due mesi fa, ma comunque sempre un buon 20% in più delle attuali quotazioni intorno ai 105 dollari al barile. Insomma il sentiment sul petrolio rimane rialzista anche se molto dipenderà dalla tenuta della economia mondiale, che da più parti sta dando segnali poco incoraggianti. Se l’economia mondiale infatti, cadesse in recessione i prezzi del petrolio potrebbero scendere anche sotto la soglia dei 100 dollari, afferma nella ricerca l’economista Arjun Murti.
Argentina e Brasile aboliscono il dollaro negli scambi bilaterali. Al via integrazione monetaria del Sudamerica
L’integrazione monetaria in tutto il Sudamerica. E’ quanto auspicano i presidenti di Argentina e Brasile. Cristina Fernandez de Kirchner e Inacio Lula da Silva, infatti,
Crollo del 8,3% nel numero dei passeggeri Spanair dopo l’incidente di Madrid
La Sas, proprietaria della compagnia spagnola Spanair , ha pubblicato ieri il tanto atteso dato sul numero dei passeggeri, dopo il tragico incidente accaduto a Barajas lo scorso 20
Al via la bozza della nuova finanziaria
Giulio Tremonti ministro dell’economia ha presentato la raffica di agevolazioni fiscali della prossima Finanziaria, una bozza del provvedimento di 3 articoli è all’esame del Consiglio dei ministri, sono contenute 19 proroghe di sgravi fiscali e previdenziali.Qui alcuni punti.
Cresce ancora l’economia del piccolo stato di San marino: Pil + 6,4%
In un contesto come quello attuale di crisi generalizzata c’è chi, anche nella nostra penisola, riesce ugualmente a festeggiare. Stiamo parlando di San Marino, che
Anche l’export giapponese comincia a mostrare i primi segnali di cedimento
Per la prima volta in tre anni, il commercio con l’estero è in contrazione. Il Sol Levante non sfugge alla debolezza della congiuntura internazionale comincia a mostrare i primi segnali di cedimneto proprio in uno dei suoi punti di forza: l’export. Anche se gli esperti ritengono che una boccata d’ossigeno possa venire dalla recente diminuzione del prezzo del greggio. Ma per il Giappone la strada della ripresa è ancora ripida. L’indice Msci del Sol levante nell’ultimo mese (fino al 22 agosto e calcolato in euro) ha perso il 2%.
Sullo scenario macroeconomico del Paese si stanno addensando nubi sempre più fosche. Secondo gli ultimi dati forniti dal governo il Pil nel trimestre chiuso a giugno è cresciuto del 2,4%, contro il +3,2% segnato nei tre mesi precedenti. Colpa delle esportazioni che, per la prima volta in tre anni sono scese. Ma colpa anche della crescita del prezzo di cibo e petrolio che stanno spremendo al limite la capacità di spesa delle famiglie giapponesi. Il momento difficile si sta facendo sentire anche sulle aziende che fino ad ora avevano dimostrato di saper resistere. La Toyota, ad esempio, ha avuto il peggior risultato trimestrale degli ultimi cinque anni, mentre la Japan Airlines, per far fronte ai costi sempre crescenti ha annunciato che abbasserà gli stipendi dei dipendenti. Il comparto immobiliare, intanto, continua ad essere in crisi.
Alleanza strategica tra Gas Plus, GDF e Acea per sito di stoccaggio nelle Marche
Nuova alleanza strateciga tra Gaz de France e Acea e Gas Plus Storage per la creazione di un sito si stoccaggio nel giacimento esaurito di