Anche Fitch non ha avuto alcuna pietà e ha provveduto a declassare il rating del nostro paese, congiuntamente a quello della Spagna: eppure, la giornata di ieri era stata improntata all’ottimismo, con lo spread sceso al di sotto dei quattrocento punti e il buon andamento dei Buoni Ordinari del Tesoro. Secondo l’agenzia in questione, la terza in ordine di importanza dopo Standard & Poor’s e Moody’s, l’Italia e altre quattro nazioni non sono attualmente in possesso della adeguata flessibilità finanziaria per far fronte alla crisi del debito. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la nostra economia è stata declassata da A+ ad A-, un giudizio che contraddistingue ancora una buona affidabilità del credito, ma che si avvicina pericolosamente alle valutazioni “discrete”.
Politica Economica
Van Rompuy auspica un dibattito sulla disoccupazione giovanile
Nel nostro paese si discute circa le possibili opzioni per riformare il mercato del lavoro e anche l’Unione Europea non poteva essere da meno: a Bruxelles, infatti, l’attenzione è molto alta in relazione al fenomeno della disoccupazione giovanile, al mercato unico e alle imprese. Il summit dei leader continentali che si terrà il prossimo 30 gennaio sarà l’occasione più propizia per approfondire questi argomenti, come auspicato anche da Herman Van Rompuy, numero uno dell’Eurogruppo, intenzionato a farne una priorità. L’obiettivo primario, dunque, è quello di adottare delle apposite misure che siano in grado di creare nuovi posti di lavoro.
La liberalizzazione delle edicole
Anche le edicole sono state coinvolte dal corposo decreto sulle liberalizzazioni appena approvato dal governo Monti: quali misure sono state previste in questo caso? Se si volessero dividere le categorie professionali tra “vincenti” e “perdenti” dopo questo pacchetto di provvedimenti, probabilmente le edicole verrebbero annoverate tra i primi. In effetti, vi sono alcuni elementi che fanno propendere per questo tipo di giudizio. Anzitutto, è stato abolito il limite minimo che era rimasto in vigore finora per la superficie di vendita della stampa quotidiana e periodica. In aggiunta, gli edicolanti avranno anche l’opportunità di adottare degli sconti importanti in relazione alla merce in vendita.
Le nuove Ssrl per giovani under 35
La novità è contenuta all’interno del Decreto Cresci-Italia, il testo normativo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri e che riguarda una serie impressionante di liberalizzazioni e di misure volte a favorire la concorrenza: si tratta, nello specifico, della nascita delle Società Semplificate a Responsabilità Limitata (la sigla sarà ovviamente Ssrl), delle entità che sono state pensate e progettate proprio per venire incontro ai cittadini più giovani. In effetti, queste stesse società potranno essere create da tutti quei soggetti che non avranno un’età superiore ai trentacinque anni; inoltre, viste anche le condizioni economiche del nostro paese non molto brillanti, l’avvio di tali realtà sarà possibile anche con un solo euro di capitale sociale, una innovazione importante.
L’Fmi mostra apprezzamento per i progressi dell’Italia
Gli sforzi e i sacrifici imposti dal governo Monti sembrano se non altro incontrare il favore e l’apprezzamento internazionale: dopo i buoni colloqui tra lo stesso premier e il cancelliere tedesco Angela Merkel, infatti, è stato il turno del Fondo Monetario Internazionale. Come è noto, l’organizzazione di Washington sta monitorando e ispezionando in maniera costante il nostro paese, dunque non devono stupire più di tanto queste valutazioni a cadenza periodica. Nel dettaglio, l’istituto sorto a Bretton Woods ha promosso a pieni voti il piano di rilancio economico che è stato approntato dall’esecutivo tecnico, riconoscendo la validità per quel che concerne il futuro consolidamento dei conti e la crescita finanziaria.
La Svezia insegna a gestire il debito pubblico
Anche la Svezia, come altri paesi del Vecchio Continente, dovrà fronteggiare un 2012 a dir poco difficile: però, a differenza del resto dell’Ue, la nazione scandinava ha da tempo trovato la soluzione giusta ai propri problemi, una lezione che deve essere appresa con prontezza anche da altri Stati. Il rallentamento della crescita di Stoccolma dovrebbe essere inferiore al punto percentuale nel corso di questo nuovo anno, ben al di sotto del -4.5% registrato nel 2011, un risultato che potrà essere raggiunto soprattutto grazie alle massicce esportazioni.
Fondo statale taglia-debiti
Chi sta pensando seriamente all’abbattimento del debito pubblico nel nostro paese? A Via XX Settembre si sta lavorando proprio per raggiungere questo obiettivo, con il Tesoro che si è posto un traguardo piuttosto ambizioso: in effetti, il risultato da raggiungere nell’immediato sarà la riduzione di circa 100-150 miliardi di euro relativi a questo debito, cercando di assegnare un valore migliore al patrimonio pubblico. Ecco allora che tornano d’attualità le dismissioni. La situazione è profondamente mutata dalle fusioni di parecchi anni fa, ora il processo è più articolato ed un esempio era stato messo in luce dall’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il quale aveva indetto recentemente un seminario per discutere dell’argomento e quantificare l’importo di questo stesso patrimonio.
Gli ispettori dell’Fmi concludono una delle missioni in Italia
Una delle tante previste visite del Fondo Monetario Internazionale nel nostro paese è appena terminata e già si pensa alla prossima che avrà luogo a gennaio: gli ispettori dell’organismo di Washington hanno condotto dei controlli e delle sorveglianze specifiche sul nostro paese e sulla sua situazione economica, operazioni che sono state concordate lo scorso mese di novembre. I colloqui hanno coinvolto ovviamente gli inviati del Fondo e le nostro autorità, con l’obiettivo ben preciso di trovare un accordo sulle modalità del monitoraggio fiscale, ma non si è andati molto oltre alcune questioni di tipo sostanziale. Le fonti che hanno riferito dell’incontro, inoltre, hanno anche precisato che ve ne sarà un altro tra un mese esatto, una cadenza che si è resa necessaria a causa della situazione di emergenza.
Adiconsum delusa dalle mancate liberalizzazioni
La delusione è palpabile, inutile negarlo, in molti si attendevano delle misure più coraggiose sulle liberalizzazioni, ma la manovra finanziaria non ha finora convinto da questo punto di vista: come ha spiegato l’Adiconsum, molti provvedimenti sono stati promessi e poi non realizzati, ma quello che ha indispettito maggiormente è stato il blocco di alcuni propositi, visto che un’apertura c’era effettivamente stata. Pietro Giordano, numero uno dell’associazione dei consumatori, ha anche precisato che non è la prima volta che si verifica una situazione simile, con un governo che propone e poi non mantiene la promessa, dunque si tratta purtroppo di un dejà vu.
Passera esclude il ricorso a una nuova manovra
L’intervento del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ieri sera alla trasmissione Che tempo che fa? era molto atteso, in quanto si era consapevoli che quanto avrebbe detto sarebbe stato di rilievo per quel che riguarda i dibattiti economici del paese: anzitutto, l’ex ad di Intesa Sanpaolo ha escluso il varo di una ulteriore manovra finanziaria, una ipotesi paventata dall’ex titolare del Tesoro Giulio Tremonti. Inoltre, è stato sottolineato come il governo Monti proseguirà con decisione nella lotta all’evasione fiscale, nella vendita delle frequenze televisive e nella strada della liberalizzazione di molte professioni, le misure ritenute più significative per rilanciare il sistema finanziario.
Moody’s declassa di due livelli il rating del Belgio
Moody’s non ha avuto pietà e ha infierito sul Belgio con un taglio del rating molto significativo: il credito di Bruxelles deve fare i conti infatti con i maggiori costi dell’indebitamento, con una crescita in fase di rallentamento e con le minacce di crollo del principale gruppo bancario, Dexia Sa. Tutti questi elementi hanno condotto a un declassamento della valutazione di ben due gradini, fino all’attuale Aa3, il quarto livello più alto in assoluto, ma che si allontana pericolosamente dal range dell’ottima affidabilità. L’outlook, inoltre, rimane negativo, come comunicato dalla stessa agenzia americana. Tra l’altro, anche Standard & Poor’s non era stata molto tenera qualche giorno fa, e lo stesso discorso vale per Fitch, la quale ha preannunciato una possibile riduzione del rating a breve.
Lagarde (Fmi) preoccupata dall’escalation della crisi europea
Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ne è sicura, la crisi del debito europeo sta crescendo a tal punto che non potrà essere risolta da un unico gruppo di paesi: secondo l’ex ministro transalpino, infatti, se dovesse mancare collaborazione, allora ci si troverebbe di fronte a una situazione molto simile a quella degli anni Trenta, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. In pratica, l’immunità dalla crisi non spetta a nessuno, né alle economie più povere né a quelle emergenti e nemmeno a quelle più ricche, ma bisogna ricordare che questa escalation imporrà di focalizzarsi prima o poi su quanto dovrà essere realizzato.
La Corea del Sud riduce le previsioni di crescita economica
Il governo della Corea del Sud si è visto costretto a tagliare le proprie previsioni di crescita economica sia per il 2011 che per il 2012, un riflesso incondizionato dell’attuale momento globale, soprattutto se si pensa alla crisi del debito dell’eurozona: le stime non saranno come quelle dei mesi scorsi, ma la nazione asiatica è intenzionata a rimanere piuttosto conservatrice dal punto di vista tributario, cercando di ottenere come obiettivo principale la stabilità economica. Nel dettaglio, il ministero della Strategia e della Finanza si attende ora una crescita del 3,8% nel corso di quest’anno e del 3,7% nel 2012, ben al di sotto dell’incoraggiante 4,5% di qualche tempo fa. L’outlook, comunque, è stato rivisto leggermente al rialzo.
Per la Grecia altri 2,2 miliardi di dollari dall’Fmi
Il Fondo Monetario Internazionale ha approvato proprio ieri una tranche da 2,2 miliardi di dollari del proprio programma di emergenza per la Grecia, una misura che servirà a scongiurare a tutti i costi un default della nazione ellenica: il via libera dell’organismo di Washington permette in questo modo di finanziare sin da subito il paese, fornendo quindi del tempo prezioso all’Unione Europea per prevenire che la situazione peggiori e il contagio si propaghi all’intera eurozona. Secondo quanto si legge dal comunicato del numero uno del Fondo, Christine Lagarde, Atene deve far fronte a obiettivi piuttosto ambiziosi, tra cui non si può non ricordare la riduzione dell’ampio deficit fiscale.