Ancora brutte notizie dal Giappone: nell’ultimo trimestre l’economia nazionale è arretrata del 3% a causa soprattutto dei consumi e del calo delle esportazioni. Nel secondo trimestre dell’anno si è quindi avuta un’accelerazione verso il basso, cosa che ha stupito in quanto le attese erano per un calo annualizzato del 2,4%. Nel primo semestre invece il calo è stato dello 0,7%, questo è il dato peggiore dal 2001, anno di recessione per l’economia giapponese. Scendendo nei dettagli possiamo dire che a soffrire sono stati in particolare i consumi, scesi dello 0,5% sia quelli delle imprese che quelli dei consumatori. I consumatori hanno poi assistito a causa dell’inflazione ad una perdita di potere di acquisto dei loro stipendi.
Politica Economica
Il sindacato con Alitalia si gioca buona parte della propria credibilità
Che la situazione Alitalia sia difficile e preoccupante sotto tutti i punti di vista non è certo una novità, per molti motivi non ultimo di certo il ruolo del sindacato, che sta attraversando da tempo una profonda crisi di credibilità sia fra i propri iscritti e sia sopratutto nei confronti del paese e delle controparti goverantive. Ma è proprio sulla questione della nuova Alitalia che forse il sindacato si gioca forse una delle carte più importanti della sua centenaria storia e le discussioni di queste ore stanno li a dimostrare come la situazione sia ad altissima tensione. Cisl e Uil da una parte, disposte ad andare avanti con il negoziato. Le altre sette sigle del sindacalismo di Alitalia pronte a lasciare il tavolo se la Cai non apporterà drastiche modifiche alla proposta di nuovo contratto per i dipendenti della compagnia per la quale è stato dichiarato lo stato di insolvenza dal tribunale di Roma. Addirittura le cinque organizzazioni dei piloti e degli assistenti di volo di Alitalia hanno giudicato irriccevibile la proposta di un nuovo contratto avanzata dall’amministratore unico di Cai Rocco Sabelli durante il confronto in corso al ministero del lavoro.
Dopo i timori sulla Spagna anche la Gran Bretagna potrebbe essere vicina alla recessione
Sul fatto che la situazione economica e finanziaria a livello mondiale sia ancora molto difficile non esiste dubbio alcuno, mentre sono ancora molte le discussioni fra esperti ed economisti a proposito dei rischi di recessione o meno a livello globale. Negli Usa, dopo i dati sulla crescita del Pil dell’ultimo trimestre questo pericolo per ora sembrerebbe scongiurato anche se il numero di disoccuppati ad Agosto è salito al 6,1%. In Europa, invece, la situazione potrebbe essere anche più critica sopratutto se si considera il fatto che anche in Gran Bretagna i segnali di una possibile recessione stanno via via aumentando di pari passo con le difficoltà sempre più crescenti del suo primo ministro Gordon Brown. Solo qualche giorno fa il ministro delle finanze Alistair Darling aveva rilasciato dichiarazioni molte allarmate sullo stato dell’economia. Ora alcuni dati non fanno presagire nulla di buono. Primo fra tutte quello sulle vendite si auto, in Agosto si è raggiunto il livello più basso da quarant’anni. La mitica Aston Martin nel mese di Agosto ha venduto solo 19 auto in tutto il paese, registrando una caduta nelle vendite del 67%, ma cnhe Land Rover con un -57% e Jaguar con un -41% non possono certo sorridere. Poi c’è da registrare il crollo del mercato immobiliare. Il prezzo della case, infatti, secondo gli esperti è calato del 12,5%.
Prezzi provinciali carburanti: anche Agip aderisce. Introdotta modalità Iperself
Abbiamo affrontato, ieri, la questione dei prezzi provinciali dei carburanti, spiegando che le compagnie Shell ed Esso hanno già aderito all’iniziativa. Oggi torniamo sull’argomento per
Declino inatteso dei bond giapponesi: il futuro premier Aso pensa già agli interventi economici più urgenti
I bond del governo giapponese hanno fatto rilevare il loro primo declino settimanale degli ultimi due mesi, soprattutto a causa della continua incapacità della Bank of Japan di ridurre i tassi di interesse di quest’anno. La rendita decennale dei bond è infatti salita in quest’ultima settimana al livello più alto da luglio, tanto da far accrescere la preoccupazione del governo riguardo alla gestione del prestito: Taro Aso dovrebbe diventare il nuovo primo ministro del Giappone dopo le dimissioni di Yasuo Fukuda dello scorso 1° settembre. La Bank of Japan dovrebbe in proposito mantenere il tasso overnight allo 0,5% per tutto il 2008.
Aso ha affermato che bisogna anzitutto lasciare da parte l’obiettivo fiscale, in quanto provocherebbe solamente effetti dannosi ai bond; inoltre il futuro primo ministro ritiene che sia necessario che la Bank of Japan effettui alcuni tagli fiscali. La rendita dei bond a dieci anni è cresciuta di 3 punti base questa settimana al Japan Bond Trading Co. di Tokyo, il più grande agente intermediario della nazione.
La exit strategy di trichet spaventa le borse mondiali
Il fatto che le Borse abbiano improvvisamente virato in peggio dopo la conferenza stampa del presidente della Bce Jean Claude Trichet ha fatto molto riflettere economisti ed esperti sul perchè di quello che poi si è rivelato un vero e proprio crollo, considerando che i tassi, come previsto, sono rimasti fermi al 4,25%, che lo stesso presidente della Bce non abbia, come fatto in precendenza, minacciato altri prossime misure di stretta monetaria e senza che abbia aggiunto nessuna notizia negativa che già i mercati non sapessero. Qualcuno ha provato a dare la colpa del nuovo pesante tonfo delle Borse alle parole sui rischi inflazionistici, ma di questo già si era argomentato in abbondanza. Insomma nulla che potesse spiegare apparentemente un simile crollo.
Carburanti: in arrivo prezzi provinciali di benzina e gasolio. Shell ed Esso le prime ad aderire
Il prezzo unico nazionale dei carburanti ha i giorni contati e presto i prezzi di benzina e gasolio potranno variare da una città all’atra. Sono
Secondo gli esperti la Spagna sarebbe ad un passo dalla recessione
La Spagna, il paese in Europa che forse maggiormente sta subendo il peso della crisi scatenata dai mutui subprime giusto un anno fa, potrebbe essere davvero ad un passo dalla recessione. Secondo Funcas, la fondazione delle casse di risparmio spagnolo, infatti, già in Novembre la Spagna potrebbe entrare ufficialmente in recessione, malgrado gli interventi di politica economica promossi dal governo iberico. Secondo le prime indiscrezioni trapelate su una ricerca che presto sarà pubblicata, la Spagna decrescerà addirittura dello 0,5% il prossimo anno su base annuale, entrando però come detto già in recessione alla fine del 2008, quando il Pil per la prima volta dal 1992 avrà un andamento di crescita negativa. Ma a pensarla cosi non è solo la fondazione Funcas ma molti altri istituti di ricerca che però preferiscono mantenere ancora un profilo basso, non azzardando previsioni in un momento talmente delicato.
In Gran Bretagna quella attuale rischia di essere la peggiore crisi da 60 anni
Secondo il ministro delle finanze britannico Alistair Darling quella attuale potrebbe essere la peggiore crisi finanziaria degli ultimi 60 anni nel Regno Unito. La dichiarazione
Wall Street: chiusura in parità, dominano petrolio e mercato immobiliare
Seduta contrastata a Wall Street: dopo un’apertura negativa i più importanti indici hanno oscillato intorno al livello di parità lungo tutta la seduta. Segno positivo per l’indice Dow Jones, che guadagna lo 0,23%, segno negativo invece per il Nasdaq, arretrato dello 0,18%. Giornata positiva in particolare per i titoli del settore energetico che hanno risentito positivamente dell’andamento del prezzo del petrolio. Se infatti ad inizio giornata il petrolio era in discesa a 113 dollari al barile a causa dei brutti dati riguardanti le prospettive dell’economia europea, poco prima della chiusura delle contrattazioni il greggio si è portato a quota 117 dollari al barile segnando un rialzo del 2%. A spingere al rialzo il prezzo del petrolio è stata la possibilità che si verifichi negli Stati Uniti un nuovo picco negativo dell’offerta in seguito all’arrivo nel Golfo del Messico di un nuovo e disastroso uragano (nel Golfo del Messico si trova la maggior parte delle raffinerie e dei pozzi petroliferi americani).
Federal Reserve: ancora inflazione, disoccupazione e lenta crescita
Il portavoce della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha affermato che l’inflazione dovrebbe attenuarsi molto tardi quest’anno e lo stesso avverrà nel 2009, mettendo in rilievo
Rischio recessione a Singapore. Risollevare l’economia con Formula Uno e casinò
La crisi economica che ha colpito Singapore non sembra voler rientrare e il Paese rischia una recessione tecnica. Nel secondo trimestre dell’anno, infatti, il prodotto
Nazionalizzazioni: in Venezuela Chavez ha acquisito il 50% dell’azienda siderurgica Sidor
In Venezuela si è appena conclusa una nuova campagna di nazionalizzazioni. Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha stretto un accordo con il gruppo italo-argentino Techint
In arrivo il “libro unico del lavoro”: il 31 dicembre 2008 è il termine entro cui i datori di lavoro dovranno uniformarsi alle nuove regole
Il libro unico del lavoro, il documento aziendale previsto dal ministro del lavoro Sacconi in cui vanno inseriti dati anagrafici e lavorativi del personale, fa