Tra i migliori titoli quotati sull’indice azionario FTSE MIB di Piazza Affari c’è oggi Unicredit, che sale del 2,58% a 2,624 euro. Le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un buon andamento in linea con le performance del settore bancario europeo, che sta beneficiando indirettamente delle trimestrali delle banche americane migliori delle attese. Tuttavia, il titolo Unicredit ha subito quest’oggi una revisione al ribasso per ciò che concerne il prezzo obiettivo fornito da due importanti banche d’affari internazionali, anche se alla fine non c’è stato alcun impatto negativo in borsa.
Servizi Bancari
Ubi Banca taglia costi per 115 milioni di euro
Il settore bancario italiano è in fermento. Sono tanti gli istituti di credito che hanno dovuto ricapitalizzare e/o rafforzare i coefficienti patrimoniali a causa della crisi del debito europeo, ma si sta procedendo anche per la strada della riorganizzazione interna. L’obiettivo delle principali banche italiane è puntare su una maggiore efficienza e al tempo stesso tagliare i costi. In scia a questo trend, Ubi Banca ha annunciato di voler rivedere la propria struttura organizzativa per arrivare a un sensibile risparmio di costi.
Quotazione Intesa SanPaolo 18 luglio 2012
La seduta odierna è stata finora negativa per i titoli bancari quotati sul listino principale di Piazza Affari, ovvero l’indice FTSE MIB. Tra i titoli in calo quest’oggi troviamo Intesa SanPaolo, che a circa mezz’ora dall’apertura degli scambi a Wall Street perde lo 0,7% circa quotando poco sopra 0,97 euro. Il titolo ha toccato un massimo intraday a 0,994 euro, dimostrando così di non riuscire nemmeno a raggiungere temporaneamente la soglia psicologica di 1 euro. La debolezza del titolo è stata accentuata dal taglio del prezzo obiettivo effettuato da SocGen.
Titolo Unicredit sale dopo downgrade Moody’s
Stamattina l’agenzia di rating Moody’s ha bocciato una lunga serie di enti locali italiani, ma anche aziende e banche. Tra gli istituti di credito oggetto della revisione del rating figura anche Unicredit. Le azioni della banca di Piazza Cordusio non hanno, però, reagito male in apertura di contrattazioni. Dopo circa un’ora dall’avvio degli scambi a Piazza Affari, il titolo Unicredit è in crescita dello 0,53% a 2,658 euro, facendo così anche meglio del mercato di riferimento ovvero l’indice FTSE MIB che sale dello 0,43%.
Quotazione titolo Bca Pop Milano 16 luglio 2012
Partenza in leggero calo questa mattina per il titolo Bca Pop Milano, che cede lo 0,4% per una quotazione di poco superiore a 0,35 euro. Il titolo continua a proseguire sulla falsariga degli ultimi giorni, ovvero senza mostrare particolari segnali di direzionalità, dopo che i prezzi sembrano aver trovato un equilibrio oscillando tra 0,35 e 0,37 euro. C’è da dire, però, che il titolo è uno dei tre migliori tra le 14 banche commerciali quotate a Piazza Affari nel primo semestre del 2012.
Quotazione titolo Unicredit 11 luglio 2012
Stamattina a Piazza Affari il titolo Unicredit è il migliore tra le azioni inserite nell’indice azionario principale della borsa di Milano, ovvero il FTSE MIB. Le azioni della banca di Piazza Cordusio sono in rialzo di oltre il 2,5% e sono attualmente sui massimi di giornata poco sotto il livello di 2,8 euro. Ieri, invece, le azioni Unicredit avevano accusato un leggero calo dello 0,29%. Il titolo sta facendo molto meglio dell’indice di riferimento, che invece è in calo dello 0,1%.
Banchieri internazionali più pagati al mondo
Greed is good diceva Gordon Gekko, spregiudicato e potente speculatore, nel film Wall Street di Oliver Stone (1987). L’avidità è buona. Sono passati venticinque anni da allora e l’immagine di una finanza avida e senza scrupoli è diventata ancora più nitida. Da allora gli scandali e i crack dei mercati si sono avvicendati con una frequenza impressionante. Il sistema finanziario è stato sull’orlo di sbriciolarsi nel 2008, mentre oggi la crisi dell’euro minaccia di mettere in ginocchio l’economia dell’intero pianeta.
Unicredit darà più poteri ai country manager
A Piazza Cordusio prosegue il processo di riorganizzazione del business, in atto ormai dal 2010 quando Unicredit decise di eliminare le sette banche storiche di settore e di trasferirne le competenze alle divisioni interne in un progetto di decentramento territoriale. Unicredit – che cambierà pelle dal 2013 – vuole dire addio alle divisioni e dare maggiori poteri ai country manager, che disporranno di tutte le leve necessarie per rendere sempre più efficiente e trasparente la gestione della banca.
Manipolazione tassi interbancari alla City
Lo scandalo Libor sta travolgendo la City e il governo britannico intende intervenire pesantemente contro i manipolatori dei tassi interbancari. Il premier David Cameron ha dato il compito a una commissione d’inchiesta parlamentare di indagare a fondo sul caso, lasciando un accesso privilegiato nella consultazione di documenti del governo attualmente in carica, dei precedenti governi e di tutti gli advisor. Cameron ha dichiarato che “tutti i banchieri che hanno agito in modo inappropriato dovranno essere puniti e a conclusione di questo processo il Regno Unito avrà le norme più severe e trasprenti al mondo”.
Perdita JP Morgan su derivati a 9 miliardi secondo NY Times
Ritorna a far discutere lo scandalo JP Morgan relativo alle scommesse speculative sui derivati finanziari messe in atto dal Chief Investment Office di Londra, in particolare dal trader soprannominato la Balena londinese (London Whale) appartenente appunto alla divisione guidata fino a qualche tempo fa da Ina Drew, ora dimissionaria. Secondo il New York Times le perdite sui derivati di JP Morgan potrebbero raggiungere addirittura i 9 miliardi di dollari. Inizialmente si parlava di 2-3 miliardi di dollari, invece la perdita dovrebbe essere alla fine più che sbalorditiva se si considera il fatto che è stata generata da un un’unica divisione di trading sui derivati.
Scandalo Barclays per manipolazione Libor
La britannica Barclays, una delle più potenti banche d’affari al mondo, è finita sotto accusa per aver manipolato l’indice interbancario Libor. Il governo inglese ha rilasciato dichiarazioni molto dure, che mirano innanzitutto a far pressioni sul ceo della banca Bob Diamond allo scopo di farlo dimettere. George Osborne, cancelliere dello Scacchiere, ha dichiarato che “la storia di comportamenti irresponsabili evidentemente non è finita”, mentre il premier britannico David Cameron ha fatto intedere che avverrà una revisione legislativa per fare chiarezza su dinamiche come quelle sul Libor e trasformarle in comportamenti di rilevanza penale.
Target piano industriale Banca Mps 2012-2015
Banca Monte dei Paschi di Siena ha presentato i target del nuovo piano industriale per i prossimi tre anni e mezzo, cioè dal secondo semestre del 2012 al 2015. Gli obiettivi principali su cui intendono lavorare il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola sono tre: rafforzamento della quantità e della qualità del capitale; riequilibrio strutturale della liquidità della banca; raggiungimenti di livelli di redditività adeguati. Rocca Salimbeni prevede un calo medio anno del giro d’affari dell’1% fino al 2015 e una flessione annua degli oneri finanziari operativi del 4,3%.
Rating 15 grandi banche mondiali tagliato da Moody’s
Ieri pomeriggio era circolata con insistenza la voce di un possibile downgrade di Moody’s su numerosi big del credito di caratura internazionale, tra cui banche americane, inglesi ed europee. Le borse europee avevano invertito la rotta dop una buona partenza, mentre a Wall Street avveniva addirittura una forte accelerazione ribassista che portava alla formazione di un bearish trend intraday molto solido per i principali indici azionari. Alla fine il Dow Jones chiuderà con un calo dell’1,96%, mentre l’S&P500 con una flessione del 2,23%. Poi è arrivata la notizia ufficiale: Moody’s ha bocciato 15 grandi banche mondiali.
Giuseppe Mussari confermato presidente Abi
Il comitato esecutivo dell’Abi ha confermato all’unanimità Giuseppe Mussari come presidente dell’associazione bancaria italiana. Mussari resterà ai vertici di Palazzo Altieri per altri due anni. Mussari, già presidente di Banca Mps e della Fondazione Banca Monte dei Paschi di Siena, ricopre il ruolo di presidente dell’Abi già da due anni e la sua conferma era scontata da diverso tempo. Qualche problemino era sorto soltanto lo scorso 16 maggio, quando qualche esponente del comitato aveva pensato a maggiori riflessioni prima della riconferma a causa dell’apertura delle indagini sulla gestione di Banca Mps con ipotesi di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza.