Investire sicuro nei migliori conti deposito

Nonostante l’aumento dell’imposta di bollo, i conti deposito continuano ad essere ritenuti prodotti sicuri, poichè assicurati dal fondo interbancario di tutela dei depositi, e capaci comunque di garantire rendimenti. I profitti dei conti deposito a breve termine potrebbero essere più bassi rispetto al passato. Nel mese di novembre 2013, infatti, è stato rilevato presso la maggior parte delle banche e degli istituti di credito un calo dei tassi di interesse, che ha riguardato i prodotti di investimento con una durata più breve.

Conti correnti degli italiani i più tutelati in Europa

 L’ultima settimana di giugno ha visto i ministri finanziari europei riunirsi per stabilire il nuovo meccanismo per la liquidazione o ristrutturazione di una banca sull’orlo della bancarotta, in modo tale da non farsi trovare impreparati in futuro un caso di salvataggi bancari come avvenuti nell’isola di Cipro. E’ stato deciso che anche gli investitori privati contribuiranno a sanare le perdite della banca in crisi, fino a un massimo dell’8% delle passività della banca stessa. Superata questa soglia, interverranno gli Stati sovrani e il fondo ESM.

Meglio investire su Unicredit o Intesa Sanpaolo nel 2013?

La discesa dello spread a 250 punti e il clima di euforia sui mercati azionari globali sta favorendo il settore bancario italiano, che sta provando a rialzare la testa nonostante la difficile congiuntura e la bassa redditività. Le due big del credito in Italia, ovvero Unicredit e Intesa Sanpaolo, sono finite nel mirino degli analisti finanziari di Mediobanca Securities, che hanno passato ai raggi X la capacità di generare reddito delle due banche. Complessivamente il broker preferisce Unicredit a Intesa Sanpaolo, ma sono stati aumentati i target price su entrambi i titoli.

Moody’s boccia Bpm a “junk” dopo stop alla spa

 La decisione di congelare il processo di trasformazione da banca popolare a società per azioni continua a pesare sull’andamento in borsa del titolo Banca Popolare di Milano, che anche stamattina risulta il peggiore sul listino azionario milanese FTSE MIB con un calo del 3,06% a 0,444 euro. A favorire il proseguimento del ribasso è stata anche la scure calata da Moody’s, che ha deciso di portare il rating al livello “junk” (spazzatura). L’agenzia di rating ha diminuito il giudizio sul merito di credito di Bpm a “Ba3”.