Di fronte alle festività gli investitori si prendono una pausa e tirano le somme dei portafogli; il 2011 è stato un anno estremamente difficile e molto contrastato che ha visto l’indice FTSE-Mib vacillare per poi arrivare a cedere al mese corrente quasi il 30% del valore rispetto alla chiusura del 2010, con le blue-chips alternativamente rialziste e ribassiste ma unite dalla debolezza comune che ha spinto l’indice sotto il bottom dell’anno precedente.
A guardare il grafico sembra che nel 2012 le cose potrebbero peggiorare ulteriormente visto anche il livello dello spread tra Btp e Bund che preoccupa le istituzioni; in realtà restano come sempre aperti due scenari ben distinti di cui il primo è proprio quello ribassista. Se da un lato abbiamo Monti che chiede di comprare Btp e Bot per sostenere il Paese, dall’altro sappiamo che con capitali ridotti i rendimenti dei titoli di Stato non sono convenienti anche se alti ed il profilo di rischio è estremamente basso. Parliamo quindi di azionario visto che la vera scelta difficile sarà “indovinare” il settore difensivo per il 2012.