La casa svedese in crisi finanziaria é stata venduta per 100 milioni di euro. Un prezzo scontato si potrebbe dire, che é subito risultato appetibile per i cinesi: una nota della Swedish Automobile ha annunciato che è stato raggiunto un accordo per la cessione alle società Pang Da e Youngman del 100% delle azioni di Saab Automobile AB e di Saab Great Britain a fronte di un corrispettivo di 100 milioni di euro. L’accordo finale è subordinato, tra le altre cose, all’approvazione delle autorità competenti, mentre il corrispettivo di 100 milioni sarà pagato in rate nei periodi e nelle somme ancora da stabilire. L’accordo quindi attende di essere perfezionato: saranno interpellati gli azionisti della Swedish Autmobile e le autorità di Pechino che dovranno approvare l’acquisizione da parte di Pang Da e Youngman. Per la Saab, che per 20 anni fino al 2010, è stata controllata dalla General Motors inizia una nuova era.
Saab, acronimo di Svenska Aeroplan AktieBolaget, cioè società per azioni svedese di aeroplani, ha cominciato a costruire automobili nel lontano 1949 con la “92”, seguita nel 1955 dalla “93” e ben presto ha riscosso successo con le proprie creazioni. La situazione per l’azienda però era diventata realmente grave, al punto che la fabbrica di Trollhättan è ferma da mesi, non riuscendo la società a pagare né i dipendenti né i fornitori, una situazione che più volte l’ha portata a essere a un passo dal fallimento.
Non sono servite in questo senso le leggi svedesi o europee che, pure avendole concesso un processo di riorganizzione sotto la tutela statale, proteggendola dalle richieste di bancarotta avanzate dai creditori, non ha potuto evitare la cessione. La lunga marcia dell’industria e degli investitori cinesi nel mondo prosegue a passo sempre più spedito, e sembra che non ci siano ostacoli che tengano alla potenza cinese, la quale continua a vantare obiettivi e priorità strategiche sempre più chiare: acquisire eccellenze, know how tecnologico, segmenti di mercato qualificati.
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